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BUDDISMO: sfumature di rosso, di giallo e di vita di Valerio Zanicotti commento di Valerio Zanicotti |
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Ringrazio lo staf per il riconoscimento.
Sono contento perchè sono sempre stato affascinato dalla cultura Buddista e quindi ho curato questo lavoro nei dettagli e con il massimo rispetto.
Nelle zone in cui sono state scattate queste foto, in particolare in Cambogia, la religione è stata l'unica ragione che ha permesso di superare il dramma del regine di Pol Pot che in pochi anni ha portato alla morte di milioni di persone.
In ogni gesto della gente si denotano gli insegnamenti del buddismo dei suoi nobili principi: il fedele cerca di guadagnare meriti mediante donazioni ai templi, comportandosi in modo corretto e giusto, rispettando gli altri e cercando di non perdere mai la calma. |
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Semplicemente.. di Valerio Zanicotti commento di Valerio Zanicotti |
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Vi ringrazio del passaggio.
In effetti è stata una prova proprio per ottenere questo offetto con ombre molto marcate.
Per i capelli nella seconda foto ci avevo pensato ad eliminarli ma poi mi è passato di mente. Eheh  |
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BUDDISMO: sfumature di rosso, di giallo e di vita di Valerio Zanicotti commento di Valerio Zanicotti |
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Habrahx e Claudio vi ringrazio per il passaggio ed il commento.
Naturalmente la discrezione ed il rispetto sono essenziali. Fortunatamente si tratta di persone molto disponibili e gentili.
Le foto sono state scattate principalmente in Cambogia ed in Vietnam del sud, tranne 3 che sono state scattate a Bangkok.
Ciao!  |
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MOSTRA IN MOSTRA: Mapplethorpe a Milano di Valerio Zanicotti commento di Valerio Zanicotti |
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1- Per me è un buon reportage a cui però mi sembra mancare quel quid che trasformerebbe le foto di M aggiungedovi qualcos'altro: in effetti sembra semplicemente di vedere le foto di M con un contorno di spettatori ma non una vera rilettura. Per essere delle foto molto forti ci volevano rezioni altrettanto forti degli spettatori, e qui non ce ne sono
Ti ringrazio di aver lasciato questo commento, mi hai permesso di rileggere il mio stesso reportage.
Durante la visita non ho visto nessuno strapparsi i vestiti di fronte ad una immagine, nessuno scappare inorridito a chiedere il rimborso del biglietto, nessuno con gli occhi coperti per non guardare.
Però ho immortalato una mamma che sistema il vestito della figlia di fronte allo sguardo vigile di Andy Worol, una ragazza pernsierosa di fronte a dei fiori e persone indefferenti di fronte a peni enormi.
Forse queste foto rispondono alla diatriba in atto: l'importante, di fronte ad un opera d'arte (bella o brutta, accettata o meno che sia), è guardarla con la mente aperta, osservarla e ammirarla ed accettarla per quello che è.
Credo che queste foto dimostrino proprio questo, sarebbe stato impossibile trovare reazioni diverse.[/quote] |
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