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Commenti da Ettore Perazzetta
Commenti alle foto che gli utenti sottomettono alla critica
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Commenti
...finestre
...finestre di Smarc commento di Ettore Perazzetta

I casi sono due, o il muro con le finestre è inclinato "in prospettiva" rispetto a quello dei nanetti, oppure è in "salita". Nel primo caso è più corretta la versione originale, nel secondo il remake, l'importante è prendere una decisione giusta o errata che sia. Un saluto.
st
st di Webmin commento di Ettore Perazzetta

Webmin ha scritto:
... la scelta, tra le possibili varianti, è caduta su questo personaggio perchè, come avrete intuito, non riflette la propria immagine coerentemente con l'idea di fondo. Wink

... grazie a tutti per i cortesi riscontri. Ciao

Webmin


E’ proprio l’idea di fondo che mi perplime. Cosa si intende con “non riflette”? Il riflesso reale (quello che si dovrebbe vedere assieme agli altri elementi che compongono la scena) o il riflesso incondizionato che correla il vampiro a giovani vittime, oppure, e questa è una chicca, al fatto che i vampiri non vengono riflessi dagli specchi. Quindi il vero “succhia-sangue non è quello della pubblicità, ma la “simpatica” signora. Come dire: “ I vampiri sono tra di noi” lettura, quest'ultima, per la verità un tantino "aliena" all'immagine Un saluto.
st
st di Webmin commento di Ettore Perazzetta

le_pupille ha scritto:
....molto sottile....
....molto ironica....
....molto simpatica...
....molto....


.... anche un pò fuori fuoco, a meno che....... !
Ombre e non!
Ombre e non! di Ettore Perazzetta commento di Ettore Perazzetta

Commenti e appunti ben accetti.
La duna... e le sue gemme
La duna... e le sue gemme di Clara Ravaglia commento di Ettore Perazzetta

Forse la parte sotto capovolta a simulare un riflesso, un pò staccata però a mantenere l'idea di base? Un saluto.
chiaroscuro
chiaroscuro di Angepa commento di Ettore Perazzetta

Angepa ha scritto:
è stata una prova, avevo anche provato l'inversione ma mi convinceva di più questa, grazie cmq del passaggio Ciao


Forse c'è un equivoco, ho preso questa immagine e l'ho invertita ottenendo un ritratto a toni alti. Credevo che quanto postato fosse il risultato dell'operazione inversa, ma da quanto leggo non è così. A questo punto tutte le ipotesi son valide. Un saluto.
chiaroscuro
chiaroscuro di Angepa commento di Ettore Perazzetta

Molto meglio l'inversione che restituisce un buon ritratto high-key. Sinceramente non capisco il perchè di questa "elaborazione". Un saluto.
st
st di Webmin commento di Ettore Perazzetta

Il personaggio in entrata mi perplime, dovrebbe essere ...... ma sembra piuttosto ...... forse è il monitor, forse sono io, ma se guardo i lineamenti direi maschio, se mi sposto sulla linea dico donna. Un saluto.
Look at me... Please!
Look at me... Please! di SergioDerosas commento di Ettore Perazzetta

Ho forse trovato una risposta alle mie perplessità, si chiama "compressione". Mi sono or ora imbattuto in questa ed altre immagini esposte in un altro portale che permette di visualizzare in alta risoluzione ed ammetto di aver scambiato fischi per fiaschi, chiedo perciò venia all'autore per alcuni appunti immotivati. Un saluto.
Look at me... Please!
Look at me... Please! di SergioDerosas commento di Ettore Perazzetta

SergioDerosas ha scritto:
La sfocatura non è affatto improvvisa, se guardi nella parte in basso le piantine sono molto più a fuoco della parte alta del fotogramma.
Bisogna considerare che tutta la scena riprende solo una porzione di pochi metri.
Quella spanish mood invece lo sfondo è molto distante ed è normale che la sfocatura sia meno evidente e si noti meno la scadenza dello sfocato.
Un'immagine effettuata a diaframmi molto aperti a pochissima distanza (meno di 2 mt) tende a staccare lo sfondo nettamente ma ci si rende conto che già i capelli iniziano a essere sfocati.

