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Passera scopaiola di maxbunny commento di mcasalegno |
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Tanto, troppo che non ne vedo una. Questo scatto mi ricorda
le primissime uscite fotografiche, quando gli inverni erano più freddi e
certe specie si vedevano ancora. Bello scatto. Complimenti  |
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Passera scopaiola di maxbunny commento di Ivo |
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Luca73photo ha scritto: | il dettaglio mi pare buono
ben composta
luce ben gestita |
Condivido!
Ivo |
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Passera scopaiola di maxbunny commento di Mausan |
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Luce dura ma ben gestita, si perde un po' di microdettaglio, forse del micromosso, 1/800 probabilmente non è stato sufficiente.
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Trevignano Romano di maxbunny commento di maxbunny |
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L_Eretico ha scritto: | . In un caso come questo, dove il sole sta di fronte all'osservatore, la dominante arancione pervade l'intera scena, mentre qui è limitata in modo netto al terzo superiore del fotogramma. Prima di fondere le immagini, bisogna assicurarsi che abbiano un bilanciamento del bianco uuniforme, altrimenti si manifestano scarti nella temperatura colore che producono l'effetto che si vede qui. |
Rimanendo in tema di sole...hai preso un "abbaglio", i diversi raw sono stati sviluppati con il medesimo bilanciamento del bianco, non ho "limitato" nessuna dominante.  |
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Trevignano Romano di maxbunny commento di L_Eretico |
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Il grosso limite dell'HDR è quello di appiattire l'immagine. Lo scopo del rendere tutto leggibile viene raggiunto uniformando i vari livelli di luminosità, per renderli "digeribili" al supporto di riproduzione dell'immagine (monitor o carta da stampa), che ha una gamma dinamica ben più striminzita di quella del sensore, che pur paga dazio al nostro occhio. E' questo appiattimento a renderlo innaturale.
Mi spiego meglio: l'occhio umano, posto di fronte ad una scena come questa, è si in grado di distinguerne ogni particolare, ogni sfumatura, ma senza alterare la luminosità delle singole parti. La vegetazione in primo piano, per esempio, che è illuminata in controluce, non può apparire con la stessa brillantezza della facciata della chiesa, totalmente in ombra. Se effetuassimo una lettura spot sulle due singole parti, rileveremmo uno scarto di una decina di stop, che l'occhio è in grado di incassare senza ricorrere ad artifizi perchè dotato di una latitudine di posa di oltre 20 (in media 24, secondo alcuni studi). Altre a questo aspetto, che già di per se rende l'HDR perdente rispetto alla vista umana, vanno considerate le difficoltà tecniche della fusione. In un caso come questo, dove il sole sta di fronte all'osservatore, la dominante arancione pervade l'intera scena, mentre qui è limitata in modo netto al terzo superiore del fotogramma. Prima di fondere le immagini, bisogna assicurarsi che abbiano un bilanciamento del bianco uuniforme, altrimenti si manifestano scarti nella temperatura colore che producono l'effetto che si vede qui. Per non parlare del marcato alone visibile intorno all'albero che fa capolino sulla destra.
Un filtro digradante avrebbe fatto ancora peggio, scurendo la parte sommitale del campanile e delle fronde adiacenti, rendendo il tutto ancora più innaturale.
Personalmente, dopo anni di prove e tentativi, ho abbandonato l'HDR proprio per queste ragioni. Il problema non è etico, ma pratico: anche quando si dominano le tecniche di fusione (e non sono in molti a raggiungere questo traguardo), il risultato appare sempre fasullo, lontano dalla realtà che si tenta di rappresentare. Meglio allora, delle due, quelle interpretazioni sfacciatamente innaturali - sullo stile dei lavori di Giovanna Grifo, per chi la conosce - che in alcuni casi possono quasi essere artistici. Parere personale, ovviamente. In fondo, che cos'è la realtà? Il cielo è azzurro, luminoso ed uniforme come lo vediamo noi, grigio come lo vede un gatto o scuro e a strisce come lo vedono gli imenotteri? Chi può dirlo ...  |
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Uno sguardo verso Pienza di maxbunny commento di Tony diGrigio |
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Mi piace la profondità data dalla foschia in leggero controluce, mi piace il susseguirsi dei profili collinari, ben collocato il campanile della cattedrale di Pienza, mi piace meno, personalmente, la resa cromatica e il livello di saturazione con cui hai scelto di interpretare il paesaggio.
Ciao.
Tony |
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Trevignano Romano di maxbunny commento di maxbunny |
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Tony diGrigio ha scritto: | Buongiorno.
