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Commenti alle foto che gli utenti sottomettono alla critica
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Commenti
Semplicità
Semplicità di rosario861 commento di sponsor

Da un punto di vista tecnico, la foto soffre di un deciso micromosso. Guardando gli exif posso solo immaginare che lo scatto sia stato fatto in movimento. A mio avviso poichè la sostanza mi pare carente, (poco mi dicono i soggetti per espressioni e momento, ed il gesto di condivisione, per essere siginificativo, ha necessità di essere evidenziato con più forza) non rientrerebbe tra le foto tecnicamente sbagliate che comunque mantengo per ricordarmi i miei errori ed infamare le mie incapacità e rimpianti.
Forcella
Forcella di Antonio Mercadante commento di sponsor

Dal monitor del PC debbo dire che non avevo notato particolari scurimenti sul volto, che ho potuto scoprire invece dal monitor del cellulare. In questi casi un intervento minimo può non essere percepito se, probabilmente come me, non taro perbene il monitor. Quello che cercavo di dirti è che una maschera di contrasto forte, sul soggetto rischia di far perdere dettaglio e bianchi sui baffi, sui capelli e sulla fronte, come se fosse leggermente sovraesposta. Non che sia il male, solo che essendo tutta la forza della foto su di lui, quando osservo la foto avrei piacere di trovare conferme all'intensità dello sguardo. La prova della verità è comunque sempre la stampa, almeno per me.
Forcella
Forcella di Antonio Mercadante commento di sponsor

Soggetto interessante, sguardo ed espressione attirano molto chi osserva la foto. Questo bianco e nero fa perdere molto dettaglio sul volto, un po sparato forzando i bianchi e le luci. Per me non è adeguato. Un bel ritratto di strada, un bel personaggio, secondo me merita di rivedere la post.
Scusa, mi dai 100 lire?
Scusa, mi dai 100 lire? di perozzi commento di sponsor

Guardando la foto in chiave street, il primo impatto è il richiamo colore porta-colore giacca. Mi pareva debole. Leggendo il titolo la lettura viene forzata in un senso completamente diverso. La foto da sola non regge e se ha più importanza il titolo dell'immagine, nel genere, significa spesso che la foto è debole.
Sbagliata ❌
Sbagliata ❌ di Santiago81 commento di sponsor

Mi piace molto. Trovo molto forte la parte sopra. La luce mi ha ricordato un bellissimo ritratto di Lartigue, (http://www.arcipelagomilano.org/archives/48539) da cui ero rimasto davvero ammaliato. Forse il più bello in assoluto che ho visto.
La parte sotto è difficile; il contrasto tra la posa delle gambe ed il gesto della mano crea tensione nella gestualità, la cui relazione con il volto debbo ancora scoprirla.. me la riguarderò con piacere. Complimenti ad entrambi.
EUR_archi_Verticale
EUR_archi_Verticale di GiovanniQ commento di sponsor

La struttura della composizione è molto funzionale e pressochè perfetta. La quinta dell'oleandro a dx è efficace nel dare profondità e tridimensionalità alla scena. Lo sguardo segue il prima piano da dx, per passare all'edificio a sinistra in secondo piano, terminando al terzo piano dell'edificio centrale. Quello che stona all'interno del formato è il "disordine" e l'inestetica della pianta rispetto all'ordine ed all'estetica degli edifici. Anche la luce (pare un colpetto di flash) che spara sui fiori e sulle foglie peggiora il senso estetico. Forse un altro oggetto e/o un altro taglio della pianta potrebbero migliorare il senso della foto senza intaccarne l'idea e la visione. Gli oleandri sono piante ornamentali abbastanza comuni e diffusi nel paesaggio urbano, i cui colori contribuiscono ad arricchirlo ed ornarlo. Lasciare la presenza nella foto lo trovo pertinente, se meglio realizzato.
'''
''' di opeio commento di sponsor

Una sedia, una tovaglia ed un piatto vuoto. Tre elementi su cui si possono costruire mille racconti. Una bella storia. Bravo.
...
... di sandrinosandrino commento di sponsor

Personalmente ho difficoltà a seguire una sequenza di foto, narrative o meno, scorrendo la barra avanti ed indietro. Comprendo tuttavia le difficoltà di organizzare una sezione che ha certe caratteristiche ed i compromessi che ne possono conseguire, rimanendo tuttavia ferma la sensazione che l'impostazione penalizzi un tantino l'esposizione e la sua fruizione.

