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Tufi leccesi...al sole di Gibbaz commento di vittorione |
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AarnMunro ha scritto: | Vittorione...bello leggerti.
Diciamo che è come l'uso del fisheye...per il quale vale ancor di più il limite che dopo tre volte ...puzza.
Comunque, così facendo si enfatizza la forma...a scapito della semplice descrizione dell'elemento.
Pronto ad essere massacrato dalle prossime argomentazioni. |
Invece concordo con te, in particolare sul parallelo col fish-eye che, in quanto fish, dopo tre volte fa quell'effetto che dici.
Noto soltanto che, sbirciando la galleria dell'Autore, questi non manca della capacità di "enfatizzare" le forme senza dover per forza "estremizzare" le strade per raggiungere il risultato.
È una buona qualità, da gestire e tenere sotto controllo.
V.
(Grazie, anche a me fa piacere ripassare da queste parti, ogni tanto...) |
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Tufi leccesi...al sole di Gibbaz commento di vittorione |
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Abbiamo qui un soggetto dalle forme architettoniche di per sé interessanti e ardite, dalla decisa consistenza "materiale", ripreso con un grandangolare in grado di espanderne ancor più le forme in senso tridimensionale, trattato con una post tanto robusta da sottolineare ulteriormente i volumi ed evidenziare il contrasto tra le ruvide e solide superfici della struttura ed il cielo interessante che gli fa da sfondo.
Sono tutti aspetti questi che trovo apprezzabili (fatta eccezione per l’alone chiaro introno al corpo del soggetto).
Ma su un aspetto mi discosto da quanto da altri espresso prima di me: ho una certa personale (e generale) perplessità rispetto al fatto che aggiungere a questi tanti elementi “interpretativi” anche l’inclinazione estrema del soggetto da te operata possa considerarsi un valore aggiunto e non piuttosto una scelta che dopotutto finisca col penalizzare il risultato.
In fin dei conti quella di ruotare la vista a me sembra una di quelle "originalità" in fondo banali cui talvolta si ricorre senza troppi altri motivi che non quello di "farlo strano".
Ovviamente è una mia opinione personale, ed essendo in questa discussione in assoluta minoranza, detta la mia, faccio un passo indietro.
V. |
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A true story di Antonio Mercadante commento di vittorione |
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"Iniziò semplicemente chattando"...
Concordio con l'utilità di un taglio più stretto, a chiudere l'uscita sulla sinistra.
Per il resto ben fatta, ironica, riuscita.
V. |
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l'inquadratura di elmaximo commento di vittorione |
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Una più corretta (e se vuoi "scolastica") inquadratura avrebbe voluto maggior spazio sulla sinistra, in direzione dello sguardo (sguardo in questo caso amplificato dall'inquadratura cercata dal soggetto) e meno alle spalle (dove rimane un fondale senza alcun ruolo nella composizione).
È una regoletta... ma un senso ce l'ha.
Giusto per poter confrontare ti propongo una approssimativa simulazione.
V. |
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Losanna di Salt commento di vittorione |
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Un po' troppa carne al fuoco, a me sembra, il che dà un po' l'impressione di foto senza tema.
Il grosso è dato dagli scatti di argomento "olimpico-sportivo" (Museo e CIO), ma inframmezzate da alcune (dalla 5 alla 9) che sembrano entrarci ben poco, il che crea una cesura che indebolisce fortemente la sequenza.
C'è poi come altro gradino la presenza delle foto BN che diluiscono ulteriormente la coerenza che da una raccolta unitaria di foto ci si dovrebbe aspettare.
Meglio in questi casi concentrarsi su una finestra più stretta di argomenti (in fase di selezione se non già in fase di scatto) così da tenere meglio agganciata l'attenzione dell'osservatore.
Attenzione ai bordini blu sulla sinistra (13 e 14).
V. |
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ZZZ di Antonio Mercadante commento di vittorione |
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Riuscita nell'accostare gli elementi presenti dando loro un significato nuovo, un elemento essenziale della foto di Street.
