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Solo questo, l'ultimo... di Zen lento commento di Rebis |
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secondo il mio umilissimo parere non serve lavorarci mezz'ora sopra... basta creare in bn, croppare per levare tutto, ritoccare per modificare col timbro i difetti e modifica dell'espressione del viso (in particolare le labbra) per dare risalto all'idea di "sconfinata dolcezza nell'accettazione del destino", e maschera di contrasto con alta soglia.
Ditemi se sbaglio...
P.S. magari resta da sfocare le mattonelle... |
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eur di eljuliet commento di Rebis |
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E' una bellissima scelta compositiva, con l'angolazione giusta del colosseo quadrato. Il contrasto cromatico mi piace un casino ma non capisco perchè così tanto rumore nel cielo... l'hai scannerizzata?
P.S. ma sti risultati? |
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Racchiuso tra i palazzi di IreK commento di Rebis |
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Va bene irek... hai composto molto bene con la torre e la chiesa che si bilanciano lungo la diagonale. Probabilmente avrei tagliato a destra subito dopo la facciata della chiesa.
Per la compressione usa ps salva per il web... ma usali tutti i 310k... 800 per il lato lungo così guadagni in qualità...
Spero che prestissimo se beccamo...  |
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la bestemmia di riemann di hologhost commento di Rebis |
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hologhost ha scritto: | andrearusky ha scritto: | ammazza 10 minuti di render per sta robbba?
p.s. esiste ancora gente che usa lightwave ?  |
mi sono invaghito come l'ape del polline del fiore di loto, che esplode nella primavera della vita, della tua prosa attenta e cotantemente melodica, al pari sì della più degna esternazione poetica che mai vi fosse degno talo pertugio, ricavato nell'aere di internet, dalla creazione a questa parte.Ebbene nè la miseria dello numero delle parole, nè lo cencettuo, all'apparir esiguo, di cui l'autore si bea e crogiuola, all'interno dell'arcano ermetismo ivi invulso, puotono far vacillar lo valore di tal lignaggio. Come lo pastore che tra le pecure sà oramai, provato dall'anni e dall'esperimenta e dallo ingegno, quale sia lo sceglimento meliore pe la continuazione della sue possedimenta.. così lo autore, che ivi si mostra allo pubblico, abbia avuto lo core e la raggione così avvedute, come lo pastore, nello scegliere le melio parole, e donar allo lettore le instrumenta atte a misurarsi con l'opra grafica, dello ingenuo e spavaldissimo artista visionario e visualio c'offende con tale ardire lo pubblico putore dello forum..
in veritas james antanis |
Me so' troppo incastrato nel leggere quanto sopra... |
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Uomo con Cilindro di Rebis commento di Rebis |
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Puleggia ha scritto: | Molto bella... ma è un concierge (o come diavolo si chiama) all'ingresso di un albergo o... ? |
Io penso proprio di sì ma senza albergo... magari aveva staccato e stava tornando alla macchina... bò  |
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Bilbao di morice commento di Rebis |
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Corinna ha scritto: | Rebis ha scritto: | A quanto ne so tralicci e supporti. Dovrebbe essere cava dentro, anche se ho un leggero dubbio sulla possibilità di salire una scala posta all'interno... non me lo ricordo bene, era tempo fa... cmq è sicuramente una soluzione architettonica per inglobare il ponte verde...  |
Ma dai, che storia  |
Hehehe... già. Guarda se ci vai al Guggenheim di Bilbao ti prendi il telefonone grosso che ti danno come guida (tanto è compreso nel prezzo) e lì ti senti la spiegazione dell'edificio intero, con tanto di possibilità di uscire fuori col telefono stesso (tanto gli lasci il documento).  |
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doppio sogno di KATIA MORO commento di Rebis |
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Perchè si ha percezione del tempo che scorre nello speccio? Perchè l'immagine di noi riflessa è sempre "crudele" nella sua schiettezza? Lo specchio è la prima forma di autocertificazione, di affermazione del sè.
Con lo specchio si possono correggere errori di postura (mirroring): ad esempio in vista di un colloquio, se si sa di doverlo affrontare in piedi, allo specchio vi vedrete oscillare e con lo sguardo periferico. Tutte cose da evitare perchè mostrano la vostra insicurezza.
Nello specchio viene riflessa poi l'immagine del mondo. Ma non è un immagine normale, ad un più attento sguardo ci si rende subito conto che qualcosa non va per il verso giusto; nello specchio qualcosa ha un'aberrazione cosmica, un qualcosa di fastidiosamente morboso nella sua innaturalezza.
Ma come, voi direte, l'immagine della realtà non ha la stessa "sicurezza" della realtà stessa? La mia stanza riflessa non mi fornisce la stessa tranquillità delle cose familiari che ivi sono contenute? La risposta giace in una questione di simmetria. Nel limbo del vostro cervello sapete che quegli oggetti vi sono alieni, sono differenti da quelli che vedreste se vi voltaste.
