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GLIM di Bee2013 commento di edgar |
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Bee, hai ripreso condizioni di luce praticamente impossibili: le nuvole hanno il bordo quasi bruciato, mentre contemporaneamente il paesaggio è completamente sottoesposto. Purtroppo da un punto di ripresa così, con una gamma dinamica così enorme, uno scatto corretto proprio non era possibile.
L'unica era cercare un punto dove la parte più luminosa del cielo fosse nascosta.
Ciao a presto e buoni scatti.
EDgar |
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ancora Lui... di alexab commento di edgar |
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Roberto ... si è preso una sosta dal suo viaggio verso il futuro e guarda soddisfatto una meta che rappresenta una sosta del suo viaggio.
Ma è inutile, Roberto è così "dinamico" che non riesce a star fermo ed è quasi impossibile congelare il suo viso ....!!
Ciao buoni scatti.
EDgar |
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....Roberto.... di alexab commento di edgar |
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Mi astengo dal trattare gli aspetti tecnici di questo ritratto perché sono già stati sufficientemente trattati, nonché "miracolati" dal potente mago SilvanPotter! (mi chiedo se esisterà mai una foto così errata che SilvanPotter non riesca a sistemare ...! probabilmente no ...).
Dal punto di vista espressivo il ritratto si presenta con caratteristiche molto "dinamiche": le linee di fuga dei mattoni convergenti verso destra creano un'accelerazione verso il futuro (le linee che vanno da sinistra verso destra equivalgono ad un movimento verso il futuro, mentre la convergenza indica accelerazione) verso il quale Roberto è diretto e che è la fonte della sua evidente soddisfazione.
Roberto decide di condividere con noi la sua situazione di positività e si volta per un attimo a guardarci sorridendo; il leggero mosso (e non sfocato, il piano del viso è a fuoco, come si evince osservando parti dello scatto complanari ad esso) è espressivamente coerente e rappresenta la foga con cui Roberto si volta verso di noi, prima di lanciarsi nella sua corsa verso il futuro.
Un ritratto che "racconta" una storia con intensità e dinamicità.
Bene bene.
EDgar |
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Carta del Maritaggio di Daniele63 commento di edgar |
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Si tratta di uno scatto di valore sostanzialmente documentaristico, dove però il centro d'interesse - evidenziato dal fuoco selettivo (per altro gestito bene rispetto allo sfocato progressivo degli altri libri) - è stato ripreso in modo da non essere correttamente valorizzato.
Infatti la tavola contenente l'Isola del Maritaggio è ripresa parzialmente, con una piega a "ponte" che la nasconde in gran parte e con gli angoli del foglio tagliati dall'inquadratura.
In pratica hai dapprima concentrato l'interesse dell'osservatore su un particolare, per poi trascurarne la riproduzione.
Devi essere molto più attento all'inquadratura ed eventualmente essere pronto a modificare il punto di ripresa se necessario.
Ciao buoni scatti.
EDgar |
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Fatemi un pò di posto!!!! di coccomaria commento di edgar |
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Uno scatto simpatico e globalmente ben realizzato, che dimostra colpo d'occhio e spirito di osservazione.
Il mosso delle ali è essenziale al "racconto" fotografico, come pure lo sfocato progressivo che pone in risalto la zona dove si sta posando l'ultimo arrivato.
I limiti sono invece legati all'inquadratura, che è troppo spostata verso destra, includendo una parte eccessiva di legno, mentre a sinistra tarpa la cosa del primo gabbiano.
Globalmente comunque bene.
EDgar |
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CITYHEART di Bee2013 commento di edgar |
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Bee2013 ha scritto: | Ho guardato e quella Sony si trova sulle 400 € (la mia compattina mi è venuta quasi 300 ) forse cmq per quella cifra conviene fare uno sforzo e prendersi una reflex entry level no? |
Sono due cose diverse; la reflex è la macchina ad oggi (ancora per poco) più completa come corredo disponibile e di conseguenza come flessibilità.
Però paga il pegno di una portabilità difficile e scomoda che quasi sempre la relega ad uscite specifiche. Il che significa che spesso si incontrano situazioni fotogeniche e la macchina è a casa nello zaino: scatto perso.
Forse allora meglio avere una fotocamera un po' meno prestazionale, ma piccola compatta e sempre con sè nella borsa pronta allo scatto.
Ciò si può realizzare oggi in due modi: con una compatta di livello alto come la Sony RX 100, oppure con una mirrorless dal corpo compatto come la Olympus EP-M2 e un'ottica luminosa e piatta come il Panasonic 20/1.7.
