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Il richiamo degli angeli di littlefà commento di BIANCOENERO |
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Ricorda una cosa fondamentale nella fotografia:
inquadra solo il soggetto principale, per questi generi s'intende, il resto è solo motivo di distrazione e di lettura della fotografia.
Potrebbe essere anche solo un flare dovuto ad un controluce ad esempio, che per qualcuno è fascino per qualcuno motivo di distrazione, ma ciò che importa maggiormente è ciò che tu vuoi trasmettere, quindi tutto il resto è di aiuto per realizzare al meglio la tua foto.
Un istante molto importante che verrà ricordato per tutta la vita soprattutto grazie a te e a come lo hai rappresentato.
Vedrai che il giacchino passerà in secondo piano
Complimenti |
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Argo di littlefà commento di vittorione |
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littlefà ha scritto: | ...Non mi trovi d'accordo però sul fatto che un animale debba assumere delle "pose umane" per elevarsi da un anonimato che susciterebbe niente di più che un sorriso... |
Non ho inteso dire questo, Fabiana, e mi dispiace di non essere stato sufficientemente chiaro.
Nel caso di Zenobia però (ed in quello nello specifico, senza necessariamente generalizzare, dato che ogni caso, e foto, fanno storia a sé) l'atteggiamento... "umano" contribuisce a qualificare l'animale al di là della sua pura fenilità con quell'effetto che sì, strappa anche un sorriso, ma che, soprattutto, sancisce l'imporsi di Zenobia sull'ambiente circostante (e forse anche sul suo amorevole proprietario).
Zenobia nella foto di jus "assume un ruolo", quando invece, nel caso dello scatto fatto al tuo Argo, si rimane alla pura esteriorità, ovviamente con tutti i naturali segni di caninità che Klizio elenca, ma (sempre secondo me) rimanendo ben al di qua del recinto che separa la Foto di cane dal Ritratto di cane.
Ovviamente poi tutto è opinabile quando i confini sono sottili.
Il piacere è questo scambiarsi civilmente opinioni differenti.
Ciao, V.
P.S. - A scanso di equivoci amo gli animali tutti e convivo piacevolmente con un paio di gatti. |
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Argo di littlefà commento di littlefà |
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Vittorio, rispetto e in parte condivido la tua analisi.Non mi trovi d'accordo però sul fatto che un animale debba assumere delle "pose umane" per elevarsi da un anonimato che susciterebbe niente di più che un sorriso. Non tutti gli animali sono caratterizzati da indole austera e superba o da atteggiamenti umanizzati,molti, come ad esempio Argo,sono meglio descritti da espressioni che indichino la loro dolcezza,goffaggine o simpatia e che li rendono comunque "quel cane o quel gatto" non "un cane o un gatto".
A mio parere una delle diifficoltà maggiori per il fotografo in questo caso sta nel far cogliere questa differenza a chi non è influenzato dall'affetto e la conoscenza dell'animale!Credo che questo sia il problema di fondo.Evidentemente io con questa foto non son riuscita a stuzzicare la tua curiosità nei confronti di un soggetto che è rimasto "banale"ai tuoi occhi.Grazie comunque per aver espresso il tuo utile punto di vista!
Nico, grazie anche a te per l'analisi dettagliata e gli apprezzamenti .Felice di essere riuscita a trasmetterti delle sensazioni attraverso il linguaggio del corpo di Argo!
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Argo di littlefà commento di Klizio |
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Forse si, manca un' espressione interessante, secondo le tipiche categorie umanizzanti ( curioso/ superbo/nobile/austero ecc.). I post incrociati di V. però, paradossalmente, mi hanno fatto riflettere sulla soggettiva del ritratto animale. Togliendo per un attimo quelle categorie, infatti, resta il lunguaggio dell" animale, come natura lo ha fatto. Che secondo me in questa foto è ben rappresentato: orecchie abbassate, lingua a penzoloni, posizione del corpo. Ma soprattutto la coda, l' unico mosso della foto che però dice tanto dello stato d' animo di Argo. Per il resto mi sembra sufficientemente nitida e i fiori che costeggiano Argo armonizzano il momento.
