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tre razze di Sergei Koultchitskii commento di frank66 |
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frank66 ha scritto: | Jblu ha scritto: | ottimo "scippo" allora!..
e di conseguenza ottimo scatto!!! Molto carino davvero! |
Questa foto, nonostante i pregi tecnici gia' evidenziati, ha a mio parere un 'difetto di fondo', analogo a quello dell'altra postata di recente, sempre da sergei, che era scattata su un set cinematografico. Il difetto, che a mio parere fa perdere molta forza all'immagine, e' che appare evidente che si sono fotografati soggetti gia' in posa verso un'altra camera. Il che non vorrebbe dire niente, anzi spesso puo' costituire motivo di foto simpatiche, quando si cerchi pero' un effetto diverso, cioe' da 'dietro le quinte'. Ma qui si e' praticamente duplicato, magari con una diversa focale, ma da un'angolazione probabilmente poco diversa, un soggetto gia' in posa per una foto. In questo senso direi, scherzosamente, che la foto e' davvero 'scippata' o rubata', ma non tanto ai soggetti ritratti, quanto all'altro fotografo!
Ciao
Frank
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tre razze di Sergei Koultchitskii commento di frank66 |
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Jblu ha scritto: | ottimo "scippo" allora!..
e di conseguenza ottimo scatto!!! Molto carino davvero! |
Questa foto, nonostante i pregi tecnici gia' evidenziati, ha a mio parere un 'difetto di fondo', analogo a quello dell'altra postata di recente sempre da sergei che era scattata su un set cinematografico. Il difetto, che a mio parere fa perdere molta forza all'immagine, appare evidente che si sono fotografati soggetti gia' in posa verso un'altra camera. Il che non vorrebbe dire niente, anzi spesso puo' costituire motivo di foto simpatiche, quando si cerchi pero' un effetto diverso, cioe' da 'dietro le quinte'. Ma qui si e' praticamente duplicato, magari con una diversa focale, ma da un'angolazione probabilmente poco diversa, un soggetto gia' in posa per una foto. In questo senso direi, scherzosamente, che la foto e' davvero 'scippata' o rubata', ma non tanto ai soggetti ritratti, quanto all'altro fotografo!
Ciao
Frank
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controllino di Sergei Koultchitskii commento di lordbluto |
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Solo una piccola precisazione,
la fotografia e la pubblicazione di immagini per quanto ne so non hanno nulla a che fare con la legge sulla privacy (chiedo conferma a pocket), che riguarda la gestione dei dati personali di ognuno raccolti nei modi più diversi.
Per quanto riguarda la pubblicazione non ci sono stati aggiornamenti alla vecchia normativa, in luogo pubblico si può fotografare, senza stringere eccessivamente sul singolo decontestualizzandolo, per i personaggi "pubblici" si può fotografare comunque purchè si sia in un luogo pubblico.
Infine le situazioni miste.
Se noi siamo sul marciapiede possiamo fotografare il cantante famoso al di la del cancello della sua villa, non possiamo arrampicarci su un albero con un supertele per fotografarlo nudo al bordo della sua piscina nascosta dal muro di cinta.
Lord |
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controllino di Sergei Koultchitskii commento di gparrac |
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pocket ha scritto: | Beh .. il mio corso di lauera in giurisprudenza mi dovrebbe portare a fare sermoni giuridici legati alle considerazioni espresse nel corso del dibattito, ma da praticante del genere, preferisco lasciarli perdere perchè altrimenti dovrei autocensurarmi in più di una occasione.
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Sermoni giuridici no, per favore ... ma un parere legale (gratis ... ) mi piacerebbe sentirlo, perché malgrado abbia fatto molte ricerche sull'argomento non sono riuscito a farmi un'idea chiara ed i pareri, anche su questo sito, sono veramente diversi.
Sarà forse perché noi in Italia non siamo capaci di fare norme chiare e le leggi devono essere decriptate ed interpretate?
