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Scusa AarnMunro ma non riesco a capire come la tua risposta sia pertinente alle mie domande rivolte a Giovanni (lo dico senza malizia).
Il problema non è il croppaggio e il fatto che anche uno ifon munito possa farlo ma che croppando annullo la prospettiva e la tridimensionalità dell'immagine, eliminando purtroppo anche il rapporto bambino spettatore o meglio schiacciando e diminuendone la forza (che è alla base dello scatto).
Purtroppo non amo le foto cartolina dove tutto è al posto giusto ma piatto.
prendo due immagini random:
[img]]http://images.huffingtonpost.com/2014-11-22-3MORIYAMAHippieC48DB5D-thumb.jpg[/img]
nella prima manca metà testa, nella seconda c'è "in teoria" una mano che disturba e una persona tagliata a metà, ma la domanda è: le immagini funzionano?
Concludendo voglio dire la spalla inficia il senso dello scatto? a mio avviso no. |
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Ciao Giovanni,
si ovviamente può darsi che un taglio diverso avrebbe reso tutto più simmetrico, ma:
1) sarei riuscito comunque a immortalare quell'espressione del bambino?
perchè in fondo è lui il soggetto.
2) la lettura dello scatto è imprescindibilmente legata alla composizione "ideale"?
vedo tantissimi scatti proporzionati, simmetricamente efficaci ma incredibilmente noiosi e sterili.
ps
non sono io quello in alto, io ero seduto.  |
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Ciao Giovanni,
credo che in queste due righe io abbia risposto alla tua domanda:
"Quello che secondo me fa la differenza è tutto il background emozionale ed artistico che ti porti dietro, per cui, con la maturità di almeno una decina di anni da amatore evoluto dico che fra me e l'immagine che mi si sta per presentare di fronte ci deve essere il minor impedimento possibile e la massima rapidità.
Questo perchè senza un percorso di coscienza estetico-emozionale quella foto che mi si sta parando di fronte (parlo in modo astratto non dello scatto che ho pubblicato) non la vedo neanche.
Come dice Fontana: essere prima di diventare. "
Poi ripeto io arrivo dalla fotografia analogica, ho avuto e ho tuttora macchine a disposizione digitali ed analogiche e quando potrò prenderò una compatta evoluta o una mirrorless (penso fuji x100s o t), non difendo il fare fotografia con l'ipad o iphone dicendo che sia meglio, dico che la coscienza di ciò che stai fotografando non te la da certo il setup manuale e che in base alle mie esigenze ora scatto bene con loro. |
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Ciao Roberto,
grazie per aver risposto ed argomentato.
Però in ogni caso si finisce sempre a parlar di macchine fotografiche e tecnica fotografica e poco di fotografia. La scelta o meno degli automatismi è del tutto personale, io non ci vedo nulla di male in chi predilige utilizzarli, questo perchè come ho già scritto:
"qual'è il mezzo fotografico che mi permette di realizzare meglio le mie idee? per quanto mi riguarda è quello con il quale mi sento più a mio agio."
Le scelte scomode possono apparir scomode ad al alcuni e comode ad altri, ma scegliere un approccio di per se tecnico più complesso non conferisce ad uno scatto (ai miei occhi) una miglior bontà.
Le foto o sono buone o non lo sono. Personalissimo concetto.
Per cui per quanto mi riguarda puoi farle anche con una usa e getta, la differenza non c'è. Majoli è diventato famoso per aver fatto reportage fantastici con la point&shot. Daido Moriyama è una vita che fotografa con le compatte eppure credo sia degno di nota.
Quello che secondo me fa la differenza è tutto il background emozionale ed artistico che ti porti dietro, per cui, con la maturità di almeno una decina di anni da amatore evoluto dico che fra me e l'immagine che mi si sta per presentare di fronte ci deve essere il minor impedimento possibile e la massima rapidità.
Questo perchè senza un percorso di coscienza estetico-emozionale quella foto che mi si sta parando di fronte (parlo in modo astratto non dello scatto che ho pubblicato) non la vedo neanche.
Come dice Fontana: essere prima di diventare.
Questo è il mio personalissimo pensiero.
un saluto  |
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Ahahhhah si una super provocazione ahahah in realtà nonostante io lo veda sul mio 22 pollici la grana ( o meglio disturbo) non mi disturba nonostante sia dovuta al sensore poco prestazionale, insomma mi piace. I muri non sono bianchi, dal vivo sono grigio chiaro e molto porosi.
L'attenzione però la stiamo concentrando solo sulla qualità percepita e non sulla lettura dell'immagine.
Ovvio che con una a7s o con una fuji xpro1 avrei ottenuto un risultato migliore nella produzione del file, ma a me non interessa quello, o perlomeno mi interessa in termini relativi, ovvero subalterni alla produzione di buone immagini. |
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Ah ok @GiovanniQ anche se credo sia più un accenno di panning piuttosto che di deformazione o no? comunque ovviamente quoto quanto detto da te "veicolare il messaggio è più importante".
Sul mezzo sono combattuto, cerco di spiegarmi: io volendo qui con me ho a disposizione oltre al tablet e alla fotocamera del telefono una gf2 e una pentax p30 che condivide gli obiettivi (un 28 e un 50) con la digitale attraverso l'adattatore, indubbiamente due mezzi assolutamente superiori ai device che utilizzo. Eppure con i device ho stabilito un'intimità diversa, la stessa che provavo con la fm2 qualche anno fa nonostante potessi usare una m4. Allora la mia ipotesi è che più che il valore intrinseco del mezzo fotografico (inteso come qualità tecniche messe a disposizione) conti il rapporto che si stabilisce con esso; la conclusione a cui sono arrivato è quindi: qual'è il mezzo fotografico che mi permette di realizzare meglio le mie idee? per quanto mi riguarda è quello con il quale mi sento più a mio agio.
Va da se che se avessi una compatta del valore di una rx100 in tasca non mi farei problemi ad usarla ahaahhah |
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Vi ringrazio per i commenti.
Troppo buono @Buonaluce, quell'aggettivo (metafisico) mi sta particolarmente a cuore.
Per rispondere a @GiovanniQ credo che tu intenda la persona in basso a dx giusto? In realtà non è colpa del device ma credo del vetro dietro il quale ho scattato che è colpevole anche del riflesso di luce poco più in alto sempre a dx.
io scatto da ormai due anni solo con ipad e iphone non perchè faccia figo ma semplicemente perchè sono i due dispositivi che al momento calzano di più con le mie esigenze: portatilità, discrezione (ho intenzione di comprare una compatta e penso sarà una rx100 mkIII).
Ho scattato in passato con di tutto di più, dall'analogico (nikon f2, f3, f5, fm2, leica m4, polaroid 600, ) al digitale (nikon d80, d200, panasonic gf2, canon 5d mk I e II) ma ho sempre conferito loro il giusto valore: un mezzo.
Infine @AarnMunro hai ragione, durante lo scatto però non che avessi molto tempo..  |
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