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Mexico City 8223950 di alxcoghe commento di Ueda |
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L'espressione della ragazzina è meritevole, a parte che da la sensazione di essere impegnata in una telefonata di lavoro, il che già di per se è abbastanza bizzarro, ma quella guancia poggiata sul vetro del finestrino se da una parte fa paura( a pensare a quello che potrebbe succedere con un tamponamento da un'altra autovettura) dall'altra parte fa sorridere, sembra la posa di un cagnolino con la testa di fuori, di come se ne vedono tanti in giro, almeno questa è la percezione che ho.
Quell'auto dietro alx, con tutto quel bianco è un pò il punto dolente della scena, valeva la pena spogliarla dei colori?...forse no, messaggio univoco, senza ridondanze tali da disturbare la visione, magari avevi la necessità di oscurare, nel senso di rendere meno importanti, i riflessi sul vetro?
Secondo me, vale la pena di parlarne, scena alquanto funzionale.  |
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Angelica di swattolo commento di Ueda |
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carrico ha scritto: |
Commento ineccepibile, ueda, ma un invito a ragionare non ci starebbe male. |
Sono sicuro di un equivoco Enrico,
non credo di aver mai preso in considerazione un titolo per dire la mia su un'immagine, c'è uno storico dei commenti, puoi controllare...
la scritta Angelica all'interno dell'anello la vedo, come vedo le parole del libro che la contornano, mi spieghi in che modo dovrei ragionare?
Ovvio che la dedica è lampante, ma le sbavature ci sono, e mi sembra doveroso sottolinearle.  |
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Angelica di swattolo commento di Ueda |
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d500 ha scritto: | ....ma purtroppo è un idea vista e rivista...troppo sfruttata!  |
concordo con D500, è una prova che prima o poi tutti si sono cimentati, e a forza di osservarli si diventa più critici...
secondo me, oltre alla coppia tempi/diaframma e alla disposizione delle luci, dovresti prestare attenzione anche ad altri elementi secondari, ma che poi nel risultato finale diventano fondamentali nella riuscita del progetto...
il piano del libro oltre a occupare l'intero fotogramma non dovrebbe presentare parti scure, in questa tua, nel piede della foto lo scuro non viene percepito in modo funzionale, da la sensazione di uno scatto poco curato...
sarebbe opportuno regolare i vari parametri dell'l'immagine, luci/ombre/contrasto/curve , ad esempio l'ombra del cuore non è molto forte, convertire semplicemente il raw in jpeg è solo la parte iniziale della produzione di un'immagine
sceglierei anche una pagina dove nelle vicinanze dell'anello ci siano delle parole tipo:ti amo, amore e cose simile, l'aria circostante il punto d'interesse è leggibile, in questa tua beve cognac o due piccoli germi, non mi sembrano parole che riescano a trasmettere un messaggio d'amore , ne vedo un'analogia diretta con la parola Angelica. |
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Speed di petegiu commento di Ueda |
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Per quotare l'intervento di maurir, aggiungo che l'effetto pittorico dell'immagine mi ricorda certe tele della Delaunay, dove la luce ha sempre rivestito un ruolo fondamentale, anche se distribuita in modo dismogeneo, per dare l'illusione del movimento e della profondità spaziale.
E' un buon lavoro petegiu
se permetti però la trovo fuori sezione, come life dovresti rappresentare le persone nei luoghi, qui il luogo è solo citato da te nella didascalia. |
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Tango sotto la Mole di AngeloF commento di Ueda |
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Una storia diciamo classica rappresentata comunque in modo tecnicamente valido. Trovo molto buona la nitidezza sui soggetti e ambientazione molto utile per contestualizzare i due protagonisti.
Vedo delle sbavature Angelo, sia sul piano narrativo sia su quello tecnico:
sul contenuto trovo che sia un peccato che la coppia che siede al tavolo del bar a sinistra, non interagisca con i due ballerini a differenza del resto del pubblico che è posizionato a destra...uno con lo sguardo rivolto all'esterno del fotogramma e l'altro leggermente nascosto dalla donna in primo piano,
un peccato ho detto, non un'errore perché la postura catturata dei due ballerini, con quelle gambe in quella posizione è a dir poco fantastica.
