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Sorvegliati a Vista di perozzi commento di frank66 |
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Abbi pazienza Perozzi, ma questa non la trovo molto interessante; specialmente per come ci hai abiutati. Poi me la scatti anche con il cellulare....  |
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Vicky @ 135mm di rollup commento di frank66 |
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rollup ha scritto: | Ciao Silvano
Le cose fatte in casa sono sicuramente più genuine e fanno bene al palato e perfino all'anima, ma a volte dobbiamo accontentarci di una pizza surgelata, in fin dei conti andiamo cmq a letto con la pancia piena
Il tempo purtroppo e' quello che è (sono rientrato adesso a casa ) |
Sono senz'altro d'accordo con il consiglio di Silvano, peró, per amor di veritá, bisogna ammettere che con il plug-in che hai citato si possono tirare fuori dei risultati di tutto rispetto, sicuramente piú paragonabili ad un piatto da gourmet che a una pizza surgelata. Il rischio di usare questo, come altri software di conversione (da cui il saggio consiglio di Silvano) é quello di farsi prendere la mano ed eccedere nei facili effetti spettacolari (e nei preset proposti ce ne sono tanti) che, a ben vedere, risultano alla fine solo pacchiani e modaioli. Ma se si ha affinato un certo gusto per il buon b/n, questo software risulta davvero versatile e, se utilizzato in modalitá "manuale" (cioé non accontentandosi dei preset belli e pronti) offre molti controlli con cui giocare (compreso, ovviamente il miscelatore canale). Alla fine, se vuoi, il b/n te lo costruisci da te lo stesso.  |
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Dopo la pioggia 05 di Daniele63 commento di frank66 |
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Il riflesso é cosí nitido che aver ribaltato la foto non credo faccia poi una grande differenza a livello di impatto visivo (nel senso che é necessario studiarla per qualche secondo per rendersene conto). Piú che altro a mio avviso risulta poco convincente l'inquadratura. O si stringeva di piú, fotografando solo il riflesso e l'argine, oppure, soluzione che personalmente preferisco, cercare di allontanarsi per riprendere una porzione maggiore della parte fuori dall'acqua, in modo da non mozzare cosí gli alberi vicino alla base. Non potendosi allontanare, si poteva forse optare per un'inquadratura perfettamente simmetrica, mettendo cioé l'argine al centro dell'inquadratura. Presentarla dritta o sottosopra, non cambia molto  |
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quick sands di huncke commento di frank66 |
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Non tanto piatta, quanto sembrerebbe lavorata in due modi differenti: mi riferisco al microcontrasto, che é molto piú accentuato sullo sfondo che sul primo piano. In pratica le due persone in primo piano appaiono piú "sbiadite" che quelle sullo sfondo. Non so se é un effetto cercato; se lo fosse non lo capisco (lo capirei se fosse al contrario). |
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Welcome to Jordan di sputnik80 commento di frank66 |
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Il livello tecnico é indubbiamente alto, particolarmente apprezzabile negli scatti in notturna (spettacolari i cieli stellati). Alcune foto sono un po' sottotono (in particolare quelle del Mar Morto, sia per le condizioni di luce poco interessanti, ma anche per composizione). In un paio di scatti (i due uomini nella bottega e il signore a dorso del mulo) mi disturba un po' lo sfocato selettivo dovuto all'uso della lunga focale. Scremando il reportage degli scatti piú deboli (magari rinunciando alla completezza documentaristica della vacanza), otterresti una serie piú omogenea di ottime fotografie di viaggio. |
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ST di Jacopo86 commento di frank66 |
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Molto ben vista, con il leone, dall'espressione impaurita, che sembra volersi arrampicare piú in alto possibile per fuggire dalla piena. |
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... di Mauroq commento di frank66 |
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Sinceramente non vedo disturbi a livello compositivo nella parte alta. Anzi, trovo che il colore della sommitá del palo, che tende a fondersi con il cielo, sia uno dei punti di forza di questa bella immagine. |
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md di ilmiglio commento di frank66 |
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Considerando la quasi bidimensionalitá del soggetto, probabilmente non era necessario scattare a f/8 e potevi guadagnare uno stop sul tempo di scatto. A meno che tu non abbia usato il treppiede, é improbabile ottenere la nitidezza che questo tipo di foto richiederebbe, scattando a 1/40 di secondo (indipendentemente dalla focale utilizzata, che comunque non credo fosse un gradangolo spinto). |
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18-01-2014 di frank66 commento di frank66 |
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Re•Sa ha scritto: | Fantastica..prima pagina meritatissima,complimenti! |
Ti ringrazio molto  |
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ocupação di Liliana R. commento di frank66 |
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Liliana R. ha scritto: | Ritengo che le persone percepiscano, anche in situazioni estreme, l'intento e lo stato d'animo di chi li sta fotografando e quindi agiscano di conseguenza. |
Penso che tu sia riuscita a condensare in una frase tutto quello che c'é da sapere sulla fotografia di strada e sul fotoreportage.
