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Countryside landscape di nick93 commento di edgar |
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Si tratta di uno scatto di paesaggio ben concepito e gradevole.
I suoi punti di forza sono:
* Una composizione semplice ed efficace.
* La suddivisione orizzontale in 3 zone di diverso colore
* Il decentramento dell'orizzonte
* Un cielo mosso e ricco di sfumature
I punti migliorabili sono essenzialmente 2:
* Il contrasto troppo basso per valorizzare i colori accesi della campagna che in effetti risultano troppo smorti.
* Un'eccessiva estensione della zona ocra in primo piano con le stoppie, che tende a rubare un po' troppo la scena ai piani più lontani.
L'ho un po' risistemata in base a questi due punti:
Come vedi il maggior contrasto valorizza sia l'ocra, che diventa più acceso, che la fascia dei verdi, che il cielo dove le nubi risaltano meglio. Inoltre l'eliminazione di una fetta in primissimo piano di ocra (inutile) permette a questa fascia di iniziare esattamente dall'angolo inferiore destro e disegnare una quasi diagonale, il che dinamizza molto la composizione, rendendola più efficace e meno dispersiva.
Ciao buoni scatti.
EDgar |
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Cascata di martino papesso commento di edgar |
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Webmin ha scritto: | ... tanto per capire: attingendo alla tua esperienza diretta con la D800, quale sarebbe, partendo da questi presupposti, il formato massimo di stampa di questo tipo di ripresa?
Mario |
I file della D800 sono enormi, per cui la dimensione di stampa può essere altrettanto enorme se osservato alla giusta distanza di osservazione e non si fa del "pixel peeping".
In questo caso (ma vale in generale) se la nitidezza è adatta allo scatto, quest'ultimo può essere stampato nella dimensione che vuoi, perchè a mano a mano che il dettaglio diventa meno nitido a causa del maggiore ingrandimento, tu poi ti allontani durante la visione.
Ovvio che se al contrario se uno scatto è troppo poco nitido, non verrà mai bene in stampa comunque, a qualsiasi dimensione (solo forse il limite sarà un po' meno evidente con dimensioni piccolissime).
In sintesi quello delle dimensioni di stampa è un falso problema, come sostengo da sempre.
E' causato dalla scorretta abitudine contratta esaminando i file a video, in cui andiamo a guardare il dettaglio troppo da vicino e tendiamo a trasportare lo stesso metro di giudizio anche nelle stampe cartacee, che spessissimo vengono osservate troppo da vicino.
EDgar |
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Perugia di 1400Mhz commento di edgar |
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Si tratta di uno scatto di paesaggio, caratterizzato da una luce gradevole, anche se ha una esposizione troppo abbondante, che ha causato sulle statue dei santi della aree bianche bruciate prive di dettaglio che purtroppo penalizzano l'immagine.
Altri aspetti migliorabili sono la verticalità delle linee che non è precisa (le linee verticali degli edifici convergono verso l'alto invece di essere parallele e perfettamente verticali) e l'inquadratura che taglia la parte inferiore della fontana in modo brusco e poco gradevole.
Infine ti segnalo che se avessi inquadrato la statua in alto (sopra la specie di coppa dove sgorga l'acqua) in modo da sovrapporla al cielo invece che all'edificio di sinistra, l'avresti valorizzata pienamente; così si confonde col palazzo.
Ciao buoni scatti.
EDgar |
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Un pensiero. di Don_chano commento di edgar |
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Si tratta di un ritratto caratterizzato da una inquadratura molto stretta.
Che è anche il suo principale limite: troppo stretta per poter permettere agli occhi di comunicare un messaggio e di "illuminare" il volto.
Inoltre non si vede lo sguardo e l'occhio è attratto dalla messa a fuoco selettiva sulle ciglia con il frammento di mascara ....
Purtroppo così non funziona.
A presto ciao
EDgar |
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APPETIZER di Bee2013 commento di edgar |
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Riprendo questa immagine già passata da un po', per confermare che anch'io adoro il sushi, se volete invitarmi a pranzo o a cena offritemi del sushi, però non posso comunque - nemmeno per un invito a cena con sushi - "passare" questo scatto, per le seguenti ragioni:
* Composizione caotica e poco elegante
* Messa a fuoco approssimativa
* Accostamenti cromatici tra le varie componenti poco efficaci
* Illuminazione piatta
In sintesi: un lavoro veramente "tirato via".
