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07-10-2012__01P4444 di Massimo Passalacqua commento di aerre |
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Ha un cuore ...cinematografico e speciale, questo pregevole bianco nero dalla preziosa atmosfera carica di suggestione emozionale.
L'inquadratura è ampia ...generosa, ..ma non per ricreare le fila di un ritratto ambientato, ...o almeno la presenza dell'ambiente circostante qui, che intuiamo ma che resta indefinito complice la abbondante sfocatura dello sfondo, è solo l'occasione per isolare il soggetto all'interno di una dimensione emozionale intima e personale, nonchè per meglio sottolineare la dinamica del movimento che lo porta fin quasi al margine del frame.
Il senso della composizione infatti è tutto nel controcanto tra l'ampiezza di quello spazio sulla sinistra (ben oltre la metà del frame) ...indefinito e onirico, ...e l'apparente movimento della ragazza che pare stia per uscire dal fotogramma volgendo lo sguardo all'indietro.
E' in quella rotazione del viso, ...con lo sguardo che scivola all'indietro oltre la curva della spalla, che si compie il ritratto. In quel "voltarsi all'indietro" ...metre la punta delle dita preme con leggerezza sul petto, ...come di chi si lascia sorprendere e rapire da un'emozione che d'un tratto risale la strada dal cuore alla mente, ...in quel "destarsi" ad un tratto ...sorpresi da un ricordo che si riaffaccia alla soglia della consapevolezza, ...in quel guardare all'indietro e dentro di sè cioè, ...si svolge tutto il registro narrativo del ritratto.
Ecco il perchè di quel robusto e generoso sbilanciamento sulla destra. Massimo doveva dare la sensazione che la ragazza, mentre passeggiava immersa in quell' "atmosfera di sé", sola al centro del suo universo emozionale, s'arrestasse all'improvviso ...colta dal sussulto di un'emozione che bussa alle porte della nostra attenzione.
Il bianco nero è davvero prezioso e corente con il fascino di questa raffinata composizione. Guardo sopratturro alla grafia nitida e delicata dei neri che disegnano la figura, facendola staccare con decisione sullo sfondo mirabilmente avvolto nell'atmosfera nebulosa e chiara di una dimensione indefinita, intima e privata.
Davvero un piacere per occhi quando la tecnica, ..pregevole tecnica, ...si fa strumento perfetto per l'espressione di una emozione.
A  |
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Alessio di lumb commento di aerre |
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Si concede la preziosa chiarezza di un incarnato luminoso, questo bianco nero che tutto si raccoglie, anche nella distribuzione del chiaroscuro, attorno allo sguardo fermo e sicuro di sé del piccolo Alessio.
Lo sfondo grigio scuro e la felpa incorniciano la limpida chiarezza del viso e fanno convergere l'attenzione dell'osservatore sulla dinamica espressiva di quello sguardo brillante, ...attento e dolcissimo, ...che ci scruta quasi con un piglio adulto tra i riflessi rubati ad un cristallo di rocca.
Ed è proprio questo contrasto ...a muovere le fila del racconto di questo semplice ritratto, ...tra la dolcezza limpida e cristallina dell'universo infantile del piccolo Alessio ed il piglio, consapevolmente "recitato" ...eppure fresco ed espressivo, del suo atteggiamento che pare sfidare la robusta frontalità della ripresa ...cioè del nostro sguardo.
Ecco perchè il consiglio del nostro Massimo ...ha una sua logica precisa. Nella logica del ritratto, ...la sua costruzione, ...la distribuzione dei chiari e degli scuri, ...la fermezza decisa e sicura della posa, ...forse la composizione centrale sarebbe stata la scelta più immediata. ...Ad accentuare e sottolineare ulteriormente ...e con forza, la dinamica espressiva del ritratto.
Forse il punto è che lo sbilanciamento qui del soggetto è leggermente debole, ...poco incisivo e questo allenta la tensione iniziale: ...o perfettamente al centro ...o sbilanciato con più decisione, per dirla in altri termini.
Ma sono piccole cose
A  |
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Il risveglio - serie di Matteonibo commento di aerre |
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...Scorrono tutte d'un fiato queste immagine legate insieme dalla forte suggestione emozionale di chi si incanta di meraviglia e amore, nel calore ....diffuso ....ovattato di una atmosfera dal sapore intimo e privato.
