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Lingue di fuoco di cagnottojack commento di Ueda |
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Sul lato tecnico mi sembra che l'esposizione sia ben bilanciata, cosa non facile in uno scatto notturno, e la nitidezza a ridisegnare le figure dei presenti sia ottima.
A livello compositivo, magari, si poteva rifilare un pò a sinistra, per eliminate quel palo dalla scena, ma non cambiava poi molto.
Per il resto, secondo me, non mi sembra che la foto racconti molto di più di quello che oggettivamente descrive, cioè uno spettacolo estivo di artisti di strada, ripreso da una posizione ottimale da spettatore.
Non riesco a vedere nel suo contenuto quel qualcosa di aggiuntivo che la renda unica, irripetibile...situazione difficile, location che spesso fa desistere i più, proprio per l'impossibilità di ottenere qualcosa di decente sul piano tecnico, su questo bisogna dartene atto...
ma il suo valore documentaristico è talmente forte che oltre a osservarla con attenzione, non riesce a emozionare più di tanto
per quest'effetto di già visto, già sfruttato sul piano di street & life vien da consigliarti che forse era più interessante il prima o il dopo dello spettacolo... |
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Self-portrait di prontomortocheparla commento di Ueda |
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Silvsrom ha scritto: | In che percentuale influisce il fatto che quelle foto sul libro siano di 64 "fotografi famosi"?(*) |
Assolutamente a nulla, sono famosi perché nominati e rinominati migliaia di volte
il libro presenta 64 pose diverse per riprendersi,
mentre quella dello specchio/metà viso è presente 64 volte solo quest'anno su queste pagine (metaforicamente ma non più di tanto)
per l'autore avere feedback contrastanti e solo un bene  |
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Self-portrait di prontomortocheparla commento di Ueda |
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Ueda ha scritto: | che vadano oltre il supersfruttato specchio... |
lo specchio...velocemente in rete ho ritrovato due foto mostrate sul libro che hanno come co-protagonista lo specchio... |
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Self-portrait di prontomortocheparla commento di Ueda |
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Dovresti riflettere l'immagine in orizzontale, le scritte sul 18/70 proprio perché difficili da decifrare rubano attenzione, come le dodici e un quarto del tuo orologio, orologio che secondo me, visto il suo colore argentato avrei escluso dall'inquadratura, ha una tonalità molto diversa dal resto, dai vestiti, dall'incarnato, dallo sfondo
Ti riprendi in una classica scena davanti allo specchio...ma ho i miei dubbi che quella sia la tua espressione quando fotografi, non si vede la tensione, ne la concentrazione che un'inquadratura richiede, anche in scatti semplici come questo.
L'autoritratto è più difficile di quello che si pensa, da poco l'editore Contrasto, nella sua collana FOTONOTE h pubblicato Autoritratti una serie di autoritratti, appunto, di 64 fotografi famosi che si sono fotografati, un'ottimo fotolibro per prendere spunti che vadano oltre il supersfruttato specchio... |
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Inukshuk di stee65 commento di Ueda |
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In effetti è molto piacevole, ammetto di aver dovuto far uso di google per avere dei lumi su questo Inukshuk, e devo dire il suo significato è ben ripreso da te, riesci a creare una visione quasi onirica, molto poetica, simbolegia l'infinito e l'immensità come un quadro di Fridrich.
Buona anche la sua struttura compositiva e la giusta profondità di campo, che rende la scena quasi magica...
Ottimo lavoro Stee  |
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tube di teo1980 commento di Ueda |
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Poco dopo questa tua è stata pubblicata un'altra foto con la stessa location, ma dubito che te ne sia accorto...anche se sarebbe interessante sapere cosa ne pensi, e delle differenze che riscontri sia come punto di ripresa che come approccio all'attimo ripreso...
il tuo è un'approccio un pò diverso rispetto alle classiche foto scattate nelle metropolitane, dai molta importanza alla rappresentazione degli aspetti architettonici della stazione, piuttosto che una narrazione intorno ai
personaggi che hai ripreso, loro assumono solo un ruolo di comparse all'interno della composizione, la cosa è accentuata molto dalla tua inquadratura dal basso, lasciando che queste colonnine e la loro diagonale a salire all'interno del fotogramma, prendano il sopravento come centro d'interesse.