A mio avviso la fotografia in questione è decisamente al di fuori di ciò che è consentito pubblicare ... senza arrivare a considerare la foto di un Atovelox in cui si riconosce la persona accanto al guidatore una violazione della privacy, qui si pubblica un gesto "privato" fra due persone, riprese con una focale molto lunga ...
Quando parli di focali hai perfettamente ragione: bisogna avere il coraggio di entrare nel soggetto, inserirlo nell'ambiente, cosa possibile solo con focali molto corte, a volte con un angolo di campo tanto ampio che solo ottiche specialistiche (ed estremamente costose) consentono con il digitale.
Ho fatto fotografia Street con uno zoom 19-35 sul classico 24x36 ma ben difficilmente ho ritenuto giusto pubblicarle proprio per paura di problemi di tipo legale: un tuo commento potrebbe chiarirmi le idee... |
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tre razze di Sergei Koultchitskii commento di gparrac |
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Una prima considerazione "estetica" ... se mi è consentito farla.
Le tre ragazze provengono da parti diverse del mondo ma sono accomunate da una bellezza esteriore, diversa ma egualmente apprezzabile, ma anche e da una capacità di esprimere la gioia di vivere e comunicare, senza confini.
Altra considerazione: pur essendo lo scatto "rubato" in questo caso mi sembra proprio che i soggetti ritratti non possano trovare nulla a ridire su questa foto, per cui al di là di considerazioni per così dire legali ma solo con il buon senso questa foto mi sembra pubblicabile senza problema alcuno.
Tecnicamente la foto è buona, l'uso di una focale molto lunga con un diaframma credo abbastanza aperto ha sfocato lo sfondo e l'attenzione si concentra sui tre visi, disposti a piramide ... nitidezza apprezzabile e un intervento sui colori (sempre che ci sia stato ...) non invasivo.
Bella la luce, che rende ancora più luminoso il sorriso della ragazza al centro.
Altro non credo ci sia da dire ... |
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controllino di Sergei Koultchitskii commento di frank66 |
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Sergei Koultchitskii ha scritto: | pocket mi è piaciuto tanto il tuo ragionevole commento. la legge della privacy davvero è molto vaga, approvata non da tanto ma difficilmente applicabile.
Tu parli di street classica usata da Luc Besson con Leika e 50 mm. 1,2
All'epoca non esistevano gli zoom. Lo srteet moderna is svuluppata in rami diversi dové si usano tecniche diverse(zoom compreso) anche il modo di "caccia" insegvimento o appostameno richiedono diverso tipo di attrezzatura.
sono sicuro che io partecipo in suo sviluppo. Si qualche volta entro in contatto con la gente usando il 17-35 mm. Ma ritratti di strada(gli postero in segvito) vengono bene con ol zoom. Grazie tuo commento valido é stato molto gradito
p.s. uso tastiera in cirillico, scrivo in tre lingue e spesso sbaglio, sorry. |
Per via della tastiera in cirillico ti e' uscito il nome di un regista al posto di un fotografo...  |
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pera di Sergei Koultchitskii commento di Sergei Koultchitskii |
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debo bravo!stai provando "leggere" questa foto ! fatta da vicino(e lo potevo fare) sarebbe stata piu concreta, ma meno "artistica" e piu cesurata. Per puro caso la foto ha senso piu profondo, persona in ombra (simbolo di stacco, caduta) sulla scala che va giù, ma ancora a metàstrada, non tutto è finito... |
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controllino di Sergei Koultchitskii commento di Sergei Koultchitskii |
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pocket mi è piaciuto tanto il tuo ragionevole commento. la legge della privacy davvero è molto vaga, approvata non da tanto ma difficilmente applicabile.
Tu parli di street classica usata da Luc Besson con Leika e 50 mm. 1,2
All'epoca non esistevano gli zoom. Lo srteet moderna is svuluppata in rami diversi dové si usano tecniche diverse(zoom compreso) anche il modo di "caccia" insegvimento o appostameno richiedono diverso tipo di attrezzatura.
sono sicuro che io partecipo in suo sviluppo. Si qualche volta entro in contatto con la gente usando il 17-35 mm. Ma ritratti di strada(gli postero in segvito) vengono bene con ol zoom. Grazie tuo commento valido é stato molto gradito
p.s. uso tastiera in cirillico, scrivo in tre lingue e spesso sbaglio, sorry. |
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pera di Sergei Koultchitskii commento di debo |
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bella, con lei illuminata mentre siede in una area all'ombra....
