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Brescia, il Duomo di ant64 commento di lodovico |
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Sembra realmente assai precisa.
Io sarei curioso di vederla a colori (magari è piattissima!).
Credo che in visioni di così ampio respiro, complesse e dense di particolari, il B/N mortifichi un poco la resa finale.
Hai fatto del tuo meglio e questo è un buon B/N! Semplicemte lo vedo più adatto in strutture semplici e lineari.
Un saluto. |
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abitazione isolata di pulchrum commento di lodovico |
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Sembra quasi fatta con un drone!
Bella la geometria dei diversi appezzamenti. Forse, se la casa avesse avuto, architettonicamente, delle peculiarità più in sinergia con il paesaggio che la circonda, la tua foto avrebbe volato più in alto.
Un saluto. |
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La Finestra sul cortile... di giubbarossa commento di lodovico |
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Titolo che cita (con attinenza) il capolavoro di Alfred Hitchcock .
Qui non si spiano assassini ma i tranquilli giochi di ragazzi immersi in una realtà rustica. L'idea è buona e come concept funziona. A mio avviso la realizzazione strettamente tecnica poteva essere migliore in certi aspetti, la gamma dinamica del B/N e la definizione.
Un saluto. |
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il solitario d'Ogliastra di lodovico commento di lodovico |
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la massiccia post produzione in questo paesaggio di una zona calcarea della mia Isola, è finalizzata ad enfatizzare un effetto tridimensionale.
Questo è un paesaggio della mente, figlio del ricordo e dell'emozione di chi vive ormai lontano dalle sue radici. |
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ch'il mio primo suspir, l'ultimo sia... di lodovico commento di lodovico |
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L_Eretico ha scritto: | Innanzitutto, ti ringrazio per avermi fatto apprendere qualcosa di nuovo (non conoscevo nè il Pozzi, nè l'Arpeggiata), cosa sempre importante e preziosa. Vengo subito alla foto: per me sarebbe già valida come immagine a sè stante, lo diventa ancor più alla luce di quanto hai scritto. A tal proposito, in particolare a ciò che ho evidenziato, mi ha colpito la scelta di quel diaframma così aperto, che lascia fuori fuoco la parte sinistra del fotogramma: ne deduco che le diverse ombre non siano, nel tuo messaggio, tutte egualmente importanti. Non solo hanno forma diversa, ma anche peso differente. Interessante ...
In seconda battuta, una domanda sul brano: questo ensemble si occupa anche di "restaurare" gli antichi brani che propongono? Sento un clarinetto, che non esisteva ai tempi del Pozzi (almeno non come lo conosciamo oggi: c'era il salmoè, o chalumeau, per dirla alla francese), fraseggiare in uno stile vagamente jazzistico, molto moderno (ma molto ben amalgamato, devo dire) rispetto al secolo in cui il brano è stato composto ... mi riprometto di documentarmi, appena posso. Grazie ancora e in bocca al lupo per il tuo occhio  |
Rispondo partendo dalla fine ringraziandoti per il tuo contributo.
Si, l'Arpeggiata fa una rilettura con strumento d'epoca e moderni di melodie e testi antichi (e non). Christina è un vulcano e vanta tante iniziative e dischi con proposte varie e peculiari.
Le ombre... Si, come ho detto, sfruttando l'inclinazione delle imposte, ci sono ombre piane e nette oppure sfumate ed allungate originate però dallo stesso oggetto (la catena). Come a dire che a seconda dei punti di vista e delle situazioni la realtà cambia notevolmente!
Un saluto. |
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S.T. 483 di Dorian Gray commento di lodovico |
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Sergio, grazie per la tua splendida apertura mentale!
Aver allegato il file RAW mi rassicura e convince sulla spinta emotiva che ha determinato la scelta dello sviluppo del file.
In realtà solo un sensore (o certe pellicole) possono leggere la luce come nel tuo file! Questo a prescindere dalla sua intensità.... anche se non è del tutto secondaria!
I nostri occhi hanno una visione e soprattutto una interpretazione della luce del tutto differente. In primis perchè malgrado non possiamo avere il range di sensibilità di un sensore, abbiamo un incredibile cervello che media su tutti i dati della nostra esperienza sensoriale!
Poi però.... resta la traccia emotiva del momento vissuto! In questo caso l'interpolazione di vista, udito, tatto, odorato... insomma l'insieme dei nostri sensi può dare un risultato assai differente da quello di un corretto bilanciamento del bianco!
Un abbraccio! |
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ch'il mio primo suspir, l'ultimo sia... di lodovico commento di lodovico |
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1962 ha scritto: | Sempre un piacere leggere le tue argomentazioni che in parte condivido, tu hai descritto con la tua immagine il testo del brano. Però forse manca la meravigliosa armonia e delicatezza della musica e del canto, una malinconia sussurrata struggente che personalmente descriverei con tenui tonalità di un alba su un casale diroccato, con intrecci di fronde sferzare dal vento, con tenui contrasti cromatici, con giochi di luce e penombre, con giornate nebbiose, con un mare d'inverno...
Il bello della Musica è questo, sa evocate in noi emozioni.
Credo di non aver mai lavorato una foto al pc senza uno sfondo musicale.
Anch'io ascolto un pò di tutto anche se di solito non ricordo mai titoli ed autori... la sclerosi avanza
Sarebbe bello organizzare un contest proponendo l'interpretazione visiva di un brano musicale, una specie di copertina per un album.
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Bello, anzi ottimo intervento Claudio!