Nel complesso trovo funzionale l'omogeneità del colore e lo sguardo di chi ha scattato con un unico obiettivo (almeno mi pare ma posso sbagliare). Nel reportage il senso dovrebbe essere complessivo e tuttavia appare evidente che alcune foto sono indubbiamente più forti rispetto ad altre. Questo non è un fatto negativo e/o una mancanza delle foto meno forti. Nei libri, nel cinema ed in altre forme narrative, vi sono passi o capitoli che rimangono ben impressi nella mente, ed altre che invece sono apparantemente dimenticate. La loro funzione è solitamente preparatoria e finalizzata al racconto complessivo e non necessariamente deve avere la stessa forza, anzi.

Ho guardato e letto un po nella tua galleria. Ho avuto l'impressione di un certo percorso improntato ad uno studio di molte cose. Questo da un lato fa perdere un po di verginità del proprio istinto, che tu hai, portando a cercare qua e la quello che altri autori, classici e non, possono aver influenzato.
Ho notato che non hai giustamente avuto remore nel presentare anche fotografie di cui avevi dubbi sulla forza delle stesse, cercando conferme ed impressioni.

Per assimilare certi meccanismi e certe forme di linguaggio occorre più tempo rispetto al semplice studio e comprensione. Dopo una prima fase in cui si tende più ad "omaggiare" che a mostrare la propria personalità, piano piano le cose tendono a sistemarsi ed a essere acquisite.

Secondo me questo lavoro è frutto di questo processo, che tu ne sia consapevole o meno, ed è un passaggio preciso che puoi notare scorrendo indietro nelle tue presentazioni.
Un paio mi piacciono molto come singole, bravo.
150°Anno Caprilliano
150°Anno Caprilliano di petegiu commento di sponsor

Un diaframma aperto messo a fuoco sul cane che, con il suo sguardo, è l'indubbio protagonista della foto. Dopo aver letto l'exif avrei pensato anche ad una focale più alta di 80 mm. Visivivamente chi osserva la foto rimane un po disorientato per l'ampia porzione di frame sfuocato, rispetto al soggetto messo a fuoco. A mio avviso non è bilanciato, anzi è decisamente troppo a sfavore della parte principale. Si intuisce la particolarità dello sguardo osservatore del cane verso i militari, che però si fatica un po ad osservarli, così come il resto del frame, proprio perchè lo sguardo che scorre sulla fila è inutile, non scorgendo ovviamente nessun particolare di interesse. Provando a scorrere la foto verso l'alto, lasciando soltanto l'ultimo terzo sotto la folla, si evidenzia che un taglio verticale verso il basso poteva a mio avviso consentire di evidenziare maggiormente gli elementi essenziali della foto, pulendo anche dallo sfondo che nulla aggiunge alla foto. Il taglio della fila dei militari, lasciando soltanto parte delle mantelle, dei bastoni e le scarpe è sufficiente a far comprendere la situazione e lascia aperta la fantasia dell'osservatore sulla situazione. Al limite poteva essere considerata anche la folla sullo sfondo, tagliando sopra la stesa se proprio voleva essere contestualizzata, e lasciano la fila come quinta che introduce lo sguardo di chi osserva verso il cane.
Se invece l'intenzione fosse stata di una foto documentativa, il taglio poteva andar bene ma era necessaria una messa a fuoco tale da consentire una visione con nitidezza maggiore.
la pluie sur la tour
la pluie sur la tour di mirimarti commento di sponsor

[quote="mirimarti"].. Solo l'ultima questione del riflesso, non riesco del tutto a caprirla. L'ho interpretata a mio modo, non so se è quello che vuoi dire. @@sponsor.
Se hai voglia e tempo me la rispiegheresti?
[/quote]

Mostrare solo un riflesso è diverso da mostrare anche in aggiunta una parte o tutto il soggetto reale assieme al riflesso?

Constato una sorta di silenzio assenso dei moderatori, avrei preferito qualcosa di più esplicito, ma lo terrò in considerazione.

