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appuntamento di ksenija commento di Mario Zacchi |
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Il senso credo d' averlo capito, ma il primo piano mi pare ingombrante al punto da fuorviare una lettura poco attenta. In tre parole: non è immediata. Ma non è detto ceh sia un difetto.
Ciao  |
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osservatore di ksenija commento di Mario Zacchi |
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Difficile separare queste considerazioni dalla foto sotto la quale sono sorte, quindi scusandomi per l’ OT preciso il mio punto di vista.
Questa sezione non è ovviamente un ghetto, ma nel senso comune (che non si può dire abbia torto) Artwork è elaborazione in post-produzione mentre la fotografia è altra cosa dall’ elaborare (*) in post produzione. Questa foto non è elaborazione in post produzione: è fotografia nel senso più stretto, ma il fatto di trovarsi qui può portare a credere diversamente. In chi non conosce, siamo d’ accordo; ma visto che uno degli obiettivi qui è far conoscere, creare questa confusione non è mica tanto utile, tanto più che certi confini tendono a deformarsi già di per sé, senza bisogno che li si aiuti ...
Giusto perché sia chiaro a chi ci legge: il nostro è solo un normale scambio di idee e non una guerra di religione e, anche avendone la volontà, non è possibile strutturare un ambiente come questo in una forma ideale che rispetti ogni prerogativa. Certo se fosse possibile dividere la produzione nata all’ insegna di una certa etica da quella nata all’ insegna di un’ etica differente, sarebbe molto istruttivo, al pari di quanto lo sarebbe parlare di foto street solo se sono intonse e senza titoli.
Ciao
(*) Quando si parla di elaborazione nessuno pensa alla regolazione dei livelli, che ad onor del vero lo sarebbe; tutti pensiamo all’ intervento invasivo che modifica la natura originale dell’ immagine, quando addirittura non la crea, così come la vediamo alla fine del processo. |
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osservatore di ksenija commento di belgarath |
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Mario Zacchi ha scritto: | Peccato che in questo modo mettiamo sullo stesso livello...(cut) |
Non vedo il problema, sinceramente.
Non sono "sullo stesso livello", sono "nella stessa sezione". Ma non è una novità che in una sezione convivano lavori di spessore e caratteristiche differenti, basti pensare a quei fotografi di paesaggio che camminano per ore ed aspettano la luce giusta, confrontati a chi invece elabora radicalmente in postproduzione uno scatto normalissimo (e magari raccoglie ovazioni maggiori). O alla fotografia street, dove immagini figlie di appostamenti di ore e decine di tentativi magari vengono percepite come più valide di alcune nate da un unico, specialissimo istante abilmente catturato.
Trasmettere la capacità di cogliere i pregi fotografici è uno degli scopi di un forum come il nostro; questo però si ottiene con commenti efficaci, guide, discussioni, ed anche con una classificazione chiara e coerente... non certo con una tagliata su misura sulle capacità dell'utenza (anche ammesso di riuscire a definirle).
E per concludere, Artwork è una sezione come le altre, in cui si può operare sia con mezzi fotografici che con mezzi grafici... ma questo non preclude la possibilità di ottenere lavori di pregio.
Considerarla una sorta di ghetto in cui va a finire tutto quello che è "taroccato" è davvero molto sbagliato: se si vuole che le cose funzionino bene è il caso di cominciare anzitutto a liberarsi da preconcetti come questo. |
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osservatore di ksenija commento di SMS |
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Mario Zacchi ha scritto: | Artwork ...
Peccato che in questo modo mettiamo sullo stesso livello un lavoro che per uscire così richiede... |
Assolutamente d'accordo!
Dai su, sono certo che vi rifarete...
Complimenti all'autore. |
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osservatore di ksenija commento di Mario Zacchi |
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Artwork ...
Peccato che in questo modo mettiamo sullo stesso livello un lavoro che per uscire così richiede:
a) capacità di prefigurare la scena per imbastirla al buio
b) esperienza nella valutazione dell' esposizione e nell' ordine di scatto
c) consapevolezza che se non riesce si butta (non si annullano le azioni precedenti)
con un' altro lavoro apparentemente simile, ma che si può fare comodamente a tavolino per tentativi, tagliando pure parti di foto qualsiasi (magari spezzoni di errori da riutilizzare ..) e lavorando di gomma dove occorre.
Dopo di che le due cose passano in pasto ad un pubblico che in gran parte non si perde in troppe distinzioni (per usare un eufemismo) e perciò crede, se non glielo si spiega ben benino, che le due cose si equivalgano, si ottengano allo stesso modo. E vai con le fusioni (tra l' altro spettacolarizzate in stile banner per siti web).
Pure se è vero che questo è uno dei modi con i quali si ottenevano i montaggi prima dell' avvento del digitale, le due cose non si possono paragonare perché non hanno lo stesso valore e, soprattutto, non occorre un fotografo per fare le "moderne" fusioni: serve (basta) un grafico.
Il regolamento si rispetta; ma in questo caso ha prodotto una brutta cosa.  |
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solo ricordo di ksenija commento di bri90ct |
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molto evocativa! mi piace un sacco proprio perchè lasci lo spettatore libero di interpretare la foto... complimenti! |
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l'occhio di ksenija commento di Liliana R. |
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Guardare indietro può riservare delle piacevoli sorprese. Un vero peccato perderla. Brava  |
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ombre di ksenija commento di alxcoghe |
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Condivido il pensiero di Hero, giusto un appunto. In compo come queste la compo dovrebbe essere priva di sbavature: una raddrizzatina non sarebbe male. Peccato per quel cavo che si intravede. |
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la strada di ksenija commento di Ophelia |
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Pellicola? Wow brava...adoro la pellicola. Complimenti anche per la tua galleria.... |
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