Meglio il primo taglio proposto, secondo me, dove la presenza umana ha più corpo ed il taglio risulta più naturale e meno sacrificato.
Anche la visibilità della cornice superiore che nella seconda versione appare c'è il rischio che chiuda e limiti lo "spazio onirico" che invece è bene che sia meno finito.
V. |
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... di Claudia Costantino commento di vittorione |
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Ritratto famigliare (una mamma?, una nonna?) in contesto e atteggiamento domestici: scatto buono per l'album dei ricordi di casa, ma un po' povero sia sul piano fotografico (per l'aspetto piuttosto piatto e grigetto dell'insieme) sia su quello di una resa del soggetto che voglia andare al di là della pura superficie.
C'è di buono che l'uso del flash (ribattuto?) risulta abbastanza dosato e pur essendo all'origine della generale piattezza se non altro non causa le consuete luci ed ombre dure.
V. |
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Local hypster di Bruno Tortarolo commento di vittorione |
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Il personaggio merita senz'altro lo scatto, ma la caratura "ritrattistica" a me sembra debole per i motivi ai quali bene fa cenno Gianluca: se il soggetto di un ritratto è colto nel pieno compimento di un'azione, nel momento in cui questa è tagliata fuori si finisce in fondo con l'amputare in parte lo stesso protagonista della foto. Ancor più essendo non solo l'opera ma anche lo sguardo di Antonio del tutto concentrati sul gesto che non ci fai cogliere, così che l'azione non è un puro fatto marginale ma uno dei perni fondamentali della scena.
In questo senso (al netto dei limiti tecnici) è più riuscito il secondo scatto che ci mostri.
Ovviamente e come sempre è solo un mio punto di vista.
V. |
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Inganni reflex di Bruno Tortarolo commento di vittorione |
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Il gioco illusionistico è perfettamente riuscito e spinge chi osserva ad un approfondimento.
Intelligente e ironica, funziona e secondo me ha i crismi della Street più di tante altre.
Complimenti.
V. |
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S.T. di giovanni schiavoni commento di vittorione |
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...passavo dopo tanto tempo da queste parti ed ha attirato la mia attenzione questa foto, a causa della realizzazione estrema del taglio che - al di là della motivazione che l'ha suggerita e che la riduce al grado di piccolo escamotage, privandolo della dignità di "scelta stilistica" - introduce un interessante elemento dal carattere fortemente straniante.
Con la figura intera avremmo probabilmente avuto una foto più o meno banale come se ne vedono tante; quella presenza dimezzata lungo il margine invece fa rallentare chi capiti a passare.
La debolezza semmai dal punto di vista formale trovo sia nello sbilanciamento compositivo che si viene a produrre sulla scena, con cui si attribuisce visivamente più peso al lampione che non alla donna.
Altra cosa sarebbe stato, a mio modesto avviso, se si fosse coerentemente estesa la... "potatura" ad entrambi soggetti principali inquadrati, riequilibrando la composizione e producendo un rimpallo tra i due margini, pur senza indebolire l'ambiguità complessiva della proposta.
Per esempio (mantenendo le proporzioni dell'originale): |
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musei-1 di vittorione commento di vittorione |
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marko82 ha scritto: | Semplice e semplicemente ironica e molto ben fatta...come molte tue.
Un grande occhio fotografico.
Grande! |
Con ritardo, ma ti ringrazio molto, marko82.
Credo il tuo commento si riferisca alla sola foto di apertura; in realtà - volendolo sfogliare - si tratta di un Reportage, una serie di 19 foto scattate in tre diversi Musei e Gallerie di Roma.
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nooo ! ... di marzai commento di vittorione |
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In effetti non ce la vedo in Street: troppo debole la relazione tra la marginalissima (seppur evidente) presenza umana e la situazione al centro dello scatto.
Se non ci fosse la forzatura coatta del titolo (in assenza di un accenno di... disperazione da parte del ragazzo) il messaggio non esisterebbe, al punto che ai fini della riuscita dello scatto quella presenza (così com'è, così dov'è) mi sembra più dannosa che utile.