Sul dibattito aperto da V. , sarebbe interessante aprire un topic apposito.
Per me un buon ritratto di cane, da cane. Felice. |
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Argo di littlefà commento di vittorione |
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Tornandoci su.
Cani e gatti, al di là del suscitare simpatia in chiunque ami gli animali, c'è il rischio (fotograficamente parlando) che vengano banalmente ripresi nello svolgimento delle loro anonime funzioni di cane o gatto.
E' quello che qui accade con Argo: indubbiamente un bel cane, in posa da cane, sguardo da cane, con la sua bella lingua di fuori, ecc. ecc.
Il racconto comincia, per esempio, quando, come nella foto di jus, l'animale, Zenobia, assume quella postura che la eleva a padrona del territorio, perfettamente a suo agio nell'ambiente, con quella posa umana che (al di là di muovere al sorriso) le assegna una dignità "superiore".
Non è più un qualunque gatto, speciale solo per il suo padrone, ma diviene quel particolare gatto riuscendo a distinguersi così dalla... massa.
V. |
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Argo di littlefà commento di littlefà |
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Vittorio ti ringrazio per il tuo intervento e soprattutto per aver riportato il link del post di aerre che ho riletto una volta di più con interesse e piacere ! Come dicevo e come tu hai evidenziato,ero titubante sulla corretta collocazione della foto in questa categoria, ma non perché ritenga che non si possano considerare ritratti le foto di cani,gatti e simili,anzi, sono convinta che possano essere soggetti di ritratti superlativi!
Ma,rifacendomi alle parole dell'autore del post :
" Perchè si compia quel salto che fa essere una fotografia un “ritratto” è necessario prima di tutto che questa si faccia “racconto”. E’ necessario cioè che la fotografia “racconti”, ...restituisca una storia il cui cuore narrativo altro non è che l’individualità del soggetto. Un racconto cioè che il fotografo imbastisce e restituisce del soggetto, ...pensando a lui come “persona”, nella sua identità di corpo e di spirito."
E nel caso specifico in cui i soggetti siano animali
"non basta che lo scatto “documenti” le fattezze fisiche di un animale, ...come non bastava nel caso di una persona. Serve il “racconto”. Serve cioè che il fotografo riesca a svelarci alcuni aspetti caratterizzanti di quell’animale che non lo facciano vedere solo come “un” cane o “un” gatto ....ma come “quel” cane ....”quel” gatto "
temevo che il racconto che con questa foto volevo condividere ,non fosse abbastanza esplicito per chi non è influenzato dal conoscere e avere un determinato feeling emozionale con il soggetto in questione, cosa che ,purtroppo, credo sia sempre rischiosa con questo genere di "ritratti"!
Per cui disponibilissima ad un eventuale spostamento di categoria laddove i moderatori lo ritenessero giusto!
Scusate se mi son dilungata e grazie ancora! |
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Argo di littlefà commento di vittorione |
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littlefà ha scritto: | Non so se rispecchi in pieno i canoni del ritratto e se quindi sua giusta la categoria... |
Mi fa piacere che l'autore si ponga egli stesso la domanda, dato che da un po' di tempo in qua la sezione Ritratto si va riempiendo di foto di cani e gatti (ben cinque sulle quaranta nell'ultima paginata della sezione), che a parer mio nella categoria non dovrebbero trovare ospitalità.
A tal fine rimanderei alla lettura del sempre istruttivo contributo che a suo tempo dette aerre, nel quale si trovano tracciate delle chiare linee guida, sempre attuali.
