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A rain of light di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
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Mi trovavo in giro di notte e passavo nei dintorni di Levi, famosa località sciistica lappone, quando all'improvviso mi trovai letteralmente catapultato in una tempesta di luce. Tutto il cielo era tinto di verde ed il fenomeno era fortemente visibile nonostante le luci artificiali; in questo caso mi sono reso conto come molte foto sull'aurora siano realistiche se riprese a latitudini molto alte come in questo caso.
Sono subito sceso dalla macchina (temperatura al di sotto dei -20) e come sempre mi è successo in Lapponia, il primo scorcio che ho trovato, in questo caso a bordo strada, mi è sembrato adeguato ad incorniciare quest'aurora molto intensa. Ho dovuto anche usare tempi sensibilmente più veloci dato che oltre ad essere intense, le luci danzavano davvero molto velocemente e non ho voluto perderne la dinamica. Praticamente pioveva luce e mi trovavo nel paradiso della fotografia notturna, uno di quei sogni ad occhi aperti che solo la fotografia ti permette catturare.
exif
2sec, f1.8, iso 800
HD
https://www.flickr.com/photos/97454674@N07/40720412684/in/album-72157667114725638/lightbox/ |
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Per Riisitunturi strada sbarrata di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
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Questa è l'ultima foto del Riisitunturi e si riferisce alla strada che mi sono trovato davanti...il bello è che la luce che illumina la scena è tutta naturale e stavolta rispetto al primo scatto che era in controlulce l'illuminazione era ottimale.
HD
https://www.flickr.com/photos/97454674@N07/26563734067/in/album-72157667114725638/lightbox/ |
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Parco Riisitunturi al chiaro di luna con meteorite di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
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In quel posto ci sono stato i 30 secondi dei tre scatti (10 per ognuno) e secondo me altri 30 secondi per spostare il treppiede; con quel popò di caos nelle orecchie anche 10 sec. mi sono sembrati un'eternità. Fai conto che mi sono reso conto del meteorite solo quando sono andato a rivedere la foto, dato che, mentre la macchina scattava mi giravo intorno per vedere bene se qualche "cagnolino" venisse a farmi visita...Mi trovavo praticamente in un vicolo cieco, la prossima foto che posterò si riferirà a quella che era la strada davanti a me. Dovevo anche stare attento ad uscire dal punto in cui ero arrivato dato che la neve era alta e se non fai attenzione, anche con le ruote chiodate puoi rimanere bloccato. Inutile che ti dico che quando guardo queste tre foto mi viene in mente il flash back di quel momento... |
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Parco Riisitunturi al chiaro di luna con meteorite di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
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Scatto fatto contestualmente a quello con la luna. Mi è bastato girarmi di 90 gradi a sinistra per trovarmi a ridosso di questo paesaggio surreale interamente scolpito e disegnato dalla neve, e mentre scattavo è caduto anche un piccolo meteorite. Ricordo che quì percepivo l'ululato dei lupi più lontano rispetto a quando ero sceso dalla macchina, quindi ho cominciato a scattare con più tranquillità (si fa per dire, con quel casino nelle orecchie e una folta foresta alle mie spalle...)
Dimenticavo un'altra variante, per quanto riguarda la temperatura ambientale, appena mi allontanavo da Rovaniemi per andare più a Nord nella taiga le temperature scendevano sempre e si assestavano tra i -15 e -29 (picco massimo), ma vestito adeguatamente non erano insopportabili, può sembrare strano ma è così e lo dice uno che viene da Ischia, notoriamente un'isola con un clima mediterraneo abbastanza mite.
Posto anche gli exif per testimoniare che la luce con l'ausilio della neve era tale che si camminava tranquillamente senza bisogno di usare torce o altre luci.
10sec, f 1,8, iso 800
HD
https://www.flickr.com/photos/97454674@N07/39625653000/in/album-72157667114725638/lightbox/ |
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Come in una leggenda di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
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Si appassionato di notturne, in particolare aurore boreali e via lattea, ma una lente con apertura così ampia ritorna utile anche in molte altre situazioni. Se prima sigma faceva principalmente fondi di bottiglia adesso può sembrare esagerato spendere 1300 per un obiettivo di questo brand, ma dopo aver visto i risultati imatest l'ho preso a occhi chiusi, per me è una lente premium, lo dico a bassa voce per non farmi sentire da possessori di Canon, Zeiss, e simili che potrebbero prendermi a male parole  |
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Allocco della Lapponia di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
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Ovvio Massimo, dato che notoriamente non mi occupo di questo genere di fotografia, ma di paesagistica, manco se fossi stato il figlio di Piero Angela sarei riuscito a trovare tutte queste specie in natura in così poco tempo. Ciò che però mi ha colpito di questo diciamo zoo è stato che mi aspettavo di trovare animali in gabbia invece avevano tutti degli spazi più o meno ampi e infatti alcuni animali non sono riuscito neanche a trovarli nello spazio a loro dedicato, tipo per esempio lupo e volpe artica. |
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Allocco della Lapponia di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
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Grazie per i passaggi e i suggerimenti. Quello davanti non so cosa fosse dato che era semicoperto dalla neve e non si vedeva chiaramente, oltre ad essere discretamente lontano come anche l'allocco. Non avevo una lente adatta con focale maggiore quindi mi sono dovuto arrangiare col tutto fare che arriva massimo a 300 mm, e la foto è abbastanza croppata. |
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Come in una leggenda di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
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Ultima sera in Lapponia.
Mi sono diretto (da solo, dato che moglie e cognata dovevano preparare i bagagli per partire il giorno dopo) verso il parco nazionale Riisitunturi, circa 200 km da dove alloggiavo.
Dopo essermi fermato a bordo strada per rifocillarmi col bel gateau di patate preparatomi da mia moglie (dimenticavo, le patate di quelle parti sono molto buone), sono ripartito alla volta del suddetto parco nazionale che ormai si trovava a circa 20 km dal punto in cui mi ero fermato. Volevo arrivare per l'ora blu, ma ormai c'era solo un bagliore rosso flebile e la notte era calata con la luna ben presente in cielo.
Arrivato a un certo punto mi sono trovato la strada sbarrata da una fittissima coltre di neve (posterò la foto in seguito) e, prima di tornarmene indietro e procedere per il vicino parco di Oulanka, sono sceso perchè, anche non essendomi potuto addentrare il paesaggio circostante era a dir poco fantastico e surreale grazie alla presenza della neve. Mi trovavo immerso nella natura selvaggia con la luce della luna che illuminava a giorno il paesaggio grazie all'effetto albedo della neve. Appena sceso con treppiede e reflex per scattare le foto ho sentito l'ululato di un branco di lupi che, come al solito nelle notti passate fuori nella taiga, appena sentivano la macchina e me che scendevo continuavano a ululare ma si allontanavano un po' dato che li si sentiva leggermente più lontani.
Che dire il paesaggio lunare con l'ululato dei lupi mi ha fatto sentire catapultato in quella realtà legendaria dei lupi mannari che si stagliano su paesaggi con luna piena. Un brivido dato dal condizionamento delle varie legende sui lupi, ma ho deciso ugualmente di scattare; la parte razionale ha prevalso e non c'erano problemi che potessero farmi sentire in pericolo. Ho fatto solo tre foto e questa che vi propongo è la prima.
HD
https://www.flickr.com/photos/97454674@N07/26563737517/in/album-72157667114725638/lightbox/ |
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