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| Il pozzo di S. Patrizio 01 di Calico_Jack commento di Bruno Tortarolo |
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| luandgio2001 ha scritto: |
Con un diametro di 13 metri è difficile mettere al centro il pozzo semplicemente con una macchina fotografica, ci vorrebbe un braccio che attraversa il diametro da parte a parte, e la macchina al centro... già per scendere e risalire è una faticata allucinante (il solo rivedere la foto mi ha fatto salire il sudore alla fronte...). Certo è che una foto con il pozzo al centro sarebbe davvero molto suggestiva...
Bella foto, a me piace molto, complimenti[/b] |
Ciao, potrei suggerirti di farla dal basso sulla passarella che attraversa il pozzo, al centro con un wide è veramente uno spettacolo.  |
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| (In) Seguendo Teresa Zanetti di Klizio commento di Bruno Tortarolo |
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Buongiorno, forse la "filosofia" Zanettiana va proprio in quella direzione,
Io, patito delle giustificazioni e matematico convinto, credo che Teresa apprezzi proprio perchè uno strappo è qualcosa di irrazionale specie nell'economia del pensiero e tentare di ricucirlo opera ardua che spesso non si "giustifica" con alcuna azione.
Penso anche che in qualche modo ne debba essere orgogliosa perchè questo scatto avrebbe potuto farlo lei ed inserirlo nella sua galleria degli "errori" che errori non sono, basta dare ad ognuno il suo esatto significato come ho tentato di fare commentando una sua.
Anche la mancanza di nitidezza ha un suo perchè secondo me, uno "strappo" (non un taglio) non ha mai confini netti e precisi, sfugge sempre qualcosa e in questo caso l'imperfezione tecnica è confacente al discorso.
Un saluto, anche a Tere. B |
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| grado di Anna Marogna commento di Bruno Tortarolo |
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Ciao Anna, non voglio fare il bastian contrario a tutti i costi nei confronti dei commentatori che mi hanno preceduto però devo dire che nell'analisi di una immagine bisognerebbe tenere conto, nei limiti della propria conoscenza, alcuni fattori che influenzano anche in modo apparentemente negativo le caratteristiche di uno scatto.
In questo specifico caso, essendo buon conoscitore dell'ambiente marino nelle sue condizioni di luce estreme (alba o tramonto) ci può stare benissimo che tra est e ovest ci sia una grandissima differenza di tonalità, un po' come succede in montagna dove le ombre si colorano di azzurro, questo si potrebbe definire un caso molto analogo, certo ci sta anche neutralizzare il bianco ma questa operazione toglie quella patina di originalità dovuta alla caratteristica luce ambiente, credo che qui la stagione sia invernale per cui tale gap si allarga in maniera decisa, freddissimo da un lato, caldissimo dall'altro come la foto ben dimostra.
Riguardo la composizione credo che queste cabine siano al loro posto, la presenza umana condiziona molto l'assetto dettando la compo, presumo che l'alternativa pensata sia in funzione della sua eliminazione, plausibile, ma bisognerebbe sapere quale ruolo l'autrice ha riservato alla sua presenza che potrebbe essere imprescindibile dallo scatto, una persona cara? un pensiero materializzato?
Togliendolo la foto assume un aspetto decisamente più pulito, più "paesaggio" tenendo conto di quanto la presenza umana sposti la percezione del genere verso altri temi.
La foto a me piace molto, conosco Grado abbastanza bene però così non l'ho mai vista, grazie a te ora si.
Un caro saluto, B |
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| st di ant64 commento di Bruno Tortarolo |
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Buonasera, a dispetto della linearità della panchina, secondo me questa è una foto verticale o al limite, andando contro la regola dei terzi, ponendo il solo ed unico soggetto possibile al centro della scena perfettamente equidistante dai margini, da mantenere le foglie sparse perchè sono l'unico elemento di rottura dinamica nella staticità più assoluta.
Un saluto BB |
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| l'errore fotografico - 2 - le linee cadenti di teresa zanetti commento di Bruno Tortarolo |
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Ciao, è molto più difficile far capire che non lo è quando questo ipotetico errore viene commesso e ho scelto questa proprio perchè se errore esiste esso ci soccorre grandemente essendo questa, foto di architettura, una delle rare occasioni in cui stravolgere e invertire verticalità e orizzontalità è operazione non solo lecita ma forse l'unica che ci consente di imprimere il marchio del nostro stile su un soggetto che necessita di grande e profonda interpretazione.
Foto didattica dove si dimostra tutto e il suo contrario, "disordine" di linee ma ordine matematico assai spinto, a cominciare dalle giustificazioni per finire alla equa ripartizione delle masse, tuttavia non perfetta a causa della giustificazione in alto, a mio modo di vedere lo sarebbe stata se essa (giustificazione) fosse stata condotta con la linea più estrema di fine edificio come nell'esempio che ti allego proprio per definire in una linea sola un confine certo.
Un caro saluto |
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| la luce splende nelle tenebre.... di Enrico Lorenzetti commento di Bruno Tortarolo |
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Ciao ragazzo, anche se il significato intrinseco va oltre la mera rappresentazione architettonica (o almeno credo sia stato il tuo primo pensiero quello di "dare" luce al crocefisso) dicevo che avrei comunque riservato un occhio di riguardo alla composizione nelle sue linee, in questa ottica compositiva credo, personalmente, che avrei rinunciato al primo "occhio" a destra perché troppo luminoso e come sai attira troppo l'occhio su di se, in questo modo attenueresti un po' la dimensione panoramica un po' eccessiva concentrando maggiormente l'attenzione su quello che sembra essere il soggetto principale.
