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L ultima strega di Triora di najaru commento di Massimo Passalacqua |
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Dal momento che il mio schermo è tarato un pò scuretto per poter apprezzare l'immagine ho dovuto salvarla e dare un pò di luminosità.
In effetti si tratta di un'immagine molto ben realizzata per composizione, esposizione e contrasto: il mix di questi tre elementi raggiunge lo scopo che ti eri prefisso a livello di comunicazione.
Questo denota una padronanza della sintassi fotografica piuttosto avanzata.
Bravo!
Ciao.
Massimo |
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L ultima strega di Triora di najaru commento di yukatan |
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Quoto baistro sul fatto delle ombre un po' troppo chiuse, ma castita come è inquietante sta foto. Bravo
Grazie per le informazioni sul paese delle streghe.
Buon Anno |
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L ultima strega di Triora di najaru commento di Maurizio Rugiero |
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claudiomantova ha scritto: | molto bella questa figura avvolta dal buio. Un po' inquietante ma molto ben eseguita.
Molto bravo
ciao
claudio |
quoto claudio
molto bravo Andrea
auguri buon anno
ciao mauri |
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Goccia lattea di najaru commento di Pio Baistrocchi |
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Il rumore potrebbe essere dovuto ad uno scatto inizialmente sottoesposto che poi hai corretto in PW alzando l'esposizione che se lavori in RAW corrisponde all'aumento degli Iso.
La saturazione sicuramente ha generato gli artefatti poi esasperati dalla compressione.
Per la MAF in questa tecnica so che mettono un oggetto verticale nel punto di caduta e con la macchina su treppiede si prepara la messa a fuoco.
Spero che i consigli siano utili,ma nel forum mi ricordo di aver visto dei tutorial su questa tecnica corredati di foto.
Ciao. |
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L ultima strega di Triora di najaru commento di Pio Baistrocchi |
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Molto intenso e ben composto il primissimo piano,per gusto personale mi piace sempre molto l'enfasi delle ombre,ma in questo caso le trovo un pò troppo chiuse.
Un ottimo scatto.Bravo.Ciao. |
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Nebbia di najaru commento di Lupokevin |
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immagino sia bella! però con tutta la nebbia che c'è non riesco a vederla bene!!!
ciao  |
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Goccia lattea di najaru commento di Maurizio Rugiero |
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ti hanno gia detto tutto gli amici Andrea a me no resta che farti i complimenti per la prova e il tuo impegno
ben fatta
ciao mauri |
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Goccia lattea di najaru commento di najaru |
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scattato al volo....molto piu semplice.
da solo l unica cosa molto difficile è la maf |
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Goccia lattea di najaru commento di frapuchi |
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Ciao Andrea,
hai scattato al volo oppure hai un marchingegno. Sai perchè ti faccio questa domanda, in passato mi ero fatto costruire un congegno che faceva azionare il flash in seguito ad un piccolo rumore e c'era anche la possibilità di regolare il ritardo dello scatto. Mettevo la Konica sul cavalletto, spegnevo la luce aprivo l'otturatore in B e poi lasciavo cadere qualche oggetto, quando faceva il rumore il flash scattava e bloccavo l'immagine. Ti puoi immaginare ad esempio un uovo che cadeva che effetto poteva dare.
L'attrezzo l'ho prestato e non ricordo a chi ed anche questo chi non si ricorda probabilmente da chi l'ha avuto e se lo tiene ben stretto però mi ricordo chi lo aveva fatto ed ora ho voglia di farmelo rifare.
Ciao Feriaiolo
Franco |
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Croci di najaru commento di frapuchi |
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najaru ha scritto: | pierino palotti ha scritto: | in ritardo, ma con emozione ho visto questa bellissima immagine delle croci colorate con tutto rispetto per i morti questa è "land art"
un saluto,pierino  |
land art esiste davvero o te lo sei inventato? |
Visto ceh sei in feri ed hai tempo LEGGI: (POI MI SPIEGHI - IO NON HO TEMPO)
Ciao
Franco
La Land Art o Earth Art nasce negli Stati Uniti tra gli anni ’60 e ’70 come esperienza creativa nell’ambito dell’arte concettuale, ma la definizione viene utilizzata per la prima volta soltanto nel 1969, in California, da Gerry Schum, autore di un famoso video sull’argomento, in riferimento al lavoro di artisti come Richard Long, Barry Flanagan, Robert Smithson, Dennis Oppenheim, Walter De Maria, Christo, ecc. che agiscono direttamente sul paesaggio, modificandone l’aspetto mediante interventi temporanei o facendo uso di materiali naturali. L’azione prevede quindi l’obsolescenza delle opere, programmata dall’artista o affidata all’indomita vitalità degli agenti naturali, che rende il tempo, cioè il nemico principale dell’arte tradizionale, indissolubilmente connessa al concetto della sua persistenza, un protagonista positivo e previsto fin dall’inizio del linguaggio artistico.
La Land Art manifesta un’attenzione ecologica[citazione necessaria] per la natura, per la sua armonica vitalità, per i ritmi e per l’ordine che la caratterizzano e coi quali l’uomo è chiamato a interagire. Il paesaggio diventa per questi artisti l’orizzonte “biologico” per l’esercizio di una creatività la cui vocazione non è tanto quella di produrre un’innovazione ispirata dalla tracotanza della tecnica quanto quella di introdurre una trasformazione consonante con la specificità della vita e col tempo che la regola (tale atteggiamento trova riscontro anche nel ripudio, condiviso con la Minimal Art, della ricerca della novità formale, tipicamente novecentesca, in favore di un confronto serrato ed empatico con la forma del mondo).
La Land Art può quindi essere considerata in tutto e per tutto una forma di arte concettuale: il suo significato profondo, infatti, non sta tanto nelle opere che produce, le quali, come si è detto, condividono con le performance sia il carattere effimero che la documentazione affidata esclusivamente alla fotografia e alle riprese video, ma nel pensiero che le ispira e che nella modificazione discreta del paesaggio vede un’opportunità per definire attivamente la relazione tra l’uomo e la natura e, quindi, quella, più ampia ma sottratta agli eccessi dell’astrazione intellettuale, tra l’uomo, lo spazio e il tempo. Ciò è ben evidente in note opere[citazione necessaria] di Land Art come “The Lightning Field” di Walter De Maria, un’installazione composta da 400 grandi parafulmini posti in una landa desertica e sperduta del New Mexico che durante i temporali danno luogo a un grandioso spettacolo di luce, e “Spiral Jetty” di Robert Smithson, una spirale di 450 metri, a metà strada tra il monumento primitivo e la traccia allusiva a una geometria esoterica, disegnata con terra e pietre in una località inaccessibile dello Utah, che, in quanto visibile unicamente a chi sia in grado di sorvolare l’area, è nota di fatto solo grazie a documenti fotografici. |
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Nebbia di najaru commento di cini |
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Bella,diversa dal solito digradare..ince di veder scomparire i piani,qui da subito si vedono nascosti,mi paice anche la compo,x me  |
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Goccia lattea di najaru commento di cini |
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Il punto di ripresa è ottimo,mi piace anche per i colori,gli artefatti purtroppo tolgono molto alla foto,si vedono sopratutto nelle sfumature..forse anche con meno saturazione i colori erano belli cmq..o no?
cmq bravo,non male come primo esperimento.. |
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