Il resto della foto è di buona fattura, con bei colori, bella luce, bella relazione tra il soggetto principale ed il paesaggio sullo sfondo.
Probabilmente con queste qualità avrebbe tenuto da sola.
Ciao, V. |
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Chi guarda chi? di mmassi740 commento di vittorione |
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Concordo con chi ritiene utile dare quel minimo di luce in più sulle parti fiocamente illuminati degli umani e potare qualcosa a sinistra ed in basso.
Molto bello lo sguardo rivolto dal piccolo al padre.
Ciao, V. |
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titolo cercasi di Bucis commento di vittorione |
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Credo che dopotutto del titolo se ne possa anche fare a meno.
Dico solo che se l'aspetto formale fosse stato in accodo con la bizzarra atmosfera onirica che l'ineffabile irrealismo della scena comunica avremmo forse avuto una foto interessante (e chissà, anche con maggior numero di commenti).
Invece la "normalità" della ripresa, della luce presente sulla scena e del bn appaiono secondo me inadeguati ad accompagnare la lettura in una qualche direzione fino a smorzare le potenzialità di questa foto che rimane solo vagamente ma inspiegabilmente assurda per le figure che vi sono riprese, il loro aspetto, il loro accostamento, i loro atteggiamenti.
Ciao, V. |
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DarkCemeterY di GiovanniQ commento di vittorione |
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Bella interpretazione del bn, molto funzionale rispetto al luogo ed alla luce lì esistente.
Molto ben colta, questa, tale da impreziosire il soggetto centrale immerso nella sua cornice scura, con un chiaroscuro delicato e dalla qualità opalescente pur nella luminosità contenuta.
Anche la scelta di non raggiungere il nero la trovo adeguata alla resa dell'atmosfera.
Bei tocchi di luce fanno da contorno, in particolare preziose trovo siano le fronde all'angolo superiore destro.
Buona per me.
Ciao, V. |
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Serena di TinaEffe commento di vittorione |
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Non è un caso che nei due commenti precedenti si sia dato spazio innanzitutto ai connotati fisiognomici e alle eventuali somiglianze cui questi rimandano, dato che del volto fotografato ci arriva solo l'aspetto esteriore, risultando per il resto piuttosto vuoto e piatto, sia fotograficamente che come restituzione di una qualche briciola di interiorità, senza la quale un ritratto rimane sterile rappresentazione dei tratti del volto.
In buona sostanza concordo con quanto scritto da Giovanni.
Ciao, V. |
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Ivana di Attilio90 commento di vittorione |
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Non lo direi un Ritratto, piuttosto una foto di Studio.
Rispetto al rapporto del soggetto con lo sfondo trovo che, sia dal punto di vista tonale che da quello dell'ingombro visivo degli elementi lì presenti (per quanto questi siano correttamente sfocati), il protagonismo della modella venga in una certa misura soffocato da quanto la circonda.
Il trattamento dell'incarnato della ragazza a me sembra tenda ad una resa troppo lisciata e dal tono piuttosto innaturale, tanto da creare un non piacevole effetto manichino, un po' in generale ma in particolar modo sulle gambe.
Un ultimo appunto a margine degli aspetti strettamente fotografici sulla firma, che secondo me occupa uno spazio eccessivo ed è graficamente... migliorabile.
Ovviamente tutte impressioni soggettive.
Ciao, V. |
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Quelle due... di Bruno Tortarolo commento di vittorione |
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Buono l'impianto scenografico teatrale e la resa della profondità dello spazio, con i diversi piani ben scanditi dagli elementi architettonici.
Funzionale la chiusura costituita dal pilastro a sinistra, contrapposta alla ragazza sul lato opposto.
I due elementi trattengono lo sguardo dentro l'inquadratura così da favorire il nostro sintonizzarci con la ragazza nel convogliare l'attenzione verso "quelle due" sullo sfondo.
C'è un dialogo sottile che viaggia dal personaggio in primo piano verso le ragazze sedute, dialogo che ha come incipit quello sguardo.
Bella foto, anche perché semplice nell'apparenza, ma complessa nella sostanza.
Ciao, V. |
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