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Commenti alle foto che gli utenti sottomettono alla critica
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Commenti
Tra monti
Tra monti di aglio commento di pamar

Molto bella. Questa devi proprio stamparla. Fosse mia userei una carta matte con leggera texture.

Marco
Colline Toscane
Colline Toscane di fmongili commento di pamar

Vero, un classico ma un classico ben fatto. L’uso della prospettiva aerea è intrigante. A suo modo spicca il caseggiato sulla sinistra che (in ottima posizione nel frame) funge da elemento base e “concreto” della scena. Circa la collina scura in primissimo piano sulla sinistra sono combattuto: da un lato è elemento che con il suo “peso” cromatico funge da apripista e guida lo sguardo verso lo svilupparsi della scena. D’altronde non è essenziale, essendoci, il caseggiato che svolge tale compito e “rompe” i cromatismi tenui e pastellati della fotografia. Vuoi la verità? Non saprei proprio. Magari ci vuole, magari meglio senza. Tu che ne pensi? (domanda stupida….se l’hai inserito…).

Marco
Marco
Marco di Francesco Ercolano commento di pamar

Lo scatto è bello, la luce che accarezza il soggetto e lo illumina su parte del volto risulta intrigante. Azzeccata l’espressione e l’avere incluso la veduta dalla finestra sporca su un insieme di case quasi anonime ed impersonali. Soggetto + atmosfera. L’unica cosa che, personalmente, non mi convince è lo spazio alle spalle del protagonista. Esso è arricchito dalla lama di luce sul muro , ma mi risulta non essenziale per l’economia dell’immagine. Io lo taglierei via chiudendo il frame subito dietro la persona. Tolto questo trovo che sia veramente efficace l’illuminazione che hai saputo cogliere.

Marco
Cinciarella-in-volo_DSC6038
Cinciarella-in-volo_DSC6038 di Mausan commento di pamar

Ciao,
non sono un esperto nel fare fotografie di uccelli in generale, e ti dico la verità, ho aperto questo tuo post in conseguenza di un tuo commento ad una mia immagine. Le fotografie che ho fatto ritraevano immancabilmente volatili posati. Quindi uno scatto di un uccello in volo riscuote sempre la mia ammirazione. Comunque questo scatto riscuote la mia ammirazione non solo per l’azione del volatile ma soprattutto per la sua collocazione all’interno del frame ed le ali immortalate fortemente mosse che rimarcano il loro essere in movimento. Non facile usare un tempo capace di rendere mosse le ali ma perfettamente a fuoco il capo (vedi occhi a fuoco ineccepibile). Inoltre, come dicevo, trovo la disposizione nel fotogramma veramente buona. Spesso si vedono in giro fotografie di animali con la preda immortalata in modo perfetto ma disposta nel frame non armoniosamente. Certo, riprendere un essere vivente in modo impeccabile non è affatto semplice e parimenti avere anche un occhio alla composizione….che casino…
qui’ invece ho subito notato come e dove è disposto l’uccellino, capace di formare una linea direttrice virtuale con il rametto superiore che “disegna” una diagonale impeccabile (e scusate se è poco). Poi trovo piacevole la suddivisione fra pieni e vuoti, con uno sfondo impeccabilmente sfocato. Insomma…che invidia, l’avessi fatto io uno scatto del genere con questo protagonista. Complimenti.

Marco
volo gelido...
volo gelido... di 1962 commento di pamar

Molto bello questo scatto, ineccepibile quasi in ogni suo connotato. Una composizione che, intelligentemente, hai plasmato in modo che giochi sulla bidimensionalità . Il tutto si traduce in uno scatto dove predomina il grafismo: elementi lineari verticali (gli alberi) e linee orizzontali (erba secca più chiara/suolo sotto le piante più scuro, poi la zona grigio chiaro ancora oltre ed infine l’ampia fascia del cielo uniforme). Il tutto con toni pastello e tenui che hanno (anche) la funzione di sottolineare le geometrie ed il grafismo della scena. Non rubano in pratica la predominanza agli elementi che costruiscono la pulita e lineare scena. Il tutto è poi arricchito dagli uccelli in volo che donano dinamismo alla scena. Tutto quasi ineccepibile dicevo….non ci fossero quei cartelli bianchi a sinistra sarebbe al top. A parte questo piccolo dettaglio trovo che a questo scatto non manchi veramente nulla. Complimenti.

