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Glaciale di Pio Baistrocchi commento di ignaro |
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Compositivamente la trovo molto convincente.
Non altrettanto posso dire per il viraggio: visto che il tema è riconducibile al freddo, una dominante calda non la vedo molto.
Ho provato ad esasperare i livelli, sia verso il bianco che verso il nero: si ottengono due risultati diversi ma ugualmente interessanti (a dimostrazione della bontà dell'immagine d'origine...)  |
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Monviso & GhostCity di greeneyes commento di ignaro |
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Ho provato a trasformarla in bianco e nero: quelle delicate tinte pastello formano un ventaglio di grigi semplicemente delizioso e veramente elegante...  |
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Partenza di goga commento di ignaro |
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Quella ferroviaria è una fotografia particolarmente difficile, ma anche - almeno per me - particolarmente affascinante.
Qui hai ripreso una automotrice di costruzione italiana, originariamente venduta alla Svezia ed ora in servizio sulle linee croate. Ma l'hai ripresa in un modo che non fa capire che cosa ti avesse colpito al momento.
Ti hanno già rimarcato l'assenza di aria sulla destra, io aggiungo che il lampione che spunta in alto è imperdonabile (eh sì: pensa al treno come ad un ritratto...).
Dopodichè... ne aspetto altre...  |
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Il Giorno della Memoria di Pio Baistrocchi commento di ignaro |
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Una volta tanto mi ritrovo a contestare il titolo di una foto, e per motivi che riguardano proprio elementi contenuti nella foto stessa.
Mi spiego subito: la foto (che, a scanso di equivoci, preciso che mi piace, e molto, e trovo azzeccato anche il grigio dominante riferito al titolo) non può riferirsi al momento storico individuato.
Perchè? per motivi biecamente tecnologici: hai inquadrato una linea ferroviaria elettrificata, con caratteristiche spiccatamente italiane e moderne. Non sono così esperto da specificarti l'anno preciso, ma so per certo che neppure negli anni cinquanta c'erano pali a traliccio e strutture di sostegno del tipo da te ripreso. Tieni presente che nella seconda guerra mondiale si era ancora nel regno della trazione a vapore, quella elettrica era anche molto più vulnerabile ai bombardamenti.
Quindi il mio consiglio è quello di cercare una linea non elettrificata (ce ne sono ancora molte in Italia) e rifare la foto, perchè sia l'idea che la trattazione che ne hai fatto sono belle.
con stima  |
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Fra di alice.esse commento di ignaro |
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alice.esse ha scritto: | ...
Facciamo una cosa... Ti faccio un ritratto se mi fai un corso di fotografia!!! Hai una bellissima galleria! Io sono una pivellina!!!
Alice |
L'unica cosa che potrei insegnarti è guardare ciò che ci colpisce... ma in questo tu mi sembri già brava  |
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Fra di alice.esse commento di ignaro |
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Tra tutti i ritratti che hai postato scelgo questo, che hai postato per primo.
Mi colpiscono tutti per l'evidente feeling che c'è tra chi sta dietro e chi davanti alla macchina fotografica: penso che le tue amiche apprezzino i ritratti che fai loro.
Mi piace in particolare la ricerca di un punto di ripresa insolito: è il viso che domina l'inquadratura, ma il nostro sguardo di osservatori, per incrociare quello dei soggetti ripresi, deve deviare dai percorsi canonici: deve scendere, oppure salire. E nel percorso si imbatte in dettagli rivelatori: qui grumi di sabbia sulla spalla, altrove una collana fra i denti ed un accenno di generosità corporea.
Sono ritratti insoliti, destinati ad esaltare bellezze al di fuori dei canoni.
...quasi quasi ti chiedo di farmi un ritratto!!!  |
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nel vento, pensare di Aspesio commento di ignaro |
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Qui la composizione è radicalmente diversa dall'altra foto: qui il mare si incunea nel fotogramma, si spande, si allarga...
e condivido che la persona in mezzo non ci sta proprio: è un gran bel grosso ostacolo visivo all'avanzare delle onde verso di noi.
A parte questo, mi convince di più questa foto dell'altra che ti ho commentato poco fa  |
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e i pensieri volano via di Aspesio commento di ignaro |
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Aspesio ha scritto: | ignaro ha scritto: | E' ricercato questo contrasto così forte tra lo scoglio - immobile, spigoloso, scuro - da una parte, ed il mare e la ragazza - più vitali, soggetti al movimento del vento - dall'altra?
Lo chiedo perchè mi sembra un elemento di debolezza di questa immagine. |
grazie per il commento..
ho ricercato la sagoma scura della ragazza in contrasto con lo sfondo più chiaro..per la roccia è come hai detto te, mi serviva, oltre che per la composizione anche come elemento statico da associare al movimento della testa della ragazza.. cosa intendi per elemento di debolezza? |
nel mio commento ho esternato una sensazione; ma poichè mi chiedi lumi sono costretto ad approfondire il pensiero. dunque:... hmm...
ho letto anche gli altri commenti per provare a chiarimi le idee...
credo che in qualche modo c'entrino anche i ciottoli così ben definiti. E' come se il mondo di questa foto fosse diviso nettamente - troppo netamente - in due: il fermo ed il mosso. Ed il fermo di trova alle spalle del mosso; sì, probabilmente è questa posizione reciproca che mi convince poco, il fermo domina la scena mentre il mosso è piccolo. Però... sono ancora allo stadio delle sensazioni... il regno dell'IMHO  |
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e i pensieri volano via di Aspesio commento di ignaro |
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E' ricercato questo contrasto così forte tra lo scoglio - immobile, spigoloso, scuro - da una parte, ed il mare e la ragazza - più vitali, soggetti al movimento del vento - dall'altra?
