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Pink di Salvatore Gallo commento di matinette |
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Si è affrontato altre volte questo tema, ( almeno io l'ho affrontato e analizzato) non quello dell'opportunità e o meno di riprendere i bambini e come, ma sulle proposte da"terreno minato", cioè quelle proposte fatte da padri o madri dei loro pargoli. In questo tipo di immagini vi è una limitazione critica di partenza perchè il legame che unisce il proponente all'immagine, travalica inevitabilmente e comprensibilmente qualsiasi giudizio di obiettività, a volte scioccamente, anche solo fotografica. Il giudizio sulla foto , quindi, sarà un giudizio centellinato, caratterizzato dal tatto, dal rispetto, dall'evitare di andare "oltre", soprattutto tra coloro che si conoscono fuori o dentro il forum, quindi sarà inevitabilmente un giudizio di accondiscendenza oppure un non giudizio, oppure un giudizio di cortesia. Ciò non esclude che quella particolare foto attragga e piaccia indipendentemente da altro, ma il rapporto tra la ricezione di un giudizio positivo e uno lievemente negativo, soprattutto su aspetti che possano toccare tematiche che incidano o sfiorino il rapporto privato dei due, in questo caso, diventa sproporzionato e si indirizza, suo malgrado, su un territorio di difesa e di esclusività soggettiva fino al punto di porre dei paletti, oltre i quali si arriva ad uno scontro, non so quanto legittimo o illegittimo.
Per questi motivi e per queste foto, di solito, evito il giudizio, o ne esprimo qualcuno in maniera telegrafica e sintetica, senza approfondire evitando, possibilmente, di andare oltre, anche quando l'istinto e la coscienza mi dicono che potrei farlo. Vorrei aggiungere infine, non è questo il caso, che la pubblicazione di una foto di un neonato, o comunque di un bambino piccolo, ripreso nella sua smagliante nitidezza, ha delle motivazioni principalmente e certamente di "orgoglio" e di gioia ma tuttavia con questo intento, legittimo e gioioso, si scalfisce o addirittura si demolisce il principio e la regola del rispetto della privacy, che più volte viene sbandierato a casaccio, e potenzialmente consentirebbe degli interventi critici legittimi ma che vengono inevitabilmente recepiti come offensivi o come non rispettosi, non del bimbo, ma del proponente, e questo è un altro rischio e un'altra limitazione, che tuttavia chi propone ne dovrebbe tenere conto come una eventualità possibile e legittima.
Ciao |
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Al mattino di DDT commento di matinette |
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Mi permetto di aggiungere ai consigli di Luigi, che già dall'inizio della "carriera fotografica" si dovrebbe abituarsi a pensare di dare un senso alle immagini proposte, insieme al percorso di affinamento della tecnica, cercando di non strafare e di non essere tentati, nei limiti del possibile, di proporre modelli di immagini già "stipate" naturalmente all'interno del nostro bagaglio di osservatori. Questo è quanto spesso accade con le street per le quali, a monte, vengono valutate efficaci e consone come genere, ma alle quali manca la struttura e la relazione univoca, unitamante ad una cura realizzativa pigra e scialba.
Ciao |
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continua la spesimentazione con le videoproiezzioni di kalama commento di matinette |
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E' una buona strada quella che stai percorrendo e a quanto pare hai già ottenuto degli ottimi risultati. La tecnica utilizzata è interessante e le combinazioni sceniche sono molteplici e tuttavia richiede una doppia difficoltà sia esecutiva che di rappresentazione, nel senso che a fronte dell'effetto "innovativo" che stai sperimentando, non puoi prescindere da una "base" su cui l'effetto si esplica, che a sua volta non sia già interessante e goda di una buona ripresa e composizione. Nel caso specifico, la base è ottima e si combina piacevolmente con l'effetto. Questo ritratto, in buona sostanza, l'avrei apprezzato già da solo, senza l'effetto. In genere si commette l'errore di non amalgare e rendere unico il tutto, sbilanciando e slegando l'insieme, il più delle volte, con gli artefatti e le post produzioni esasperate.