La risposta sta di nuovo nella simmetria delle cose. Si dice che lo specchio scambia la destra con la sinistra ma in realtà se voi poteste specchiare anche i vostri organi interni, vedreste che il cuore sta ancora alla vostra sinistra. Alla VOSTRA, non alla sinistra dell'immagine. quello che succede è che voi tentate di dare un'illusione a voi stessi percependo la profondità nelle cose specchiate. Queste ahimè non possono essere tridimensionali, appartengono invece al piano. Le immagini non sono REALI, non potranno mai essere raccolte su uno schermo.
Chi è dunque costui, che vi somiglia ma che è talmente tanto alieno da non sembrarvi di conoscerlo? Perchè per riconoscere la nostra immagine basta guardare lo specchio ma per riconoscere noi stessi bisogna guardarsi NEGLI OCCHI?
Quando lo sguardo di questa donna, intenta a pettinarsi, vaga nell'immagine riflessa nulla può turbarla. Quando invece il suo sguardo cattura il suo sguardo si ipnotizza. La messa a fuoco va oltre la superficie dello specchio, diventa incantato. Il cervello mette in loop questo stimolo visivo e si entra in una nuova percezione del tempo. I pensieri diventano coscienti ai massimi livelli, tanto che in qualche caso il soggetto parla senza rendersene conto. I pensieri di quel momento diventano tutto il nostro universo. Stiamo parlando con noi stessi. Non è patologico: in quei momenti vi scoprirete a domandarvi delle cose e a rispondervi come in un colloquio surreale con il vostro amico dello specchio.
Tanto più è in essere una decisione importante nella vostra vita, tanto più discuterete con voi stessi. Quello che ho fatto, quello che devo fare. Vi continuate a consigliare con l'unico che vi conosce nell'anima. Ma un oggetto impertinente ha fotografato l'attimo. Lo ha scoperto. Ha mostrato agli altri una cosa che vi apparteneva. Lo spettatore riconoscendosi nell'azione (queste sono cose patrimonio dell'umanità) si incanta e vuole penetrare il segreto. La domanda più banale del mondo: "cosa stavi pensando?" nasconde qusto colloquio mentale tra voi e l'autore della foto.
Qui transita la gloria del mondo: nella comprensione e nella compassione reciproca.
La foto a colori è più adatta a trasmettere quest'identificazione del soggetto con lo spettatore.
Il pensiero che hai scritto, ispirata, l'autrice va letto idealmente scambiando "lo specchio" con "io".
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Acca Larentia di Rebis commento di Rebis |
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flurry ha scritto: | Chi si sente...
Fatta in raw o scatti sempre in jpg? Nel primo caso dovresti sistemare le CA sulla siluette della lupa. Sempre sul contorno della lupa vedo un bel po' di aliasing...giocato troppo sui livelli?
Il bn ci stà tutto solo che così sembra più un grigio-nero, in questo la giornata non ti ha aiutato...
...prova applicando un bel filtro fotografico (prima della conversione) per avere un'idea di massima senza scomodare i canali.
Ossequi alla signora. |
hehehe... grazie per le dritte e gli ossequi... senti un po' ma se compramo un degradante ed un polarizzatore? uno io uno te e se li scambiamo alla bisogna? così in giorni come questi je allessamo l'esposizione... |
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La giostra parigina di Walter Lo Cascio commento di Rebis |
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P.S. Dato che vedo commenti divergenti specifico che io non sono depositario della verità, solo del mio senso del bello.
Con rispetto per ogni essere senziente.
Pit. |
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Acca Larentia di Rebis commento di Rebis |
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Completamente d'accordo.
Aumentare troppo i livelli sulla sola lupa però mi sembrava avrebbe appiattito la figura. Il sole era alto nel cielo per questo l'ombra sotto.
iso 100, 1/125 e 11 (col 18-55 del kit a circa 50 di lf)... che mi dite? dove potevo fare meglio? Doppia esposizione?
Grazieeeeeeee |
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Acca Larentia di Rebis commento di Rebis |
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Acca Larentia, moglie del pastore Faustolo che sulle rive del Tevere scorse e raccolse i gemelli Romolo e Remo e li diede alla moglie in affidamento. Le varie storie si accavallano nel corso dei secoli ed Acca Larentia si sovrappone alla lupa che si narra abbia allattato i due gemelli fino all'arrivo del pastore Faustolo. In verità non è, come tradizione vuole, Romolo a dare il nome a Roma bensì il contrario: Romolo è la personificazione della Città Eterna.
Una terza versione vuole Acca Larentia come la più bella ragazza dell'insediamento sulle sponde del Tevere, che costituiva la Roma primordiale, concessa come premio al dio Ercole, avendo questi vinto una partita a dadi col custode del suo tempio.
Oggi simbolo di Roma, Lupa Capitolina, trovasi posta di fronte all'entrata degli studi del sindaco, dietro la statua di Marco Aurelio, sulla sinistra. |
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tajmahal_agra_india di mattgaro commento di Rebis |
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mattgaro ha scritto: | grazie, ogni consiglio è apprezzato!
per chi si domandasse come mai non ero perfettamente sulla linea della vasca d'acqua rispondo solo che di gente ce n'era davvero tanta e tutti volevano quella foto..ma mi piace così.
ciao!