Tropico la battuta non mi ha fatto ridere, hai capito male.
Se un commento del genere è il sale delle discussioni non lo ritengo stimolante per sforzi cerebrali, ma al massimo per taluno fisico.
la pluie sur la tour
la pluie sur la tour di mirimarti commento di sponsor

[quote="Tropico"]Se sei ancora capace di intendere dopo la lettura dello sponsor Ah ah ah sappi che sta foto è veramente bella ivi compreso il viraggio. Altro che primi scatti, ti promuoverei all'istante! Ok![/quote]

Non so bene se si possa commentare un commento, ed a sua volta il commento di un commento, e poi replicare al commento di un commento di un commento e cosi via.. Se non si può chiedo [b]l'intervento del moderatore[/b], se si può mi diverte molto.
la pluie sur la tour
la pluie sur la tour di mirimarti commento di sponsor

Un riflesso con sorpresa.
Gradevole il viraggio tendente al seppia, in effetti possono esservi richiami retrò di una bella epoque del tempo che fu. Una foto che può avere qualunque collocazione storica dalla costruzione della torre in poi per la completa mancanza di ulteriori elementi.
Volevo segnalarti che un riflesso di una gocciolina ha creato un occhio simil Dalì nel tronco della torre, che può volendo anche essere valorizzato prestandosi a vari giochetti di interpolazione del file.
Volevo infine farti riflettere, considerato che posti in primi scatti, sui motivi per cui posti in riflesso rovesciato (in realtà è come lo hai scattato) e se vi sono per te differenze rispetto al presentarlo dritto (ma in realtà rovesciato). Se non ti rispondi semplicemente - perchè mi piace - hai compiuto un buon sforzo per migliorare la tua capacità di linguaggio, qualunque sia la risposta. Potrei essere cattivo e complicarti la cosa dicendo: "ma se oltre al solo riflesso vedo anche parte o tutto ciò che riflette?". Ci potrai pensare dopo. Mi piace.
Scalpellini, un'arte anche al femminile
Scalpellini, un'arte anche al femminile di bunjin commento di sponsor

Nella immagine di copertina il genere femminile è ben evidente. Come hai giustamente rilevato le mani e la gestualità sono indubbiamente gentili, ed anche senza anello si percepisce chiaramente che appartengono ad una donna. L'anello elimina ogni dubbio ai più superficiali. Il rossetto è ridondante come linguaggio fotografico. Il tuo messaggio è già chiaro senza. Se fosse grammatica mi verrebbe in mente "a me mi", che però è un errore. In questo caso non è un errore ma non lo trovo funzionale, e perciò non serve secondo me. Non aver paura che non sia chiaro, ti assicuro che lo è ed ben riuscita.
Giusto dirti che non ho ancora collocato la desaturazione selettiva in qualcosa di utile; forse è solo un mio pregiudizio, ma le motivazioni permangono. Volendo evidenziare il ruolo femminile, forse altre sono più deboli, emergono meno particolari femminili nei dettagli, e talvolta sono poco riconoscibili. Alcuni mossi, infine, mi paiono poco mossi, nel senso che la percezione del movimento è labile, al limite che un occhio inesperto potrebbe pensare a pessime condizioni di luce e conseguente adattamento di iso-tempi-diaframmi. Non credo sia cosi, ma forse un filo più lento avrebbe giovato.
Al mare
Al mare di Barbossa commento di sponsor

[quote="Barbossa"]
Sponsor sei il secondo che oggi cita Ghirri in relazione a questa foto e, a dirla tutta, neanche lo conoscevo prima di oggi.[/quote]

Vedo e prevedo che se non ti sei ancora cimentato su High key e paesaggio tosco-umbro-pugliese e marchigiano, stai sicuro che ti compariranno altri cognomi a corredo del resto.
Al mare
Al mare di Barbossa commento di sponsor

Aggiungiamo il riferimento a Ghirri e abbiamo fatto un en plain.
Immaginiamo la versione finale e giochiamo a trova le differenze.
Mi auguro che i tuoi dubbi vertano su altro.
...
... di gattapilar commento di sponsor

[quote="Ugolino Conte"]...
Poniamola così, per una prova del nove sulla riuscita di un B&N, e per riuscita intendo scelta consapevole della specifica forma espressiva, si opera come in grammatica (in fondo in fotografia si scrive pur sempre, anche se non con l'inchiostro).

