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Elba di pamar commento di pamar |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti |
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Tra vetri e riflessi di Angelo Meroni commento di pamar |
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A differenza dell’amico Creedence io non ho pensato ad uno scatto rubato. Addirittura lo avvicino maggiormente ad uno scatto costruito. Personalmente trovo due elementi basilari: la composizione della scena e la presenza/sguardo della ragazza. Vedo una composizione del fotogramma molto molto lineare ed ordinata. Fasce orizzontali che racchiudono e delimitano la ragazza e delineano il luogo e la situazione. Fasce ben delimitate ed immancabilmente definite anche grazie alla luminosità degli oggetti ed ai neon. Una manciata di elementi (non troppi ma quelli essenziali) che da subito ci fanno capire dove ci troviamo. Luogo, situazione ed ambiente ben definiti e senza ombra di dubbi. La protagonista, in posizione decentrata, quasi estrema, non nasconde nulla del luogo in cui si trova ed il suo sguardo si “apre” lungo tutto l’ambiente incluso nel fotogramma, verso un qualcosa o qualcuno fuori da esso e dalla nostra vista. Non male come compo e collocazione/posa del soggetto. Soggetto che poi è anche molto piacevole….il che non guasta.
Marco |
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ST di pamar commento di pamar |
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ciao Piero, non devi rimuoverla ci mancherebbe. Semplicemente non è quello che avevo in mente e che ho fatto. Questa versione rispecchia le tue preferenze e gusti.
Marco |
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Piscinas di pamar commento di pamar |
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Grazie mille Fabiana, sono contento che ti faccia piacere. Grazie Arnaldo per le belle parole.
Marco |
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Si dice che le lavagne di matematica siano piene di poesia di PieroF commento di pamar |
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Interessante. Dice bene Alessandro, significato degli scritti oscuro. Ma in fondo non è questo l’importante. Il non capire cosa significano gli scritti in fondo in fondo è il bello del lavoro. Tutto si riduce a grafismi. Tutto è incentrato su segni grafici che nell’apparente disordine hanno un loro ordine.
Marco |
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St di Creedence commento di pamar |
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Non so come rapportarmi a questa immagine. Non ho le basi dell’autore dello scatto circa la sua genesi ed il perché è nato. Posso solamente giudicarlo da un punto di vista di bontà estetica. Dal lato concettuale non ho niente a cui aggrapparmi. forse un portfolio avrebbe reso in modo meno misterioso l’idea alla base del lavoro. Una singola immagine può essere valutata solamente circa la bontà grafica.
Marco |
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BelVedere di Francesco Ercolano commento di pamar |
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Bella immagine. A suo modo un classico, ma sui generis grazie all’effetto di distorsione che lo rende particolare e diverso dal solito. Distorsione accattivante e sottolineata dalle geometrie date dalle linee bianche al suolo. Un elemento dell’immagine mi sfugge: perché questa asimmetria destra/sinistra della finestra ed il sopra della stessa tagliato? Scelta consapevole e voluta per esprimere un’idea o impedimento?
Marco |
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Piscinas di pamar commento di pamar |
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Queste sono per littlefà.
Dopo il suo post mi sono ricordato di questi luoghi stupendi che mi hanno molto colpito. Sono foto vecchie, del 2006. Mi aveva molto intrigato il paesaggio, prima della spiaggia con le sue imense dune. Infatti in questi due scatti (che ho ritrovato) non si vede il mare che è proprio li attaccato.
Marco |
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ST di pamar commento di pamar |
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Scusa colpa mia. Ho io altri criteri riguardo una critica fotografica. Effettivamente non c'è un regolamento riguardo la critica. Libero di incentrarla su quanto vuoi. Forse, sbagliando, io penso maggiormente al perché e al fine che al come.
Marco |
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ST di pamar commento di pamar |
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Va bene.... come non detto.....