Lo chiedo perchè mi sembra un elemento di debolezza di questa immagine. |
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Milano di oceanoblu66 commento di ignaro |
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Marengo ha scritto: | Bellissima composizione, dai colori robusti e dal taglio indovinato.
Ottimo il colpo d'occhio che coglie questo incontro tra "generazioni" diverse e ancora di più nell'averlo fissato con il vecchio che va e il nuovo che sopraggiunge...
Ciao,
Fausto |
Parto dal commento di Fausto - che in buona parte condivido - per arrivare a dire però che questo è un caso, del tutto involontario, nel quale la fotografia diventa un veicolo di mistificazione.
Mi spiego meglio: il vecchio che se ne va è un progetto risalente a circa 80 (ottanta!) anni fa, mentre il nuovo che viene verso di noi è rappresentato da un insieme di plastica ed elettronica che certamente non durerà così tanto.
Cos'è meglio? cos'è peggio?
Il tram 1928 con le lamiere imbullonate (tecnologia più arretrata rispetto alla saldatura), oppure il tram Sirio, pieno di acciacchi di gioventù?
Molto interessante comunque questo raffronto tra design di epoche diverse, gli spigoli vivi da una parte ed i raccordi curvilinei dall'altra; e anche sotto questo aspetto la moto disturba un poco. |
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insostenibile leggerezza di poesidee commento di ignaro |
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Veramente difficile per me commentare questa foto...
forse sarà perchè mi è stata dedicata - anche se in condominio -
e non saprei neppure quale commento quotare di quelli che mi hanno preceduto...
delicata,
leggera ma profonda,
lieve ma non superficiale...
sì, penso anch'io che ti rappresenti molto bene, questa immagine;
e sono contento che a volte non si parli soltanto di foto ma si parli fra persone, fra persone che desiderano conoscersi al di là dell'apparenza.
Che dirti, Paola, se non grazie della tua presenza?
ignazio
...ah,... dimenticavo... la foto è tua, il tuo sapore si riconosce lontano un miglio.  |
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.............. di Antonino Adelizzi commento di ignaro |
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Ci fai vedere la vita che rispunta con forza là dove meno ce l'aspetteremmo: spunta dalle macerie, spunta da sotto un velo...
è il contrasto che esalta gli opposti.
Di grande forza questa serie di tue immagini afghane, complimenti! |
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.............. di Antonino Adelizzi commento di ignaro |
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claudio64 ha scritto: | anche questa è un scatto pregevole
ci stai mostrando un mondo nuovo, completamente diverso dal nostro
bravo  |
concordo in pieno; e questo fa passare in secondo piano i difetti (ad esempio la resa del cielo, veramente pessima).
Apprezzo in particolare la contrapposizione tra il pastore, che ci mostra il volto, e le pecore, che ci mostrano tutte... l'altro lato  |
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VOLARE VIA... di Piotre commento di ignaro |
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Colpisce molto anche me quest'immagine: lineare, pulita, essenziale...
poi la salvo sul pc, come faccio normalmente per alcune, la apro e la trasformo in quadrato tagliando appena sotto l'orizzonte, in modo da includere le isolette: ancora più pulita ed essenziale... |
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BN di Maurizio Rugiero commento di ignaro |
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In questa immagine l'oggetto diventa pura astrazione di forme e stenta ad essere riconosciuto. Mi sembra fra le migliori del pontile... |
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mediterraneo di aluccia commento di ignaro |
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Attirato da tutto ciò che è fortemente personale, non può non piacermi questa immagine, che mi riporta con forza al termine marezzatura grazie a quella tessitura a scacchiera delle onde... |
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Latent personality di kapyn commento di ignaro |
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Dinamic ha scritto: | Bella la composizione. Veramente molto bella. hai provato a fare il contrario per valorizzare gli occhi? Forse un po' piu' importanti delle labbra. |
Periodicamente nel forum rispunta il tuo viso, così fortemente caratterizzato dai grandi occhi ben distanziati. Proprio per queste tue caratteristiche tipologiche seguirei il consiglio di Dinamic per vedere cosa ne viene fuori.
Già così comunque mi sembra qualcosa di più del semplice giochicchiare con gli stili predefiniti degli strumenti software
P.S.: molto gradevole il tuo nuovo avatar |
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3 gennaio 2008 #5 di nuvolalfa commento di ignaro |
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belgarath ha scritto: | ignaro ha scritto: | Epperhè hodesta non l'hai tu fatta in bianhoennero?
Ottu lo sai 'he la viene d'una forza espressiva miha da ridere?
prova... |
Avendo seguito sempre con interesse (anche se con pochi commenti, mea culpa) il percorso di Pier Paolo, ci avrei scommesso che questa non l'avrebbe fatta in b/n.. perchè io la vedo lontana dal tipo di b/n che mi sembra prediligere: un qualcosa che ha nella contrapposizione tonale forte come ma limitata come alternanze globali*; in parole povere non me la vedo bene nella sua gallery se convertita.
* toh, ho trovato sotto una sua immagine un riferimento a Michael Kenna... C.V.D.
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vero, verissimo, condivido in pieno quel che dici; però ho fatto una prova di conversione e a mio parere il risultato è strepitoso, tale da permettere a cuor leggero un allontanamento da sentieri già battuti. Ovviamente questo vorrebbe anche dire una parziale negazione del proprio modo di sentire... |
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