Alla destra i diversi pannelli luminosi creano uno squilibrio di chiaro/scuro all'interno del quadro...
non la vedo molto graffiante come immagine
sarebbe interessante avere qualche altro parere sulla scena. |
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Senza titolo di jus commento di Ueda |
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onaizit8 ha scritto: |
Una bella foto che merita una menzione particolare. Ciao Tiziano  |
Concordo, una gran bella foto.
bravissimo  |
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una finestra sul mondo di Luigi Piccirillo commento di Ueda |
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AlexKC ha scritto: | Raramente commento in questa sezione dove sono poco competente, però mi pare lampante come questa sia una foto di un livello pazzesco. Complimenti davvero!
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quoto  |
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Tram di sputnik80 commento di Ueda |
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Avrei stretto ancor di più sul tram e sul ragazzino
scena a dir poco indovinata, nonostante il caotico flusso di persone che popola Istanbul, la tua scena risulta fin troppo chiara e pulita
concordo con Hero, il ragazzino per la parte da protagonista principale che occupa, meriterebbe maggior risalto...
ottima cattura  |
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passo Rolle 3 di Sisto Perina commento di Ueda |
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Ha una sua logica compositiva, la diagonale formata dalla tua ripresa è detta "discendente" perché la nostra consuetudine a scrivere da sinistra a destra e dell'alto al basso ci porta a vederla in questi termini...funziona e penso che come inquadratura la tua scelta è stata sensata.
Cosa volevi riprendere è ben chiaro, anche se naturalmente, un triangolino da un ipotetico formato virtuale di 24x36 lascia una miriade di possibilità di miglioramento,
ma le sensazioni quelle restano, hai scelto questo fotogramma, il nulla che compone la parte bassa ci obbliga a vedere in alto, a spaziare all'infinito, magari con un bel sottofondo di Howard Shore, però quel nulla riesce a completare la scena
è un bel posto Sisto e la tua interpretazione restituisce un'idea piacevole del luogo.  |
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AMERICA...JEANS di MISIA_@ commento di Ueda |
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Secondo me più opportuna leggerla come ''Archeologia urbana'' che non come street&life, ...
la tua didascalia non la rende migliore di quello che sia, una serie di tag su una serranda abbassata, dove s'intuisce che vendeva abbigliamento dal logo colorato.
La riproduzione eseguita con una toycamera la rende più accattivante,
ma alla fine sia l'intonazione che la messa a fuoco centrale, fanno sembrare questi esperimenti molto simili fra loro  |
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Coyoacan 7102831 di alxcoghe commento di Ueda |
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Foto decisamente ben riuscita
in quanto abbina ad una composizione di per sè gia molto gradevole ed elegante,
l'effetto del richiamo cromatico, oltretutto dato dal giallo che per eccellenza attira l'attenzione,
le gambe incroiate a riflesso dei due, finiscono per completare l'insieme.
non male  |
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l'idea del gesto nel momento del fatto di carlito61 commento di Ueda |
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Sono tre figure sovraposte,
il tuo scopo è estetico e cerchi di realizzarlo con il ritmo del movimento, ma secondo me, il soggetto con i pattini confonde troppo la composizione
tra l'altro troppo centrale...  |
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... di Hero commento di Ueda |
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Per me l'attimo catturato è meritevole, riesco a leggerla, magari sbagliando, ma ci riesco.
