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eva blu e rosso 1 di dottornaso commento di stecco333 |
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L'immagine non mi dispiace...ti dico solo che avrei preferito che la modella non fosse venuta a contatto con il telo...
...curioso per le indicazioni di Gparrac...che saluto...
...a proposito del dejavu...penso che ognuno debba dare la sua onesta interpretazione...che la bellazza sta nella purezza del gesto...
...se poi qualcuno l'ha già fatto...poco importa...
ciao
Stefano |
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eva blu e rosso 1 di dottornaso commento di dottornaso |
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Citazione: | E' curioso ... avrai visto che lo stile dei lavori di quegli anni è molto simile alle tue proposte.
Se veramente non conoscevi Adolfo Brunacci è un caso ... singolare, ma non troppo: in fotografia capita spesso di riscoprire cose già fatte, a riprova del fatto che è già stato fotografato tutto ... o quasi.
Resta comunque il mio apprezzamento per un lavoro di estremo interesse, per le tue immagini decisamente piacevoli da guardare.
Ti rispondo su cosa intendo per "toscano vero": il fotografo in questione, conosciuto di persona, oltre all'accento della toscana ha dei toscani la capacità di dialogare in modo simpatico, scanzonato ed anche ironico ...
è una di quelle persone con cui il tempo passa veloce, ad ascoltarlo raccontare e raccontarsi, capace di scherzare su tutto.
Insomma, una persona da cui si ha molto da imparare, sia come uomo che come fotografo, senza avere mai l' impressione che parli da una cattedra.
Spero di aver soddisfatto la tua curiosità ... non so però che lavori tu abbia visto in rete, il sito che raccoglieva le fotografie più vicine alle tue come stile sembra non ci sia più ... |
Fantastico: ho conosciuto alcuni fotografi così, ma molti di più sono purtroppo coloro che mai scendono dalla loro torre tutta d'avorio. Ho trovato il sito ufficiale dove ci sono alcune miniature delle sue immagini, e in alcune ho ritrovato una illuminazione rosso-blu che, come vedi, ho utilizzato nelle mie foto. Da quel poco che ho visto penso che valga la pena una ricerca approfondita in rete. Ritengo comunque che "copiare" un grande artista sia un buon esercizio: l'ho fatto con alcuni grandi fotografi, non in questo caso, ed è secondo me un'esperienza che ci permette di allargare la nostra cultura. Parafrasando Confucio, possiamo dire: dimentico quello che ascolto, ricordo quello che vedo, comprendo quello che faccio. Grazie ancora per il tuo intervento: queste sono discussioni che allargano i nostri orizzonti. A presto. |
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eva blu e rosso 1 di dottornaso commento di gparrac |
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dottornaso ha scritto: | Ciao. Sono andato subito alla ricerca di Adolfo Brunacci sulla rete e ti ringrazio per avermelo segnalato. Consiglio vivamente a tutti di andare a vedere le sue immagini... Sto lavorando molto in questo periodo su schemi atipici di illuminazione, utilizzando vari colori e materiali diversi (teli in nylon, stoffe, acqua, effetto nebbia...). Certo che è difficile sperimentare su qualcosa che sia davvero innovativo: credo che ormai sia stato fotografato "quasi" tutto ciò che era da fotografare ed in "quasi" tutti i modi possibili. L'importante è continuare a sperimentare... o no? Solo una curiosità: cosa intendi per - fotografo toscano "vero"-? |
E' curioso ... avrai visto che lo stile dei lavori di quegli anni è molto simile alle tue proposte.
Se veramente non conoscevi Adolfo Brunacci è un caso ... singolare, ma non troppo: in fotografia capita spesso di riscoprire cose già fatte, a riprova del fatto che è già stato fotografato tutto ... o quasi.
Resta comunque il mio apprezzamento per un lavoro di estremo interesse, per le tue immagini decisamente piacevoli da guardare.
Ti rispondo su cosa intendo per "toscano vero": il fotografo in questione, conosciuto di persona, oltre all'accento della toscana ha dei toscani la capacità di dialogare in modo simpatico, scanzonato ed anche ironico ...
è una di quelle persone con cui il tempo passa veloce, ad ascoltarlo raccontare e raccontarsi, capace di scherzare su tutto.
Insomma, una persona da cui si ha molto da imparare, sia come uomo che come fotografo, senza avere mai l' impressione che parli da una cattedra.
Spero di aver soddisfatto la tua curiosità ... non so però che lavori tu abbia visto in rete, il sito che raccoglieva le fotografie più vicine alle tue come stile sembra non ci sia più ... |
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eva blu e rosso 1 di dottornaso commento di dottornaso |
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gparrac ha scritto: | Premetto che la fotografia mi piace decisamente, ma mi ricorda molto il lavoro svolto da un fotografo fiorentino, Adolfo Brunacci, negli anni che vanno dal 1990 al 1995.
