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Commenti
Heidi
Heidi di opisso commento di sponsor

ambientazione e colori caldi sul bianco hanno un ottimo primo impatto. Mi permetto di indicarti due rilievi.
Un primo riguarda la precisione e la cura dell'allestimento.
Poichè appare ricercata e curata l'ambientazione è necessario porre attenzione anche ai dettagli che risultano dei piccoli nei. Mi riferisco al filo della presa della luce della lampada che avrebbe potuto essere evitato con un poco di maggiore attenzione. Una maggior cura poteva essere prestata anche nella inclusione intera del mobile e della lampada, o almeno in un taglio più curato, anche solo simmetricamente.
Da un punto di vista formale, vista l'impronta, queste piccole cose divengono meno piccole se il contesto è votato più ad un certo rigore.

L'altro aspetto su cui mi soffermerei è lo sguardo della modella. Si percepisce ma non si vede. Ciò può costituire un punto di forza ma anche un punto di debolezza. Un punto di forza perchè è ben coerente con la posa, la sottrazione dello sguardo con un misto di timidezza ed orgoglio di chi è consapevole di essere osservata. La mani e l'accenato sorriso ben si sposano con quello sguardo. Il punto di debolezza è perchè, non vedendo direttamente gli occhi, chi osserva tende a seguire mentalmente dove va a posarsi. L'importanza degli occhi rimane in un ritratto anche se non si vedono. Cerca quel punto e non nota niente di interessante. In altre parole si chiede: dove guarda? Va a vedere e non trova niente di interessante. Un po è una delusione. Sarebbe meglio in tal caso che non riuscisse ad individuare il punto finale osservato.

Mi piace molto la delicatezza complessiva ed il buon gusto generale.
Aggettivando mi viene un mente una parola, la grazia.

Un saluto.
versione b/n
versione b/n di ant64 commento di sponsor

A me piace, forse può anche migliorare ma la trovo più... eclettica. Intanto perché anche ruotandola su tutti i quattro lati rimane sempre interessante. Poi mi ricorda un po’ delle vecchie immagini della Rai che scorrevano in verticale negli intervalli, ed infine perché a colori la trovo un po’... noiosa e scontata nonostante le belle linee. Mi sembra vecchia ed avrebbe bisogno di un po’ di freschezza. Secondo me merita riprovarci con più calma.
Un pomeriggio con gli Alpini. 92° Raduno Nazionale. Milano.
Un pomeriggio con gli Alpini. 92° Raduno Nazionale. Milano. di Daniela Loconte commento di sponsor

Poco racconto, poco documento, e vari problemi di esposizione (come risultato finale). Puoi fare decisamente meglio.
Dopo la gloria...
Dopo la gloria... di Harma commento di sponsor

La curiosità è femmina ed hai un buon occhio.
Coltiva bene il tutto.

Brava.
st
st di Gennaro Morga commento di sponsor

Hai una qualità di osservazione e rielaborazione fuori dall'ordinario per certi particolari.
Il taglio probabilmente può essere perfezionato ma l'impattto rimane già notevole.
Un ulteriore salto in generale, a mio avviso, puoi farlo dal miglioramento della tua padronanza di post-produzione.
Puoi andare davvero fuori categoria per il genere.
Complimenti.
Calciobalilla
Calciobalilla di JukeRic commento di sponsor

L’uso di un formato tondo è abbastanza inconsueto in fotografia, l’impossibilità tecnica in origine ne ha ostacolato la sperimentazione. Mi è capitato di provarne l’uso per studiarne sensazioni e ed eventuali funzionalità senza poi arrivare a mettere in pratica alcunché. Se è un caso isolato, mi pare più una sorta di vezzo. Se ripetuto seguirò con interesse per capire altri punti di vista.
8008
8008 di -Max- commento di sponsor

L'idea è buona, la composizione no. Non valorizza l'idea, come se fosse sgrammaticata. Troppo vuoto sotto, troppi pieni e pochi vuoti o viceversa a secondo di come si vuol vedere. Forse un pari lato può essere utile, ma una maggior attenzione al momento della ripresa sarebbe stato più utile.
7914
7914 di -Max- commento di sponsor

Mi pare possa essere un buon esempio di quanto avevo osservato in merito alla terza dimensione che, in questo caso, come forma diventa sostanza.
Mi piace più ruotata di 90°, in verticale, sul motivo ci dovrei pensare.
7913
7913 di -Max- commento di sponsor