...Scorrono ...come brevissimi frammenti di una pellicola in bianco e nero, registrando nell'arco di pochi istanti il dischiudersi dello sguardo della piccola Margherita ...che pian piano si desta dal suo mondo incontaminato di sogni e si riaffaccia alla mondo della vita reale.
Ma è proprio questo ...."riaffacciarsi" il senso di questa incredibilmente bella sequenza di scatti, ...un "riaffacciarsi" che dopo il primo istante di smarrimento, ...come di chi ancora deve capire e cerca di mettere a fuoco ciò che lo circonda, ...si scioglie nella dolcezza di quel sorriso che emoziona e incanta.
E' ...tutto lì il cuore narrativo dello scatto, ...nello svolgersi tutto d'un fiato di una dinamica espressiva che culmina nella dolcezza infinita di quegli occhi che sorridono e ci raccontano di amore, ...abbandono, ...di ritrovate certezze nel vicendevole scambio di sguardi tra un padre ed una figlia.
E se è vero ....come diceva "qualcuno" che in un ritratto ci sono due persone ....il soggetto ed il fotografo, ...qui più che mai ci sembra di ammirare un vero doppio ritratto: quello della splendida Margherita e del suo papà.
Perchè ...lo scorgiamo Matteo, ...ne intuiamo forte la presenza in quel suo avvicinarsi piano e sorridere in silenzio, mentre dentro l'obiettivo si va componendo la meraviglia di quello sguardo che pian piano si apre alla luce.
<<E' come scorgere il sorgere del sole>>> ....questo deve aver pensato Matteo in quei brevi istanti ...e questo riesce a trasmetterci nell'incredibile forza emozionale di una atmosfera di grande parteciapazione emotiva e immenso amore.
Le inquadrature sono strette ...raccolte e intime, come una carezza ...ma sanno mantenersi sufficientemente ampie a restituirci anche la gestualità del corpo con quella lieve rotazione che porta la piccola nell'ultimo frame a girarsi a favore di camera ....abbandonandosi così a quel gioco amorevole che la diverte e incuriosisce.
Bianco nero deciso ...limpido, ....di gamma ricca di grigi (soprattutto in quella di apertura) e un piacevolissimo contrasto di neri spessi e bianchi luminosi.
Davvero ...davvero una grande emozione, Matteo.
A  |
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E ...non vi sarà mai paura. di aerre commento di aerre |
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@ Clara Ravaglia: ...grazie di cuore a tutto lo staff. E' sempre una emozione.
@ mau63: grazie per le belle parole. Sono contento che arrivi il senso di questo piccolo "racconto".
A  |
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San Domenico di Michele Cricchio commento di aerre |
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Ciao MigueeL,
il "ritratto" è il racconto che si fa dell'universo fisico ed emozionale di una persona ...o anche di un animale (in alcuni casi), ...ma non può esistere il ritratto di una statua ...come di un qualunque altro oggetto inanimato (una bambola o un manichino per esempio).
Nel caso specifico di una foto ad una statua ...possiamo sottolinearne i valori di forma ...o di relazione con lo spazio o la luce, .....ma non è un “ritratto”, quanto la trasposizione in immagine fotografica di quel ritratto (ideale in questo caso) che l’artista aveva nel suo immaginario.
Non ti dispiacerà quindi se sposto  |
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Little Lady di Renato Manzi commento di aerre |
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.....sposto in "Studio" allora
A proposito del discorso tridimensionalità, ...io in effetti guardavo più alla ragazzina dove il gioco del chiaroscuro è davvero pregevole ...con una piacevole alternanza di luci ed ombre che tira fuori forme e volumi.
Vero è però anche quello che nota Pio, Renato ....quell'alone ha uno strano effetto e riduce la spazialità della foto nel rapporto figura / sfondo (a questo si riferisce ovviamente Pio parlando di profondità). Se guardi ....soprattutto a sinistra il contorno della poltrona e del bracciolo ...è come se l'immagine mancasse di spessore.
Un abbraccio
A  |
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Little Lady di Renato Manzi commento di aerre |
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Salve Renato,
composizione elegante all'interno del frame per questa immagine dalla piacevole resa tridimensionale grazie all'abile controllo della luce.
Trovo che lo scatto potrebbe stare a suo agio anche ...e forse di più nella sezione "studio". C'è infatti una "idea" che sovraintende la costruzione dello scatto ...vuoi per la scelta del vestito, ...dello sfondo, ..della poltrona in stile o del tavolino con la tazza di porcellana per il thè, ...che mira a rievocare le fila di una atmosfera d'altri tempi. La stessa posa della "little lady" molto ...misurata, ...composta, pare rientrare nella logica di una "iconografia" che deve aver guidato la costruzione dello scatto.