Ciao, V. |
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Argo di littlefà commento di littlefà |
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Non so se rispecchi in pieno i canoni del ritratto e se quindi sua giusta la categoria,in caso contrario spostate pure! Grazie |
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Il richiamo degli angeli di littlefà commento di littlefà |
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Grazie ancora a tutti per aver dedicato un momento e delle riflessioni alla mia immagine! Sono a conoscenza delle mancanze tecniche e delle migliorie che avrei potuto apportare in fase di scatto,e ovviamente faccio tesoro dei vostri consigli,che son preziosissimi e mi servono da esperienza! Ma come hanno perfettamente colto Cristian e Nico con le loro bellissime parole,l'intento di questa immagine voleva essere trasmettere l'emozione,l'intimità,l'istinto di protezione e perché no anche le paure ,che i futuri genitori provano nell'accarezzare il loro piccolo!Quindi ammetto che l'attenzione ad altri dettagli al momento è venuta meno,a vantaggio della naturalezza del gesto! Ma ciò non toglie che avendo a disposizione i tre modelli ,come detto da wizard cercherò di riprovare!! |
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Il richiamo degli angeli di littlefà commento di Klizio |
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Avendolo visto e interpretato in anteprima ho anche avuto la conoscenza della chiave di lettura dell' autrice: il sonaglio. Da qui il titolo. Tutto è fremente amore e attesa, protezione e fusione di quell' unica emozione. Quoto Cristian. A mio sommesso parere (chiaramente non tecnico) il giubbino non scalfisce la potenza dello scatto. Sarebbe potuto essere più pulito, senz' altro. Più Studio e meno Varie. Appunto.
Ma i consigli di chi precede devono essere per te preziosissimi, vista la grandissima competenza e serietà degli interpreti dai quali provengono.
Brava Faby ! |
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Il richiamo degli angeli di littlefà commento di Cristian1975 |
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Un tenerissimo momento che seppur vero , rispetto un fattore estetico sarebbe forse piu "pulito" senza il giacchetto di lui , ne va riconosciuto la spontaneità , quindi qui, secondo me la sua vera forza . Una IMM tra l'altro messa in critica in Varie e non in Studio . A prescindere dagli eventuali suggerimenti tecnici, di fatto sensati, , questo rappresenta un momento che il papà e la mamma ricorderanno attraverso questa tua immagine e son certo che, ogni volta che la vedranno non ricorderanno del giacchetto ma quanto queste braccia hanno condiviso: un amore soltanto loro . Ti saranno grati di questo scatto che a mio avviso devi stampare e donare loro se non lo hai gia fatto.
Brava Fabiana
Un caro saluto |
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Il richiamo degli angeli di littlefà commento di wizard |
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Del giaccone ti hanno già detto tutto... Avendo due modelli (volevo dire...tre) approfittane e riprova perché l'idea c'è tutta e... già così non è niente male |
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Il richiamo degli angeli di littlefà commento di Claudia Costantino |
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Per me da rifare lo scatto senza il giubbotto. Le mani le vedo troppo grigie, e darei più importanza anche al makeup delle mani. La posa mi piace ed il ciondolo è ben visibile, proverei anche una frontale non dovrebbe essere male.
Un saluto |
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Il richiamo degli angeli di littlefà commento di littlefà |
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Ti ringrazio per l'apprezzamento e per i pareri.. in effetti tagliare più a destra avrebbe permesso di togliere la giacca(si la foto è fatta all'aperto) ma pensavo non distogliesse l'attenzione dal resto dell'immagine! Però proverò..Grazie |
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Il richiamo degli angeli di littlefà commento di Claudio Roselli |
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E una bella foto
La giacca sinceramente mi lascia qualche perplessità non so, la vedo come una foto intima, le mani dei due genitori trasmettono un forte senso di protezione, di unione, di calore..quella giacca invece un po' di meno, probabilmente è fatta in esterno ma dall'inquadratura non si capisce, ma questo non toglie che l'immagine sia molto significativa.
Bell'idea |
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