Sei davvero grande  |
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PIOGGIA NEL PINETO di Bee2013 commento di frank66 |
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Bee2013 ha scritto: | Grazie Frank Uhm......io sono ancora al punto di capire come mettere a fuoco (...) |
Innanzitutto evita di scattare a 1/6 di sec ( )). Con quel tempo di scatto, un rametto di un albero ti potrebbe venire (micro)mosso anche se scattassi con un cavalletto (basterebbe un po' di vento). Una volta assicurato che il tempo di scatto ti metta al riparo dal rischio di micromosso (ricordati che questo tempo minimo dipende anche dal grado di zoom che stai usando; piú zoommi avvicinando il soggetto, piú breve il tempo da usare), mettiti a fare delle prove per studiare il funzionamento dell'AF. Ricordati di verificare anche la distanza minima oltre la quale la tua macchina non mette piú a fuoco. |
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PIOGGIA NEL PINETO di Bee2013 commento di frank66 |
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Indipendentemente dalla conversione in b/n, credo che i veri punti deboli dello scatto siano il poco stacco del primo piano dallo sfondo e la mancanza di nitidezza del primo piano. Due condizioni essenziali per la buona riuscita di fotografie di questo genere. |
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ocupação di Liliana R. commento di frank66 |
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Ho scorso volutamente la sequenza di fotografie prima di leggere l'introduzione dell'autrice per non essere influenzato nella lettura e capire quanto di quello che é spiegato a parole potesse giá trasparire dalle sole immagini. La prima impressione é che la sequenza di foto ricalchi una sequenza temporale (oppure la ricrei, il che é lo stesso); il reportage si apre mostrando alcune persone che entrano in un edificio, passando dalla finestra, e successivamente si snoda lasciando intuire che si tratta di un'occupazione e che esiste inoltre una certa tensione tra gruppi diversi di manifestanti/occupanti.
A questo punto la lettura del testo completa il quadro, fornendo la contestualizzazione precisa dell'evento. Per quanto riguarda l'efficacia del racconto, a mio parere questo lavoro funziona quindi egregiamente.
In alcuni reportage che documentano manifestazioni o proteste vi é una chiara evidenza di interazione tra manifestanti e fotografo (sguardi, gesti o cartelli di protesta rivolti intenzionalmente a favore di fotocamera, come a volere utilizzare il mezzo per mostrare al mondo le proprie ragioni). In questo caso lo stile del reportage é diverso; il fotografo sembra farsi invisibile e gli avvenimenti sono documentati senza apparente interazione con i soggetti ripresi. Questo ovviamente non significa che il fotografo riuscisse a fotografare di nascosto o che non fosse totalmente accettato/integrato, altrimenti scatti con questo taglio non sarebbero stati possibili. Semplicemente si tratta di una scelta espressiva e narrativa precisa, probabilmente applicata giá in fase di ripresa, o magari anche in fase di selezione ed editing degli scatti. Risultato é che il timbro di questo reportage appare coerente dalla prima all'ultima foto. Anche sul piano stilistico e formale, il b/n duro e contrastato (con le ombre che restano giustamente ombre...), seppure senza eccessi spettacolarizzanti, sottolinea la tensione narrativa, quindi assolutamente efficace.