Tutto vero. Ciò non toglie che se la leggibilità totale di questa scena con la sua ampia differenza di luminosità ad una visione "dal vivo" ci risulta naturale, non possa poi essere percepita come una forzatura dentro la "grammatica" propria della fotografia. Ovviamente è un parere personale e per ciò stesso ha un peso relativo. Ma trovo che la tecnica dell'hdr, con l'illusione di superare un limite della fotografia, finisca col generare un effetto talmente artificiale da privarla di quel fascino che è peculiare del suo linguaggio.
A questa considerazione generale aggiungo che, nello specifico, un contributo alla sensazione di innaturale trovo lo dia i colore irreale del cielo.
Ripeto, tutte sensazioni personali, poi visto che l'hdr si può fare... è pure giusto che qualcuno lo faccia
Ciao.
Tony |
Per effettuare le esposizioni multiple le reflex, semiprofessionali e professionali, analogiche erano dotate di un tasto che bloccava il trascinamento della pellicola quando si agiva sulla leva per caricare l'otturatore. La possibilità di scattare più foto sullo stesso fotogramma non è scomparsa sulle reflex digitali, nonostante oggi sia più semplice procedere con scatti singoli da unire poi in post.
Esposizioni multiple in bracketing non sono l'unica soluzione, per ovviare ai limiti di latitudine di posa di pellicole e sensori è possibile utilizzare, non da oggi, i filtri GND. Evidentemente il mio libro di grammatica ha qualche pagina in più ed è scritto in una lingua diversa.
Ad ogni modo "De gustibus non est disputandum", come dicevo prima, non deve piacere a tutti.
Un saluto a tutti |
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Trevignano Romano di maxbunny commento di Tony diGrigio |
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Buongiorno.
Tutto vero. Ciò non toglie che se la leggibilità totale di questa scena con la sua ampia differenza di luminosità ad una visione "dal vivo" ci risulta naturale, non possa poi essere percepita come una forzatura dentro la "grammatica" propria della fotografia. Ovviamente è un parere personale e per ciò stesso ha un peso relativo. Ma trovo che la tecnica dell'hdr, con l'illusione di superare un limite della fotografia, finisca col generare un effetto talmente artificiale da privarla di quel fascino che è peculiare del suo linguaggio.
A questa considerazione generale aggiungo che, nello specifico, un contributo alla sensazione di innaturale trovo lo dia i colore irreale del cielo.
Ripeto, tutte sensazioni personali, poi visto che l'hdr si può fare... è pure giusto che qualcuno lo faccia
Ciao.
Tony |
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Trevignano Romano di maxbunny commento di maxbunny |
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Pietro Bevilacqua ha scritto: | In fotografia non si può avere tutto, e vanno fatte delle scelte. In questo caso specifico la chiesa ripresa in controluce e poi illuminata in post, restituisce un risultato a mio avviso un pò innaturale.
Si poteva scegliere di esporre per la chiesa, penalizzando il tramonto/alba ed ottenendo uno sfondo sicuramente bruciato; in alternativa si poteva esporre per lo sfondo ottenendo la silhouette della chiesa, alla quale poi si poteva donare un minimo recupero delle ombre.
Un saluto |
Quando il nostro occhio osserva una scena di forte contrasto come questa (zone illuminate e zone in ombra), riesce a cogliere tutte le sfumature, di tutti i colori presenti, senza salti e senza mancanze. L'occhio umano vede molto meglio della macchina fotoggrafica, infatti il sensore e/o la pellicola di una qualsiasi macchina fotografica non hanno la stessa capacità.
Il parametro che descrive questo comportamento è chiamato gamma dinamica (o latitudine di posa), che definisce la differenza tra il minimo e massimo valore di luminosità che un supporto riesce a registrare. In sostanza quindi la gamma dinamica indica la capacità della macchina fotografica, e dell' occhio, di vedere dettagli contemporaneamente in aree molto chiare e aree molto scure della scena. Il nostro occhio dunque ha una gamma dinamica superiore al sensore della nostra macchina fotografica, circa il doppio.
Quello che tu definisci "innaturale" io lo definisco un limite del sensore/pellicola. Per ovviare a questo inconveniente, al fine di ottenere un'immagine correttamente bilanciata nell'intera gamma tonale, si possono applicare tecniche di ripresa come il Bracketing. Infatti questa foto è il risultato di tre scatti: uno scatto esposto per le ombre, uno scatto esposto per le luci ed un terzo scatto esposto con la media dei due. I tre scatti sono stati fusi in PS utilizzando le maschere di luminanza.
Questo non vuol dire comunque che debba piacere a tutti.
Un saluto |
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