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autoritratto 1986 di lodovico commento di fabiopollio27 |
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Io la trovo divertente, vivace agli occhi, psichedelica.
Insomma, una piccola opera pittorica su tela fotografica.
Interessante il tuo discorso artigianale |
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Critica al buio - Foto 102 di redazione4u commento di fabiopollio27 |
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Fumo grigio e nero.
Una critica al buio di uno scatto buio è un vero esercizio di sguardo.
Ho girato il telefonino in ogni direzione a caccia di qualche idea, di qualche forma, di qualche riflessione.
Ho intravisto un volto fatto di rilevi e di ombre come sui pianeti extraterrestri, un volto animale che grida di dolore, un teatrante o un ballerino che si inchina.
La fotografia resta enigmatica ma non la definirei non riuscita se si è fatta scrutare per così tanti minuti |
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Interno porto - molo 05 di Antonio Mercadante commento di fabiopollio27 |
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Come sempre per me, ex marittimo figlio e fratello di marittimi, queste tue scene portuali dicono sempre molto.
È una scena inusuale, che molti dimenticano: una nave non nasce in acqua e nella sua lunga vita (una volta lunghissima visto che le navi di qualche decennio fa erano concepite per durare forse il doppio delle attuali) molto spesso torna all'asciutto per le "cure" talvolta per modifiche. Sempre anche per la sua "morte"
Senza il traghetto a destra la scena sarebbe stata ancora più essenziale, anche nei colori.
Ma per me è un'immagine molto bella, che si lascia guardare.
In cui l'assenza e il vuoto, l'asciutto, la fan da padroni ed evocano più di una riflessione. |
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s.t. di fabiopollio27 commento di fabiopollio27 |
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Luigi Gargiulo ha scritto: | Sembra caotica, ma non lo è, la gente in questo scatto, non distrae, l'attenzione ricade perfettamente sulla suora e al suo sorriso.
Ma la street la fa l'espressione del ragazzo, che sembra sorpreso nel vedere la suora intenta magari in una video chiamata.
Molto divertente, complimenti  |
Grazie Luigi
Era una scena divertente in una piazza dove tutti facevano selfie col duomo alle spalle.
Probabilmente uno dei luoghi dove ci si può divertire di più a guardare scene simili.
Grazie ancora! |
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L'ultimo caffè (con paesaggio) di fabiopollio27 commento di fabiopollio27 |
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Alle fotografie a volte affidiamo una piccola sinfonia di ricordi.
Ho scattato queste due fotografie l'ultima volta che ho pernottato nella casa dei miei nonni, defunti ormai da qualche anno e prima che questa venisse sgomberata e venduta, quindi completamente smantellata e ristrutturata.
La casa, fino a quell'ultimo risveglio, era rimasta completamente intatta con addirittura del cibo a lunga scadenza ancora in dispensa, gli armadi pieni di vestiti, le fotografie dei defunti insieme alle immancabili immagini sacre davanti alle quali mia nonna Adele, devotissima, teneva sempre una candela accesa.
Se da un punto di vista estetico e fotografico hanno chiaramente dei limiti considero queste due fotografie il meglio che io sia riuscito a fare in fatto di recupero e conservazione dei miei ricordi.
In questa sento le voci del paese, rivedo il Monte Vico Alvano con la sua croce e bruciato più volte.
Rivedo scene indelebili: mia nonna al lavabo in veranda che lava i panni, io che gioco con l'unico oggetto che ricordasse un giocattolo in casa: il cestino delle mollette.
Potrei continuare per molte, molte righe e forse questo non è il luogo più adatto.
Nessuna altra fotografia mia , anche più ispirata e tecnicamente riuscita, genera così tanti ricordi |
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La porta della terra promessa di fabiopollio27 commento di fabiopollio27 |
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onaizit8 ha scritto: | Ciao Fabio, Io faccio una lettura diversa di questa fotografia.
Le due palme, seppur spaurite e sciagurate insieme all'arco disegnano un passaggio, confine, una frontiera. Innocue all'apparenza. Prima di esse la sabbia e una passerella semidistrutta. Oltre ancora sabbia ma poi s'intravede il mare con una linea dell'orizzonte quasi evanescente in quella del cielo.
Non importa se la "porta" sia povera, o possa apparire improbabile o immotivata. L'attraversamento di una porta è sempre un passaggio cruciale.
Si chiude un mondo e se ne apre un altro.