Marco
ST
ST di pamar commento di pamar

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
Brinata su lichene
Brinata su lichene di pulchrum commento di pamar

Una bella fotografia incentrata su strutture, forme e texture dei soggetti. In tali scatti è basilare l’accuratezza tecnica realizzativa (e direi che ci siamo) e la composizione nel frame (pure questo OK). Nell’apparente “casualità” non ordinata ci vedo uno schema cromatico (per forza di cose data la monotonia della texture) all’interno del frame; una sorta di diagonale che separa una metà con il verde predominante dall’altra ricca di grigio. Quanto per me è un poco riduttivo in tale scatto sono i colori, la loro resa, essi infatti non “emergono” efficacemente. Non fraintendermi, il soggetto non ha colori saturi e aumentare la saturazione cromatica porterebbe ad un risultato pacchiano e finto. Intendo piuttosto la loro brillantezza e vivacità, magari microcontrasto degli elementi verdi.

Marco
Cieli Sognati
Cieli Sognati di Francesco Ercolano commento di pamar

Caspiterina, veramente notevole. Guardando velocemente, di primo acchito, l’ho catalogata come un’ immagine lavorata artigianalmente e manualmente con una sirta di ordito messo ad hoc e fatto di vera sabbiolina e terriccio. Poi, anche grazie alla presenza della foglia l’ho “vista” per quello che è realmente.
Azzeccata la composizione che vede il terriccio formare una sorta di semicornice che racchiude senza nascondere nulla della scena. Io personalmente trovo un poco penalizzante solo la foglia, ancora che svela tutto troppo presto. Comunque fantastica prova.

Marco
Spazi di silenzio
Spazi di silenzio di Flavia Daneo commento di pamar

Solitamente io non attribuisco un grande peso al titolo che viene assegnato ad una fotografia. Non è una cosa che ritengo basilare per giudicarla ed interpretarla; anzi, sovente delle parole fanno da stampella ed incanalano il fruitore verso un aspetto che l’autore voleva comunicare ma che di per sé l’immagine, da sola, non è in grado di sviscerare e trasmettere. Il titolo di questo scatto ha invece un indubbio merito: è intrigantemente e mi ha spinto ad aprire il post per dare un’occhiata. Devo ammettere che titolo e fotografia vanno di pari passo ed immancabilmente vanno a braccetto. Quanto è dichiarato con le parole, con il titolo, immancabilmente emerge dalla scena. Questo veramente non è cosa da poco e di per sé fa acquistare allo scatto dei punti in più. Poi potrei dilungarmi ad analizzare aspetti quali tinte, pulizia, composizione ecc, ma non è fondamentale. Questa fotografia parla da sola e non serve altro.

Marco
s.t.
s.t. di fabiopollio27 commento di pamar

Ritengo che sia un bel lavoro. Un lavoro basato sulla grafica e come tale deve avere un paio di connotati fondamentali. Tu li hai centrati. Uno è la semplicità dell’insieme, del soggetto degli scatti e la pulizia ed uniformità degli sfondi. Si tratta in fondo di soggetti che richiamano e si fondano su geometrie e, come tali, vogliono pulizia e assenza di ulteriori elementi che “sporcherebbero” il loro essere. Come ti dicevo dal punto di vista compositivo e di collocazione negli spazi direi ottimo. Sfondi piacevoli e se devo andare a trovare il classico pelo nell’uovo, forse due fotografie sono buone ma non ottime: intendo la seconda con la striscia sull’asfalto (giusto ?) sfocata ma tuttavia troppo “presente” che toglie centralità alla tela e rugiada. E la tre con quella macchia scura di vegetazione in lontananza ed il sole (soprattutto) che levano definizione alla tela. Sono piccolezze beninteso ma si discostano dall’uniformità delle altre con sfondi omogenei e monotoni (nel senso che hanno un unico tono). Comunque un piacevolissimo lavoro che (per me) meriterebbe di essere sviluppato con forme, geometrie ad hoc.