Su immagini del genere la terza dimensione o è cercata e quindi ha una propria rilevanza negli spazi, o se come in questo caso è occasionale (almeno così la percepisco) e dovuta al punto di ripresa in basso perde molto di significato.
S.T. 331
S.T. 331 di Dorian Gray commento di sponsor

Una foto di paesaggio in pari lato può essere considerata anomala considerata la coincidenza tra parola e formato nel termine inglese.
Tuttavia non mi formalizzo mai su certi aspetti quando li trovo riusciti. In questo caso trovo che il pari lato non sia equilibrato per forme, volumi e toni. Il soggetto appare l'edificio(i) bianchi in basso, non so se intenzionale o meno, ma hanno una sicura preponderanza di attirare il primo sguardo da parte di chi osserva la foto. scorrendo verso l'alto si tende a percorre una diagonale verso il centro senza trovare equilibrio e contrappeso all'interno del formato.
Mi ero posto la domanda di cercare lettura alternative dopo il primo sguardo ma considerata la precisa scelta della sezione mi è servito solo a fare qualche esercizio di elucubrazione.
A true story
A true story di Antonio Mercadante commento di sponsor

E' possibile mantenere binario e formato con una lieve rifilatura, mantenendo tutto dal basso a destra di chi guarda la foto e tagliando leggermente alla fine della pensilina a sinistra ed in alto. Acquista senz'altro in pulizia e l'entità del crop mi pare possa starci, pur non essendone un particolare fautore.
La foto a mio avviso merita ed i pixel persi sono esigui, se non ne sono stati già persi altri.
Indubbiamente il binario racconta ed identifica un luogo che può amplificare la storia. No è il soggetto principale ma è un buon complemento. E' possibile che si perda in immediatezza, ma è una bella storia, perchè semplificarla? Perchè meglio arrivare ai superficiali? Non mi pare un buon motivo.
Gaetano
Gaetano di Francesco Ercolano commento di sponsor

Personalmente è la prima volta che vedo applicata l’idea di una rotazione su un ritratto con questa ambientazione, per cui la trovo originale. In versione orizzontole sarebbe stata indubbiamente più scontata pur nella ottima esecuzione. Si sposa molto bene il
mood con l’idea. Molto piacevole ed interessante. Quando una foto si distingue e si fa notare ha raggiunto già un risultato. Quando dopo averla osservata si è rimasti soddisfatti completa ed esaurisce la comunicazione tra autore ed osservatore.
7573
7573 di -Max- commento di sponsor

Da un po’ non vedevo qualcosa di particolare nel genere. Vedere la composizione e previsualizzare il risultato finale è tutt’altro che scontato e sei stato molto bravo. Personalmente l’apprezzo in tutte le possibili ruotazioni da 90 gradi a 360. Quando la composizione di un astratto è ottima può essere onomatopeica. Non sono riuscito a dare un senso al titolo ma l’immagine appaga molto. Complimenti.
st
st di filippo de marco commento di sponsor

Ros Marino. ha scritto:
No. è qui che ti sbagli , qui non si parla di fotografia ma di art work e se non ne hai ancora capito la differenza è inutile che stiamo qui a perdere tempo.
Ciao
. Può darsi che sia io a non capire e che ti faccia perdere tempo. Faccio un ultimo tentativo e non proseguirò più. Supponiamo che questo lavoro ti piaccia talmente tanto che chiedi all’autore di farti una stampa 60x60 da appenderti in sala, pagando oltre al suo compenso le spese di stampa. Quando ricevi il quadro ti accorgeresti che quelle macchie ed aloni a sinistra in basso non sono una forma di esecuzione artistica, una tecnica di lavoro, ma solo un difetto di lavorazione che nulla hanno a che vedere con il mood dell’opera. Se poi il soggetto del lavoro artistico è fatto solo di banding, ossia creo un opera fatta con righe ed aloni, allora il tuo ragionamento sarebbe corretto. Ma questo è solo un lavoro grafico. Buon fine settimana.
st
st di filippo de marco commento di sponsor

Rilevare che la foto soffre di un evidente banding è un fatto oggettivo se si parla di fotografia. Il resto sono solo sterili provocazioni che nulla aggiungono al contenuto delle osservazioni che ho fatto.
st
st di filippo de marco commento di sponsor

BIANCOENERO ha scritto:
Sponsor, siamo nella sezione Artwork, come puoi pensare che non ci debbano essere artefatti evidenti?

