|  | Commenti |
---|
 |
Bilbao di morice commento di Rebis |
|
Corinna ha scritto: |
Che posto è?
EDIT: BILBAO, sì, ma cosa? |
Sta dietro al Guggenheim... è la passeggiata lungo fiume. Quella specie di "torre" in realtà non è funzionale al museo. Serve solo per "inglobare" il ponte verde che vedi dietro, altrimenti il Guggenheim sarebbe stato troppo diverso da quello che gli stava intorno.
 |
| |  |
Bilbao di morice commento di Rebis |
|
FotoFaz ha scritto: | La struttura bianca, quella ruggine ed il ponte (potevi forse dargli un po più di spazio) sono davvero molto belli.
Peccato per lo sfondo che rovina dei così bei soggetti.
Sicuramente un angolo di architettura urbana che merita un reportage!
Ciao |
Concordo in ogni singola virgola. In più rinnovo i complimenti per i colori.
P.S. quella "porta" rossa è la "proiezione" della statua che cammina con le mani in tasca che sta dietro (all'incirca dove passa la bici) e che tu hai impallato...
Non potevi mettercela?
Ciaooo  |
| |  |
Uomo con Cilindro di Rebis commento di Rebis |
|
Mat_B ha scritto: | molto bella ma cornice orribile... |
Grazie. La cornicie è la mia prima cornice ho appena imparato a mettercela leggendo qui http://www.photo4u.it/viewtopic.php?p=21166#21166
Ovviamente ancora devo provare a fare cose più elevate... erano le due di notte quando ho postato questa e non ce la facevo a corniciarla meglio  |
| |  |
attimi di vita quotidiana di matte900 commento di Rebis |
|
L'idea è buona, i pezzi della composizione ci sono tutti... avrei fatto di modo che l'uomo stesse più a sinistra tra il palazzo bianco ed il nero, sotto a destra del lampione (dovevi spostarti rapidamente a destra).
Hai litigato con la compressione? Per il resto hai avuto l'occhio di capire che c'erano i pezzi della composizione. Realizzazione meno accorta.
Un ultima chicca: non sempre è una bell'idea mettere 1024 il lato lungo. Qui io devo scrollare continuamente per vedere la foto "intera" il che innervosisce. Se la facevi tipo 800 lato lungo la vedevo meglio e tu alzavi la qualità della compressione...
Alla prossima
 |
| |  |
venezia Classica di marco1969 commento di Rebis |
|
Picard ha scritto: | Venezia è sempre incantevole. Lo scatto è "pulito" ma mi sembra che gli elementi siano troppo compressi. E' solo un gusto personale. Molto valida la saturazione del colore. |
Giusto.
Poi se puoi eliminare in PS quel pezzo di gondola in basso a dx e le due antenne in alto a sx è ancora più "cartolina"  |
| |  |
and nothing around me di Odilia Liuzzi commento di Rebis |
|
Una foto di un essere umano, singolo, irripetibile, unico, che viene replicato quattro volte (ma in realtà all'infinito) in stile warholiano ( http://www.mcachicago.org/MCA/Education/Teachers/Book/images/Warhol-big.gif ) quasi per essere seriale, riproducibile, fruibile dalla massa (con la variante della maschera "graffiata").
Quest'esigenza di farsi capire e disporsi in una condizione "predigerita" al fine di essere assimilata facilmente dal più distratto degli osservatori, è tipica di chi domina l'arte di trasmettere informazioni.
Il decentramento opportuno della suddivisione dà proprio quest'idea di continuazione all'infinito, come un canone eternamente ascendente di Bach. I graffi orizzontali catalizzano il movimento verso quelle striscie di coscienza che sono al di là del visibile, oltre lo schermo, più a destra. L'egocentrismo dell'immagine è poi evidente: addirittura si taglia il cappello, orpello inutile e digressivo, che infastidisce la forte presenza di quell'io che per un istante ci appartiene; poi lo spettatore prosegue oltre, alla prossima opera della galleria, ma un pezzo rimbombante di quella figura umana in eterna ascensione, è rimasta, selvaggia ed urlante, nella mente.
 |
| |  |
ciaspole 10 di Sphinx commento di Rebis |
|
Sphinx ha scritto: | wow! il tuo lavoro di 20 secondi ha dato un bellissimo risultato!!
(scusate per i post simili lo so non piace neanche a me infatti le ho postate in 2 momnenti diversi :s ) (ops)(ma..ok ok capito) |
No, ma tranquillo... è solo che la mancanza di limiti invoglia a mandare. Lo dico (non ho autoritas alcuna ovviamente) solo perchè a me piace commentare e se vedo tre foto di fila so già che non le farò tutte.