Marco
Water Room
Water Room di Antonio Mercadante commento di pamar

Ho visto questa fotografia qualche giorno fa e proprio non avevo il tempo di commentarlo, ma mi ha colpito, quindi ho salvato il link perché volevo parlarne quando ne avrei trovato l’occasione.
Trovo che quest’immagine abbia un pregio inconfutabile. Non è “qualcosa” legato alla composizione o ai colori o a qualche aspetto tecnico; è il mood della scena, quanto è capace di trasmettere. Intendiamoci: la costruzione è ben fatta e risulta ottimale per veicolare il mood dell’immagine; senza una costruzione/progettazione ad hoc sarebbe venuto a mancare la base di tutto. Voglio dire che quello che emerge da subito è l’atmosfera della scena. A mio avviso sono poche le immagini capaci di veicolare una sensazione e di farla emergere con forza sin da subito. Forse, nel caso di questa scena, è un qualcosa che colpisce me e meno altri, ma io ci vedo insicurezza, timore e un poco di paura. mi assale l’idea di essere in un luogo chiuso e senza evidenti uscite, lambito dall’acqua in vorticoso movimento. Senza appigli di sicurezza….mi pare quasi di udire il fragoroso scorrere del liquido che rimbomba e rimbalza in un ambiente chiuso e sigillato. solo e senza orientamento o palesi vie d’uscita. Si, è vero, c’è un uomo la sopra….ma chi è e cosa potrebbe fare ?
Probabilmente sono solo pensieri sospinti dall’immaginazione e, conoscendo il posto, tutto cadrebbe e sarebbero solo fantasticherie senza senso….ma io il posto non lo conosco e “vedo” quanto vi è nell’immagine ed essa è confezionata per sottolineare e supportare le mie congetture. 10 e lode.

Marco
il gigante e la bambina
il gigante e la bambina di albo49 commento di pamar

Una bella immagine. il soggetto, la bambina, di suo spicca in questo quasi monocromatismo, per il suo essere scura in una zona quasi completamente bianca. pure essendo minuta, rispetto al resto della scena, si intuisce bene il suo incedere un poco intimorito o perplesso. Lei cosi’ minuta a fronte del paesaggio e degli alberi maestosi. Trovo azzeccata la posizione nel fotogramma e l’aver voluto rendere la scena monocromatica, capace di focalizzare l’attenzione sulla piccola, sulla sua aria titubante e sul suo essere una bambina immersa in un mondo grande e incerto. Soggetto rsiguo (dimensionalmente) ma enorme per il suo essere soggetto e fulcro della storia accennata ma capace di dispiegarsi efficacemente. Protagonista senza ombra di dubbio.

Marco
....il cavaliere nero...
....il cavaliere nero... di giovanni schiavoni commento di pamar

giovanni schiavoni ha scritto:
...considera che era una sfilata in costume con centinaia di persone. ..difficile evitare qualche elemento di disturbo. ...grazie del passaggio.


Ma certo. La situazione di ripresa aveva di certo i suoi impedimenti. Io ho giudicato il risultato finale che uno vede (la fotografia). Il fatto è che il fruitore può vedere solo quella e non ha presenti tutti i pro e contro della situazione. Essi sono appannaggio solo dell’autore. Chi guarda vede solo lo scatto e quello valuta. Ecco allora che sovente il pensiero di chi guarda è diverso da quello di chi ha scattato perché i presupposti sono diversi. Questo è a volte origine di incomprensioni e fraintendimenti che si generano a partire da diversi presupposti. A me è capitato spesso di essere particolarmente soddisfatto di una fotografia che, invece, è stata valutata come banale. Da parte mia ha sempre un fondo di verità l’opinione dello spettatore che vede quello che deve vedere, ossia il solo prodotto finito.