Il B&N è la subordinata, la foto l'intera frase. Togliendo la subordinata cambia qualcosa al senso dell'intera frase? Se no, B&N e colore sono intercambiabili e la scelta del B&N si traduce in mera cifra stilistica..

Smile[/quote]

Un bel sasso rimasto senza esito, capita purtroppo.
Mi piace la parafrasi grammaticale, con un però.
Anche il colore è una subordinata, diversa, ma sempre subordinata come per il bianco e nero. Interscambiabile? Bisognerebbe capire come funziona, e verificare le opzioni: si sempre, no mai, a volte.
Semmai ripassassi io mi lascio un appunto..
Grande Shun Fa
Grande Shun Fa di batstef commento di sponsor

Una foto che si lascia apprezzare, irresistibile da aprire dalla miniatura. Mi ha fatto curioso notare l'estraneità di questa singola dalla tua galleria, ma forse sono solo un po stanco e superficiale.
Se ne hai altre, con tagli e punti di ripresa diversi, mi farebbe piacere vederle.
L__
L__ di Ugolino Conte commento di sponsor

Ho passato un'ora a leggerti, per qualche notte saprò cosa fare.

Grazie.

P.S: Cinesi ed indiani spesso barano..


Diabolico
s.t.
s.t. di charlie.it commento di sponsor

Settore difficile e che non pratico. Molta tecnica e tanto esercizio.

L'idea è carina e merita dedicarci del tempo se ti piace.
In primo luogo uso del cavalletto, è fondamentale.
Piazzi la macchina e provi le varie profondità di campo a più focali, magari anche variando la composizione delle bottiglie, o altri materiali diversi dal vetro che hanno meno problemi di riflessi.

La seconda cosa per il genere è fondamentale l'uso di luci artificiale, a meno che tu non voglia considerare secondaria la materia e tendere più ad un astratto che ad uno still life. Con luce naturale in interni debbono esserci condizioni quasi impossibili di illuminazione e diffusione.

Sulle luce artificiali non so nulla. Sull'astratto potresti divertirti giocando sempre su condizioni di luce interessanti.
Ad ogni modo è una ottima palestra, se non desisti ti servirà molto a prescidere dai risultati finali è ripeto l'idea è buona.

In bocca al lupo.

P.S. occhio che la bottiglia dietro si percepisce come allungata, su due piani diversi, dal basso verso l'alto si hanno distorsioni di prospettiva.
Casalabate 2018
Casalabate 2018 di Antonino Di Leo commento di sponsor

Non conoscevo ne conosco l'autore e, incuriosito dallo scorrere dei commenti ho letto la discussione, scorso la galleria dello stesso anche se in modo abbastanza superficiale, e senza leggere alcunchè di quanto ha avuto modi di scrivere.

Mi limito pertanto a scrivere alcune cose provenienti dalla visione molto sommaria, curioso di vedere quando avrò modo e tempo di cercare riscontri o meno alle mie sensazioni immediate.

Nell'approcciare su certe tipologie di foto trovo abbastanza superficiale e sbagliato limitare la visione di una foto altrui cercando di porsi secondo il proprio stile e la propria visione di fotografia.
A meno che non siamo di fronte a persone alla prime esperienze, suggerire una cosa o un'altra può essere di poco aiuto, sia per l'autore sia per chi esprime il commento, se non ci si impone di rovesciare la visione, ossia porsi la domanda cosa vuol mostrare, dire, esprimere questa foto.
Non è una mera polemica ma solo una constatazione di quanto accade frequentemente in tutti i luoghi.
Il confine tra suggerire e tendere ad una imposizione è abbastanza labile e se ripetuta e frequente può diventare qualcosa simile all'"indottrinamento" ed una certa e conseguente "omologazione" (i virgolettati vogliono evidenziare una accezione del termine in senso letterario e non dispregiativo).

Per quanto mi riguarda siamo di fronte ad un paesaggio urbano, dal quale coerentemente con la galleria, appaiono evidenti le influenze di una certa scuola americana.
Ora tale approccio si può banalmente liquidarlo in una frase sintetica tipo "l'America degli anni 50-60-70 non era la periferia urbana delle nostre zone" e similari riferito agli autori, oppure provare a dedicarci un po di tempo e di fatica.
Tempo e fatica sono necessarie per non lasciare la solita frase di circostanza apparentemente legata alla forma, alle linee, ai tagli, colore o b/n e via dicendo, cercando di capire come la forma diventa ed funzionale alla sostanza.