Basta pensare ad "apriti Sesamo" o ancora meglio alla moglie di Lot, nipote di Abramo che in fuga dalla città che stava per essere cancellata dalla Giustizia Divina sciupò l'opportunità che le era stata data di salvarsi perchè in prossimità della porta si fermò a guardare indietro la città che abbandonava, i ricordi o chissà cosa. Ebbene la sua incertezza le costò cara. In un istante fu trasformata in una Statua di Sale e non scampò allo scempio
Allora immagino quelle due palme come una porta della coscienza. Se un giorno venissimo chiamati a fuggire e salvificarsi da ogni forma di male e corruzione a patto di non voltarsi indietro, di non provare nemmeno un grammo di nostalgia per la nostra forma terrena così improvvida e peccatrice sapremo guardare dritto e rinunciare a tutte quelle che ci appaiono le nostre ricchezze apparenti vacue e illusorie? Sapremo tenere lo sguardo innanzi senza indugio attraversando una porta verso l'ignoto, senza promesse di futuro se non la cosa possibilità di salvarsi? Reggerà la nostra coscienza e la sua presunta purezza di fronte a questa ipotesi e di fronte a quest'Atto di Fede senza promesse e senza firme su contratto?
Quella luce sparpagliata nel cielo, quell'albore pallido mi direbbero di si. La Luce è l'unica certezza che può indicare un cammino. Altrimenti è buio e nel buio scompare ogni forma di esistenza, ogni forma di ricchezza, persino la nostra immagine.
La foto per me è una Grande Domanda.
Per me è una foto interessante al di là di ogni aspetto estetico e tecnico.
Buona serata. Tiziano |
Grazie anche a te Tiziano
Certi tuoi contributi sono di enorme interesse e di grande profondità d'animo.
Ciò che ha attratto il mio sguardo su quella porta trova conforto in quel che dici anche se, come spesso accade, tu riesci ad andare oltre (a conferma che la grandezza di ogni immagine a volte sta più nel come la si guarda che negli intenti di chi la compone).
Ciò che in me ha ispirato fotografia e titolo è l'idea di una terra ambita dai migranti ma in cui molto spesso chi appena varca la porta è respinto, accolto nel caos o addirittura costretto al prosieguo della fuga.
È quel caos appena oltre il passaggio che ha attirato il mio sguardo, mi ha fatto immaginare una folla che arriva, passa e caotimente si disperde.
Pensavo alla delusione di ogni migrante, forse anche alla mia che quasi vent'anni fa emigrai al nord convinto di trovare "l'America".
Quell'idea di terra promessa in cui non credo più da anni neanche io.
Ciao e grazie |
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La porta della terra promessa di fabiopollio27 commento di fabiopollio27 |
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1962 ha scritto: | Il triangolo di luce in alto a dx bilancia il triangolo di piastrelle sparse nell'angolo opposto. La centralità sia della composizione 50/50 sia della porta. La stranezza di questa struttura metallica è rinforzata dalla presenza dalle due palme che si ergono a fianco, unici elementi verticali in questa distesa di nulla.
La poca luce non mi infastidisce perchè a mio parere qui non si è a caccia di dettaglio. Qui a mio avviso entrano in gioco sensazioni emozioni. Solitudine, il fascino discreto del minimalismo Una porta sul nulla e che al nulla sembra condurre.
Potrebbe essere una foto di Ghirri, ricorda molto quello stile.
Mi piace molto
Preferita
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Grazie Claudio
Mi era sfuggito il tuo graditissimo commento! |
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Autoscatto su spiaggia II di fabiopollio27 commento di fabiopollio27 |
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Ringrazio tutti per il tempo speso su questo scatto, per il gradimento e in particolar modo Alessandro (Randagino) che mi ha fatto riflettere sulla scelta, probabilmente eccessiva, di sfocare troppo la parte più vicina.
Volevo evitare che l'immagine apparisse troppo piatta ma condivido il suo pensiero a riguardarla meglio ora.
Probabilmente, a rifarla, proverei a chiudere un po' il diaframma e magari a dotarmi di apparecchiature per scattare a distanza
Grazie a tutti. |
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Autoscatto su spiaggia II di fabiopollio27 commento di fabiopollio27 |
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onaizit8 ha scritto: | Mi piace molto questa foto. Anche il tuo passo sembra leggero e spensierato con lo sguardo attratto dalla contemplazione dell'orizzonte marino.
precisa la composizione, con la via di fuga a rimpicciolire e tu esattamente al centro.
Giacchè lo scatto mi piace e ritengo che abbia ulteriori potenzialità o possibilità di interpretazione in post produzione mi sono permesso di elaborarla come la vedo io.
Te la allego speriamo che tu gradisca questo ulteriore contributo al tuo scatto e alla tua bella proposta.
Ciao, Tiziano  |
Ciao Tiziano
Grazie del contributo, graditissimo
Avevo anche io composto una versione b/n, non troppo dissimile dalla tua, che non ho proposto per non tediarvi con troppe varianti sullo stesso tema.
Grazie mille |
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s.t. di fabiopollio27 commento di fabiopollio27 |
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lodovico ha scritto: | In effetti ci sono tutti gli elementi per una street simpatica.
I due soggetti con l'immancabile cellulare in mano ma cono usi ed atteggiamento differente.
L'espressione un poco perplessa del ragazzo è sicuramente il fulcro della scena.
Un saluto. |
Grazie Lodovico! |
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