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s.t. di fabiopollio27 commento di fabiopollio27 |
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Mario Zacchi ha scritto: | Riproducendole come ombre, spersonalizzi le due figure che così rappresentano l’universo umano che si rapporta alla miseria. Indicano, ma non sappiamo perché: potrebbe trattarsi tanto di un indicare empatico quando di uno riprovevole. Lasci allo spettatore la lettura e, dato il momento che viviamo, così assortito riguardo al punto di vista in merito a queste situazioni, una foto si fatta che non prende una posizione netta, tutto sommato a me pare onesta, scevra di quella retorica che, in un senso o nell’altro (più facilmente in senso buonista) spesso caratterizza questi scatti.
Dopo l’apprezzamento per il risultato che indubbiamente è meritato, una forte critica etica. È vero che la fotografia è anche strumento di denuncia; ma occorre sempre chiedersi fino a che punto sia giusto approfittare di certe persone per cogliere uno scatto anche pregevole, ma con protagonisti che forse non vorrebbero diventare soggetti nelle condizioni in cui si trovano. Ciò a meno che il soggetto non si sia stato informato ed abbia accettato di partecipare (ma allora non sarebbe più una street, pur rimanendo un bello scatto) |
Caro Mario
Grazie per l'apprezzamento e le tue considerazioni.
Ho lasciato la fotografia senza titolo perché non volevo enfatizzare nessuna lettura, soprattutto quella buonista. Ho lavorato quindici anni in una cooperativa sociale a contatto diretto, intimo, quotidiano, con debolezze di ogni tipo.
Di quindici anni non ho prodotto uno che fosse un solo scatto che stimolasse facili sentimentalismi.
La questione etica che sollevi è importante e ti ringrazio per averla richiamata.
Ho pubblicato questa fotografia soltanto perché:
1) il soggetto ha volto coperto e non è riconoscibile
2) i passanti (la cui lettura potrebbe considerarsi eticamente ancora più negativa) vengono rappresentati soltanto attraverso la loro ombra
3) con il soggetto c'è stato, successivamente a questo scatto (che per tanto considero street in quanto non preparato in alcun modo) il consenso ad altri scatti, anche ravvicinati e in primo piano che comunque non ho pubblicato qui e non pubblicherò altrove non considerandolo rispettoso della persona.
Dal punto di vista etico vorrei però portarti alcuni dubbi.
Quest'uomo, che ho incontrato altre volte, ha scelto liberamente questa condizione estrema.
Anzi nega, anche con veemenza, qualsiasi offerta di aiuto in forma di soldi.
È una scelta che, per quanto difficile da accettare, proprio per non scadere nel buonismo che giustamente richiami, va rispettata senza pietismo.
La fotografia non ritrae un povero uomo non aiutato dai passanti (con la mia stupida macchina fotografica sarei stato il peggio tra loro)
La fotografia al massimo vorrebbe ritrarre il malevolo giudizio di una società che punta il dito verso chi ha scelto uno stile di vita estremo e diverso.
Ciao e grazie |
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s.t. di fabiopollio27 commento di Mario Zacchi |
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Riproducendole come ombre, spersonalizzi le due figure che così rappresentano l’universo umano che si rapporta alla miseria. Indicano, ma non sappiamo perché: potrebbe trattarsi tanto di un indicare empatico quando di uno riprovevole. Lasci allo spettatore la lettura e, dato il momento che viviamo, così assortito riguardo al punto di vista in merito a queste situazioni, una foto si fatta che non prende una posizione netta, tutto sommato a me pare onesta, scevra di quella retorica che, in un senso o nell’altro (più facilmente in senso buonista) spesso caratterizza questi scatti.
Dopo l’apprezzamento per il risultato che indubbiamente è meritato, una forte critica etica. È vero che la fotografia è anche strumento di denuncia; ma occorre sempre chiedersi fino a che punto sia giusto approfittare di certe persone per cogliere uno scatto anche pregevole, ma con protagonisti che forse non vorrebbero diventare soggetti nelle condizioni in cui si trovano. Ciò a meno che il soggetto non si sia stato informato ed abbia accettato di partecipare (ma allora non sarebbe più una street, pur rimanendo un bello scatto) |
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Il Capo di Sorrento di fabiopollio27 commento di Tony diGrigio |
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fabiopollio27 ha scritto: | ...Mi sono lasciato molto attirare da quel profilo umano trascurando tutto il resto... |
Alla prima visita avevo provato a reinquadrare per eliminare lo sfocato a sinistra e un po' di cielo così da concentrare lo sguardo sul riflesso. Solo allora ai miei occhi è apparso piuttosto prepotentemente il profilo che dici (e per la verità ho pensato che fosse solo casuale).
Rifilata funziona meglio, secondo me, e rende l'idea di un Narciso che si specchia nella pozza d'acqua.
Ciao.
Tony |
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Di me non so un tubo di fabiopollio27 commento di fabiopollio27 |
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Cari PepSorb e Lodovico
Grazie per il passaggio
Una fotina di esercizio, di quelle fatte al volo per tenerci in allenamento in tempi mosci.
