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irlandando (27 fotografie) di Topo Ridens commento di Yumi |
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A prescindere dalla mia critica precedente, ci tengo a dirti che i soggetti ed il ritocco sono buoni tanto da restituire delle foto che sono molto piacevoli da guardare.
Ciao |
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Nothing More di zanve commento di Yumi |
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dopo questa foto posso dire di conoscere la primavera che faccia ha
MONUMENTALE! |
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In The Light di zanve commento di Yumi |
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Fino a prima di vedere le tue foto pensavo di fare qualche cosa che si chiamasse "fotografare". Ora invece mi chiedo cosa ho fatto fino a ieri.....
Mi lascia mooooooolto perplesso il numero di commenti che ricevono le foto di Zanve.
Ci sono foto di alcuni autori che ritengo bruttissime e che non prendono meno di un paio di pagine di commenti positivi e Zanve... solo qualche dozzina....  |
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One Heart di zanve commento di Yumi |
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Dopo aver visto le foto di Zanve, vado a formattare la mia galleria....  |
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Faces di zanve commento di Yumi |
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...penso che queste facce bastino!
espressive, comunicative, belle, perfette, emozionanti.... insomma delle FOTOGRAFIE |
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114 di Ueda commento di Yumi |
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uhhh..... bravissimo
veramente veramente bravo |
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Life di Ueda commento di Yumi |
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surgeon ha scritto: | Questa istantanea di Ueda crea un'atmosfera convergente, un ecoclima che unisce operator e spettatori allo stesso tempo. La grammatica visiva mette in scena una polarità topologica fondamentale che crea una serie di piani sovrapposti, interni ed esterni, sfruttando un'inquadratura ampia, di materiali riflettenti. Le coordinate percettivo spaziali del testo visivo vengono rimescolate in nuove configurazioni che intrattengono l'osservatore e lo interrogano. Si crea una suggestione complessa di figure manifeste e presenze indovinate creando un'atmosfera intrisa di echi visivi. Un entrelacement visivo, dove le dimensioni narrative configurate ad incastro, e le differenti dinamiche delle figure, si intrecciano sino a creare una narrazione unica, come quella della vita stessa, come suggerisce l’autore, come se tutte quante stessero accadendo contemporaneamente davanti allo spectator. Un caleidoscopio di forme e pose, ognuna con il proprio ritmo introduce una seconda polarità essenziale di questa sintassi fotografica: si tratta della polarità diacronica consistente nella presentazione di un prima e un dopo temporali, non propriamente funzionali alla distanza generazionale quanto piuttosto esistenziale: le figure ritratte sono rappresentati da neonati , giovani e adulti, tutti indistintamente ripresi allo specchio riflesso della loro “vita”. La distorsione della focale enfatizza questa dinamica caleidoscopica risultando funzionale all’intera struttura dell’istantanea. L’unica nota critica che può servire all’autore è la sovrapposizione tra le figure umane sulla destra del fotogramma che provoca una parziale copertura dei visi.
Un bel lavoro. |
Madò che commento!!!!!
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fior di licenide di k.nicola commento di Yumi |
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Bella!
E pensare che una volta, su questo stesso forum, una foto del genere si sarebbe portato a casa almento 3 pagine di commenti (ovviamente positivi). |
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tempo relativo di k.nicola commento di Yumi |
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Bella, bella, bella!!!!
Stupenda, come composizione, come tonalità, come bianco e nero, come elementi compisitivi... insomma non riesco a trovarci difetti.
Secondo me questa - più di moltissime altre - potrebbe essere eletta Foto della Settimana.
P.S.: te la invidio ma se si tratta di un plastico non vale!!! |
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Venezia Vicenza finestrino sx di le_pupille commento di Yumi |
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Sono foto che si fanno guardare con piacere, con un ottimo b/n e delle buone composizioni.
Se però considero il titolo che hai dato al reportage (ossia un viaggio in treno sul territorio veneto) e guardo le foto, non riesco a leggerci alcuna relazione tra loro.
Un reportage uguale l'ho fatto tempo fa anch'io intitolato "Attraversando la Padania: carrozza 12, finestrino 31" - http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=324389
Ciao  |
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chemical kiss di Salvatore Gallo commento di Yumi |
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Perdonami ma dall'osservazione delle foto non riesco a capire cosa vuoi raccontare: vedo solo una fabbrica abbandonata ed i suoi ruderi.
Un reportage non è fatto di foto accattivanti e belle (come mi sembra tu abbia tentato di fare con alcuni scatti), ma di racconto!!!!!
Un reportage riuscito è quello che riesce a comunicare immediatamente a tutti ciò che il fotografo ha percepito in quel momento: anche la suddivisione in quattro parti con i rispettivi titoli credo non servi a molto.
Scusa la franchezza, ma peno che postare delle foto su un forum serva a ricevere la critica degli altri al fine di crescere nel proprio percoso. Poi, ovvio, ogniuno ha il proprio punto di vista.
Bye  |
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