Mi farebbe piacere trasfondere in immagine la meravigliosa armonia di questi accordi.... la sento anche io! Però, poichè sono un empatico ed in questo momento nulla mi suggerisce visioni idialliache con giochi di luce (domani ho un controllo per il mio occhio... ma purtroppo non va per niente bene!) questo è quanto la mia sensibilità ha partorito.
Tuttavia è giusto ascoltare anche altre voci... soprattutto diverse impressioni non "inquinate" dalla mia situazione personale che pur ha dato un'impronta alla foto.
Un saluto a tutti! |
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ch'il mio primo suspir, l'ultimo sia... di lodovico commento di lodovico |
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Prima di tutto grazie, Francesco, Claudio e Riccardo.
Ero certo che, se questa proposta avesse avuto dei commenti, sarebbero stati i vostri (più quello di Gfalco).
Non voglio essere frainteso... Tutti gli amici del Forum avrebbero potuto commentare questa foto-concept e sarebbe stata una felice sorpresa!
Pur con visioni fotografiche differenti io sento di avere con voi quelle che Johann Wolfgang von Goethe avrebbe definito "affinità elettive".
E' vero Claudio che io ho visivamente trasposto l'aspetto più cupo e doloroso della canzone (che comunque allegra non è!). Catene ed ombre da sempre sono nel linguaggio visivo un sinonimo di dolore e cupezza. La luce radente che colpisce questa scena obliqua fa si che si proiettino ombre differenti a seconda dell'angolazione. Quindi ci sono ombre nette e chiare ed altre allungate e deformi... così come nella Vita il dolore non ha una sola forma! Anche la luce che cade sulla scena produce differenti effetti. La luce in generale è salvifica ma anch'essa non può sanare tutto allo stesso modo.
Comuqnue io ho già detto fin troppo su questa immagine.
Sarò felice eventualmente di confrontarmi con altri contributi.
Circa la musica, essa è parte fondante ed imprescindibile della mia vita!
Io ascolto di tutto! Dalla musica etnica delle vocalizzazioni degli indigeni amazzonici fino alla musica "classica" contemporanea più astrusa. Naturalmente non tutto con uguale frequenza e piacere!
Un saluto.  |
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ch'il mio primo suspir, l'ultimo sia... di lodovico commento di lodovico |
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il testo della canzone di Luigi Pozzi
Così dal lungo sangue sparso per gli occhi fuor,
in lagrimoso umor son fatto esangue.
E' 'l mio tormento sì grave: hor sento che teme l'alma mia
ch'il mio primo suspir, l'ultimo sia.
Pietà dunque, confesso quell'amoroso ardor
che commise il mio cor, ah! troppo spesso!
Prima peccai perché adorai un'idolo d'orgoglio
una donna non già, ma un crudo scoglio.
Confesso che ostinato nutrii nel sen l'ardore
e ‘l suo infernal dolore chiamai beato.
E à un dolce volto, solo rivolto dietro sue false scorte,
di mio proprio voler corsi alla morte.
Confesso che la vita io presi à sdegno ancor
e invidiai tal hor chi la compita.
Con gli occhi ardenti e troppo intenti ladro accorto furai
l'oro d'un crin e d'un bel volto i rai.
Credei che fusse in viso qual serpente trà fior il Paradiso.
Bramai sovente e ingordamente d'un sen le forme intatte
d'un petto i pomi e di una mano il latte.
Hor ti prego à pietate, che preghi con fervor le luci amate:
che s'una volta ella t'ascolta, già purgato ne' pianti,
mi leva al ciel de' più beati amanti. |
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ch'il mio primo suspir, l'ultimo sia... di lodovico commento di lodovico |
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https://www.youtube.com/watch?v=xmhCx2gH-1Y
Nel primo commento il testo di questa canzone di Luigi Pozzi nato nel 1613 a Venzone, cantata dal meraviglioso controtenore Marco Beasly accompagnato dall'Arpeggiata di Christina Pluhar |
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Aquila del Bonelli di bonomo commento di lodovico |
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Straordinaria qualità dell'immagine! Fuoco, definizione e sfondo al top! Forse solo la spaziatura del posatoio nel primo piano non è all'altezza con tutto il resto.
Un saluto e complimenti! |
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S.T. 483 di Dorian Gray commento di lodovico |
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Ciao Sergio, luogo e soprattutto momento di scatto straordinari.
Questa volta però mi pemetto di dissentire dalla tua scelta interpretativa di questa scena.
Va bene il mood freddo... Però qui è tutto immerso ed ammantato di ciano blu!
Proprio per il suo essere eccessivo sono certo che si tratti di una tua scelta interpretativa.
Spero di non commettere sacrilegio o peggio di arrecarti fastidio se condivido qui con te la mia interpretazione dove ho chiaramente mantenuto l'impostazione fredda ma con un leggero cenno di calore nelle alte luci (oltre all'eliminazione della dominante).
Un caro saluto. |
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Horseshoe Bend di maxbunny commento di lodovico |
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Il ferro di cavallo fa sempre la sua figura!
Cristiano io preferisco la versione con cromie leggermente meno sature e dinamica meno esuberante!
Un saluto. |
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Alla fine del cammino di tuco_theugly commento di lodovico |
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Ciao Massimo, sono assolutamente d'accordo con Fabiana.
Se correggi selettivamente la dominante fredda sul muretto senza toccare l'azzurrino dei monti sullo sfondo, la tua foto acquista un'altra marcia!
Ti allego il mio risultato. Un saluto. |
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