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Ma certo... mica deve per forza essere centrata... solo che la simmetria lo voleva, l'occhio lo chiede. Comunque mi rendo conto di cosa significhi stare lì... dentro l'Alhambra, mi ricordo, era impossibile mettersi lungo una fuga senza che qualcuno rompesse le pelotas. Anyways, spero tu abbia fatto altre prese di questa visione di sogno... magari al tramonto, no?
Posta, posta che è un mio pallino il Taj...  |
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Mare e dispersi di Primo D'Apote commento di Rebis |
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Castaways and Cutouts... Una composizione molto nitida e piacevole.
Peccato la parte superiore dell'ancora non stia nel cielo ma copra quello sperone. D'altro canto spostandoti a sinistra per evitare questa sovrapposizione avresti perso la fuga della balaustra. Questione di scelte critiche. Probabilmente non si poteva comporre meglio, trattenendo il taglio.
Una seconda alternativa era di allargare ed includere tutta l'ancora. Forse la soluzione vincente ma tu solo lo sai.
A me piace molto questa nostalgia di salsedine e vento. Dell'estate che vede tutte storie di persone disposte a vivere leggermente, resta solo un'ombra lieve dipinta sulle rocce e cancellata ad ogni ondata. Io posso respirare questi marosi. Mi appartengono.
Nota negativa del tutto: il cielo. Non mi fornisce spunto, non è gradevole. Certo, non l'hai ordinato tu...
Alla prossima  |
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La giostra parigina di Walter Lo Cascio commento di Rebis |
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Conosco molto bene il posto. Proprio l'altro capodanno alloggiavo a 100 metri dalla metro la defense. Chi ha detto che è un fotomontaggio è un insicuro. Che lo pensi tranquillamente.
La foto non ha un solo, minimo punto debole. Non c'è critica che tenga. Nessuno avrebbe potuto scegliere una composizione più efficace, nessuno avrebbe potuto scegliere l'attimo migliore, nessuno il colore più nitido, ne' un cielo più magnanimo.
Non è una foto: è un quadro. Mi inchino innanzi al Tao di questa foto.
Grazie.
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Uomo con Cilindro di Rebis commento di Rebis |
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Derby ha scritto: | Un profilo che racconta un carattere, un'ombra di passaggio, pochi tratti che fanno un bello scatto, bravissimo
Sono quelli più istintivi, quelli che di solito riescono meglio: stavi tornando da un giro, dici? A me quasi sempre capita di fare le foto più riuscite fra le ultime, se non l'ultima in assoluto. Non so perchè ma è così.
Non so se questa sia stata la migliore e l'ultima del tuo giro, ma so funziona molto bene Mi ha fatto venire subito alla mente Jack lo squartatore
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Hehehe... probabilmente è la migliore della giornata (pensa le altre). Comunque hai perfettamente ragione: la foto giusta semplicemente "accade" ad un certo punto. Se ti ci trovi sei fortunato (nel mio caso) oppure abile (nel tuo) a coglierla. Jack è proprio quello a cui ho pensato...
Grazieeeeeee |
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Bilbao di morice commento di Rebis |
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Corinna ha scritto: | Rebis ha scritto: |
Sta dietro al Guggenheim... è la passeggiata lungo fiume. Quella specie di "torre" in realtà non è funzionale al museo. Serve solo per "inglobare" il ponte verde che vedi dietro, altrimenti il Guggenheim sarebbe stato troppo diverso da quello che gli stava intorno.
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ma davvero? e dentro cosa c'è? |
A quanto ne so tralicci e supporti. Dovrebbe essere cava dentro, anche se ho un leggero dubbio sulla possibilità di salire una scala posta all'interno... non me lo ricordo bene, era tempo fa... cmq è sicuramente una soluzione architettonica per inglobare il ponte verde...  |
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la bestemmia di riemann di hologhost commento di Rebis |
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hologhost ha scritto: |
la tua affermazione ha un sapore dolceamaro visto che non tanti secoli addietro nonostante la non piattezza della terra fosse stata impressa nelle menti.. si pensava comunemente che questa fosse sorretta nello spazio da una tartaruga.. e questa da un'altra tartaruga sempre più grande.. e così via...
divertente?... hmmm... secondo me anche oggi ci sono errori simili...
è triste dover ripetere sempre gli stessi sbagli...
chissà dove... |
Pensate che i libri di Bruno sono ancora nella lista "nera" della Chiesa di Roma...
La visione Hindu dell'universo, una delle più antiche cosmogonie dell'uomo, è riportata per completezza.
Il serpente che morde la coda equivale al nostro "Cronos" il liquido primordiale, la Psyché dell'universo ed è chiamato Uroburo. Il monte con i numeretti che vedete in cima non è il purgatorio (...) bensì il Monte Meru, del quale uno di questi giorni vi narrerò la stroria. |
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