La posa dell'uomo, tipica di chi cammina di fretta, magari preso in una telefonata di lavoro, sembra non accorgersi che il suo parrocchino sia volato via...
divertente e ironica
un peccato aver quella massa metalizzata che prende un quarto della foto  |
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musette di teo1980 commento di Ueda |
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Un buon ritratto,
lui e la sua musica, immerso in un mondo tutto suo...
Il piede destro leggermente alzato , segna o crea il ritmo (non sono un musicista non conosco i termini adatti), la cadenza e la bravura di chi è abituato a suonare da solo.
Quella sagoma fluttuante dietro il pilastro sembra una figura danzante, quasi un peccato non averlo più partecipe della composizione...intendo lo sfondo o l'ambientazione, in questo modo sei troppo concentrato sul protagonista, semplificando un pò troppo la scena.  |
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Dangerous job di Funkysilvan commento di Ueda |
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Direi che pericoloso è dir poco, un'ottimo manifesto che la 626 potrebbe utilizzare per le campagne di sensibilizzazione contro i datori di lavoro, perché sono loro i responsabili di molte situazioni pericolose...dare l'incarico a un'operaio di pulire i vetri di un'ufficio a 5 metri d'altezza, munito di una scala a forbice e con un pulivetro da 20 cm è da incoscienti.
Bravo nell'aspettare che il soggetto si proponeva nella sua massima estensione (di pericolo), perché riesci meglio a rappresentare la sua condizione precaria di stabilità.
Un'ottima foto/denuncia  |
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Ma che carini !! di franklloyd commento di Ueda |
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Scatto molto solare, che mostrano i due protagonisti felici...
non trovo il taglio molto convincente, sopratutto in due punti:
La mano di lui tagliata proprio sul bracciale, il tatuaggio è un grande catalizzatore, l'occhio lo ispeziona quindi il taglio è percepito subito...
e la postura di lei, la gamba non si vede e la gonna sembra un pezzo di tovaglia, stropicciato tra l'altro
non si può parlare di momento irripetibile, sono in posa, ben disponibili e quindi, secondo me, con un'inquadratura leggermente più ampia restituivi una scena più coinvolgente |
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Cuoca di carpedie commento di Ueda |
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Si, in effetti come ha già evidenziato gORE il personaggio è incorniciato da diversi elementi che non la fanno esaltare,
un ritratto ha bisogno di una regola compositiva non eccessivamente rigida, anzi l'ambientazione spesso può essere un punto a favore per spiegare meglio il soggetto, ma gli elementi che lo contornano non devono essere mai più importanti (o imgombranti) del ritrattato stesso.
Oltre alla testa in primo piano e a quell'elemento in plastica alla sua sinistra, anche la forte sovraesposizione della luce che entra dalla finestra risulta fastidioso per il soggetto... |
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.,. di enzo penna commento di Ueda |
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Fra le tante interessanti foto apparse questa settimana in critica, questa è quella che mi ha colpito di più
La composizione è impetuosa, un'immagine tendente all'allegoria riassume la vocazione della nostra società, una moltitudine di mani maschili che cercano di prendere, toccare, accarezzare qualcosa che va oltre il visibile..la chiesa, ripresa in un leggero controluce, riesce a essere evocativa, la scena mi appare imprevedibile e armonica nello stesso tempo.
La scena cosi come proposta mi ricorda l'atto finale di Profumo - Storia di un assassino un film di Tom Tykwer, tratto dal bellissimo libro di Süskind, quando il protagonista ripreso in una piazza di paese si lascia morire adorato dalle persone, Tykwer utilizza molte scene dal basso in alto, dal popolo al protagonista, rendendo molto teatrale, stupende le varie scene..
Ottima ripresa  |
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speed photo di enricogori commento di Ueda |
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Secondo me il mosso in questa scena diventa il vero centro d'interesse e non si può ritenere una foto mossa interessante,
presentata a corredo di altre immagini, magari nel racconto visivo di un viaggio, la sua funzione cambi, acquistando più valore... |
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