Stessa scelta dei colori, persino l'uso del film di polietilene a fasciare i corpi.
Intendiamoci, nessuna critica, ma solo la curiosità di sapere se si tratta di una casuale riscoperta di una ricerca espressiva oppure se effettivamente ti sei ispirato al simpaticissimo ed estroverso fotografo toscano "vero".
In ogni caso, anche se ispirata da Brunacci, la fotografia che proponi mi sembra decisamente riuscita ed è quindi piacevole vederla pubblicata sul sito. |
Ciao. Sono andato subito alla ricerca di Adolfo Brunacci sulla rete e ti ringrazio per avermelo segnalato. Consiglio vivamente a tutti di andare a vedere le sue immagini... Sto lavorando molto in questo periodo su schemi atipici di illuminazione, utilizzando vari colori e materiali diversi (teli in nylon, stoffe, acqua, effetto nebbia...). Certo che è difficile sperimentare su qualcosa che sia davvero innovativo: credo che ormai sia stato fotografato "quasi" tutto ciò che era da fotografare ed in "quasi" tutti i modi possibili. L'importante è continuare a sperimentare... o no? Solo una curiosità: cosa intendi per - fotografo toscano "vero"-? |
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eva blu e rosso 1 di dottornaso commento di gparrac |
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Premetto che la fotografia mi piace decisamente, ma mi ricorda molto il lavoro svolto da un fotografo fiorentino, Adolfo Brunacci, negli anni che vanno dal 1990 al 1995.
Stessa scelta dei colori, persino l'uso del film di polietilene a fasciare i corpi.
Intendiamoci, nessuna critica, ma solo la curiosità di sapere se si tratta di una casuale riscoperta di una ricerca espressiva oppure se effettivamente ti sei ispirato al simpaticissimo ed estroverso fotografo toscano "vero".
In ogni caso, anche se ispirata da Brunacci, la fotografia che proponi mi sembra decisamente riuscita ed è quindi piacevole vederla pubblicata sul sito. |
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eva blu e rosso 1 di dottornaso commento di Nausicaa |
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cia e ben arrivato!a me questa foto piace un sacco....i colori freddi i caldi che si scontrano e l'espressione di lei...bellissimi! |
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eva blu 1 di dottornaso commento di Andrea Feliziani |
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idea più che originale...la luce è proprio dove "doveva" essere..mi piace in senso assoluto la posa a "y" della modella..bravo, continua così..  |
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eva blu 1 di dottornaso commento di Slemash |
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La foto nel complesso mi sembra buona. Naturalezza dei movimenti. L'unica cosa che anche per me da ritoccare è la presenza di ombre troppo nette. |
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eva blu 1 di dottornaso commento di Freethinker |
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Ciao dottornaso e benvenuto sul forum
Comincio col farti i complimenti per l'inventiva e la preparazione.
Le foto,anche se,come dici,sono postate così come uscite dalla macchina,mi paiono molto buone,giusto un'occhio su quelle parti di pelle al limite della bruciatura e magari aprire un pò le ombre
Mi piace inoltre la posa che,nonostante sia molto prearata,la trovo comunque tranquilla,non noto muscoli particolarmente tesi
Ciao e continua così  |
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eva blu 1 di dottornaso commento di dottornaso |
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Ciao a tutti. Ho iniziato a sperimentare in studio utilizzando flash filtrati (parabole, luci dure) in blu (e in rosso). Le immagini sono così come escono dalla macchina fotografica, come dire una diapo digitale. Ne ho alcune che invierò nei prossimi giorni. |
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Letizia di dottornaso commento di dottornaso |
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SCUSATE tutti per la mia assenza in questo periodo. Mi è stato chiesto come ho illuminato la modella: ho misurato la luce flash con un esposimetro per luce incidente. La lettura era praticamente uguale per i due punti luce. La luce laterale è una luce dura (parabola), quella superiore è un soft box 70x100.
Il digitale permette di andare per tentativi, ma in genere cerco di previsualizzare il risultato misurando la luce prima dello scatto: i vari punti luce, le zone in ombra e la relativa caduta di luce. Questo modo di lavorare deriva da uso di banco ottico a pellicola con scatti di prova su polaroid: i tentativi sarebbero davvero troppo costosi. Ma ben venga il digitale, che permette di aggiustare il tiro durante il lavoro, a patto di visualizzare su monitor e non fidandosi dell'lcd della macchina fotografica... Penso che utilizzata nel modo giusto questa tecnologia sia un'ottima scuola di fotografia.
A presto. |
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Letizia di dottornaso commento di chrysalis |
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Bellissima foto! (peccatissimo per i capelli sul braccio, perché senza sarebbe stata perfetta ) |
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