Sarei propenso per uno spostamento dello scatto in "studio" anche per catalizzare sul tuo lavoro commenti più mirati.
A  |
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sigh no more di YoRosco commento di aerre |
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Un'emozione davvero questo splendido ritratto in bilico tra "intensità" e "delicatezza", che tutto si condensa in quel respiro ad occhi chiusi della ragazza.
E' il racconto di un naufragio nella segreta dolcezza di un universo intimo e privato, ....stretta nell'abbraccio di sé stessa, ...con le dita che sfiorano la guancia come alla ricerca di una carezza di infinita dolcezza ed il viso alto ...respirando a fondo e ad occhi chiusi, come quando si cerca di trattenere fino all'ultima traccia il "profumo" di un'emozione che scuote dentro, rapisce e fa sognare.
E guardo a quel sorriso tra le labbra leggermente dischiuse ...un sorriso di abbandono totale alla dolcezza di quell'emozione, mentre tutto il resto intorno tace, si sospende e dilegua nel silenzio di questa atmosfera fortemente intima.
Ma una cosa fa il nostro Giuseppe, ...consapevole che tutta la tensione emozionale di questo racconto si gioca nel carattere "sospeso" di questa atmosfera: usa un punto di ripresa consapevolmente alto ...molto alto.
E' questa scelta a definire le sorti espressive del ritratto nel dare sostanza ....spessore ....volume ...a quell'universo di emozioni che la ragazza respira a fondo dentro di sè.
Il punto di ripresa cioè nel dare forza e significato alla posa della ragazza con il suo rivolgersi ad occhi chiusi verso l'alto, riesce a sganciare il soggetto dalla sua immediata fisicità, ...lo libera dalla sua ancora alla realtà, isolandolo in un mondo di emozioni segrete ed intime che letteralmente galleggia ....si sospende ...perdendo ogni riferimento di spazio e di tempo con ciò che lo circonda.
Ecco perchè quell'abbandono dentro di sé appare così dolce sino a farsi naufragio dell'anima.
La tavolozza è coerente con il carattere dello scatto: una teoria armoniosa di terre di rame, ...di bruni, ruggine e di ocra cui la leggerezza del bianco e del rosa conferiscono un carattere di grande fragilità e delicatezza.
Bella.
A  |
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Francesca di Gannjunior commento di aerre |
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Davvero ....davvero splendidi ritratti, Gann ...capaci di imbastire uno accanto all'altro un racconto pieno di delicatezza, amore, dedizione.
Riesci a restituirci il profilo di una persona di grande delicatezza eppure fortemente ispirata ...con incredibile tensione, dalla passione per il suo lavoro.
Il bianco nero è limpido ...grafico , con una nitidezza del contrasto degna della migliore pagina di ...."calligrafia".
Visto il numero delle foto ....che tra l'altro imbastiscono nella loro successione la storia del vostro incontro oltre che, ad un livello più profondo, il racconto della persona ..vedrei meglio questa serie in "Reportage".
Non ti dispiacerà se sposto
Complimenti ancora.
A  |
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***** di brigom commento di aerre |
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Molto suggestivo questo ritratto che tutto si racconta nello sguardo fuori campo della piccola, ...rivolto ad un orizzonte d'emozioni lontano, come alla volta di chissà quali sogni segretamente celati nel cuore.
La ripresa da dietro il filtro della vetrata umida di pioggia conferisce un carattere di grande intimità allo spazio emozionale della piccola che viene "ritagliato" nel segreto del suo impenetrabile universo. Un universo tanto vicino ...che ci pare di potere toccare con mano, eppure "celato" e irragiungibile, al di là della cortina della finestra che fa da ideale spartiacque tra il nostro mondo e quello di quei sogni che sostengono il volo dello sguardo lontano.
Davvero emozionante. L'espressione di lei è bellissima, ...."muta" e concentrata su quelle immagini che si disegnano al di là del vetro e che scorrono davanti agli occhi carichi di sogni e dolcezza.
Vero, dice bene il buon Salvatore, la presenza del motivo geometrico dell'inferriata dialoga con quello del viso e ne rimarca la dolcezza delle forme accennando quasi al moto di quei pensieri che si sospendono cullandosi difronte agli occhi.