Direi che sullo Stll Life hai parecchio lavoro da fare.
Tieni presente che siccome lo still life di da la possibilità di scegliere il soggetto con tutta calma e prepararlo esattamente come vuoi tu, il successo dello scatto è solo in mano tua, dato che ne governi tutti gli aspetti. Quindi DEVI partire dall'organizzare una composizione da riprendere che sia ben fatta e gradevole, Altrimenti nulla potrai fare dopo lo scatto.
Ciao a presto.
EDgar |
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COME BACK di Bee2013 commento di edgar |
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Un tramonto sul mare, un tema molto trattato ma mai privo di fascino.
Lo scatto presenta un forte decentramento dell'orizzonte a favore del cielo, dove sono contenuti gli elementi di maggior interesse.
La parte terrestre àncora il cielo correttamente ed è caratterizzata dalla serie di silhouettes degli ombrelloni chiusi.
Tra gli aspetti migliorabili segnalo invece una eccessiva parte di cielo vuoto sopra le nuvole, da togliere; il sole troppo centrale (andava decentrato anche lui a 2/3 del fotogramma in senso laterale) e infine la sovraesposizione che lo ha reso una macchia quasi completamente bianca. Avrebbe giovato attendere ancora un po', per avere il sole meno potente e comunque sottoesporre circa 1 f/stop.
Ciao a presto.
EDgar |
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Cascata di martino papesso commento di edgar |
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L'immagine non presenta a mio avviso particolari limiti legati a scarsa nitidezza; la nitidezza esistente è sufficiente per valorizzare gli elementi compositivi presenti nella scena, quando sia ripristinato il corretto contrasto, come ho mostrato prima.
Conoscendo però bene la D800, che uso da maggio dello scorso anno, posso confermare che la nitidezza del file inizia a decrescere progressivamente dopo f/8 e subisce un ulteriore forte calo dopo f/16.
Ciò non toglie che la nitidezza risultante possa comunque essere pienamente sufficiente in molte situazioni, anche a tali diaframmi.
Giusto per ri-bilanciare il peso di questo elemento nella discussione.
EDgar |
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colore...in un mondo grigio di Troio commento di edgar |
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Lo scatto ci presenta l'angolo di una piccola darsena incuneato tra gli edifici.
Il suo punto di forza è sicuramente la presenza della rete in primissimo piano, che compositivamente lo riempie con efficacia e dal punto di vista del racconto fotografico ci parla della pesca e dei suoi strumenti: le reti e le barche.
E' caratterizzato però da una inquadratura un po' disordinata e caotica, poco precisa, che taglia parti di barche a destra e a sinistra. Inoltre l'angolo del palazzo non è verticale e comunica un'impressione di trascuratezza nell'inquadrare.
Infine il tema della desaturazione selettiva: ti suggerisco di evitarla. Il suo fine è ovviamente quello di far risaltare un elemento della composizione rispetto al "palcoscenico" dove è inserita; tieni presente però che in fotografia è meglio evitare di "stupire con effetti speciali", ma cercare di sottolineare l'importanza di un elemento per il ruolo e la posizione che gli assegniamo all'interno della composizione stessa. Andando al pratico, in questo scatto il ruolo centrale della rete è tale perchè essa è enfatizzata del atto di essere posta in primissimo piano nell'inquadratura; la de-saturazione selettiva aggiunge ben poco a questo fatto.
Tieni presente che se in uno scatto si sente il bisogno di sottolineare un elemento con un espediente di questo tipo è perchè non si è stati capaci di farlo in modo efficace usando le regole compositive. In questo caso invece andava già bene così e l'espediente non ha aggiunto nulla di interessante.
Ciao buoni scatti.
EDgar |
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Tramonto di CuorerouC commento di edgar |
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Uno scatto di paesaggio, giocato sostanzialmente sull'atmosfera del tramonto.
I punti di forza sono certamente l'esposizione - molto ben bilanciata - che permette di godere di colori correttamente saturi e di apprezzare il giusto grado di dettaglio anche nelle ombre; il decentramento del disco solare che compone una immagine per nulla noiosa e scontata. Infine l'uccello in volo che, pur piccolo, contribuisce ad amplificare il senso di profondità.
