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| ''' di opeio commento di Mario Zacchi |
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Mi ha fatto ricordare Ladyhawke. La storia d' amore del capo delle guardie del papa e di una donna di cui il papa è invaghito e che vuole per sé, non voluto. Allora li maledice e l' uno diventa lupo dal tramonto all' alba e l' altra falco dall' alba al tramonto. Così possono incontrarsi come esseri umani solo in un due brevi istanti nella giornata. Oppure in una foto di Opeio  |
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| Torre Pali di Antonino Di Leo commento di Mario Zacchi |
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Simpatica la sfinge, ma non esce subito. Per me in questo casi, quando non hai un' altra figura di raccordo, il centro della foto è più adatto (posto di poterlo usare, chiaro). La tempesta qui è un po' come la sfinge: c' è ma non esce subito. Bisogna guardare in lontananza per accorgesi che c' è una velatura giallognola, una perdita di fuoco che non ha a che vedere con la riprese in sé. Il fatto è che in una foto è già difficile dire una cosa sola e dirla bene (vedi qui la sfinge); figuriamoci due. Ma, aggiungo, non credo che la tempesta fosse l 'aspetto centrale inseguito qui, altrimenti avrebbe fotografato altro. O no?.
Riguardo la citazione di Shore che non leggerei come vanagloriosa, ma piuttosto come una legittima fonte d' ispirazione e anche come, in un certo senso, legittimante un certo modo di fare fotografia, personalmente farei due considerazioni. La prima è che rispetto a Shore sei troppo compassato: tendi a scegliere punti di ripresa costanti, frontali, così equilivrati al punto da risultare, via via, sempre meno attraenti inquanto ripetitivi. Può essere anche un cifra stilistica, ma ... insomma, ci sono scrittori che ti prendono e scrittori che ti addormentano, a prescindere dalla bontà dell' argomento. La seconda considerazione è che a guardare questa e le tua altre foto simili appari più filo ghirriano.
Ultimo. Per quanto legittime siano le fonti ispiratrici, resta un gap invalicabile: chi inventa un modo fa arte; tutti gli altri fanno maniera. |
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| Terra lasciata! di Ettore Perazzetta commento di Mario Zacchi |
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| Premetto che l' aspetto generale delle foto che appaiono un po' fruste, che sembrano recare la patina del tempo, mi affascina sempre e perciò qui, che c' è, m' invoglia. Finché non hai fotografato le persone per me sei stato convincente e, a tratti, davvero bravo (penso ad esempio alla sesta foto - meglio se numeri gli scatti). Con le persone, a parte le due bimbe, un discreto scatto, decisamente meno convincente. |
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| Umberto di brunomar commento di Mario Zacchi |
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| Un bel soggetto da bianconero: i capelli, il pastrano sdrucito, un bella espressione che quasi ricorda Orson Welles, bello lo sfondo. L 'effetto, però, almeno per me, risente di alcune evidenti (sempre per me) stonature: la scritta sui guanti e la decorazione della seduta. Pensando al fatto che ha posato, ci sarebbe stato, credo, cercare di evitare queste due cose che saltano molto all' occhio. A parte questo sul bianconero penso che potresti lavorare di più per renderlo più plastico: mi sembra ci sia spazio. Bel soggetto, comunque e bella espressione. |
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| tanti saluti di bafman commento di Mario Zacchi |
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Onestamente di foto che lascino il segno e non siano, quando va bene, delle belle ripetizioni, se ne vedono poche. Sicché cedo volentieri alla provocazione che, se non altro, stimola la mente.
Di primo acchito direi che esaspera l' imperizia fotografica del turista pre-autofocus, oltre a dare testimonianza delle sue turbe maniacali riguardo la-foto-con-la-torre. Ma potrebbe anche raccontare
di quando lo stesso turista ha chiesto all' altro turista: ci-fa-una-foto-con-la-torre porgendogli la sua cam.
Scherzi a parte, mi voglio rovinare la reputazione mi piace. Ma sarebbe da progetto, penso.
Troppo spesso ci si scorda che una bella foto è sorprendere e farlo con eleganza, con leggerezza e qui c' è tutto ciò. Dipendesse da me, la farei foto della settimana. |
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| ''' di opeio commento di Mario Zacchi |
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| Un bel richiamo all' avanguardismo pittorico. Le luci in alto, forse, svelano un po' troppo la realtà. Se la stampi evita che si definisca troppo, altrimenti perdi l' effetto. |
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| Chioggia di Roberto P. commento di Mario Zacchi |
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| Conosco il luogo: uno di quelli (meta fotografica) che nell' immaginario offrono una miriade di spunti, ma dai quali si torna, il più delle volte, con un carnet di banalità (sperimentato di persona). |
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