Le mani alla base del frame completano figurativamente la composizione di insieme, ....ma aggiungono una emozione di più al racconto in quella gestualità che è propria di chi ...sembra quasi restare in attesa, ...le dita leggermente sollevate ...vicine le une alle altre, ...quasi si "appendessero" con delicatezza all'orlo di quell'universo di sogni.
Mi piace poi moltissimo l'economia di questa tavolozza dalle cromie fresche e leggere, ...capaci di restituirci intatto il carattere di assoluta dolcezza e delicatezza di questo istante.
Complimenti.
A  |
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Il risveglio di Matteonibo commento di aerre |
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E' un metodo che garantisce neri profondi e spessi che fanno la fortuna di un buon contrato generale del chiaroscuro.
.....E qui di neri profindi ce ne sono abbastanza, ...a cominciare dallo sguardo di impenetrabile nerezza ....liquida e profonda, della piccola Margherita che ci "scruta" come dal profilo di un orizzonte ancora in bilico tra il mondo dei sogni e quello della realtà.
E' questo che mi piace dello scatto, ...l'evidente genuinità del suo racconto che ci restituisce quell'espressione un pò sospesa di Margherita ...che pare indugiare come chi deve ancora metterci del tutto a fuoco.
Ardito l'angolo di ripresa bassissimo ...al livello del lenzuolo, cui dobbiamo la presenza forse un pò leggermente ingombrante del braccio in primo piano fuori fuoco., ma del tutto funzionale a restituirci la sensazione di un avvicinarci piano e con delicatezza a questa atmosfera di ..."risveglio".
A proposito della conversione,....i neri sono pieni, decisi, spessi ...forse un filo di troppo nella logica di un racconto di delicata dolcezza quale quello di questo ritratto. Avrei scaricato il livello di riempimento del nero abbassando un pò l'opacità. Una cosa che faccio sempre è quella di lavorare comunque lo scatto selettivamente, ...soprattutto l'incarnato che questo metodo tende a volte a scurire un pò.
A  |
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Lorenzo di Salvatore Gallo commento di aerre |
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Fa ricorso al pulito impianto di una composizione nidificata questo bel ritratto di Lorenzo, dal carattere un pò "fashion" nella posa che sottolinea l'espressione del viso sognante e ....quasi distaccata, ...come di chi vive tutto il tumulto e la dolcezza delle emozioni nel segreto del proprio universo, ...senza nulla concedere di sé ...se non la traccia di una dolcezza distante e a tratti indifferente al mondo circostante che è propria di quella età.
Composizione nidificata ...dicevamo. Eh si ...perchè a sostenere tutto l'impianto della ripresa è la geometria del telaio della porta finestra, organizzata secondo uno schema compositivo squisitamente centrale. All'interno di questa composizione centrale Salvatore incastona la figura del piccolo Lorenzo seguendo invece una distribuzione asimmetrica dei pesi, sbilanciando la figura di lato sul primo terzo del frame.
E' questo piccolo espediente compositivo ad aggiungere quella giusta dinamica allo scatto ...tanto che non potremmo fare a meno di quelle robuste fasce che disegnano lo sfondo orizzontalemente e verticalmente. Non sono elementi di disturbo o accidentali, ...ma parte integrante dello schema compositivo.
Il gioco ..."fortunoso" ma consapevolmente sfruttato del disegno a cerchi della tenda ...completa il quadro, aggiungendo quella variabile grafica che dà freschezza e movimento all'insieme.
Bianco nero splendido nella robusta tensione grafica dei neri ricchi di incisione come le tracce di un disegno steso con matita nitida e spessa. Questo imbriglia i bellissimi punti di chiarezza della geografia chiaroscurale che trova nel contrasto locale la sua vera forza espressiva.
Insomma, ...mi piace da morire.
A  |
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Sweet Wendy di Renato Manzi commento di aerre |
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Sfiora corde sensibili del nostro immaginario emozionale questo sguardo da sotto in sù della "dolce" Wendy ...che fa vigorosamente oscillare il ritratto tra la dolcezza di un universo dal carattere ancora adolescenziale ed il forte potere di suggestione di una bellezza che sta maturando i suoi contorni.
Ed è ancora una volta il modo con cui viene "costruito" il ritratto a dirottare in un senso o nell'altro le sorti della sua resa espressiva.
Qui il vero "mezzo" attraverso cui si compie il ritratto è l'abile scelta di un angolo di ripresa alto che "costringe" Wendy ad alzare lo sguardo, ...a cercarci, ...coinvolgendo l'osservatore e facendolo partecipe del suo universo personale.