L'opzione Sony rappresenta una soluzione completa, con un obiettivo di livello (Zeiss 28-100mm), mentre la Olympus è una macchina ad ottiche intercambiabili ed è molto più flessibile, ma per avere il corpo e un'ottica realmente performante (lo zoom base 14-42 è onesto e nulla più e decisamente inferiore allo Zeiss della Sony) devi spendere almeno il doppio.
Indubbiamente con 400€ puoi prenderti un Kit base Reflex, ma poi il pericolo è che la lascerai spesso a casa, un po' come tutti.
EDgar |
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st di CuorerouC commento di edgar |
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Mi associo alle valutazioni positive che sono state espresse dagli altri; aggiungo che lo scatto guadagna moltissimo tagliando 1/4 abbondante del lato lungo superiore.
Ciò elimina la parte dello scatto dotata di colori più pallidi e focalizza l'attenzione sulle tonalità ambrate/aranciate che stanno vicino alle spighe:
Ciao buoni scatti.
EDgar |
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S.SIRO di Bee2013 commento di edgar |
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Si tratta di uno scatto incentrato su di un elemento architettonico (parziale) estrapolato dal contesto dell'edificio a cui appartiene.
Come in tutti i casi in cui si evidenzia una parte rispetto all'insieme, perché essa sia significativa è necessario che abbia dignità propria, cioè sia autonoma dal punto di vista espressivo.
Ciò può accadere perché tale parte rappresenta un elemento figurativo compiuto (ad esempio il capitello di una colonna, un bassorilievo, un affresco) oppure ancora perché l'elemento architettonico è ripreso da un particolare punto tale da creare degli effetti geometrici/volumetrici particolari, giocando su prospettive e/o riflessi o altro ancora.
Negli altri casi siamo soltanto di fronte ad un elemento parziale, che non evidenzia alcun centro d'interesse e quindi - come in questo caso - può essere solo uno scatto d'interesse documentaristico e anche molto limitato.
Quando sei attratta da architetture di questo tipo è necessario che gli elementi che riprendo abbiano abbastanza completezza in ottica espressiva.
Ciao buoni scatti.
EDgar |
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Leggerezza di coccomaria commento di edgar |
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Un buon colpo d'occhio minimalista che ha valorizzato una situazione che il più delle volte passa inosservata.
La realizzazione vede il fuoco utilizzato per porre in rilievo la ragnatela; in realtà l'effetto di massima esaltazione del concetto di leggerezza si sarebbe ottenuto col fuoco nel centro del seme e lasciando poi sfocare progressivamente i peli del seme stesso e i rami della ragnatela.
Infine l'inquadratura è molto ampia e un po' dispersiva; meglio stringere un po', eliminando lo spazio eccessivo.
Ciao buoni scatti.
EDgar |
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Prova B/W di coccomaria commento di edgar |
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Lo scatto originale è più che corretto: linee verticali perpendicolari, ottima nitidezza, tonalità di grigio globalmente ben bilanciate (grigio medio per il prato, grigio chiaro per la facciata, nero [quasi] per porta, finestra, sottotetto, grondaia, scheletri degli alberi).
L'unico punto di effettiva carenza era proprio il cielo vuoto, che naturalmente è la "dannazione" dei fotografi di paesaggio bianconeristi!
La magia di Silvano non la commento perchè sarebbe come commentare ... Harry Potter!! Però si nota come dopo il suo intervento la foto acquisti quel "quid" che mancava.
Onore comunque al merito a coccomaria per lo scatto molto ben bilanciato.
EDgar |
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E' questione di vita......... di elmaximo commento di edgar |
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Uno scatto interessante di reportage, i cui punti di forza principali sono l'accostamento tra la sigaretta (lo strumento di morte) e la folla di manifestanti con le scritte e l'uso della messa a fuoco selettiva, utilizzata per dare il massimo risalto alla sigaretta stessa.
Un efficace colpo d'occhio che caratterizza un reportage efficace.
Bene bene.
EDgar |
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CITYHEART di Bee2013 commento di edgar |
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Bee2013 ha scritto: | Grazie capo....purtroppo la carta del cellulare non si è rivelata valida...ciò è per me un bel problema...
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Il cellulare va benissimo per foto statiche, ma quando devi cogliere l'attimo ci vuole una fotocamera compatta ma veloce; l'ideale sarebbe una Sony RX 100, che ha purtroppo il problema che costa un botto.
Però ha anche una qualità d'immagine stratosferica (quasi) da reflex!
Pensaci, magari per Natale ....
EDgar |
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Yellow tree. di coccomaria commento di edgar |
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Parti bene, perchè anche se lo scatto non ha ottenuto il risultato atteso, però avevi chiaro in testa ciò che volevi ottenere, cioè valorizzare l'albero, il cui colore si stacca dal contesto. E avere le idee chiare sul progetto compositivo è essenziale; se non le si ha vuole dire che che gli scatti buoni - se vengono -vengono per caso.
