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impulsi esitazioni di teresa zanetti commento di teresa zanetti |
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Grazie Giuseppe e Nicola per il "ri-passaggio"!
Marisa, grazie per le tue belle parole.
Un caro saluto a te, al sig. Pierlu e alla vostra meravigliosa nipote!
Buon tutto a tutti!
Tere |
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impulsi esitazioni di teresa zanetti commento di teresa zanetti |
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Grazie a tutti dei passaggi e, dei commenti, a ciascuno personalmente:
Claudio 1962
Max Max
Nicola Klizio
ArnaldoA
Bruno 1986
Nerofumo
Sergio essedi
Giuseppe Jus
Un grazie doppio a chi l'ha portata con sé.
@Nerofumo: quanto dici sarebbe senz'altro vero se si dessero per acquisiti una serie di assunti:
- che Sendas sia un artista (sì, in effetti lo è, anche se a volte dice e fa cose che non condivido, come la frase sugli artisti di cui sopra o questa installazione in cui l'unico suo contributo è stato la scelta della superficie su cui proiettare il filmato).
- che io stessa lo sia ( ).
- che un “creatore del tutto” esista. E che per di più sia fallibile, o se non altro un po’ distratto. Altrimenti non potrebbe essergli sfuggito alcunché e nulla di ciò che ha creato potrebbe essere stato "non voluto".
Al di là delle battute, se davvero hai visto in queste immagini delle "non fotografie" (né contenute, né contenibili nei canoni estetici e accademici), ma "nuovi mondi da scoprire", io sono ben più che felice.
Mi piace poi la tua visione secondo cui ogni uomo è chiamato ad essere artista apportando il proprio contributo a questo tutto in cui tutti siamo immersi.
Un caro saluto e buon tutto a tutti
Tere |
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impulsi esitazioni di teresa zanetti commento di essedi |
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Ectoplasmi che prendono quasi vita in questa sequenza dal sapore cinematografico che affascina ed avvince.Da scorrere e riscorrere nei due sensi mentre l'emozione sale.Mi incanta e la tengo tra le preferite. Ciao,Sergio.  |
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impulsi esitazioni di teresa zanetti commento di nerofumo |
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Quindi Sendas a suo dire è un mistificatore di lavori altrui e tu che ne segui l'esempio saresti una mistificatrice di Sendas ? In senso buono ovviamente. Partendo dall'assunto che tutto il nostro mondo sia un dejà vu in un divenire mutevole e continuo anche queste foto trovano una loro collocazione. Non fotografie quindi contenute nei canoni espressivi (e tecnici) accademici ma nuovi mondi da scoprire con infinite chiavi di lettura. Ogni uomo è un artista in tal senso, poichè pure nel rimaneggiare una semplice virgola dell'esistente imprime un senso di nuovo sfuggito o non desiderato al creatore del tutto. |
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impulsi esitazioni di teresa zanetti commento di Bruno1986 |
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Esperimento originale e interessante. Hai concepito ogni singolo scatto come una sorta di frame cinematografico, da scorrere in un flusso mutevole e tutt'altro che univoco.
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impulsi esitazioni di teresa zanetti commento di Arnaldo A |
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Ottima carrellata di...impulsi,da tanto che son tenue appaiono come radiografie..complimenti questi tuoi scatti.ben gestiti.un caro saluto ed un buon fine di serata.
Arnaldo. |
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impulsi esitazioni di teresa zanetti commento di Klizio |
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Tu apri la mente Tere, sposti la linea ... che neppure si riesce a capire dove sia.
Carpire per capire ? Nooo, qui si deve percepire con l' animo e non con la psiche, davanti a questi flussi mossi, particellari, dobbiamo fidarci dei nostri sensi senza frenarci con inutili razionalismi.
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impulsi esitazioni di teresa zanetti commento di -Max- |
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Pura avant-guard, sperimentale, concettuale, affascinante e spiazzante.
Effetti doppler di morfologie a tratti appena riconoscibili, ripetute, martellanti, sfuggenti.
Una danza di allucinazioni verso cui tendi una mano per afferrarle e fermarle ma l'occhio è meno svelto del pensiero e la fuga è già consumata e allora non ti rimane altro che delirare e fuggire tra e verso deja-vù e ricordi sfumati.
Da ripassare e rivedere con una tequila in corpo per vedere l'effetto che fa. |
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impulsi esitazioni di teresa zanetti commento di 1962 |
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ci incanti con questa cascata di immagini fatte di luce e delicate sfumature. Un vedo non vedo raffinato dove la cornice in gesso ci tiene per mano guidandoci in questo percorso. Alla fine ci mostri come hai ottenuto le foto.
Per me un lavoro di rilievo che denota la tua grande sensibilita'.
Complimenti Teresa
ovviamente fra le mie preferite
un caro saluto
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impulsi esitazioni di teresa zanetti commento di teresa zanetti |
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Suggerimenti e critiche assolutamente necessari
Da un opera di Noè Sendas esposta al MAAT di Lisbona: il filmato a ciclo continuo di una giovane che gira vorticosamente su se stessa, proiettato su una porzione di soffitto all'incontro con il muro, così dando la sensazione di una perpetua caduta.
Sendas è un artista che lavora principalmente su materiale d'archivio, da altri realizzato, esplorando i processi narrativi con interventi minimi su immagini preesistenti.
Sendas sostiene che l'artista altro non è che un mistificatore, qualcuno che lancia un incantesimo che colpisce lo sguardo dell'osservatore facendo apparire gli oggetti diversi da quello che sono nella realtà.
