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... di 1962 commento di vittorione |
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Quando si dice "il contatto con la natura"!
Simpatica, divertente, soavemente antipoetica.
Ciao, V. |
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Complicita'... di CAY_83 commento di vittorione |
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Doppio ritratto bello, spontaneo, fresco e (concordo) ... sottoilluminato nelle aree del volto.
Secondo me con una correzione di quel particolare aspetto la foto migliora.
Ciao, V. |
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Piano inclinato di buskers73 commento di vittorione |
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E comunque la puoi "migliorare" quanto vuoi ma rimane il fatto (qui già detto e ripetuto) che non basta... ruotare la rotoballa per fare una foto "diversa" in mancanza di un'idea che giustifichi l'espediente.
Idea che qualora mai ci fosse potrebbe dare un senso all'operazione.
Ciao, V. |
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s.t. di I.K. commento di vittorione |
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Mah... sinceramente non capisco cosa ci sia da apprezzare in questa foto.
Il titolo del Vernacoliere lo si può trovare simpatico e divertente oppure volgare e greve, ma, insomma... è il titolo del Vernacoliere.
Fotografarlo in questo contesto privo di qualità (ossia un'edicola in città più qualche persona sparsa...) oltre che privo di eventuali "agganci" (ciascuno immagini quello che preferisce) con il titolo suddetto (il quale - piaccia o meno - rimane pur sempre il "cuore" della foto) non trovo che senso abbia, in termini fotografici.
Anche il bn lo trovo piuttosto "medio", molto appiattito a causa della luminosità diffusa che non stacca i piani.
Ciao, V. |
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Martina tra i papaveri di Daniele63 commento di vittorione |
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Non mi sembra una foto da Varie: quando uno fa un ritratto bisogna pure... che se ne renda conto.
E questo è un Ritratto. Un ritratto "vivo", in cui Martina esprime tutta la sua infantile gioia di muoversi nella più totale libertà, circondata dai colori della natura, immersa in un caldo bagno di luce solare.
Una foto di "immediatezza", e per questo imperfetta, e proprio per questo... perfetta.
Ciao, V. |
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erika di Francesco Dell'Eva commento di vittorione |
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Nel bel ritratto che fai di Erika è interessante il gioco che proponi con la sovrapposizione-filtro del rametto fiorito.
Al ritratto si somma così un elemento dal valore anche simbolico, come se la donna volesse frapporre tra sé e noi una cortina delicata che eviti che se ne disveli del tutto il volto e la protegga un poco mantenendo una cortina di mistero, ma fornendo al tempo stesso indizi importanti sul suo universo interiore.
Viene da pensare a certi ritratti rinascimentali in cui il dialogo della figura femminile con il mondo floreale è spesso elemento importante della rappresentazione.
Bello il bn, molto funzionale all'atmosfera che la foto comunica.
Piccolezze: un po' più di aria sotto ci poteva stare (l'attaccatura della mano al bordo, soprattutto lato mignolo, non è il punto meglio riuscito della foto) e avrei evitato che entrasse nell'inquadratura il rametto ben a fuoco che sbuca dal margine sinistro. Piccolezze davvero.
Ciao, V. |
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Coincidenze di Briè commento di vittorione |
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Ma quale raw!
Ho scritto che non metto in dubbio quanto detto dall'autore. Punto.
Sarà poi per il comportamento della fotocamera, di quel sensore con quell'ottica con quel diaframma...
Sta di fatto che la prima cosa che è saltata agli occhi a me (e, m'è parso, anche a wizard) è uno sfocato che sembra innaturale, che sembra frutto di manipolazione.
E lo sembra probabilmente per i motivi che ho detto, per quell'apparente incoerenza ottica nella qualità del rapporto tra campo a fuoco e fuori fuoco.
Senza per questo accusare nessuno né tanto meno richiedere di esibire le prove ad un autore che peraltro apprezzo per le sue foto.
V. |
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Coincidenze di Briè commento di vittorione |
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Scusatemi, ma c'è qualcosa che non mi convince del tutto in questa foto.
Non so... è come se vi fossero due livelli distinti di sfocatura che non riesco ad accordare con quanto mi sembrerebbe naturale vedere (per qual che a me risulta) in termini di coerenza ottica.
Provo a spiegarmi: il pannello sulla destra appare tutto e perfettamente a fuoco, dal primissimo piano lungo il margine destro allo spigolo esattamente sull'asse del fotogramma.
La restante parte del campo inquadrato invece appare omogeneamente fuori fuoco, dalla panchina (piuttosto prossima al medesimo cartello) fino all'edificio sullo sfondo (apparentemente abbastanza lontano, diverse decine di metri, parrebbe, dal punto di ripresa della foto).
Per "omogeneamente" intendo che il grado di "confusione" dello sfocato sulle stecche della panchina non è dissimile da quello dello sfocato delle colonnine delle balaustre alle finestre sullo sfondo.
Ecco: è in questa omogeneità dello sfocato che trovo (anch'io) qualcosa di poco convincente, quando a me risulterebbe naturale uno sfocato progressivamente più intenso via via che ci si allontana (come provo a mostrare con un paio di esempi sotto).
Ora: non voglio giocare alla polizia scientifica, ma poiché l'autore ci assicura che non c'è intervento sullo sfocato (cosa che non voglio mettere in dubbio), mi chiedo se qualcuno non abbia una spiegazione logica.
Ciao, V.
P.S. - Il risultato della foto è simpatico. |
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s.t. di I.K. commento di vittorione |
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P.S. - Nella proposta da me rivisitata ho anche leggermente reinquadrato tagliando appena a sinistra ed in alto per evitare quel fastidioso alone scuro che si affaccia dal margine sinistro.
V. |
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s.t. di I.K. commento di vittorione |
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Anche per me ha tutta l'aria del ritratto rubato, genere che trovo personalmente una specie di sottoprodotto meno nobile del Ritratto (salvo eccezioni, ossia quando il soggetto abbia invece una superiore forza espressiva o proponga una particolare gestualità... insomma contenga un plus tale da restituire quella forza che spesso questi ritratti di per sé non riescono ad avere).
E questo trovo sinceramente che non faccia eccezione, e (contrariamente a quanto sottolineato da chi ha commentato prima di me) non riesco personalmente a cogliere una forza particolare nell'espressione o nello sguardo della ragazza.
Molla dello scatto credo sia in fondo la spinta a cogliere l'indiscutibile bellezza della giovane (e quando questa c'è, come qui, è perfino capace di mostrare "intensità" e "carattere" anche quando forse non sarebbero aspetti propriamente dirompenti).
Soggetto fotografico degnissimo, la bellezza, ma c'è il rischio (con tutto il rispetto) che si pratichi una sorta di "caccia fotografica", in cui individuato con un tele tra la folla il soggetto "giusto" si tenta di ridurlo fotograficamente nel migliore dei modi.
Sono considerazioni fatte tanto per rifletterci su, senza voler toccare la sensibilità di fotografi e soggetti: ritratti rubati ne ho fatti anch'io.
Dal punto di vista tecnico sottoscrivo l'appunto sulla poca brillantezza.
Le imperfezioni della pelle personalmente tenterei di attenuarle ma lasciandole visibili, poiché cancellarle alla leggera la trovo una manipolazione eccessiva, che tradisce la verità di un volto che è fatta di pregi e difetti.
Ciao, V. |
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righe blu di gattapilar commento di vittorione |
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Divano ribaltabile per persone particolarmente restie ad abbandonare la seduta.
Da brevettare.
Bella sempre nelle tue foto la cura della confezione, dalla composizione all'armonia cromatica.
Ciao, V. |
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