Marco
....il cavaliere nero...
....il cavaliere nero... di giovanni schiavoni commento di pamar

Ciao,

tralascio di descrivere il positivo di questa immagine3 e mi soffermo su un unico elemento che, a mio parere, la penalizza. Mi riferisco alla donna vestita di bianco che si intravede fra muso e corpo del cavallo. Colore chiaro che attira l’attenzione e distoglie. Senza sarebbe stato molto meglio considerando anche che il muso del quadrupede è un fulcro dell’immagine ed essendo scuro il golfino risalta non poco.

Marco
S.T.
S.T. di Angelo Meroni commento di pamar

Per me non è male. Basta solo accentrare l’attenzione sugli elementi base escludendo tutto il superfluo tipo i mali tronchi in alto. I due completi ai lati invece formano una sorta di cornice grafica che delimita il tutto.
Una scena basata sui grafismi presenti che ben si amalgamano: pali, ombre, strada monopattini ecc. La presenza umana poi funge da soggetto.
E poi, scusate vi è un’indubbia chicca…..la ragazza ha veramente un gran bel fisico….

Marco
Antiche pissidi
Antiche pissidi di essedi commento di pamar

Non c’è niente da fare, la fotografia è un’arte visiva e alla base di tutto c’è la luce. Banale quanto si vuole ma senza luce non si riesce a vedere e, di conseguenza essa é essenziale. E naturalmente non finisce qui’. Va bene il cosa ma fondamentale è il come, quindi per rendere un’immagine ottimale ci deve essere la luce ma ha il suo peso il come è la luce. Chiunque abbia mai scattato delle fotografie sa bene che la medesima identica scena porta a risultati profondamente diversi in base al tipo di illuminazione presente. stessa scena e risultato affascinante o mediocre e deludente solo con una diversa luce. un paesaggio ripreso a mezzogiorno porta ad un risultato opposto paragonato col medesimo ma ripreso la mattina presto o la sera.
Questo scatto è un esempio lampante del concetto sopra esposto. Il soggetto non è in fondo nulla di sorprendente. quanto rende la scena intrigante e sopra le righe è la luce, l’illuminazione. Un uso magistrale dell’illuminazione, colta in un momento veramente ottimo. Complimenti all’autore.

Marco
St
St di littlefà commento di pamar

Uno scatto esteticamente piacevole. colori sussurrati e pastello, atmosfera languida e rilassante. Ma uno scatto che racchiude un punto interrogativo…..ed è questo che lo rende intrigante e diverso dal comune. nulla di strano in fondo: il mare ed una rete da pesca…niente di fuori posto. Non è mica un disco volante in fondo. Però però il fatto che manchi l’artefice del lancio, che non ci sia il soggetto dell’azione (che poi è palese e senza ombra di dubbi) rende quasi avvolta da un alone di mistero la scena. e poi è molto accattivante e particolare la forma della rete. Sembra quasi una bocca, delle fauci nell’atto di acchiappare qualcosa. Pochi elementi puliti e palesi ma che sottendono tutto un insieme di congetture. definirei questo scatto "quello che manca crea". Notevole.

Marco
ombrellone.
ombrellone. di pamar commento di pamar

Ciao a tutti e grazie dei commenti ed impressioni.
Grazie Stefano, Arnaldo, Giuliano. e grazie a Fabiana per il commento profondo ed articolato espresso.

Marco

PS il luogo rappresentato nello scatto è una spiaggia dell’isola d’Elba e la bambina è mia figlia minore di 4 anni e mezzo. L’atmosfera particolare dello scatto è stata “creata” post-scatto in pp….era una bella e nuvolosa (sul mare) giornata estiva.
ombrellone.
ombrellone. di pamar commento di pamar

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
tronchi
tronchi di pamar commento di pamar

Grazie.....con imperdonabile ritardo.

Marco
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