Photoshop lo sai smanettare? sennò ti indico links di tutorial fichissimi sparsi per il nostro sito (ci sono i mostri qui, sai?)... Altrimenti con il tasto cerca ti cerchi da solo livelli, maschera di contrasto, channel mixer, etc.
Alla prossima  |
| |  |
Uomo con Cilindro di Rebis commento di Rebis |
|
grazie.. era troppo peculiare per buttarla; la finestra l'ho odiata pure io.
In pw ho solo mosso i livelli per far comparire questa grana. Non c'ho messo altro ma è evidente che de notte viene così. L'importante è che passa qualche sentimento  |
| |  |
| |  |
Hologhost di Rebis commento di Rebis |
|
Il mio primo ritratto qui postato. Proviene da una sessione street... |
| |  |
tajmahal_agra_india di mattgaro commento di Rebis |
|
Il Taj è una delle meraviglie del mondo. Non può venire male una foto al Taj Mahal! La grana peculiare mi fa pensare più ad una visione di sogno che ad una cosa reale, e questo è una scelta tua, gli alberi invece sono sottoesposti.
La sola cosa che veramente non capisco è (come penso si chiedono tutti quelli che stanno vedendo la tua foto) perchè non hai fatto quel dannato passetto a destra.
 |
| |  |
ciaspole 10 di Sphinx commento di Rebis |
|
Questo è il migliore dei tre. Nel senso che è il più suggestivo e trasmette il messaggio più forte.
Premetto che postare tre foto di fila dello "stesso tema" sarebbe da evitare (ormai lo diciamo tutti allo spasmo, ma ovviamente siamo 7000 e non tutti lo hanno recepito ancora) per i semplici motivi che non riceveresti commenti su tutte le foto e che mandi indietro di tre posti le foto degli altri. E' sempre bene scegliere la foto migliore o in alternativa postare in Reportage.
Finito il polpettone passiamo ai dati tecnici: l'orizzonte è ben posizionato. La neve non ha quasi pixel bruciati e questo è un graaaaaaaaan merito della foto che è tutta neve. Le figure umane sono riconoscibili e suggestive, così disperse nell'immensa moltitudine di neve. Il cielo è poco dettagliato ma è un giusto compromesso.
Non hai praticamente postworkato. Io ti invio una mia versione corretta nei livelli, nella maschera di contrasto e in una soppressione della dominante.
Naturalmente ho fatto tutto in automatico senza perderci più di 20 secondi (infatti ho perso informazioni sulle ombre per guadagnarle nel cielo e ho saturato troppo quel riflesso bianco in alto a sx). Tu dovresti invece trattare separatamente cielo e terra nei livelli e nei colori.
Comunque la mia versione serve a mostrarti che c'è ancora molto da recuperare nella tua prima versione che in particolare risulta troppo "smooth".
In definitiva mi piace molto l'aria che ha la tua foto, solo ci avrei lavorato di più in pw  |
| |  |
Villasimius_02 di jallu commento di Rebis |
|
I raggi divini. Un classico mai scontato!
La foto è storta e come forse saprai il mare è una di quelle poche cose che difficilmente fanno eccezione (praticamente bisogna per forza metterlo dritto). i colori sono molto belli e la definizione è notevole.
La mancanza di un soggetto umano o di una particolarità (se non il panorama) tuttavia relega la foto nella categoria dei paesaggi da desktop. Uno scatto buono tecnicamente ma privo di spunti per una critica più approfondita.
A me piace ma senza qualcosa che trattenga la curiosità dello sguardo rimane un teatro vuoto.
Alla prossima
 |
| |  |
Red light and shadows di Antonio De Santis commento di Rebis |
|
Antonio De Santis ha scritto: | PS Per chi ha il pollice verde: come si chiama questo stupendo fiore? |
Ti giuro che lo sapevo.... ce l'ho sulla punta della lingua (non è "francobollo")... Porc...
Bellissima foto. Nel complesso scuretta ma è proprio questo che rende l'atmosfera così intima col fiore. Il supercontrasto che "stacca" il petalone dallo sfondo sulle prime mi ha quasi creato "disagio" ma dopo un po' che guardavo l'effetto è sparito.
Sei il mio MacroMan preferito.  |
| |  |
la bestemmia di riemann di hologhost commento di Rebis |
|
ziopino93 ha scritto: | a me sembra una coccinella su una tovagia  |
Tu ci scherzi ma quella che hai espresso è una visione "Zen" della realtà. Il famoso modo "Ulteriore" di interpretazione che è importantissimo (famoso trittico MIU cioè modo Meccanico, modo Intelligente e modo Ulteriore). Ci sarebbe da scrivere un trattato sull'interpretazione dei messaggi. Notiamo incidentalmente che tutto ciò non è off topic con la fotografia (come un ingenuo potrà pensare) in quanto quest'ultima è una delle regine della trasmissione di informazioni dei nostri tempi.