Aggiungo una piccola nota filosofico-idraulica.
Quelle protuberanze alla base dei tubi sono giunti dielettrici.
Servono ad isolare elettricamente le condutture tra parte a monte e parte a valle del giunto.
Non solo incognite di cui capiamo poco o nulla.
Siamo ombre disunite e staccate dalla terra.
Ciao e grazie |
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Pescatore di fabiopollio27 commento di fabiopollio27 |
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Bianca, Giuseppe, Oldman, Claudio
Grazie di cuore anche a voi.
Bello leggere che vi è arrivato quel momento.
Un abbraccio a tutti |
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Il Capo di Sorrento di fabiopollio27 commento di fabiopollio27 |
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Ho letto tutti i vostri commenti, le note di gradimento e le critiche che condivido tutte.
Mi sono lasciato molto attirare da quel profilo umano trascurando tutto il resto.
Classico errore di chi crede di fare una foto super e fa la solita fotaccia
Grazie a tutti
P.s.
Il luogo è magnifico e può offrire MOOOOLTO di meglio  |
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Il grande lido di fabiopollio27 commento di fabiopollio27 |
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Anna, grazie mille. Anche per me quel ''tutte le direzioni'' è un po' l'apice della storia. Avrei dovuto dargli senz'altro maggiore risalto, temevo sinceramente che scegliendola come immagine di ''copertina'' avrei attirato pochi sguardi. Errore da eccesso di insicurezza.
Alessandro, Nerofumo, Claudio grazie di cuore anche a voi per lo sguardo dedicato e il passaggio tra i commenti.
Antonio e Giuseppe, grazie anche a voi. È vero, manca qualcosa in fatto di omogeneità. Un po' per le luci che, in quelle situazioni, girando appena orientamento nel banco di nebbia, cambiano piuttosto repentinamente. Ma credo che avrei potuto sicuramente fare di meglio: diciamo che avevo paura di appiattirmi troppo in cupezza.
Grazie per avermelo fatto notare.
Grazie ancora a tutti |
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Di me non so un tubo di fabiopollio27 commento di lodovico |
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Rientrate in casa bambini altrimenti viene l'uomo (nero) del gas che chiude voi nel bombolone e a noi l'allaccio !
Io che ho qualche strumento e notizia in più su di te mi permetto il cazzeggio verbale su una foto affatto banale che avrebbe solo bisogno di una post un pizzico più accurata!
Un saluto |
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Unknown di fabiopollio27 commento di fabiopollio27 |
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Ringrazio tutti per il gradimento e il passaggio.
Le indicazioni di Tony e Lodovico sono senz'altro migliorative e quindi un grazie doppio
Triplo grazie ad Antonio la cui preferenza mi onora tantissimo |
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Unknown di fabiopollio27 commento di lodovico |
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La miriade di frammenti che compongono il nostro essere, ricomposti in uno specchio fratturato che può avere tante valenze simboliche... una per tutte può rappresentare la Vita stessa, infine ci restituiscono una somma che ci appare aliena e sconosciuta. Come se, nell'interezza monolitica che esibiamo al mondo, celassimo altri aspetti di noi stessi che poi non sappiamo o vogliamo riconoscere.
Fabio ti allego una mia prova con il suggerimento che ti hanno dato ed una piccola revisione tonale.
Un saluto. |
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Unknown di fabiopollio27 commento di onaizit8 |
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Un uso dello specchio e di fare un ritratto sicuramente originale. Giusta la scelta del Bianco e nero. Per me una proposta interessante. Mi piace. Ciao, Tiziano  |
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Unknown di fabiopollio27 commento di Tony diGrigio |
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Bella. Un ritratto che si disinteressa della riconoscibilità per puntare alla profondità.
Non una novità, ma qui lo specchio frastagliatissimo e consumato ha una grande presa.
Credo che esprimerebbe ancor più forza con un generoso ritaglio a destra e in alto (l'ho provato) che riduca lo spazio lasciato alla donna origine del riflesso, ma l'idea è bella e ben realizzata.
Ciao.
Tony |
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Il grande lido di fabiopollio27 commento di 1962 |
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un racconto passo passo di un tragitto dalla bassa al mare. Hai sintetizzato in pochi ma efficaci scatti questo viaggio.
Sono atmosfere a me famigliari fatte di pochi elementi che si perdono nella vastità della pianura, umida, dai toni smorzati, dal cielo ceruleo, con sprazzi di luce che si fondono con la foschia, con la nebbiolina bassa che ai primi tepori della giorno si alza come uno spirito dal terreno per svanire velocemente.
Per me un reportage ottimo
Un saluto e tanti complimenti
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Il grande lido di fabiopollio27 commento di nerofumo |
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Io che della nebbia ne conosco l'esistenza solo dai libri di scuola continuo a subire il fascino di questa sconosciuta e mi sono sempre chiesto come mi muoverei con una macchina fotografica se mi capitasse mai di incontrarla.
La seconda è emblematica e la terza è apocalittica....per me.
Scusa la divagazione |
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