Bella la composizione, non vedo nemmeno lo schiacciamento del tele.
Capisco anche il senso del tuo titolo, documentere x non fare di finta niente ecc ecc.
Solo che, dato il taglio della foto, l'attenzione di chi guarda è tutta sul luogo, sulla scala, e l'attività del soggetto non è così rilevante. Sarebbe stata la stessa foto con una persona che leggeva.
Per avere quel senso che dici tu, occorreva includere qualcos'altro, che so, la gente che passava al di sopra, così si avrebbe avuto il senso della persona che si autoespelleva....
Come dire, è al solito una bellissima foto, ma non ha per me la forza della testimonianza sociale, troppo "bella" |
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controllino di Sergei Koultchitskii commento di _NN_ |
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Beh .. il mio corso di lauera in giurisprudenza mi dovrebbe portare a fare sermoni giuridici legati alle considerazioni espresse nel corso del dibattito, ma da praticante del genere, preferisco lasciarli perdere perchè altrimenti dovrei autocensurarmi in più di una occasione.
Il discorso che rivolgo all'autore dello scatto è prettamente legato a quelli che posso definire canoni della street. Ho notato che per realizzare molti dei tuoi scatti utilizzi uno zoom piuttosto spinto. In molti casi il risultato è anche gradevole (in questo a mio avviso un po' meno), ma non è il genere di foto che ci si aspetta di vedere in questa sezione.
Non si può parlare dell'uomo nell'ambiente in cui vive, stringendo sull'uomo e dimenticando l'ambiente. A monte quindi c'e' una scelta errata della focale.
Io ti consiglierei di lasciare a casa lo zoom e di non superare i 50 mm (equivalenti). La maggior parte degli scatti appartenti a questo genere si realizzano con una focale prossima ai 35 o ai 50 mm (a seconda dei gusti).
Non è solo un canone astratto, quanto piuttosto uno strumento per catturare quanti più dettagli possibili del mondo in cui il soggetto vive (e se si vuole raccontare le storie dell'uomo in strada la strada non può mancare).
Tra l'altro, in questo modo, l'approccio alle persone è molto più trasparente, nel senso che non ci si nasconde appostati a diecine di metri, ma molto spesso si entra in contatto diretto con il soggetto e con l'ambiente e questo, ti posso garantire, nel risultato finale si sente e si vede, contribuendo a dare spessore alla foto.
Insomma per fare street bisogna avere il coraggio di entrare nella scena ...  |
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pera di Sergei Koultchitskii commento di Sergei Koultchitskii |
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Firenze, centro 14.50 fra Ponte vechio e Ponte alle Grazie
non dobbiamo parlare ad ogni angolo di questo, solo ai nostri figli, amici, cari. Ma non dobbiamo chiudere occhio e fare finta che non esiste. Io ho visto questo alle tre di giorno e probabile non solo io.
nikon D200, nikkor 70-300, x2 distanza 200 m circa |
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controllino di Sergei Koultchitskii commento di Sergei Koultchitskii |
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gparrac non sei stato per niente duro. hai solo presentato tuo punto di vista.
per me la fotografia è libertà, uomo e donna non sono riconoscibili in questa foto. dopo aver finito corso di DEA foto a Firenze di street photografy conosco essatamente la vaga legge della privacy applicabile per la street photografy, so che non posso fotografare attraverso finestre e in luoghi privati. i paparazzi fanno le foto di gente famosa a scopo di lucro, non é il mio caso. la vita non è solo rose e fiori, non è sempre dolce, cosi anche la fotografia non è solo dolci ragazze nude e bellissimi tramonti romantici. ogni tanto la fotografia, come la vita, é uno schiaffo di realtà specialmente lo street. (non parlo di questa foto). mi piace vedere la vita senza falso perbenismo cosi come é, anche se tutti la vogliamo più bella. per questo faccio le foto a drogati, malati mentali, sdentati, grassi, fichi, vanitosi....senza sarcasmo_ ma loro esistono e io li vedo, non chiudo gli occhi e faccio finta che non ci sono. la mia prossima foto (pera) la dedico a te e vorrei il tuo parere sincero. spero che non sono stato ne duro ne invadente, ho solo spiegato come io vedo la vita che mi circonda e perchè non sempre faccio foto "dolci".