Non vedo questa grande stranezza sinceramente Smile


Come avevo anticipato si tratta alla fin fine di una questione di gusti che cercano una spiegazione tecnica. Nel mio modo di vedere lo sfocato dovrebbe portare a concentrarsi sul “fuoco” qua invece, ripeto, è una cosa soggettiva, tende ad attirarmi l’occhio e a diventare comparsa con velleità di protagonismo. Chiamale se vuoi, emozioni. Ciao.
Look at me... Please!
Look at me... Please! di SergioDerosas commento di Ettore Perazzetta

Perplessità tecnica la mia. Trovo lo sfocato in questa immagine così come nella precedente "Spanish mood" poco progressivo, inizia improvvisamente e mantiene la stessa intensità fino all'infinito. Si lo so che.... a tutta apertura..... con un medio tele..... focheggiando a pochi metri....... però la sensazione mi rimane. Forse anche i toni freddi può darsi aumentino la sensazione di relativa "pesantezza" dei secondi piani. Se poi, con ogni probabilità, è una scelta voluta allora tutto rientra nei complessi discorsi sullo stile personale e non discuto. Un saluto.
Docce di fuoco
Docce di fuoco di Leoconte commento di Ettore Perazzetta

Le anime dei dannati che bruciano all'inferno, l'utima anima a Dx sembra quasi specchiarsi sulla lucida parete, la posizione è inquietante assomiglia al gobbo di Notre Dame. Un saluto.
D'oro e d'argento
D'oro e d'argento di nerofumo commento di Ettore Perazzetta

Per me è un buon lavoro, è il genere che vorrei fare ma per motivi caratteriali non riesco ad affrontare. Non mi esprimo su questioni tecniche, luce, B/N e quant'altro, ma avrei preferito nell'ultimo scatto vedere l'effetto delle vezzose treccine sulla matura signora, magari focheggiando sull'immagine riflessa dallo specchio e la persona vera sfocata davanti. Un saluto.
Gangster - Wait before the murder
Gangster - Wait before the murder di SergioDerosas commento di Ettore Perazzetta

SergioDerosas ha scritto:
Parlo di fermarsi fotograficamente Smile


Anch'io, nel senso di piccole pause per riordinar le idee e veder meglio la strada. Davanti ad un bivio, breve riflessione, per rimappare il percorso, che se anche non coincidesse con quello prestabilito potrebbe riservare piacevoli sorprese. Di percorsi fotografici interiori si parla. Ciao.
Gangster - Wait before the murder
Gangster - Wait before the murder di SergioDerosas commento di Ettore Perazzetta

SergioDerosas ha scritto:
Io personalmente quando esco per un set fotografico ho già in mente tutto quello che devo fare, dal mood a pose e location.
Penso sia una cosa positiva cercare di applicare (anche nel mondo amatoriale) un "processo" lavorativo professionale.
Io cerco di evolvermi, non mi accontento, studio, applico, imparo e cerco comunque e sempre di ottenere un risultato buono.
Essere amatori ma ragionare da professionisti.
Se io dovessi uscire per un set e non portassi a casa lo scatto che ho pensato, sarei alquanto triste.
Questo perchè vorrebbe dire che ho fallito.
Pensare sempre avanti e migliorarsi. Fermarsi vuol dire essere morti.


Ciao, pur avendo un approccio alla fotografia parecchio “guascone” Party rispetto e ammiro chi è alla ricerca del meglio perché ci indica una possibile via da percorrere per affinare le nostre capacità. Su una cosa però non sono tanto d’accordo: in assenza di obblighi, a volte, ci si può fermare anche solo per riposare Sonno e non è detto che ciò non possa trasformarsi in un momento di ri-creazione. Un saluto.
Gangster - Wait before the murder
Gangster - Wait before the murder di SergioDerosas commento di Ettore Perazzetta

