|
|  | | Commenti |
|---|
 |
| senza titolo di reddo commento di Mario Zacchi |
|
| A prescindere che sia genuina o meno (posato o no) più che street sembra l' illustrazione di un manualetto comportamentale. Vuoi per l' eccessiva immediatezza, vuoi per il richiamo giusto, ma espresso con una tipica frase a buon mercato (anche la scelta della controparte in foto ha la sua importanza) vuoi perché focalizza troppo sul gesto e la contrapposizione annullando il contesto e lo fa in maniera troppo didascalica (il che, peraltro, risponde alle esigenze tipiche si una guida, quindi conferma l' impressione). Perciò in street sarebbe stata una forzatura. Bene non avercela messa anche se, per me, per un motivo giusto, ma non per il più importante. Motivo che, fosse stata non posata e quindi fosse stata postata in quella categoria, avrebbe dovuto essere base di critica. |
| |  |
| |  |
| |  |
| st di opisso commento di Mario Zacchi |
|
| Per me manca il consueto elemento spiazzante (o c' è e mi sfugge) |
| |  |
| |  |
| ''' di opeio commento di Mario Zacchi |
|
| Una rilettura del fermo immagine efficacemente luciferina che guadagna molto dalla presenza centrale di quella che appare essere la sagoma di uno spettatore intento a guardare. Sarà il piromane ? |
| |  |
| ... di Claudia Costantino commento di Mario Zacchi |
|
| Giallo rosso e blu sono i colori primari, quelli che non si possono ottenere per mescolanza. Sono colori puri. Una purezza che qui dialoga bene con la pulizia geometrica: anch' essa una sorta di purezza. Nell' insieme è una foto che racconta bene dell' architettura dell' edificio grazie anche al fatto che non astrae troppo le forme nell' intento di trasformare lo scatto in un' operazione di creatività a sé stante. Operazione legittima, ma che non dovrebbe caratterizzare una "foto di architetture". |
| |  |
| L' amore di eljsjr commento di Mario Zacchi |
|
| Le belle istantanee non hanno bisogno di titoli ridondanti e banalizzanti e questa è una bella istantanea. |
| |  |
| |  |
| st di opisso commento di Mario Zacchi |
|
| I tre piccioni sono lì, sotto al naso, così bene allineati e curiosi che viene istintivo considerarli il soggetto. Ma è un diversivo, un inganno: il soggetto, volontario o meno che sia, è l' assenza che permea la foto. Non è un risultato facile da ottenere e non so se era nelle intenzioni. È un ottima foto per me. Non certo estetica, ma narrante. |
| |  |
| Pupazzo e limoni al sole di Paranda commento di Mario Zacchi |
|
La luce in una foto è almeno metà del suo valore. Forse anche due terzi. Ma anche se ben rappresentata (qui non è esattamente così) serve pur sempre anche la parte rimanente, altrimenti il tutto appare come un esercizio.
Terrei buona la vena intimista cui in parte riesci a dare una certa voce con questo gusto da istantanea che coglie elementi famigliari, oggetti di uso comune, normale confusione domestica, ecc. La versione cianografica è una di quelle "trasformazioni" a forte rischio di apparire come un espediente dilettantesco. Ci sono opere notevoli che poggiano su questa tecnica, ma in questo caso mi pare che sia, appunto, solo un artificio che, tra l 'altro, toglie la vena intimista che forse è il maggiore pregio del tuo scatto.
PS: prima di tagliare in maniera poco canonica, migliora l' inquadratura fin dall' inizio. |
| |  |
| |  |
| Anch'io mi lavo ogni tanto... di Harma commento di Mario Zacchi |
|
| Be' questa è una di quelle che spiega bene cos'è una fotografia: tra le altre cose, è un' oculata scelta del punto di ripresa che, in questo caso, è il vero motore della foto. Forse hai calcato la mano nella post produzione, drammatizzando (anche in modo un po' troppo convenzionale) una scena che, invece, è tutta volta all' ironia. Ma l' intuizione è certamente valida (c' è pure il "gesto" di insaponarsi) e il risultato resta godibile. |
| |  |
| Katherine di marco.rilli commento di Mario Zacchi |
|
| Una piacevole evocazione degli anni trenta con una sottolineatura contemporanea che evita il sapore di falso banale. |
| |  |
| Il sole di novembre di Marengo commento di Mario Zacchi |
|
| I bordi del negativo che hai lasciato nella foto danno una certa mano al proscenio che, comunque, resta efficacie anche senza questo margine scuro ed è ciò che più valorizza la vista sul mare che proponi. Non particolarmente degni di nota, per me, i coprotagonisti umani che, con un po' di fortuna o di pazienza, avrebbero potuto dare luogo a quelle situazioni in cui mondi diversi e a sé stanti, popolano una scena che già di per sé è suggestiva grazie alla vista panoramica. La foto per me è storterella e si vede piuttosto bene. Non la compromette, ma siccome non ha esattamente il sapore di un' istantanea, forse un po' di precisione in questo senso non guasterebbe. Per cui, personalmente, la raddrizzerei un grado in senso orario. Piacevole la gamma di grigi, senza quegli eccessi di contrasto o, in alternativa, la piattezza che probabilmente avrebbero caratterizzato la stessa foto direttamente in digitale. |
| |  |
| Zerilli Time di Francesco Ercolano commento di Mario Zacchi |
|
| Francesco Ercolano: mai abbastanza apprezzato fotografo e ritrattista, dotato di peculiare sensibilità e di una grande capacità di entrare in sintonia con i propri soggetti, siano essi umani o non umani. |
| |  |
| ferro di filippo de marco commento di Mario Zacchi |
|
| Pende un po' a destra, è parecchio inchiostrata e ci sarebbe voluta una pellicola per rendere bene, all' altezza della visione che è meritevole, la materia. In sostanza, è una bella foto con qualche aspetto che può essere migliorato e qualcuno che va preso per come è. |
| |  |
| pdn 120 di opisso commento di Mario Zacchi |
|
| Bella la fila di ocarine. C' è diverse volte un' atmosfera sospesa in queste foto che scatti a scorci marini che costituisce uno dei possibili fili conduttori dell' eventuale serie. Qui concorre a darle corpo l' orizzonte pulito, lo stacco calmo tra cielo e mare, il gioco delle linee nella composizione (la fila delle canoe continua lo zig zag degli elementi della ringhiera e delle corde) alcun pagaie congelate rivolte in alto, l 'assenza di scie, il perfetto isolamento dei piccoli natanti all' interno di un' ideale frame (muro, orizzonte, palo, ringhiera) dentro il quale tutto è fermo e che si colloca in un punto forte della foto che viene subito individuato dall'occhio, in modo che da lì parta lo sguardo e ne venga perciò condizionato. |
| |  |
| ruote di elis bolis commento di Mario Zacchi |
|
| La situazione è indovinata e simpatica. La foto, per me, ha un paio di aspetti critici. Il taglio (già segnalato) che appare forzatamente finalizzato a sottolineare ciò che vuoi suggerire senza che, mi pare, sia così necessario. Il bianconero che, probabilmente, rispetto alla versione a colori riesce a mettere meglio in evidenza la bizzarra associazione di elementi, ma che appare molto contrastato, debole nei mezzi toni. La luce era molto dura e questo certo non ha ti ha agevolato. |
| |  |
| | br> |