Un salutone |
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| Open Femminile 2017 07 di Daniele63 commento di Bruno Tortarolo |
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Ciao, personalmente la trovo la migliore della serie, pur essendo tutte dinamiche questa ha in più una eleganza e una bellezza intrinseca nella plasticità del gesto, quasi una continuità tra braccio e gamba destri, ciò soddisfa enormemente anche la composizione che è elemento tra i più fondamentali nella costruzione di una immagine.
Un saluto BB |
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| Muro, tre colori di pulchrum commento di Bruno Tortarolo |
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Buonasera, questa foto ha un grande pregio che deriva dall'averla pensata così, mi riferisco in particolare al quadrato nel quadrato, non immediata come intuizione dal fruitore medio ma altamente significativa della ponderazione e dall'occhio "matematico" nonché ad alto tasso compositivo.
Il tubo sul terzo rende più plastica l'immagine altrimenti, come tutti i muri in ombra, inevitabilmente più piatta.
Un salutone BB. |
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| Il ritratto di essedi commento di Bruno Tortarolo |
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Buonasera, in pratica la dimostrazione che il formato quadrato, se ben usato, non rende statica l'immagine ma anzi induce ad un movimento al suo interno praticamente circolare, si potrebbe definire un "loop" emozionale dove l'occhio, come in questo caso, parte dal disegnatore e con un movimento orario percorre le persone per ritornare su di lui, credo sia proprio quella "folla" ad imprimere il giusto andamento.
Per me più che buona.
Un saluto BB. |
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| la Natura è PERFETTA di principessa commento di Bruno Tortarolo |
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Buongiorno, il frattale in tutta la sua magnificenza, la natura fa questi "scherzi" ma è una cosa maledettamente seria che coinvolge pesantemente la matematica, una cosa già di per se affascinante.
La natura è perfetta, magari la foto ha qualche pecca di troppo, però descrive bene l'intento.
Un saluto BB |
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| Il Sofitel di Bruno Tortarolo commento di Bruno Tortarolo |
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| Piergiulio ha scritto: | Amo i riflessi e mi piace anche se avrei sparato meno con i colori..
ma rimane comuque apprezzabile.
Il taglio a dx però non va in alto sembra tronca a mio parere..cerca di dare un senso di finito per l'occhio quando tagli il frame.
un sorriso
piergiulio  |
Si, diciamo che l'unico "errore" che mi posso imputare è proprio quell'angolo tagliato e in fotografia non esistono giustificazioni, però a mia parziale discolpa c'è il fatto che ovunque la si guardi c'è un taglio del genere e aggiungerei inevitabile considerata la caratteristica dei bowindows e la prospettiva.
Diciamo che è il classico compromesso che spesso bisogna accettare.
Grazie ancora. |
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| The Flag di Bruno Tortarolo commento di Bruno Tortarolo |
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Buongiorno Clara, è certamente ciò che vedi, come in un primo momento avevo scritto nella descrizione poi, appunto in conseguenza della "festa rovinata" ho cambiato lasciando più possibile aperta la soluzione, invero non difficile.
E' appunto lo scafo di uno yacht riflesso nella placida acqua del porto, oltre la conversione ho utilizzato un "estrattore" di dettagli, non HDR che non pratico mai, per evidenziare ad esempio la vegetazione sulla linea di galleggiamento e le striature dagli ombrinali.
Il triangolo a sinistra contiene la proverbiale ordinata confusione delle banchine nei suoi riflessi.
Grazie a tutti. |
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| s.t. di mukkapazza commento di Bruno Tortarolo |
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Buonasera, una buona proposta anche se non esente da qualche piccolo elemento diciamo trascurato.
In generale mi sembra leggermente sacrificata in altezza ma non è una questione fondamentale, le alte luci mi sembrano un po' al limite specie sulla prima colonna che è quasi priva di dettagli nella zona più esposta ma ci sta con quella potenza luminosa però abbassando un po' il comando, se usi acr, le cose vanno a posto da se.
Infine gli angoli inferiori, con davvero poco si potevano giustificare e sarebbe stato un gran tocco di eleganza.
Non deve essere stato facile gestire quelle luci ed ombre però il risultato è discreto.
Un saluto BB. |
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| Santorini. di Daniela Loconte commento di Bruno Tortarolo |
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Buongiorno Daniela, un vecchio proverbio recita che la gatta frettolosa fa i cuccioli ciechi, mi chiedo come altri se c'era davvero urgenza di renderci partecipi del tuo viaggio quando in seguito e ragionando a molti pollici, qualche ideuzza in più ti avrebbe soccorso.
E' un post più faccialibro che altro, non che sia privo di qualche interesse, ad esempio Santorini ce la immaginiamo molto diversa che, se fosse tutta così, sarebbe l'ultimo posto dove andrei.
Già quadrata con il palo sul terzo forse si poteva vedere bene e soprattutto meno scialba ma...già lo smartphone, scordavo.
Comunque un salutone, BB.
PS, non tutte le isole hanno i pali della luce, sull'isola di Skye in Scozia è un piacere vedere che è tutto interrato, d'altronde quei paesaggi incredibili verrebbero mortificati in modo inaccettabile.  |
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| Urban #15 di paolo cadeddu commento di Bruno Tortarolo |
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Ciao, penso sinceramente che sia un peccato non proseguire il flusso di lavoro digitale che ha inizio esattamente nel momento che impressioniamo il sensore con il nostro scatto, in fondo non è operazione nuova in assoluto perchè già si manipolava il negativo in camera oscura variando tempi e temperature o agitazioni, e nella stampa con ritagli, mascherature e inclinazioni, ben venga quindi anche quel poco tempo davanti ad un monitor se questo può portare la nostra foto più vicina possibile al nostro ideale di essa avendo la certezza di non commettere peccato mortale ma al contrario avvicinarsi alla nostra "verità".
Ancora un saluto |
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