rispettando tuo parere Sergei |
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controllino di Sergei Koultchitskii commento di carlen |
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La foto non e' niente di che ...anzi .....pero' tutto questo polverone.....boh?
Non vi sembra che la ragazza stia guardando verso la macchina fotografica? Non puo' essere che conosca anche il fotografo? Non e' che alla fine risulta uno scatto "non rubato" ?  |
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controllino di Sergei Koultchitskii commento di frank66 |
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gparrac ha scritto: | frank66 ha scritto: | A parte l'aspetto etico sottolineato da gparrac (che però si dovrebbe allora estendere a buona parte dei cosiddetti 'ritratti rubati', indipendentemente dall'atteggiamento intimo o meno dei protagonisti, quindi forse meglio non pensarci....) io semplicemente non incoraggerei foto di questo genere, che, anche se sul momento possono far sorridere, poco hanno a che fare con la vera ricerca fotografica.
Ciao
Frank  |
Scusa se rispondo a Frank66 ... no, la cosa è diversa: un ritratto rubato in alcuni casi trova giustificazione, anche se la questione è piuttosto controversa.
Il criterio da seguire è per me quello di considerare se la persona ritratta sarebbe o meno felice di vedere la sua immagine pubblicata.
Spesso ho visto fotografie in cui il soggetto appare per così dire consenziente ad essere fotografato, ed ho poi saputo dall'autore che dopo la fotografia c'è stato un dialogo.
Qui invece c'è la possibilità di avere documentato una scappatella extraconiugale o un tradimento ... questo a livello di ipotesi, naturalmente.
Anche nella Street Photografy ho visto lavori estremamente rispettosi del soggetto fotografato, un atteggiamento di amicizia e di simpatia verso le persone ... ed anche la capacità di comunicare emozioni.
Qui l'approccio mi sembra quello di spiare l'intimità di una persona dal buco di una serratura e questo ha ben poco a che fare sia con la Street Photography che con la fotografia in generale.
Mi rendo conto di essere stato piuttosto duro ... ma non intendo nascondere quello che è il mio modo di pensare, che può essere o meno condiviso. |
Hai perfettamente ragione. Prima ho accennato a questo aspetto con troppa fretta e superficialità. In effetti, non sono esperto, quindi correggimi se sbaglio, dal puto di vista strettamente legale, sempre per il principio di privacy, qualunque foto dove la persona sia riconoscibile (eccezion fatta per i personaggi pubblici), credo non potrebbe essere pubblicata senza il consenso dell'interessato. Per sua natura la legge infatti non puo' tenere in cosiderazione il concetto di presunto consenso implicito. E in ogni caso, dovremmo anche pensare che, in linea teorica, anche chi per strada accolga il nostro scatto con un sorriso, non è detto che sarebbe contento se sapesse di essere successivamente pubblicato sul web. In questo senso anche l'approccio franco e di simpatia verso il soggetto da solo non basterebbe a sentirsi autorizzati a pubblicare. Insoma, come hai detto tu, la materia è senza dubbio molto complessa e articolata. Dal punto di vista dell'etica di chi fotografa, le tue considerazioni sono giustissime; la strada più onesta da seguire è quella del buon senso, del rispetto del prossimo e dell'autocensura fotografica in tutte quelle situazioni dove la foto denigrerebbe o mancherebbe di rispetto in qualsiasi modo alla persona che ci troviamo di fronte.
Ti ringrazio di aver sviluppato questo discorso e avermi dato la possibilità di riflettere meglio sull'argomento.
Ciao
Frank  |
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