Marco |
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ST di pamar commento di pamar |
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Faccio una cosa che non ho mai fatto e che non ritengo sia dovuta. Sono un poco deluso, poiché il grosso dei commenti a questa fotografia non vertono sulla critica alla fotografia stessa ma sono solo continue puntualizzazioni su aloni ecc (che io nella versione originale non vedo) e velate accuse sull'uso di filtri vari nonostante le mie parole. Posto il jpeg originale come uscito dalla macchina e poi passato in LR col solo tono automatico. Poi traete le conclusioni che volete. A casa mia si giudica una fotografia per come é venuta, senza incentrare il tutto su come é stata ottenuta.
Marco |
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Luna piena dietro il Castello di Massimo Tamajo commento di pamar |
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Lo schiacciamento é un fenomeno naturale
https://sites.google.com/a/primaria.iccastelcovati.it/scienze/home/perche-luna
Spiegato proprio nelle ultime righe dell'articolo.
Marco |
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ST di pamar commento di pamar |
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1962 ha scritto: | Infatti mi riferivo a questo, non parlavo di artefatti ma semplicemente di aver scurito le zone d'ombra in modo eccessivo rendendo un pelo innaturale il clima rarefatto della parte alta del paesaggio.
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Capisco cosa intendi. Chiaramente io, avendo fatto così ho ritenuto la cosa appropriata fondamentalmente perché non ci vedevo (e non ci vedo tuttora) zone d'ombra troppo scure che inficiano la bontà dello scatto. Diciamo che immaginandolo con scuri schiariti non ci vedo un risultato migliore. Anzi io addirittura scurirei ancora un pelino. Ma chiaramente io sono di parte...essendo farina del mio sacco. A volte un autore pecca di poca obiettività.
Marco |
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ST di pamar commento di pamar |
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PieroF ha scritto: | In qualche modo in postproduzione hai usato qualcosa che enfatizza i dettagli ma con effetti collaterali. Forse la chiarezza, se hai usato lightroom/acr, oppure il filtro per togliere la nebbia. Il risultato mi sembra diverso dall'aver solo recuperato le ombre e le alteluci.  |
Vuoi la verità ? Non me lo ricordo. La foto risale all'estate scorsa. Può darsi che abbia pasticciato con qualcosa. Sono sicuro solo di non aver usato cose come tone mapping o simili (perché non le ho mai usate in vita mia).
Marco |
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ST di pamar commento di pamar |
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Ciao e grazie a tutti per gli interventi ed i commenti molto articolati e con alcune domande alle quali cercherò di rispondere. Buona l’idea di fare 1/3 per zona. Io ho scelto invece di fare 1/4 , ¼ e 2/4. Perché ? Perché io ci ho visto una sola divisione rilevante e che salta subito all’occhio: quella cromatica. Quindi primo piano (1/4) che si distingue dal resto (vallata e cielo ¾). Alla fine una sorta di “piede d’appoggio” verso il meno definito (funziona ???). Tone mapping. A dire il vero non l’ho mai utilizzato e non saprei nemmeno come farlo. Non sono in grado di dire se qualcosa nella fotografia postata lo ricorda perché fondamentalmente non ne sono pratico.
Vero Claudio, il lago è quello di Garda. Non ho scurito selettivamente ma ho accentuato il contrasto. Non ricordo bene il luogo dello scatto e gli eventuali impedimenti; di quanto sono certo è la distanza considerevole fra zona in primo piano (alberi verdi) e vallata e lago. Da questo, e dalla giornata molto velata, dipende la notevole differenza di colorazione fra primo piano e sfondo. Io non mi sono accorto di punti alonati particolari (neppure nella stampa dove questi artefatti immancabilmente saltano fuori) ma se tu l’hai segnalato evidentemente ci sono. Certamente ho giocato molto con i contrasti nelle zone post-primo piano perché la velatura complessiva dell’atmosfera smorzava molto i toni e tutto risultava molto più piatto di quanto si vede ora.