Ciao |
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Verso Lillaz di Habrahx commento di matinette |
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Apprezzo la Tua sobrietà nel riprendere questi scorci, (in galleria ne hai degli altri, sempre con lo stesso stile personale) non metti niente di più e niente di meno sia nella composizione che nel trattamento e ciò per me è un segno distintivo e un valore aggiunto. Insomma la tentazione di produrre una cartolina già affrancata davanti a questi scenari è tanta, ma tu resisti e ci proponi delle immagini più rarefatte, con il giusto grado di sfocatura e con colori non esasperati.
Ciao |
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Iaia di Design commento di matinette |
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E questa è proprio una bella foto. Sono quelle immagini che, di colpo e piacevolmente, alzano il livello qualitativo del forum. Complimenti.
Ciao. |
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nowhere di huncke commento di matinette |
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Huncke, è così bello ( bello inteso nell'accezione di attraente, intrigante) questo posto come l'hai ritratto, come composizione e come tonalità, che poteva fare anche a meno della presenza.
Ciao, a presto. |
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Facce da Nepal di bork32 commento di matinette |
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Scatti interessantissimi, ben eseguiti che mostrano una realtà, a me sconosciuta completamente, e che testimoniano tuttavia le commistioni e le contaminazioni con il modello occidentale che inesorabilmente incide negli aspetti non essenziali e disomogenei, producendo quella perdita di identità culturale e sociale che più volte ha seminato sconquassi socio-economici, quale terreno fertile per la dipendenza e il conseguente annullamento della sovranità politica e di autodeterminazione.
Alcuni scatti sono magnifici.
Ciao, a presto. |
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sotto rete di chips commento di matinette |
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Webmin ha scritto: | ... un modo per restituire la realtà d'acchito cercando di non porre alcun filtro tecnico espressivo... |
Cosa intendi per "restituire la realtà d'acchito"?.....sto scherzando!
Ciao Webmin. |
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st di Luigi Volpe commento di matinette |
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Un cancello con dissuasori a punta, micidiali, due colonne di pietra che poggiano su basamenti diversi: Se la visuale dal cancello fosse stata coperta, ad esempio dall'edera o da altro, si poteva immaginare che all'interno di questa abitazione ci fosse un viale, delle aiuole, del semplice asfalto....ma anche altro, date le premesse, ma non si sarebbe arrivati ad immaginare ciò che effettivamente appare, oltretutto con la signora/e, attenta e dubbiosa, che intanto ti ha scorto. Misteriosa!
Ciao, a presto |
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Nuova Forza Lavoro di torkio commento di matinette |
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E' una foto a cui hai voluto dare quel titolo e quella chiave di lettura e va bene, è una scelta! Ma, al di là dello stesso, resta comunque una buona foto intrigante e misteriosa quanto basta e che appunto attira per i suoi possibili risvolti e quesiti interpretativi ( chi è, da dove viene, dove va, sta per incontrare quella donna, è in attesa d'altro, etc etc.). Potere del singolo frame, della Fotografia, della sua forza comunicativa e narrativa racchiusi in poco spazio e in un tempo fulmineo. Il buon bianco e nero e l'atmosfera rarefatta, contribuiscono a esplicare queste sensazioni. Un formato più piccolo, per quanto detto, avrebbe reso ancora di più.
Ciao. |
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if it doesn't rain di huncke commento di matinette |
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Anche a me piace molto questa immagine e credo che il titolo possa essere messo in relazione con la gestualità del soggetto dopo aver scorto i manichini .
Ciao, a presto. |
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sotto rete di chips commento di matinette |
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Immagine singolare per come è stata ripresa e per il luogo, tutt'altro che "praticabile". Una sedia, qualsiasi sedia, in primo piano sulla spiaggia, non fa più notizia.......due sedie in mezzo a un campo da tennis con fogliame e fanghiglia annessi, è uno scoop! Bella!
Ciao |
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Paris - La Defense . 19 di vLuca commento di matinette |
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vLuca ha scritto: | Anche a me ricordava qualcosa di simile questa visione  |
Ciao Luca, tra ricordi e ricordi a me ha ispirato questo, spero non Ti dispiaccia.