Dal lato tecnico, trovo il chiaro scuro come un limite alla rappresentazione, in alcuni punti i neri sono ingovernabili, sul viso di lei, in particolar modo e su quella enorme pianta con il suo vaso, crea un'ammasso scuro che inevitabilmente cattura attenzione, a vederla cosi il sottovaso sembra di quell'orribile antracite urbano, mi viene il dubbio che anche a colori la sua presenza rimanga invariata...
Forse è il tuo punto di ripresa, ma da la sensazione (soggettiva sicuramente) che penda leggermente a sinistra,
e avrei optato per dedicare più spazio nel piede della foto, davanti ai due e meno alla parte alta, le finestre ormai per delle problematiche di inquadratura sono già tagliate, non compromettevi molto di più la scena. |
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... di Hero commento di Ueda |
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Bel modo di vedere questo, mi torna in mente una bella foto di Bresson, la rappresentazione di una bambina in corsa congelata nell'unico quadrato di luce, ma anche una del bravissimo fast2, utente 4U, che però ha tolto dalla galleria già da tempo...baciata dalla luce, senza orpelli, vera, istantanea che potrebbe essere croppata come si vuole, ma il concept rimarebbe invariato.
Ottimo scatto Hero e stupenda ambientazione.  |
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Luglio 2010 di Ueda commento di Ueda |
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Luna Rossa ha scritto: | ………. è uno dei tanti talenti incompresi……… |
Onorato di una lettura cosi intelligente
grazie, ottime e giuste osservazioni  |
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Me la passi? di Francesco Ercolano commento di Ueda |
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Un buon occhio il tuo...
a livello compositivo non è affatto male, sia la disposizione dei vari elementi: il ragazzo, la palla, il piccione nelle vesti di un partner occasionale...
sia poi la disposizione della figura principale nel fotogramma, l'assonanza della t-shirt con il pallone, la balaustra a delimitare l'area gioco del bimbo, tutti elementi funzionali secondo me
il titolo rovina la scena , arriva prima dell'immagine e nella somma la scena ne perde, Barthes ha scritto che il piacere proprio della fotografia consiste nel fatto che la de-realizzazione dello sguardo è possibile a condizione che se ne decuplichino le capacità di scoperta.
Bisogna dunque che la scena presentata dalla fotografia si dispieghi come se, senza essere visto, il reale potesse improvissamente cominciare a esistere come spettacolo in sè e per sè. Nelle tradizionali arti dell'illusione e della copia, il come se, formula di ogni finzione, riguarda l'oggetto della rappresentazione. Nel campo della fotografia, il come se finira per coinvolgere lo sguardo del fotografo e quello dell'osservatore.
Debole come storia, vero, ci poni in una condizione di pseudo-percezione di un reale spettacolo, dobbiamo costruire una visione...come se...
se da un lato risulta difficile (cercando sempre di non cogliere il lato ironico costruito dal titolo) dall'altra parte la creazione di un istante mai visto, ad esempio, il bimbo che gioca con un suo amico immaginario, ci spinge a vederla positivamente, è un po' come leggere Pirandello. Sicuramente più concitato e meno profondamente scavato nella psicologia, ma almeno nel linguaggio visivo, ha dei punti in comune.
Continua a guardarti intorno, perchè sai osservare... |
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nel blueee dipinto di blueeee di atreb commento di Ueda |
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Non proprio in tema con la sezione scelta per avere dei pareri...
se t'interessa approfondire il genere street&life, segui i tutorial che ho in firma  |
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257-portanuova003 di panka commento di Ueda |
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Secondo il mio punto di vista, trovo la composizione troppo carica di elementi al quale è facile cadere in errori di posizionamento...sia sul bordo superiore che su quello inferiore...
Un ragazzo che sembra imprigionato dal sistema rapace dei palazzinari, una città che non si può definire alla sua portata.