Migliorabile invece la composizione, che ha sì l'orizzonte decentrato come da regola dei Terzi, ma è stato decentrato dalla parte sbagliata: il cielo ora è in gran parte vuoto, mentre è nella parte terrestre che ci sono gli elementi più interessanti; quindi era verso di questa che andava sbilanciata l'inquadratura:
Come vedi in questo modo si ottiene una composizione molto più bilanciata, dove viene enfatizzata la parte terrestre che contiene gli elementi d'interesse e rimane solo la parte di cielo con le nuvole. Non è perfettamente bilanciata come dovrebbe naturalmente, perchè per avere questo tipo di inquadratura, sarebbe stato necessario lasciare più parte terrestre in primo piano al momento dello scatto; ritagliando dopo, come ho potuto fare io, ovviamente sono riuscito a ri-bilanciare solo in parte.
In bocca al lupo per il workshop.
EDgar |
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Cascata di martino papesso commento di edgar |
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Si tratta di uno scatto paesaggistico d'atmosfera, caratterizzato dalla delicata trama dell'acqua.
Il punto di forza dello scatto è certamente l'uso di tempi lenti che trasforma l'acqua in un delicato velo bianco, davvero riuscito.
I punti di miglioramento sono invece:
* l'inquadratura un po' "stretta" verticalmente, che lascia poca "aria" sopra la cascata, ma soprattutto in basso "chiude" un po' bruscamente lo scorrere dell'acqua subito dopo la sua caduta.
* Il contrasto generale dell'immagine troppo basso, che rende poco "materiche" le rocce e fa risaltare poco la vegetazione. Osservando l'istogramma nel controllo dei livelli infatti si nota il grafico spostato verso le basse luci e "vuoto" nelle alte luci; riequilibrandolo meglio si ottiene questo risultato:
Come vedi in questo modo l'acqua spicca per contrasto moto di più, le rocce sembrano molto più "presenti" e solide e aumenta l'impressione di "bagnato" delle stesse.
Di base comunque uno scatto elegante e gradevole.
Ciao, mandaci altri scatti.
EDgar |
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La Calma di CuorerouC commento di edgar |
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Si tratta di uno scatto paesaggistico/naturalistico che ha per protagonista i fenicotteri al tramonto.
La composizione è semplice ed elegante, con l'inquadratura divisa in 3 fasce, di cui quella centrale ridotta a silhouette dalla esposizione misurata sul cielo.
Decentramento corretto a vantaggio del cielo, che contiene i colori più attraenti, e contestuale decentramento dei fenicotteri per rendere meno banale il bilanciamento dei vari elementi.
Il contrasto dell'arancione del cielo è molto appagante ed è anche psicologicamente molto coerente con la lieve dominante arancione dell'acqua che ne è la conseguenza diretta; ciò fa sì che la percezione della distribuzione delle luminosità all'interno della composizione sia molto naturale e bilanciata.
Per quanto riguarda l'inquadratura, ci sono alcune considerazioni da fare. Partiamo dal fatto che l'inquadratura "normale" è quella orizzontale, per il semplice fatto psicologico che il campo visivo umano si sviluppa più in orizzontale che in verticale. Ciò ha come conseguenza il fatto che quando osserviamo una inquadratura verticale, questa si scosta dalla norma e quindi in qualche modo sollecita la nostra attenzione, in quanto "eccezione" alla visione "base" orizzontale.
L'osservatore quindi messo di fronte all'inquadratura verticale tende inconsciamente ad andare a cercare gli elementi compositivi e/o di "narrativa" fotografica che giustificano tale verticalità. Se li trova, possiamo dire che il fatto di aver scattato in verticale ha raggiunto uno scopo comunicativo e ha trasmesso qualcosa di interessante; se non li trova probabilmente sarebbe stata più adatta una inquadratura orizzontale.
Va anche aggiunto che vi possono essere situazioni in cui non c'è una soluzione univoca, ma che possono prestarsi, di solito con piccole varianti di inquadratura, sia a una lettura orizzontale che ad una verticale.