Ciao, a presto. |
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Campus (serie) di xxx_shooter commento di matinette |
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Immagine d'apertura superba, fantastica e spiazzante. Complimenti!
Questa assorbe tutte le altre, insomma poteva essere postata da sola, perchè merita una vetrina d'eccellenza.
Ciao. |
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... di backlighteye commento di matinette |
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E' una location che può essere "sfruttata" meglio, sezionata in tutti modi, lasciando la nuvola bianca che transiti e vada oltre!
............e alla fine pubblico sempre in "Varie".....sono un fotoamatore che....diciamo così....VARIA!!!......questa è forte e simpatica!
Ciao. |
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on our shoes di huncke commento di matinette |
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Mi trovo al imite del commento! Vorrei ragionarci su questa immagine, ma mi manca..l'avvio! eppure mi intriga! Mi intriga quella coppia, e postandola in street vorrei trovarci una giustificazione, anche se "decategorizzandola", la trovo d'istinto piacevole.
Ciao, a presto. |
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. . . la S i l v i a che non conosco più . . . di poldacol commento di matinette |
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Il rischio di essere preso, avvolto dalla naturale evoluzione di una figlia che percorre tutte le tappe di crescita, che si rapporta con i momenti di vita, con le varie sfaccettature quotidiane nascoste, inconsapevoli, violente, indefinite, porta un padre o una madre o chiunque segua questo percorso ad accostarsi alla sua evoluzione in maniera gioiosa ma anche preoccupata.
Preoccupati di non essere all’altezza del difficile compito di guida, di essere dubbiosi sulle scelte che si fanno, di essere rammaricati e pentiti per delle mancate attenzioni, di essere fuori luogo o addirittura estranei rispetto alle sue aspirazioni, alle sue paure, ai sui intimi pensieri e segreti.
Non si sa quale è il limite entro cui un padre, o chi per lui, possa affiancarsi a lei per farle sentire l’affetto, la gioia, il senso di sicurezza e il bene che si avverte, gratuitamente, senza se e senza ma. L’istinto porta lei a concepirlo e a darlo per scontato, come natura insegna e come naturale che sia, ma prendere decisioni e incidere nella vita fragile di una figlia che cresce è sempre un cammino accidentato.
L’insegnamento naturale dell’esperienza già vissuta con i nostri genitori, ti porta ad agire di conseguenza e a ripetere quello che tu già conosci, già ritieni valido e sicuro e con l’avanzare dell’età assapori come la giusta via da percorrere, ma non è sempre così e quindi bisogna “formarsi” strada facendo, bisogna imparare il cosiddetto mestiere di padre. Un mestiere di padre di questi anni, dove il rapporto con i figli è divenuto un nuovo pianeta da esplorare e non c’è paragone che tenga rispetto alle generazioni passate “pre-informatiche” “pre-globalizzate”. Qui bisogna darsi da fare, stare al passo inevitabilmente, “soffrire”….e la saggezza del buon padre di famiglia appare sempre più lontana all’orizzonte.
Quante volte ci si è posto il problema del padre o non “padre amico”, e dell’ opportunità di assumere o meno comportamenti che ne facessero sentire e stigmatizzare il ruolo; questo dilemma oggi assume un valore sbiadito, farraginoso, anacronistico perché il rapporto tra i due è cambiato è diversificato in tanti piani e soprattutto perché il genitore attuale ha una forma di lealtà interiore che lo porta a confrontarsi con il proprio figlio come farebbe con gli altri che figli non sono ma verso i quali si nutre rispetto e amicizia. I bisogni, le richieste, espresse o inespresse, di una figlia oggi si stagliano oltre la linea gialla che a noi ci appare spesso lontana e ci tiene in guardia, vorresti avvicinarti di più per capire, per proteggere, ma la distanza, come naturale e, nel contempo, contaminata evoluzione, è sempre molta e ti costringe a stare “nei paraggi”, a lasciar fluire la crescita, a prendere atto che è la sua vita e che da figlio si diventa padre di figlio….e ci stai accanto….sempre!
Ciao |
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