F.


La sorta di banding in basso a sinistra è un difetto di post evidente anche in un lavoro grafico basato su forti contrasti.
Non è necessaria nemmeno una stampa per verificarlo in questo caso.

In artwork non si possono commettere errori? Uno scontorno eseguito male, altro esempio, è giustificato forse in artwork? Proprio perchè eseguito male in artwork è un errore.

Sul resto non potendo replicare, taccio.
st
st di filippo de marco commento di sponsor

filippo de marco ha scritto:
pensala un po' come ti pare io non rivedo nulla.......
. Ti ringrazio della garbata risposta perché mi ha dato motivo di andare a riguardare una regoletta che mi sono accorto di aver violato spesso: i puntini di sospensione. Sono tre e sempre e solo tre. Grazie.
st
st di filippo de marco commento di sponsor

Un lavoro grafico da rivedere nella lavorazione per la presenza in basso a sinistra di un artefatto evidente.

Sull'aspetto compositivo non trovo equilibrio, all'interno del formato, con la presenza umana ed animale troppo vicine, per volumi e toni.

Sull'aspetto evocativo, personalmente, non riesco ad associare qualcosa di particolare alla silouhette di uno che pagaia su un surf.
reincarnazione secondo gli Egizi
reincarnazione secondo gli Egizi di Salt commento di sponsor

Salt ha scritto:
Permettetemi un appunto.

Al di la' di questa fotografia, che puo 'piacere o non piacere.

Chi l'ha detto che una fotografia debba essere evidente?
Una fotografia puo' essere volutamente complessa da decifrare.
Non necessariamente l'immediatezza e' un valore aggiunto.
. L’obiezione è legittima e pertinente. La replica comporterebbe uno sviluppo fondato sulla conoscenza di diverse ed opposte visioni in merito, un po’ lunga e soprattutto non legata ad un solo genere sotto il
quale questa foto è stata incasellata. In questo caso però, a mio avviso, non si tratta di una foto complessa, ma di una foto disordinata e scorretta nella costruzione.
reincarnazione secondo gli Egizi
reincarnazione secondo gli Egizi di Salt commento di sponsor

Ricordo un articolo di un buon fotografo di strada che ragionava sul fatto che quando il momento non può essere conosciuto da chi osserva la foto, anche se unico ed irripetibile, non serve a niente. Non ricordo visivamente le immagini postate ad esempio. Ricordo però in effetti che era un peccato che le informazioni relative alla unicità del momento non potessero essere raccolte da chi osservava se non attraverso l'uso della parola dell'autore.
Questo può costituire una base utile per provare ad analizzare in quale schema possa essere strutturata questa foto.
In questo caso quello che riferisce l'autore è presente. Serve a chi osserva la foto?
La foto necessità di uno sguardo attento alla ricerca di molti particolari da porre in correlazione. Uno sguardo eseguito in modo superficiale fa sorvolare dopo pochi istanti non avendo alcun punto di attrazione. Ma chi ha passione per la fotografia sa che non può essere il tempo di osservazione un limite della foto, anzi, una maggiore attenzione può portare ad assoporare con maggior gusto il risultato finale. Visivamente chi conosce e pratica il genere ha più facilità e dimestichezza nel rinvenire la presunta somiglianza tra la trama della maglia ed i dettagli degli ornamenti dei capelli? della statua. A mio avviso il richiamo è debole. L'autore ha fornito la sua visione di lettura e le motivazioni dello scatto. Visivamente sono rinvenibili nella foto, secondo me in modo abbastanza imperfetto, ma è meno importante. Quello che conta è che nel quadro e nella struttura della foto non appaiono per posizione e dimensioni come soggetto principale. Sono relegate ai margini, poco visibile (ed a mio avviso comunque abbastanza approssimative). La composizione di una fotografia esplica un messaggio secondo un linguaggio abbastanza codificato. Il soggetto principale di questa composizione appare la statua. E' centrale, è la più evidente ed è quella che attira subito lo sguardo di chi guarda la foto. Le statuette appaiono come contorno e le persone appaiono invece come distrazioni di una foto documentativa. Avere una buona storia è una cosa. Saperla raccontare e strutturarla è diverso. Deve essere conosciuto il linguaggio in cui ci vogliamo cimentare.
La ritengo pertanto apprezzabile nelle intenzioni, ma senza efficacia nel risultato finale.
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