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Sguardo di Manus commento di LorenzaF |
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No, non è affatto male questo ritratto, anzi; si vede che il fuoco é andato dove non volevi ma hai ragione a ritenere che il punto di ripresa e lo sguardo colto siano buoni e la composizione funziona; quel che dà noia é quel cordino di pelle sul cappello a fuoco mentre gli occhi sono appena fuori fuoco (non completamente). Tienila, per il momento, sfumando il cordino; alla fine, a fare le foto a fuoco si impara in fretta, comporle bene é un po' più difficile. |
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Vallicciola - Tempio Pausania di sanmoi commento di LorenzaF |
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Direi: un po più di contrasto, un taglio più stretto; probabilmente sarebbe meglio ancora prenderlo di sbieco per includere anche la struttura a sinistra. |
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Il coraggio di metterci la faccia di Gianluca Riefolo commento di LorenzaF |
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Esco dal letargo pasquale perché sono chiamata in causa direttamente, ma a dire la verità personalmente non avrei accostato le due foto; da un lato, se la citi, l'altra foto tu la conosci già, quindi non é necessario che te la mostri io; secondariamente, al di là della somiglianza tra le pose, il senso delle due foto é diverso, dunque l'una non mi ricorda poi tanto l'altra.
Ma visto che ci siamo, e che il punto é capire perché certe foto funzionano meglio di altre, domando: funziona di più l'accoppiata Mel Gibson / Herb Ritts o l'autoscatto di rex anthony? Fans di gìbson si trattengano. |
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NYC di bandolero commento di LorenzaF |
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Mi fa piacere che Leiter ti sia piaciuto e che tu l'abbia trovato interessante. La tua foto é molto riuscita, e presenta non pochi elementi che ricordano lo stile di Leiter, dall'inquadratura verticale, all'uso di tre colori, spesso bianco, nero e rosso, all'ambientazione newyorkese, al fatto di ritrarre la figura umana senza che se ne distinguano i tratti del volto, al modo in cui hai usato il vapore come una quinta, Leiter spesso usava la pioggia o la pioggia sui vetri. La mia osservazione però era appunto, come tu hai colto, sulla composizione; qui la tua é efficace, con la figura umana staglita sul bianco e bilanciata dal quel tubo rosso da cui fuoriesce altro fumo; quelle di Leiter un passo ancora avanti, non per niente era anche un pittore e aveva studiato con un astrattista. Come o perché non so dirtelo, posso solo mostrartelo, ma mi pare che tu abbia capito cosa intendevo. |
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Aura di mlweb commento di LorenzaF |
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Edward Steichen, Gloria Swanson, per Vanity Fair, 1928 |
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NYC di bandolero commento di LorenzaF |
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Bella
https://pensierifotografici.wordpress.com/2013/11/29/saul-leiter-1923-2013/ |
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altri tempi .. di matgiuse commento di LorenzaF |
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E' un'abitudine dei commercianti, quando contano l'incasso raggruppano le banconote per taglio e scrivono sull'ultima il numero dei pezzi in ciascuna mazzetta. |
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... di Mauroq commento di LorenzaF |
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Me la ricordo quella poltrona, e anche la ragazza in centro. Ho provato a cercarla nella tua galleria ma davvero Mauro hai una produttivita' straordinaria, hai tutta la mia ammirazione; ho ceduto alla decima pagina. |
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di Lorenzo di Salvatore Gallo commento di LorenzaF |
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Senti ma quand'è che gli apri il suo account personale su photo4u?
Direi che è avanti anni luce a (censura) utenti, almeno alza un po' la media. |
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st di antonella ros commento di LorenzaF |
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Antonella, non ti devi dispiacere, imparare ad editare un portfolio di immagini e' una cosa molto difficile anche quando qualcuno ti fa vedere come si fa, ci vuole molto tempo e molto studio. |
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st di antonella ros commento di LorenzaF |
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La foto mostra una vecchia numerazione civica, dipinta sul muro con le mascherine usando uno stile di carattere che avrà almeno cinquant'anni, e la nuova numerazione, in caratteri a stampa più contemporanei su una placchetta di metallo avvitata al muro. Il numero nuovo e' più alto del vecchio, saranno state costruite nuove case nel frattempo oppure sarà cambiata la strada, di certo è passato del tempo tra la prima e la seconda numerazione, la casa e' sempre quella. E' un'osservazione minima ma è un'osservazione. La tapparella è abbassata nonostante sia pieno giorno, da l'idea che in casa non ci sia nessuno. Mi pare che questa foto significhi molto meglio il concetto del passaggio del tempo e di un certo abbandono rispetto all'infinita serie di porte e finestre sbarrate che hai postato l'altro giorno. |
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''' di opeio commento di LorenzaF |
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Non ho capito la domanda.
In ogni caso, non è la nitidezza che fa la foto. |
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Mi scappa da ridere di uomooo commento di LorenzaF |
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Wassily Kandinsky, che ha anche insegnato ed è stato saggista, diceva che la superficie di fondo (per noi, il fotogramma), che è delimitata da due linee orizzontali e due verticali, ha un tono suo proprio (lui lo chiama suono) che dipende dal rapporto tra i lati. Questo suono è necessario sentirlo e rispettarlo e così facendo si può rendere "felice" la superficie di fondo riempiendola con gli elementi giusti, nell'ordine giusto (Wassily si esprimeva in maniera fantasiosa ma sempre molto precisa).
Qui tu hai un bambino bellissimo, hai colto un'espressione simpatica, la luce è buona e anche il dettaglio; sotto il profilo strutturale, hai il classico ritratto a mezzo primo piano, orientamento verticale; hai fatto bene a includere le manine, ma pare che tu non abbia pensato a come inserire la figura meglio nel fotogramma; non è tanto il fatto che hai tagliato via la cima della testa, che di per se non è un problema, ma il fatto che la figura non è in nessuna particolare relazione con i lati del rettangolo, e' li così, in mezzo, che spunta da sinistra, c'è del margine a destra, sopra è tagliato. Nel dubbio, è meglio che la ripresa sia più ampia in modo tale da consentire di tagliare dopo, ma immagino che questo sia tutto il fotogramma. Qui tu usavi l'80, immagino su un sensore ridotto, lo so che è lungo e i margini di manovra sono stretti sopratutto se si usa luce naturale da una finestra. Personalmente l'80 su sensore ridotto l'ho usato pochissimo, ce l'ho ancora seminuovo nella scatola, anche perché allora stavo in un posto dove di luce naturale ce n'era pochina per sei mesi l'anno. |
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