In questo caso l'effetto di un taglio verticale è quello di sottolineare le transizioni di luminosità e toni di arancio del cielo e dell'acqua, con solo 2 fenicotteri a fare da "testimoni" faunistici; ha sicuramente una sua valenza e quindi possiamo affermare che funziona. Del resto anche una orizzontale avrebbe avuto un senso, sottolineando l'immensità del cielo e la spaziosità del lago, punteggiato di fenicotteri. Sarebbe stata una immagine diversa, né migliore né peggiore.
Naturalmente poi vi sono altre situazioni dove - al contrario - la scelta tra inquadrature verticali e orizzontali è molto più vincolata che in questo scatto.
Nella seconda foto postata c'è troppa acqua in primo piano.
Ciao buoni scatti.
EDgar |
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...e La terra gira su stessa.. di alexab commento di edgar |
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alexab ha scritto: | Scusami Edgar...io non ho ruotato l'immagine....questo e' lo scatto in origine...cambia di poco...ma non ha assolutamente pp questa foto....e' nata proprio così....quindi anche peggio!!!!
Vabbe...sono prove |
No, in effetti non cambia molto se ruotata prima o dopo.
Aggiungo che le prove, anche quando fossero estreme, è sempre meglio comunque proporle, perchè così abbiamo lo spunto per approfondire ogni singolo tema compositivo, ragionando su scatti reali e non solo in teoria.
In sintesi: continua a sperimentare e manda!
EDgar |
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...e La terra gira su stessa.. di alexab commento di edgar |
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Si tratta di uno scatto "programmaticamente" realizzato per dare la sensazione di rotazione, ribaltamento, rispetto alla normale percezione soggettiva dell'orizzontalità terrestre alla quale siamo abituati.
Per ottenere questo scopo l'autore ha volontariamente ruotato l'immagine in senso antiorario di 25°.
Per il resto l'immagine è scattata con parametri di ripresa misurati sul cielo, che in effetti è reso con grande equilibrio e mostra colori correttamente saturi e nuvole "soffici" ed eleganti.
Di grande aiuto anche alla valorizzazione del cielo è lo sbilanciamento relativo dell'inquadratura e l'ancoraggio costituito dagli alberi a destra dell'inquadratura stessa.
Venendo ora alla rotazione - che è la caratteristica di spicco dello scatto - è stata utilizzata dall'autore come mezzo diretto e immediato per dare la sensazione di rotazione, ribaltamento a cui abbiamo accennato. Qui ci troviamo di fronte a uno di quegli espedienti espressivi che raramente producono l'effetto sperato, perché la psicologia di chi osserva la foto si "chiude" rispetto alla semplice rotazione e tende a rifiutarla; la dichiarazione programmatica la spiega, ma questo non risolve il problema percettivo.
Per ovviare a questo fenomeno psicologico di rifiuto, alcuni fotografi - volendo giocare su un "rovesciamento" dell'orizzontalità - utilizzano ad esempio il riflesso nell'acqua oppure in una parete a specchio, o le ombre o altri espedienti compositivi giocati su ambiguità e giochi prospettici.
In genere la semplice rotazione non funziona, si scontra contro la psicologia percettiva di chi osserva. Il risultato quindi è che la qualità della foto e la sua originalità non viene migliorata dalla rotazione, ma in certo modo essa ne disturba la percezione e quindi la peggiora.
Questa è la ragione per cui sconsiglio sempre questo tipo di espediente che funziona solo in casi particolarissimi (me ne ho visti veramente pochissimi); sfortunatamente questo non è uno di quei rari casi.
Se ti piace il tema del "ribaltamento" ti suggerisco di sperimentare altre modalità espressive.
A presto e buoni scatti.
EDgar |
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Lettera mai scritta... di alexab commento di edgar |
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alexab ha scritto: | El maximo... no!! Non c'è un'espressione personale!!! Quando ho visto questo tramonto...il senso della lettera mi ha portata a scattarlo!!! È in quel senso ho impostato l'immagine ..... Ma mi sono complicata la vita....è quindi credo che in questo bellissimo tramonto...se bastano gli alberi....i tetti sono di troppo!!!!
Ale |
Alessandra,
so che sto per farti arrabbiare, perchè quello che vado a dirti è una specie di colpo di grazia, ma il punto è che ... gli alberi non bastano ma ... i tetti nemmeno!