La foto 1 e 2 sono molto simili; forse se ne poteva lasciare solo una; in questo caso la scelta cadrebbe sulla n.1 in quanto é quella che non lascia dubbi sul fatto che le persone stiano entrando nell'edificio dalla finestra. Capisco peró la difficoltá nell´effettuare questa scrematura perché la 2 é indubbiamente valida come scatto singolo.
Insomma, non sono esperto di reportage, ma a me sembra che Liliana abbia fatto un ottimo lavoro  |
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st di Mariano Russo commento di frank66 |
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rusma77 ha scritto: |
La desaturazione parziale è sempre da condannare o ci sono dei casi in cui può "sposare" il gusto senza cadere nel trash??
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Bella domanda...
Non ho una risposta precisa peró ricordo che nel film Schindler's List, Spielberg ha utilizzato questo espediente in una scena (la bambina con il cappottino rosso che si aggirava tra le macerie (in b/n) della cittá bombardata). Che io sappia non lo hanno criticato
Personalmente, restando con i piedi per terra, limiterei questo effetto ai casi in cui l'effetto stesso sia parte del soggetto/contenuto della foto (tanto per fare un esempio). Eviterei invece di usarlo come mero effetto estetico o, ancora peggio, per far risaltare un soggetto che altrimenti passerebbe inosservato. |
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Momento di intimità di ceccodavide commento di frank66 |
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Ci sono immagini in cui un'espressione o un gesto rubato dal fotografo riescono a ad assumere un carattere iconografico o emblematico, altre che non riescono a scrollarsi di dosso l'aspetto di scatti semplicemente "rubati", stile candid camera.
E'difficile dire cosa riesca a fare la differenza; si tratta sicuramente di un insieme di cose, alcune delle quali difficilmente codificabili. Tra queste c'é sicuramente l'interesse intrinseco /originalitá del gesto o dell'espressione catturata (una risata é qualcosa di piuttosto comune e non lascia molto all'immaginazione) o del grado di interazione tra i soggetti in scena (qui sinceramente non se ne vede molta). Ma tra le cose che secondo me possono fare la differenza di cui sopra vorrei citare anche il giusto equilibrio tra soggetto e ambiente, inteso non solo dal punto di vista narrativo (cioé se l'ambiente aggiunga o meno elementi importanti al racconto, oppure sia neutro o addirittura di disturbo), ma anche nel senso di rapporto dimensionale che soggetto e ambiente/sfondo assumono all'interno del fotogramma. Molte volte la troppa "vicinanza" del soggetto (o il troppo spazio occupato da esso nel fotogramma) puó risultare controproducente, avendo l'effetto di spostare l'attenzione dell'osservatore sugli aspetti puramente descrittivi (particolari anatomici, dettagli dei vestiti, etc.), piuttosto che su quello che il soggetto sta facendo; mi verrebbe da dire, sull' "estetica" del suo gesto. |
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Per le vie di Bruxelles di ValeWally commento di frank66 |
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Per quanto un soggetto di per sé possa risultare interessante, curioso, simpatico, triste, etc., dal momento in cui si decide di fotografarlo (e non semplicemente documentarlo) si dovrebbe valutare la maniera per farlo risaltare al meglio. Insomma, non accontentarsi di inquadrarlo semplicemente e scattare. In linea generale, di fronte a soggetti molto piú bassi di noi (bambini, animali domestici, etc.) é buona regola ricordarsi di abbassarsi per inquadrare il piú possibile al loro livello. Ovviamente questa non é una regola assoluta peró mi sento di dire che, specialmente se non ci sentiamo ancora fotografi smaliziati, facendolo non si sbaglia mai. I motivi sono intuibili: si evita di "schiacciare" il soggetto al suolo, si puó giocare piú liberamente con lo sfondo contro cui farlo stagliare e si offre all'osservatore un punto di ripresa piú accattivante in quanto non usuale (una persona adulta é abituata a vedere un bambino dall'alto, cosí come un cane, etc.) E tutto ció che non sia usuale, quasi sempre appare interessante in una fotografia. Inoltre, associando un punto di ripresa basso (magari quasi al livello del suolo) con un'ottica corta (grandangolo), si possono sfruttare gli effetti di deformazione prospettica per dare a determinati soggetti (come ad esempio in questo caso), un tocco di simpatia in piú, con effetto quasi caricaturale. |
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