Flavia che dirti, ai gusti non si comanda. Come detto prima non ricordo impedimenti per lo scatto orizzontale. anche non ci fossero stati io non avrei scattato in orizzontale. Sarebbe mancato il fattore (per me beninteso) fondamentale dell’immagine, che come detto è la differenza di intensità cromatica fra piede e scena, con la zona intensa da apripista e capace di rimarcare l’estensione in profondità di tutto il resto. O meglio, ci sarebbe stato anche in orizzontale, ma in forma meno marcata e senza la grande diversità di estensione delle due zone. Alla fine ci ho riflettuto bene ma io vedo due non tre zone che si differenziano per saturazione e presenza dei cromatismi.
Grazie ancora a tutti per gli interessanti interventi.
Marco |
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Whitby Abbey di PieroF commento di pamar |
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Mmmm.....io, nel giudicare una fotografia, solitamente, mi soffermo su vari elementi che la caratterizzano. Li prendo in considerazione e mi domando se come sono stati fatti e/o scelti "danno" un qualcosa di significativo, sono migliorabili o addirittura errori. Riguardo questa fotografia, a mio avviso, non vedo scelte dell'autore erronee o che non contribuiscono al risultato finale. Per esempio due elementi che forse potevano dare un risultato migliore sono il cielo, che è abbastanza piatto e vuoto e la leggibilità dei dettagli della facciata (come ha rilevato l'amica Flavia). Allora provo a "immaginare" lo scatto con tali variazioni. Ebbene per me non si avrebbe alcun miglioramento rispetto a come è ora, ma semplicemente variazioni che non sarebbero in grado di dare un plus alla scena. Addirittura forse toglierebbero qualcosa al mood costruito. Almeno, io la penso così. Per me va bene come è stata fatta.
Marco |
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ST di pamar commento di pamar |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
Precedentemente postata in reportage e portfoilo. La metto come foto singola anche in paesaggio perché ci terrei a vedere giudicata/commentata/criticata questa fotografia.
Marco |
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Mantova di 1962 commento di pamar |
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Vero, luce non entusiasmante. ma è veramente veritiera (scusate il gioco di parole). In giornate uggiose ed invernali l’atmosfera che si respira in quelle zone è proprio così. D’estate/primavera si incontrano giornate veramente cristalline ed abbacinanti, ma con la brutta stagione…..Per chi ha familiarità con essa ci si sente trascinati “dentro” l’immagine che immancabilmente mima il luogo come è dal vero.
Marco
PS a mio gusto Mantova è veramente una bellissima città. Non troppo caotica, piena di storia, arte e zone naturali limitrofe. Ci sono stato qualche volta, mai abbastanza di frequente purtroppo. |
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La nebbia agli irti colli ...... di fmongili commento di pamar |
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Amo questa fotografia. Prospettiva aerea affascinante ed ottimamente eseguita. Scenario quasi bidimensionale ma percezione delle distanze grazie alle tinte che diventano sempre maggiormente eteree con l’allontanarsi dal primo piano. Le scene nebbiose e con atmosfera non limpida “vengono” in questo modo e per me sono di indubbio fascino. Dagli alberi e caseggiati in primo piano piu’ definiti e contrastati, andando verso lo sfondo gli oggetti sono sempre piu’ eterei e lievi, fino a giungere ai monti sullo sfondo, dei quali si percepisce la lontananza grazie alle tinte soffuse ma che formalmente paiono a ridosso del primo piano. E poi trovo che questo scatto abbia il pregio di riuscire a trasmettere la sensazione che si prova vedendo dal vero la scena; il freddo e la nebbia sembrano essere presenti. Non è poco considerando che una fotografia la vediamo solamente e non la “sentiamo” con gli altri sensi come è dal vivo. Ottima proposta. Da stampare su supporto matte.
Marco |
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