In questi casi l'ideale è una luce radente, ma se non c'è non possiamo certo crearla; è chiaro che però la nostra strada è in salita.
Nel caso presente suggerirei 2 cose:
* Inquadrare più stretto, in modo da "diluire" meno l'albero chiaro nel contesto; così facendo tra l'altro si eliminano interferenze poco gradevoli come gli sterpi in primo piano in basso e a sinistra.
* Risistemare i livelli nell'istogramma; semplicemente facendo così si riequilibrano i contrasti e l'albero assume colori più squillanti che risaltano meglio.
Per farti capire ho ritagliato l'immagine per simulare una inquadratura più stretta e ho sistemato i livelli:
Come vedi tutto migliora; è sempre la tua foto, ma risistemata nella logica che ci siamo detti.
Ciao buoni scatti.
EDgar |
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Al Semaforo di Daniele63 commento di edgar |
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Dopo lo scatto, suggerisco sempre di esaminare l'istogramma; quando non è nella norma come in questo caso:
basta dare una regolata ai livelli, portando i cursori più o meno all'inizio e alla fine della curva (istogramma) e già si notano miglioramenti notevoli:
Servono solo pochi secondi e lo scatto è notevolmente valorizzato.
Ciao buoni scatti.
EDgar |
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...rassegnazione... di alexab commento di edgar |
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Uno scatto molto particolare, sostanzialmente una silhouette, però particolarmente espressiva.
La posa del soggetto infatti esprime invariabilmente un senso di affaticata e sconsolata rassegnazione; l'uomo si accascia esausto su sè stesso e sembra quasi di vedere lo sbuffo d'aria di un sospiro gonfiare le guance e le labbra mentre esce dalla bocca (notate bene il profilo della faccia).
La persona è molto stretta tra i due lati, ma questo contribuisce ad accentuare l'atmosfera di "accerchiamento" claustrofobico del soggetto stesso e a potenziarne la drammaticità dello stato.
Efficace, molto.
EDgar |
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st di Pauliccu commento di edgar |
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Uno scatto intelligente, costruito con estrema semplicità e tanto buongusto.
I suoi maggiori punti di forza sono:
* La semplicità compositiva
* La suddivisione dell'inquadratura in due zone speculari di diverso colore
* L'andamento pseudo-diagonale del confine tra le due zone, che rende molto "dinamico" il cammino della formica
* Il posizionamento della formica decentrato secondo la Regola dei Terzi ed esattamente "appoggiata" sul confine tra le due zone.
Bene bene.
EDgar |
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CITYHEART di Bee2013 commento di edgar |
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Ciao!
Punti di forza:
* Sovrapposizione ciclista/graffiti: dà la sensazione di una specie di esplosione dalla quale l'uomo fugge a tutta velocità
* Spontaneità e immediatezza
Per migliorare:
* Inquadratura orizzontale invece che verticale
Ciao!
EDgar |
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ANGEL di Bee2013 commento di edgar |
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E' uno scatto che va bene così com'è e che avrei "passato" in ogni caso, anche se non avessi saputo che non era tuo.
I punti di forza sono l'atmosfera cupa e tenebrosa e la sovrapposizione con la piramide di cavi che avvolge l'angelo, contorto nella lotta contro il male (evidentemente costituiti dai cavi stessi).
Semplice ed efficace, che è come dire: una foto riuscita!
Ciao a presto.
EDgar |
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Paola di ornitogale commento di edgar |
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E' un bel ritratto glamour, di buongusto, semplice e sensuale con stile.
Trovo l'atteggiamento di Paola molto naturale e spontaneo, senza forzature nell'espressione che a volte rendono leggermente grottesco ciò che dovrebbe essere soltanto sensuale.
Il limite dello scatto invece è costituito dalla forte sottoesposizione, che lo rende spento e poco valorizzato nel dettaglio, soprattutto del viso di Paola, che invece si merita ampiamente di vedersi rappresentata al meglio.
Guarda come cambia il ritratto semplicemente riequilibrando velocemente l'istogramma con il comando dei livelli:
La figura è più tridimensionale, gli occhi risaltano molto di più, come pure il disegno della bocca; spalla e braccia sono più "fisici".
Nel dubbio osserva sempre con attenzione l'istogramma e quando vedi un andamento come questo dove la curva nella parte destra (alte luci) "finisce" prima della fine del grafico stesso:
cerca di avvicinare il cursore di destra alla fine della curva, osservando come si schiariscono le alte luci e quando vedi che il bilanciamento è buono, salvi la modifica:
Ciao e buoni scatti.
EDgar |
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