Però i colori sono talmente belli e l'esposizione stavolta è così ottimale che il tuo capo ti perdona...
Buonanotte
EDgar |
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Venezia..o mia cara.. di Don_chano commento di edgar |
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Don_chano ha scritto: | Comprendo e ti do pienamente ragione,
l'unica mia precisazione e' che essendo stato su uno di quei battelli che dal imbraco ti portano a Venezia era impossibile aspettare, ho colto l'occasione cercando di fare del mio meglio. |
Comprendo a mia volta!
E ti dò ragione per aver comunque portato a casa lo scatto che è dotato in ogni caso di un'atmosfera molto bella.
EDgar |
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Ritratto M di salvo60 commento di edgar |
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Il bello dei bambini è che nonostante la nostra tendenza irrefrenabile a condizionarne il comportamento ai fini fotografici, la loro libertà espressiva innata riesce sempre comunque emergere.
Lo dimostra questo scatto, dove la bimba guarda un po' sorniona e sembra dire: "col cavolo che mi freghi ... io sono più furba di te!". Spontanea anche nella .... finzione!
La chicca compositiva è la macchia gialla decentrata del girasole che stacca rispetto all'uniformità dello sfondo verde.
Fresca e simpatica a anche al di là delle tue intenzioni.
Un saluto.
EDgar |
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La posa delle reti di WillyTheDog commento di edgar |
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WillyTheDog ha scritto: | Ho riletto tutti i commenti ed ho rielaborato il taglio cercando di condensare i suggerimenti di Edgar+Habrahx, come vi sembra ?
Ho aumentato il cielo per compensare le proporzioni della foto in altezza/larghezza, ed è apparso il gabbiano in volo in alto sopra il pescatore.
Non ho nemmeno clonato i cigni sulla dx, cosa che avevo fatto nella prima foto, li lascio ?
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A mio avviso così la composizione ci guadagna e molto; mi piace anche il gabbiano, anche se minimo e secondo me i cigni non disturbano affatto.
Ora è proprio al massimo.
EDgar |
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Notte nei sassi di Paolode commento di edgar |
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Uno scatto di architettura che definirei "di squisita fattura", elegante calibrato sia nella composizione che nell'illuminazione.
La composizione è divisa orizzontalmente in due parti simmetriche secondo la Regola dei Terzi, in cui quella superiore- più ampia - è maggiormente illuminata e "decorata" dal disco perfetto della luna.
Quella inferiore è più in ombra, offrendo un bel contrasto con quella superiore; la minore illuminazione non penalizza in ogni caso il dettaglio che si percepisce in misura equilibrata e realistica e coerente con la illuminazione notturna.
Infine anche il campanile è stato posizionato secondo la regola dei Terzi.
Molto equilibrato anche il bilanciamento del bianco.
Bene bene.
EDgar |
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Venezia..o mia cara.. di Don_chano commento di edgar |
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Comprendo sia l'obiezione di elmaximo, sia la precisazione dell'autore. Ciascuno ha della ragione dalla sua; purtroppo a volte in fotografia la situazione a cui i troviamo di fronte e' come una coperta corta e ne manca sempre un pezzo.
In questo caso per ottenere il sole più controllato ci sarebbe voluto una esposizione inferiore, mentre per rendere ben leggibili gli edifici ci sarebbe voluta una esposizione superiore. Ovviamente i due parametri sono inconciliabili a meno di usare l'HDR; l'unica possibilità poteva essere quella di aspettare ancora qualche minuto, in modo che la potenza luminosa del sole diminuisse e fosse quindi possibile applicare una esposizione superiore, evitando alte luci bruciate e ottenendo contemporaneamente più dettaglio negli edifici.
EDgar |
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Prova Balloon di CuorerouC commento di edgar |
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Probabilmente stupirò tutti con quello che sto per dire, ma la mia scelta è la seguente:
* Se dovessi inserire lo scatto in un portfolio per un concorso o da consegnare a un committente per un reportage professionale, userei la seconda.
* Se dovessi stampare la foto per appenderla nel mio salotto, userei .... la prima! Sarà poco "foto" e più "disegno" ma ha dei colori davvero superbi e mi piace tantissimo (è sicuramente più affascinante della seconda).
Concordo con il taglio del cielo.
Bello scatto davvero.
EDgar |
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