Non lo so, ma guardando questi lavori ho la sensazione di trovarmi di fronte ad un modo di operare più “professionale” che amatoriale. Non che questo sia un difetto, intendiamoci, ma a differenza della maggior parte di noi fotoamatori, che ce ne usciamo fotocamera al collo confidando di tornar vincitori con qualche bello scatto, i professionisti non escono senza aver la quasi certezza di ottenere quel che a loro serve. L’ho detto “serve”, a fare cosa? Per questa specifica immagine si può ipotizzare la creazione di un calendario, oppure una brochure pubblicitaria per il pub, o anche la realizzazione di un book per il modello (che forse è lo stesso dell’uomo in ammollo). Per le altre, con modelle, le ipotesi possono spaziare dalla moda, al solito calendario, al tacito scambio di prestazioni, io fotografo ti realizzo un book di presentazione e tu modella consenti all’utilizzo di talune tue immagini per la creazione di un mio portfolio fotografico personale. Altra ipotesi è la pubblicazione sui siti dove vengono vendute/comprate immagini adatte ai più vari scopi senza che le aziende interessate debbano accollarsi gli oneri di mettere in piedi un settore fotograficamente dedicato. Le mie sono curiosità e non critiche, ed è anche probabile che sia completamente fuori strada, ma per raggiungere e mantenere costanti certi livelli ci vogliono motivazioni forti, che non tutti abbiamo. Un saluto e mi scuso per l’ennesimo Off-Topic.
Tu che ne sai di un campo di grano?
Tu che ne sai di un campo di grano? di Ettore Perazzetta commento di Ettore Perazzetta

M.R. ha scritto:
Scusa non avevo capito si trattasse di analogico, beh comunque il messaggio rimane Wink

E non adagiarti sul confronto con le altre fotografie proposte sul forum Smile


Come si dice??? Ah si:- "Mal comune, mezzo gaudio!"
Tu che ne sai di un campo di grano?
Tu che ne sai di un campo di grano? di Ettore Perazzetta commento di Ettore Perazzetta

M.R. ha scritto:
Ettore, te lo dico con estrema sincerità e spero che tu colga il senso delle mie parole.
Si vede che tu vuoi uscire un po' dall'ordinario, ma secondo me il problema è che lo fai (cosi percepisco io) solamente intervenendo esageratamente in post produzione, vedi bn contrastatissimo e grana da poterci grattuggiare il formaggio. Le fotografie di base le vedo molto ordinarie, banali, scontate. Se vuoi un tuo stile, un tuo approccio personale devi iniziare dallo scatto, la postproduzione viene dopo e spesso se l'immagine parte bene non c'è bisogno di gran che poi. Smile


Non c'è nessuna post, lo scatto è analogico, quindi parto da casa con una sola possibilità B/N e grana dovuta alla dimensione dei grani d'argento della pellicola caricata. In fase di stampa (camera oscura tradizionale) magari lavoro un cic-cin sul contrasto e quant'altro per adattare il risultato all'idea, ma gran parte delle scelte son fatte a priori, come quella di abbandonare la sicurezza del giallo del grano, il rosso dei papaveri, l'azzurro del cielo ed il verde delle foglie, magari in un tramonto dai riflessi arancio. Poi posso concordare sullo scontato, banale, ne più ne meno di tante altre proposte presenti su queste pagine. Un saluto.
Tu che ne sai di un campo di grano?
Tu che ne sai di un campo di grano? di Ettore Perazzetta commento di Ettore Perazzetta

Alessandro Signore ha scritto:
È un'immagine dal forte impianto grafico, con le spighe a creare una texture monocromatica con la sola zona centrale a fuoco. Il fiore bianco che spunta al centro dell'immagine attira l'occhio, perché rompe la monotonia dell'immagine, ma soprattutto perchè è un punto bianco in una fotografia tendenzialmente scura. Data l'importanza, voluta o casuale che il fiore detiene nello scatto, l'avrei preferito più nitido e riconoscibile.
Il titolo, a mio avviso, oltre che inutile è un po' banale.


Negli ultimi tempi, a volte, provo ad allontanarmi un po’ dalle immagini che chiamerò “definite” per inseguire quelle “suggerite” dove tutto è confuso pur mantenendo un contatto con la realtà. Il tipo di materiale usato non permette di mostrare il pelo sull’uovo, gli sono più consoni la gallina e l’uovo o meglio il pollaio e la gallina per ottenere immagini con una qualche leggibilità. Per quel che riguarda il titolo trattandosi di una serie di immagini simili mi è sembrata un’idea carina di modificarlo di conseguenza, ora valuterò se proseguire o meno su questa linea. Un saluto.
Tu che ne sai di un campo di grano?
Tu che ne sai di un campo di grano? di Ettore Perazzetta commento di Ettore Perazzetta

Variazione sul tema della precedente:- "Che ne sai tu di un campo di grano".
Commenti e/o appunti ben accetti.
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