Ciaoo  |
| |  |
la bestemmia di riemann di hologhost commento di Rebis |
|
Ho visto che già c'è stato un link che getta luce su questo argomento piuttosto inaccessibile a chi non possiede gli strumenti opportuni. Il mio ritardo è dovuto al fatto di non poter editare formule in questo post (non sono in grado io oppure non si possono usare?). Tenteremo di fornire delucidazioni senza entrare troppo in un formalismo che taglierebbe fuori, di fatto, il 90% di voi.
Pe comprendere quello che vedete sopra è necessario introdurre il concetto di "mapping" ovvero di trasformazione conforme. Tutti sanno fin dalle elementari che un punto in un piano si può individuare con una coppia di numeri detti coordinate (Figura 1). In particolare se gli assi coordinati sono individuati da versori (i vettori di "lunghezza" unitaria) perpendicolari, gli assi diconsi ortogonali. A parte questa ultima distinzione inessenziale, dovrebbe essere dunque chiaro a tutti che ogni punto del piano è individuabile da una coppia di numeri reali che formano un unico oggetto a due valori, che può anche essere visto come un elemento dell'insieme di tutte le coppie di numeri reali. Questo è vero solo DOPO che si è fissata un base (due versori linearmente indipendenti, cioè non paralleli) a cui le coppie di numeri si riferiscono.
In gergo tecnico si dice che sussiste un isomorfismo tra i punti di un piano e gli elementi dell'insieme di tutte le possibili coppie di numeri reali (insieme che viene solitamente chiamato R²).
Naturalmente anche su superfici non piane si possono definire altri tipi di coordinate, per esempio la latitudine e la longitudine terrestri servono ad identificare un punto sulla superficie della terra che è in prima approssimazione una sfera (in realtà è un geoide). Ma il bello viene proprio qui: se si tenta di stabilire un isomorfismo tra gli elementi di R² ed i punti su di una superficie a curvatura differente da zero, non è così scontato che la rappresentazione cartesiana sia la migliore. In effetti per individuare i punti su di una sfera è molto meglio usare coordinate sferiche.
Adesso si può notare che in un piano è sempre possibile indicare i punti in coordinate polari come in Figura 2 cioè ogni punto è individuato da una coppia di numeri dei quali il primo (rho) è la lunghezza del segmento tra l'origine ed il punto, ed il secondo è l'angolo tra tale segmento e le ascisse.
Tutto ciò porta naturalmente a pensare di poter "proiettare" tutti i punti di una sfera su di un piano. Ed in effetti questo è possibile: partendo dal polo Nord della sfera di Figura 3, si vede che ogni punto della sfera è in corrispondenza biunivoca con il piano che "regge" la sfera. Notiamo anche che il polo Sud della sfera è l'unico punto di contatto tra la sfera ed il piano ed è l'unico punto, dunque, che nelle due rappresentazioni avrà gli stessi valori numerici (viene proiettato in sè stesso).
Adesso ci giunge un dubbio amletico: l'infinito (che fa parte di fatto dell'insieme esteso dei numeri reali) che nel piano corrisponde ai suoi "bordi" (naturalmente questo è solo un modo di dire), da quale angolo di Figura 3 è mai rappresentato?
Risulta che l'infinito (che come detto ai fini di questo discorso è UN PUNTO come tutti gli altri) corrisponde alla proiezione del Polo Nord parallelamente al piano come si vede da Figura 4. Notiamo implicitamente che questo porta ad una indeterminazione intriseca perchè tutte le direzioni (nell'artwork proposto verso destra, parallelo alle x) della proiezione si equivalgono. Questo sfocierebbe nella spiegazione di cos'è una VARIETA' che qui mi risulta quasi impossibile dare senza usare strumenti matematici.
Allora matematicamente questo significa che il punto "Zero" in tale mapping (trasformazione, nella fattispecie del tipo w => 1/z -naturalmente per quanto detto w=infinito equivale a z=0 ed il polo sud è z=1 infatti nel mapping non cambia: w=1-) corrisponde al punto infinito (come visivamente può esprimere questo lavoro di M.C. Escher Qui)
Lo zero e l'infinito sono le due facce della stessa medaglia!!!!!!!!!! E sono qui semplicemente rappresentate "for all to see". Anche per i non addetti!!!!!!!!!!
Se questo non vi sconvolge, non siete esseri umani!  |
| |  |
Licenide su spiga di Antonio De Santis commento di Rebis |
|
Una delicatezza di composizione propria di un animo nobile.
Le gocce di rugiada sulle ali mi mozzano il fiato. La profondità di campo è ottima.