Rappresentazione che risulta fin troppo convincente nel mostrare un tessuto urbano in continuo movimento, e dove il protagonista sembra di passaggio e incurante di quello che succede alle sue spalle...
Scena interessante  |
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... di David3 commento di Ueda |
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Condivido la lettura di caracol, i due protagonisti, sono ripresi mentre osservano con attenzione qualcosa davanti a loro, nello sfondo un bellissimo litorale...quasi un paesaggio mancato, dove i due ragazzi fanno da apertura alla location.  |
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Toreada di andreaboni commento di Ueda |
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Capisco che si tratta di un toro dal titolo, magari ci arrivavo...ma non essendo un'amante di questo sport (non saprei quale termine usare) non credo che sarei riuscito, da solo, a godermi della scena
secondo me l'inquadratura è troppo chiusa su se stessa, l'attimo è dinamico e posso immaginare cosa ti trasmette
ma a vederla dall'esterno è un pò tirata come storia, attimo o anche più semplicemente come una semplice rappresentazione dell'uomo nel suo ambiente.
Secondo me non funziona Andrea  |
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Notre Dame di tbc commento di Ueda |
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La luce non è il massimo, è sempre un handicap quando si decide di documentare un'ambiente grande e poco illuminato...non rende la scena interessante, un peccato, perché il protagonista sembra meritevole di uno scatto e la foto è composta bene, sia nella parte bassa, dove quelle cesta di candele guidano all'interno della scena, senza accavallarsi al soggetto principale, sia come interesse che come posizione...
sia nella parte alta, uno sfondo chiaro che permette alla figura di essere riconosciuta immediatamente, magari si potrebbe correggere la dominante gialla, anche se il micromosso dovuto ai tempi lunghi dello scatto, penalizza la scena, rendendo , secondo me, inutili i possibili tentativi di migliorarla.  |
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Milano del deserto di Aspesio commento di Ueda |
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Sinceramente non riesco a codificare i simboli
anche usando il titolo...buio completo
a questo punto sono curioso di saperne di più, da parte mia, alzo le mani, troppo complicata  |
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... di belgarath commento di Ueda |
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La location mi fa pensare all'ingresso di un Stargate, paragone comprensibile solo agli amanti della SF, ma non più di tanto, la galleria evoca una nostra dimensione reale, urbana, le linee gialle sinonimo di attenzione, ma anche di percorso obbligato da seguire, sullo sfondo gli alberi si innalzano illuminati da una forte luce, colto nel preciso istante che l'uomo attraversa il confine fra reale e inreale.
Molto celebrativa, ha quel potere di rendere irreale la realtà, e di sorprendere anche per un momento di assoluta assenza di azione.
Scena molto lirica, al contario della seconda che gioca molto sulla sola rappresentazione del luogo, suii segni, sulla grafica, l'omino come componente aggiunto e nulla più. |
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Marimonio SK-BB-02 di Dinamic commento di Ueda |
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Un'errore in post-produzione si può recuperare, la posa un pò meno.
Ripresa cosi seduta in macchina la spallina se alzata quel tanto da mostrare la molla del reggiseno...non mi sembra una gran bella posa,
secondo me sarebbe da ritagliare o da inserire in un passpartout.
Occhi straordinari  |
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riti penitenziali 5 di aritagau commento di Ueda |
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...eppure sei dentro il corteo, non è una ripresa fatta a caso, dal bordo strada come un comune osservatore, riesci a immergerti dentro la storia...avrei azzardato una ripresa più a destra, a dar valore a quel gruppo che tagli sul fotogramma, la forte luce del sole che tiene al limite gran parte della zona illuminata la penalizza visivamente, ma restituisce tutta l'atmosfera del luogo, rende la rappresentazione molto viva.  |
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tram 2 di enricogori commento di Ueda |
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Entrambe le scene non sono male, come rappresentazione.
Se puoi, come hai scritto, riprovare lo scatto, cerca di evitare una zona cosi solleggiata e scegli l'abbigliamento delle comparse in modo che non creino dei sbalzi di chiaroscuro cosi forte...
da provare anche una ripresa più frontale, per affinare la tecnica...  |
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