Prima di entrare nella foto volevo fermare la sensazione generale che ho avuto, potendo benissimo essere smentito dai fatti, da altre visioni nonchè in primis dall'auore, potendo benissimo aver pensato di trovare qualcosa che sia effettivamente oltre le intenzioni dell'autore.
A me pare di vedere che l'autore voglia mostrare fortemente le contraddizioni di certi luoghi, amplificandone i contrasti, una sorta di amore-odio verso una terra piena di contrasti, dove l'amore trova forza nelle radici e ne trova altrettanta nella trascuratezza verso quello che abbiamo ricevuto.

Sotto il profilo formale trovo che l'uso del colore sia fondamentale e funzionale. I colori permettono di evidenziare il contrasto tra i due elementi che catalizzano principalmente l'attenzione, la giostrina ed il cartellone. Contrasto con il bianco dell'architettura, se così possiamo chiamarla, urbana, tipico di molte zone delle nostre periferie del sud. Mi ricorda molto alcune zone della Puglia, ma potrebbe essere in tanti altri posti. Anche il verde del prato è funzionale ad evidenziare una incuria e degrado del prato di un luogo che in realtà dovrebbe essere di svago per i bambini. Nel bianco e nero queste dissonanze sarebbe filtrate, probabilmente i soli toni, le forme ed i volumi non sarebbero adeguati in questo caso a riprodurre con altrettanta efficacia quanto l'autore voglia sbattere sul muso immediatamente. Sempre da punto di vista formale potrei banalmente dire che avrebbe dovuto prestare maggior attenzione al taglio della giostrina, perchè secondo le regole comuni appare errato, risultando marginale la porzione residua. O un bel taglio netto, tipo a metà, oppure lo lasciamo intero, o altro ma così proprio no. Ora mi domando se una cosa così banale possa essere trascurata da uno che ha comunque una certa esperienza o se invece non vi sia qualcos'altro dietro. Ed allora posso pensare che in realtà quello che comunemente viene messo in evidenza come distrazione, perchè in primo piano, perchè tagliato male, perchè perchè perchè, etc e non possa essere funzionale o utile nell'economia dell'immagine. Ossia l'autore è su certi aspetti che vuole attirare l'attenzione, e ritiene che una forma scorretta sia funzionale. E' ovviamente possibile che la mia sia una lettura oltre le intenzioni, però può in me far sorgere la domanda se tale cosa possa avere una mia possibilità di utilizzo all'interno della mia visione, e non rovesciare il punto di vista dicendo guarda che la prossima volta taglialo per bene che così non va.

Il fatto che un oggetto sia in primo piano non vuol dire che sia di disturbo. Se prendiamo un bel tronco su una spiaggia ed usiamo un bel wide per una bella acqua setosa, e tramonto a corredo andiamo a dire guarda che in primo piano disturba il tronco. Probabilmente ciò è in armonia con il contesto evocativo di un certo canone di bellezza. Se stampiamo in primo piano una giostrina rossa è ovvio che attira attenzione, ma forse non è disturbo ma proprio ciò su cui si vorrebbe far concentrare l'attenzione.
Poi ciascuno può dire se gli piace, se non gli piace, se lo ritiene interessante, se ha voglia di approfondire o anche semplicemente non mi interessa, come sempre del resto. Ma un passaggio a mere constatazioni superficiali non servono all'autore, e sopratutto non servono a chi commenta, perchè non è tempo dedicata ad altri, e secondo me anche chi commenta, ma solo perdita del proprio tempo.

A me non dispiace questa foto, e non è importante questo, funzionalmente la trovo decisamente migliore di una analoga che ho visto mentre scorrevo, ma sia per composizione che per luce la trovavo troppo dispersiva. Sul taglio ho già detto, non penso che lo utilizzerò, se non sarà perchè ho commesso un errore. Tuttavia non è detto che non si cambi idea cammin facendo. Non posso rileggere, mi scuso per gli errori. Un saluto.
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