Grazie.  |
| |  |
blasfemia di hologhost commento di Rebis |
|
hologhost ha scritto: |
Senza noi la necessarietà di dio non la vedo... |
Infatti Dio è un fattore umano. Che esista o no (rispettando tutti i pareri comunque inverificabili scientificamente) il NOSTRO concetto di Dio è proprio dell'uomo e la necessità di trovargli giustificazione è insita nell'insicurezza esistenziale che ci caratterizza.
hologhost ha scritto: |
[...]però il tuo "se la mente funzionasse così" mi pare una possibilità non una necessità... ma pare proprio che la mente funzioni così.. ma non con crepe... la quasi totalità del meccanismo usa l'assenza di percezione... ti faccio un esempio pratico... muovo il braccio in alto... la sequenza è penso di muoverlo parte l'impulso e lo muovo ed ho il feedback dell'avvenuta azione... la realtà è che l'impulso è partito prima del momento in cui ho avuto la consapevolezza di decidere di alzare la mano... capisci... la consapevolezza viene dopo l'impulso... quindi se funzionasse un'idea probabilistica della mente dovremmo sperimentare non l'assenza di autopercezione che è la norma... ma la pienezza totale dell'esistenza.. l'unione di noi stessi con tutto... ovvero la divinità... non è pratico è forse non è fattibile... quindi l'assenza di autopercezione non è conseguenza dell'ipotesi "probabilistica" è il modo di funzionare proprio... forse è questa la chiave dell'anima.. chissà... |
No, non mi hai capito. Il fatto che tu cammini senza pensare ai movimenti da fare non significa che non si ha percezione delle proprie gambe. Quella è anche detta propriocezione. Ti assicuro che ci sono patologie per le quali viene meno la propriocezione di una gamba, ad esempio e si deve PENSARE a come muoverla per camminare. Ma questa non è la consapevolezza di cui accennavo. L'autopercezione (parola che usi tu) del corpo, il cervello ce l'ha continuamente, anche quando dormi, è solo che tu non ne hai informazione a livello cosciente sotto forma di pensieri. La consapevolezza d'esistere d'altronde è latente... non è che tutti i giorni ci pensi. Anzi.
Quante volte ti rendi conto di esistere "uscendo" dal gioco della quotidianeità? Questo è esattamente la visione Zen: essere consapevoli sopra le righe del quotidiano. Essere presente nelle azioni. Difficilissimo.
Ma ancora non è questo che intendevo. Quello a cui mi riferivo è la possibilità di sperimentare assenza di ESSERE frutto delle fluttuazioni quantistiche dell'anima. E' una cosa ben diversa che subire mancanza di propriocezione o di percezione di sè. Infatti mi riferivo alla mancanza frattale dell'anemos. Intendevo insomma insinuare che la percezione dell'esistenza come esseri ANIMATI, potesse essere solo simulata da un oggetto puramente materialistico quale il cervello, che in realtà fornisce queste illusioni solo come frutto laterale di uno schema ipercomplesso. Mi spiego meglio: se invece di noi fossero importanti solo i nostri geni? solo l'informazione genetica?
Se noi fossimo solo ed esclusivamente la macchina di sopravvivenza dei nostri geni? e per non farci impazzire il cervello simulasse la percezione di un'esistenza oltre il corpo? Se fosse così non avremmo forse disfunzioni naturali del giochetto che ci tira il cervello? (come tutti dovrebbero sapere, in ogni microprocesso ci sono per forza errori ricorsivi).
Io vedevo questa insinuazione nella tua foto.
Capito quello che volevo dire? Il discorso impiegherebbe un corso di laurea, perciò devo mio malgrado arrendermi alla finitezza di queste righe.
A presto. |
| |  |
Strillozzo di marcoemme commento di Rebis |
|
One_more_time ha scritto: | Quoto Rebis tranne che sul taglio.
Bella foto come sempre
OMT |
C'ha ragione: il taglio è buono. Lo sai che mi aveva fregato? La cornice... falla più piccola (se vuoi) oppure con l'ombra dal lato destro e non dal sinistro (il lato corto che ha l'ombra si "allunga" virtualmente).
 |
| |  |
limone 1 di addyrenny commento di Rebis |
|
Ti dico quello che so (pochissimo) di questo genere di foto: L'ombra sotto così non deve esserci (uso di tecniche spiegate qui: http://www.photo4u.it/viewtopic.php?p=524492#524492 ) poi i riflessi bianchi sono da eliminare. Infine se scegli di fare una foto con un grosso frutto e basta, scegli un esemplare perfetto... no? Poi passa la maschera di contrasto che non mi pare sia stata usata.
Per il resto mi aggrego a giannico: non postare mai trenta foto uguali sia per te (non riceveresti commenti su tutte), sia per gli altri (ogni foto manda le altre alle pagine dietro che vengono viste sempre meno spesso).
O metti tutto in reportage e ti verrà commentato il lavoro come un corpo unico, oppure scegli la tua migliore della serie e mandala.
Ciao e alla prossima  |
| | br> |