E' proprio quello sguardo da sotto in sù a muovere le fila del registro narrativo del ritratto, ...quel suo volgersi da sotto in sù in un "fare" infantile e dolce, ...che emoziona e rapisce.
L'inquadratura, ...consapevole della forza di questo sguardo, si avvicina, ...stringe sul viso, ...serra la fila di un contatto con la luce degli occhi creando i presupposti di una forte partecipazione emotiva., mentre la composizione gioca con l'inclinazione moderatamente diagonale della posa che accentua la forza espressiva del ritratto.
Ecco ...forse è nel calibrare la posa dentro il frame che mi sarei tenuto leggermente più ampio in basso e destra. Si sente infatti l'esigenza di un filo di aria in più in basso per alzare leggermente la linea degli occhi e a destra per liberare il disegno del volume dei capelli.
Per il resto ...non si può che restare affascinati dalla pienezza ....materica e di grande limpidezza di una teoria tonale dalla ricchissima varietà di toni medi cui il ritratto deve parte della sua resa in termini di volume e concretezza delle superfici.
Sembra di poterlo sfiorare con le dita quell'incarnato di velluto e questo credo abbia grande importanza per le sorti espressive dello scatto.
A  |
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Noemi - parziale desaturazione di mimmodimic commento di aerre |
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Ragazzi ....ricordiamoci sempre di lasciare interventi strettamente inerenti alla critica della foto senza quotare o commentare i commenti degli altri.
...Personalmente non amo le desaturazioni parziali ...e questo lo dico indipendentemente dalla scelta in questo caso di isolare il colore delle labbra o degli occhi soltanto. Non le amo perchè ....in qualche modo tradiscono quasi sempre una certa debolezza dell'immagine nel far convergere l'attenzione su un dato particolare ...o sottolineare un "centro di interesse" che altrimenti resterebbe in sordina.
Ma non mi sembra questo il caso, ...nel senso che il ritratto della piccola Noemi non ha bisogno di questo espediente formale per accentuare la dinamica espressiva dello scatto.
L'espressività della piccola è gia resa abbastanza bene attraverso l'uso di una inquadratua stretta che sfrutta la falda del cappello per incorniciare il viso e amplificare il suo sguardo dal piglio leggermente di sfida che si emana dal basso verso l'alto. Anche la leggera ripresa dall'alto è un buon espediente qui per giungere al risultato, accentuando il carattere fermo e deciso di quello sguardo che ci sfida.
Ecco questi sono gli "espedienti" ...o meglio i "mezzi" espressivi su cui far leva: inquadratura, ...taglio, ....composizione, ...angolo di ripresa.
Quello della desaturazione ...è solo un "giochino" formale che a mio avviso distoglie l'attenzione, facendo indietreggiare la percezione dell'espressione.
Semmai proverei a recuperare le sorti del chiaroscuro del viso che trovo leggermente scuro e in sordina rispetto alla brillantezza dei toni del cappello sul quale la pdc sembra comunque essere stata più generosa. Proverei cioè ad aumentare selettivamente (solo sul viso cioè) il contrasto facendo emergere di più le alte luci.
Alla prossima.
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Pippo di grunland commento di aerre |
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Salve Grunland,
difficile davvero parlare di "ritratto" quando si ha a che fare con i nostri amici animali. Perchè lo sia realmente infatti è necessario che lo scatto riesca ad essere sufficientemente caratterizzante, ..a svelare cioè aspetti particolari della "personalità" di quel dato animale ed apparire, ...per dirla in parole povere, l'immagine di "quel" gatto e non di "un" gatto qualunque.
Se ne è parlato qui, se ti va di dare un'occhiata:
http://www.photo4u.it/viewtopicnews.php?t=337145
Non ti dispiacerà se sposto in "natura" :
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Lucca Comics and games 2012 di brunomar commento di aerre |
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Ciao Bruno,
generalmente scatti come questo, ...un pò come le foto fatte alle maschere di carnevale, vengono dirottati nella sezione "varie".
Il "ritratto" infatti è più un racconto che si fa del soggetto inteso come persona, ...del suo universo personale cioè ...fisico ed emozionale. In scatti come questo invece il centro di interesse non è tanto la persona in quanto tale ...ma il "personaggio" appunto che il soggetto interpreta.
Non ti dispiacerà quindi se sposto, considerando che in nessun caso lo spostamento ha qualcosa a che fare con la qualità dell'immagine.