Ho cercato di fermare l'immagine nel suo movimento.
Buon tutto a tutti
Tere |
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time is running out di teresa zanetti commento di teresa zanetti |
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Allora, eccomi qui.
Innanzitutto grazie a tutti dei passaggi e, dei commenti, a ciascuno personalmente
Cesare Aarn Munro
Max Max
Sergio essedi
Arnaldo A
Fabiana Littlefà
Harma
Bruno1986
Vittorio(ne)
Opeio
Antonio Mercadante
Un paio di note sul luogo, non per giustificarmi.
Sala buia.
Dei cubi affiancati a mo' di pedana, in un materiale che mi è parso cemento in stile brutalista, forse essi stessi opera d'arte.
Gente seduta qua e là.
Guadagno un posto più o meno centrale (a un certo punto mi sono potuta spostare un po', ma sempre restando sulla pedana) e piazzo, sulla pedana, la D90 col sigma 10-20 (era la terza installazione dello stesso tipo che osservavo e mi era quasi chiaro dove volevo andare a parare).
Un paio di conti, cronometro (benedetto smartphone!) alla mano e imposto secondo quel che penso possa andare bene.
Ho collezionato (in tutto, non solo qui) oltre 300 scatti (una roba da pazzi, ma a un certo punto la cosa mi ha preso la mano).
Alla fine ero "confusa e felice".
Tornata a casa ho scaricato le foto per vedere che cosa avevo per le mani.
Era questa roba, strana, dice bene Vittorio "allucinata e onirica".
Scegliere e lavorare le fotografie (sulle quali sono intervenuta pochissimo, minimi crop su alcune - quelle della giraffa ad esempio - e l'applicazione della mdc. Riduzione per il web e via) non è stato semplice.
E non sono ancora certa che questa sia la versione definitiva.
@ Cesare: I Muse! Non ci avevo pensato! Grazie. Funziona come colonna sonora!
@Max: non posso credere che tu sia arrivato fino quasi alla soluzione e ti sia fermato a un passo (anche meno): il puntino rosso in basso a dx c'è in tutte e poi esplode nell'ultima (una sorta di rivelazione). Terry Gilliam!!!!! La mia vanità e la considerazione per te sono alle stelle!!! Hai visto "L'uomo che uccise don Chisciotte"?
@Sergio: grazie, per l'apprezzamento e la preferenza. Emozione e inquietudine sono tra le sensazioni che provo anch'io.
@Arnaldo: grazie di cuore, gentile e puntuale come sempre.
@Fabiana: "straniante" piace anche a me. Il fatto che ti dica sempre cose nuove, ma sorrette da un solo filo conduttore, ogni volta che lo riguardi mi fa pensare una volta di più che siamo sintonizzate sullo stesso canale.
@Harma: le ho! ma quelle di Cesare sono più-più-più (belle, interessanti, precise, originali ...) meglio che le mie restino nell'armadio ...
@Bruno: grazie. davvero.
@Vittorio: grazie. una strigliata ogni tanto non fa male.
Concordo sull'approssimazione delle inquadrature, a mia parziale discolpa il fatto di non poter disporre a mio agio dello spazio (come già dicevo sopra).
Sul piede, invece, sono stata in forse sino all'ultimo. Alla fine, dove c'era, ho deciso di lasciarlo (un po' per certe considerazioni sull'arte moderna, l'architetto Bruno e il Castello di Rivoli, un po' perché mi piace il riverbero del colore della pellicola sulla pedana).
La giraffa c'entra. Ha visto giusto Antonio: John Carpenter, Essi vivono (in realtà una vita da morti). La giraffa invece sta morendo (sta vivendo la sua morte): sanguina, è la sua ultima corsa dopo essere stata colpita da un bracconiere. Ma se non arriva è perché non ho saputo mettere in più evidente relazione le due cose.
@Opeio: la prima e le ultime 8. Un'altra sequenza.
Il bello di questi giochi è che li monti e li smonti e ancora li rimonti a piacimento e ogni volta assumono significati diversi.
@Antonio: lo sapevo che eri appassionato di cinema!
Nessun altro ci è arrivato. Anche perché quel film forse l'abbiamo visto tu e io ...
Ho un'altra serie fatta su un filmato di Noè Sendas che lui ha intitolato "Impulsi esitazioni", se trovo il coraggio lo pubblico, che gli ho spedito, ma senza ottenere risposta. Almeno non per ora.
Una serie in esterni ispirata a questi appunti presi a macchina. Magari prima o poi mi lancio.
Quanto parlo ... e non ho finito ...
Questo confronto è stato prezioso. Perché io stessa non so ancora bene che cosa voglio ricavarne, ma so che mi interessa questa commistione di immagini.
Grazie di cuore a tutti.
Buon tutto, questa volta più che mai
TereZ |
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time is running out di teresa zanetti commento di Antonio Mercadante |
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Mi sembra di riconoscere tra le prime alcuni fotogrammi di "essi vivono" del grande Carpenter. Idea interessante, in qualche modo é la rielaborazione di un' opera d'arte moderna. Sarebbe bello mostrarla all'autore dell'opera. La proposta é secondo me valida, altra cosa sarebbe stata, usare quei fotogrammi come appunti per realizzare foto a tema ( in esterno) per poi creare una serie. Penso che in tal caso la valenza del lavoro sarebbe notevolmente accresciuta. Un caro saluto  |
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