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Venaria Reale (TO), 22-09-13 di Marco Petrino commento di frank66 |
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A me sinceramente dice poco. L'unica donna girata verso il fotografo é lontana, fuori fuoco, e si sovrappone ad un altra persona. L'effetto sarebbe stato migliore se a girarsi fosse stata la ragazza piú a sx, su cui tra l'altro cade il fuoco. In ogni caso non trovo molto convincente il punto di ripresa e la composizione verticale. |
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Senza titolo 6 di Demetrio. commento di frank66 |
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Costruzione compositiva un po' forzata, soprattutto non sostenuta da uno spunto narrativo/contentuto che la giustifichi. Il risultato rischia di apparire un esercizio fine a se stesso. |
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Altre battaglie di essedi commento di frank66 |
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La specularitá tra la gamba tesa della ragazza e l'asta della bandiera impreziosice non poco il risultato a livello formale. Mentre l'impeto amoroso del ragazzo direi che sia chiaramente sottolineato da almeno due richiami simbolici  |
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''' di opeio commento di frank66 |
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Costruzione molto interessante, basata su una composizione decisa e grafismi disegnati da una bella luce. Forse la vedrei meglio in b/n, in modo da ridurre l'impatto di quell'unica macchia di colore presente sulla tovaglia (secondo me non sta lì il punctum dello scatto). Si sente un po' la mancanza della base della zampa. In ogni caso molto buona  |
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st_ di Antonino Di Leo commento di frank66 |
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Al solito, di fronte a questo genere di scatti, si scatena la polemica, che alcune volte scade in rissa verbale.
A qualcuno può dar fastidio vedere pubblicata la foto di un mendicante, benissimo, libero di esternare il proprio disagio; altri ad esempio non amano vedere fotografie di bambini, comprensibile anche questo da un certo punto di vista. Rimango però molto perplesso quando la critica fotografica si trasforma in presunzione sulle qualità etiche di un autore, quindi in giudizio morale sul suo operato o approccio ai soggetti.
E qui vengo al famoso testo citato di Ando Giraldi; confesso di essere tra quelli che non ne sono rimasti particolarmente folgorati, oltre a non digerirne molto il tono, stile dettami morali (ricordano molto i ben più famosi dieci comandamenti). Non dico che quei concetti non siano condivisibili, ma mi sembra soffrano di troppa genericità: lascerebbero infatti presupporre che tutti i soggetti "deboli" citati non siano "fotografabili" (a meno di non arrecargli un danno) in nessuna circostanza e per nessuna ragione. Per come la vedo io, in tutti i processi di interazione tra esseri umani (compreso quindi scattare fotografie al prossimo), il "bene" o il "male" è da riferirsi al contesto e alle individualità degli attori in gioco. Insomma, come sempre accade, le cose andrebbero valutate caso per caso, astenendosi dal lanciare anatemi e intraprendere crociate moralizzatrici.
Parlando della foto, trovo che non sia uno scatto di forte impatto, insomma non molto comunicativo, in particolare per la distanza dal soggetto e l'assenza di un'evidenza di interazione con il fotografo (se questa fosse trasparita dalla foto, anche l'osservatore, per proprietà transitiva, ne verrebbe coinvolto). Se poi questo scatto abbia in qualche modo ferito la dignità della persona ritratta, sinceramente non sta a me giudicarlo, nè credo a nessun altro. |
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Esercizio#2 di Giovanni Francomacaro commento di frank66 |
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Da un collage di scatti ci si aspetta di solito uno spunto narrativo che trascenda la singola foto; potrebbe essere semplicemente mostrare una sequenza temporale (come i fotogrammi di un film), oppure un'associazione logica suggerita dal modo con cui le immagini sono disposte. Ma si possono ipotizzare anche casi in cui l'abbinamento di diverse immagini ricerchi puramente un risultato grafico o formale.
Nel caso presente faccio decisamente fatica a comprendere la motivazione dell'accostamento di questi quattro fotogrammi. Di primo acchito si cerca un racconto, che però non riesce a scorrere: se infatti le prime due foto in alto potrebbero indicare una sequenza temporale, quando si passa alle foto inferiori, che sono le stesse ma invertite specularmente, la narrazione subisce un inevitabile cortocircuito. Una volta svelato il trucco dei fotogrammi ripetuti, si prova a cercare un senso in termini di un equilibrio formale o ricerca grafica, ma anche qui ci si scontra con alcune incongruenze, come ad esempio le porzioni di finestra che, dalla fila superiore a quella inferiore, risultano adiacenti ma sfalsate, creando un effetto francamente antiestetico.
