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| ... di Hero commento di Andrea Comelato |
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Che forte questa, ha qualcosa di surreale
Secondo me il gioco prospettico è sufficiente. |
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| In salita di Michele Masullo commento di Andrea Comelato |
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| Non male come idea, peccato però che lo "sguardo" sia rivolto al fotografo w non alla persona sulle scale mobili e che questa si perda un po' nello sfondo. |
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| ... di Hero commento di Andrea Comelato |
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La trovo buona, non solo per la luce ma anche per gli sguardi dei due uomini.
Sguardi che proverei a rendere un po' più leggibili. |
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| Firenze 64, 2009 di pex85 commento di Andrea Comelato |
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| pex85 ha scritto: | grazie hero
chiedo scusa, devo aver sbagliato sezione: gli oggetti se combinati fanno una street? |
Dipende dai casi...faccio prima con un esempio. |
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| un attacco di generosita' di stefpol commento di Andrea Comelato |
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Certo che ne hai di fantasia
Scherzi a parte, pensi che senza titolo l'immagine avrebbe davvero suggerito l'idea di un attacco di generosità?
La contrapposizione tra le due figure c'è e funziona abbastanza, la lascerei quindi parlare da sola. |
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| Aracnofobia di belgarath commento di Andrea Comelato |
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| pocket ha scritto: | ...
Allora rilancio una considerazione, credo a beneficio di tutti, oggi il termine "straight photography", applicato alla "street photography" è ancora attuale ?
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Per me l'approccio della straight photography è un approccio come un altro, il suo limite è che rischia di essere limitativo in un contesto generale e difficilmente attuabile se preso alla lettera: l'occhio ha una gamma dinamica che supera parecchio quella di pellicole e sensori.
Questo tipo di approccio potrebbe essere considerato una sorta di garanzia in ambito fotogiornalistico poiché l'osservatore averebbe la certezza di vedere la scena esattamente come l'avrebbe vista se si fosse trovato al posto del fotografo.
Tuttavia, per quanto il mezzo possa essere asettico, è sempre il fotografo che decide cosa e quando fotografare, un minimo di soggettività dunque rimane e questa soggettività potrebbe alterare la realtà molto più di photoshop.
C'è poi da aggiungere che i messaggi vengono recepiti meglio se "ben confezionati".
In ambito "artistico" il discorso si fa più complicato perché da una parte si dovrebbe rinunciare a molto, dall'altra si avrebbe lo stimolo a cercare soggetti molto interessanti per compensare queste rinunce.
Tengo a precisare che quando parlo di quello a cui si dovrebbe rinunciare mi riferisco a cose basilari come lo sfocato, il grandangolo, il tele, il mosso e via dicendo.
Secondo me l'approccio della straight photography ha senso quando porta all'essenza dell'immagine, quando cioè il fotografo ha catturato un'immagine che vada oltre il mezzo usato.
La ricerca di una presunta "purezza" dello scatto rischia invece di essere fine a se stessa.
Per quanto riguarda la street credo che la straight photography, intesa come ricerca dell'essenza dell'immagine, debba essere una sorta di punto di riferimento, non necessariamente da raggiungere ma con il quale confrontarsi. |
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