Devo dire che mi piace molto la luce che hai saputo catturare e che, complice una sapiente post che ha accentuato con garbo le alte luci e addensato il contrasto chiaroscurale, ricrea le note di una atmosfera ricca di suggestione e magia.
Sembra davvero che lo scatto abbia il sapore di un frammento strappato ad una qualche pellicola di un film fantasy ...e questo, considerando i presupposti dello scatto, ...credo che sia una cosa importante.
Mi piace anche la tavolozza, calda di cromie sature e dense di luce.
Peccato solo per l'inquadratura che avrebbe potuto permettersi un pò di cm in più in basso.
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Un uomo del Sud di ilioyumbo commento di aerre |
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Mi piace questa luce forte, ...tagliente, ...capace di bruciare sulla pelle e scavare ombre profonde di neri densi e impenetrabili.
E' una luce ....che non ammette vie di mezzo, ...che azzera le sfumature e i passaggi intermedi, ...una luce che se in altre occasioni si sarebbe dovuta evitare come la peste per la sua ingenerosa capacità di creare ombre portate affilate come un rasoio ed accentuare ogni minimo dettaglio, ...qui è il vero "mezzo" espressivo attaverso cui ci viene restituito parte del racconto dello scatto.
Luce ...del sud, ...di forti contrasti come la sua terra, senza vie di mezzo.
In ogni caso il controllo dell'esposizione è riuscito a gestire questa notevole escursione tra luce ed ombra, minimizzando i possibili effetti negativi in un senso e nell'altro, bruciature o eccessive chiusure cioè.
Peccato ...nello scatto di apertura per quel margine che tange la curva dell'orecchio. Mi piace però la "tessitura" diagonale della composizione, complici le linee d'ombra della camicia e il disegno della coppola, che sostiene ed amplifica la linea di forza dello sguardo del soggetto che scivola verso il basso.
Più ampia la ripresa nella seconda ...anche se meno intensa espressivamente, anche per un maggior peso figurativo che acquistano i lineamenti del volto a causa della ripresa più laterale.
So che ti piace ...ma io alleggerirei l'uso della maschera di contrasto per una resa meno ..."croccante" dei dettagli.
A  |
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..L.. di Salvatore Gallo commento di aerre |
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....attento a non perderti troppo con le curve allora, ...sanno essere suadenti e pericolose.
Battute a parte ....ti conviene poi lavorare sempre selettivamente sull'incarnato. A volte uso delle selezioni per isolare viso e mani. Per esempio qui se noti la correzione sull'incarnato (che poteva comunque restare un tantino più caldo) ti ha sbilanciato i grigi facendo affiorare una certa nota di magenta.
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Alessia di brigom commento di aerre |
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Inquadratura stretta sul viso per questa ripresa leggermente dall'alto che ci restituisce in tutta la sua ferma consapevolezza lo sguardo diretto e di grande tensione emozionale della piccola Alessia.
Emoziona ...emoziona davvero il "piglio" adulto di questi occhi di cristallina purezza che ci fissano ...come se ci stessero attraversando scandagliando l'anima. Ed è proprio la leggera ripresa dall'alto che "spinge" la linea di forza dello sguardo da sotto in sù, combinata alla composizione centrale all'interno dell'inquadratura stretta ad amplificare la dinamica espressiva del ritratto.
Il risultato è una ripresa diretta, ...senza filtri, ...a tratti spietata, che serra il contatto con lo sguardo della piccola Alessia, amplificandone un certo potere di suggestione.
Sapiente la composizione all'interno del frame verticale che sfrutta le ciocche dei capelli per incorniciare il viso e dialogare con i margini del fotogramma.
Però ....però ....davvero quella maschera di contrasto sugli occhi finisce con il rendere artificiosa la bellezza di quello sguardo.
Ed è un peccato, ....un peccato davvero perchè la forza, ....ineludibile e intensa dello scatto, sta proprio nella "verità" ...spiazzante e disarmante di quello sguardo e l'effetto artificioso che l'eccesso di maschera di contrasto determina, ne riduce le potenzialità espressive.
Un solo piccolo passo indietro nell'accentuazione della nitidezza e il risultato sarebbe stato davvero notevole.
Un ultima cosa, ...mi pare ...ripeto mi pare, ...che abbia schiarito in qualche modo le ombre alla sinistra del viso. Sembra infatti che si sia persa un tantino la tridimensionalità delle forme (guardo al contorno del mento ad esempio), ....ma potrei sbagliare
A  |
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