Il mio consiglio è quello di ripartire dalla foto singola, perchè obiettivamente questa costruzione non ha molto senso  |
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Cabine a Febbraio di blueanto commento di frank66 |
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Anche a me piace con il traliccio. E a questo proposito vorrei fare una riflessione: non importa se un elemento possa apparire "intrinsicamente brutto" o "fuori luogo"; nel momento stesso in cui viene inserito nella composizione con un ruolo deciso e preciso, esso contribuisce, al pari degli altri elementi, all'equilibrio formale, quindi al piacere visivo suscitato dalla fotografia.
Interessante anche la scia nell'angolo in alto a dx, che sembra richiamare i bordi dei tetti spioventi delle cabine. Molto efficaci i colori. |
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Vulcano Arenal, Costa Rica di frank66 commento di frank66 |
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Grazie mille del passaggio cheroz; in effetti sul cielo ho dovuto lavorare abbassando le alte luci, ma nella zona centrale piú di tanto non sono riuscito a recuperare, a meno di non rendere evidente e antiestetico l'intervento (l'istogramma non va fuori scala ma ha valori comunque molto vicini a 100%). Il sole si stava alzando e praticamente ero in controluce. |
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Take a look.... di alexab commento di frank66 |
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Condivido quanto suggerito da Liliana; la parte dx rischia di distogliere inutilmente l´attenzione oltre che non apportare elementi significativi. Una piccola sbavatura nella composizione é la porzione di mento che sbuca oltre il fogliame.
Bella fantasia ! |
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sapori,profumi e colori di NEROAVORIO commento di frank66 |
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A parte la salivazione inconsulta che mi provoca, non riesco a ravvisare in questa foto un interesse particolare dal punto di vista formale, nel senso di studio del soggetto, composizione, luce etc. Per fare un esempio (sperando di non essere frainteso e non suscitare inutili polemiche), se questa fosse una foto di nudo, sarebbe un'immagine piú "pornografica" che "artistica"
Inoltre disturbano un po' le zone sfocate, che non appaiono funzionali visto che il punto di ripresa é prevalentemente dall'alto. |
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Vulcano Arenal, Costa Rica di frank66 commento di frank66 |
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Silvano, Luigi, Luca, grazie per i graditi commenti.
P.S. Se guardate bene, questo paesaggio tanto incontaminato non é, peró lungi da me clonare qualcosa...  |
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Vulcano Arenal, Costa Rica di frank66 commento di frank66 |
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Grazie dell'attenzione ed alonso, Liliana, Webmin/Mario, foto apprendista/Antonio
@ Liliana e Mario; in effetti l'angolo di campo é un po' risicato. |
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... di Mauroq commento di frank66 |
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Raffinata intuizione compositiva, nella quale il peso formale del "punctum", cioé l'omino in lontananza, viene sottolineato dalla piegatura del metallo della ringhiera.
Parlando di dettagli compositivi, una piccola sbavatura la avverto nella parte a dx, per la sovrapposizione parziale tra ringhiera e rocce sullo sfondo. |
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Lenin di Mais78 commento di frank66 |
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Bellissima la luce, significativa l'ambientazione dal punto di vista reportagistico (sono d'accordo con gparrac che foto di questo genere debbano essere accompagnate da un minimo di didascalia che contestualizzi lo scatto). Il libro in primo piano impreziosisce non poco lo scatto sul piano narrativo, oltre che rappresentare di per sè un punto di interesse, data la connotazione iconografica del personaggio ritratto.
Prediligendo personalmente le proporzioni del fotogramma 2x3, in questo caso sento un po' la mancanza di una maggiore apertura ai due lati.
Molto bella. |
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Diabolik di Emanuele Gasparetti commento di frank66 |
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Silvano, mi sono spiegato male e forse ho male interpretato qualche commento precedente. Anche per me il soggetto di questa foto rientra nella "filosofia street", peró, se devo commentare la foto, non posso non rilevare alcune evidenti debolezze tecniche e formali (brutta luce sul soggetto, alte luci tendenti al bruciato) oltre ad una sostanziale povertá compositiva. Spesso, leggendo i commenti in questa sezione, ho l'impressione che si faccia valere l'equazione "foto street" = "foto riuscita" = "bella foto", come se la semplice presenza di un soggetto o una situazione "street", fosse condizione sufficiente per l'esito dello scatto.
Solo questo volevo dire.
Ciao Silvano (e non mi diventare troppo buono, ti prego....). |
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