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E22-Latvia di AleZan commento di milladesign |
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AleZan ha scritto: |
Mi fremo, scusate la pesantezza....
Ale |
per restare un secondo beyond the topic: per niente pesante, speravo che continuassi.  |
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E22-Latvia di AleZan commento di alechino |
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AleZan ha scritto: |
Caro Mauro (alechino),
essendo io entrato la prima volta in camera oscura 40 anni fa all'età di 13 anni, pensi davvero che io possa usare in maniera inconsapevole e casuale elementi come il contrasto di una pellicola o la sua granulosità? Mi riferisco al tuo commento alle foto spagnole. Non ti viene in mente che io abbia volutamente cercato quella soluzione formale? A te non piace: benissimo, amici come prima.
Mi pare che il valore di un fotografo non vada mai misurato limitandosi agli aspetti formali delle sue immagini. Altrimenti un personaggio come Michael Ackermann non sarebbe considerato uno degli artisti più interessanti in circolazione. Oppure le sue foto fanno schifo perché sono mosse, sfocate.....? |
Caro Alessandro, allora siamo in due, io sono anche più vecchio leggermente di te e l'ho fatto per lavoro per molti anni
Se un biancoenero è impastato, se viene usata la pellicola non adatta ad una condizione di luce , secondo me bisogna metterlo in evidenza, anche perché non è che il risultato estetico ne abbia guadagnato, anzi, tutto il contrario...
(mi riferisco alle foto di Madrid-Barcellona)
MI stai citando un fotografo come Ackermann come se ne potrebbero citare cento altri moderni che mantengono una impostazione più o meno classica , anche se non ottusamente classicista , nel senso che hanno una cura rigorosa della resa fotografica, non indulgono in sciatterie
Tu mi puoi insegnare comunque che tanti pseudo " talenti" della fotografia, creati a bella posta dalle riviste o dai mercanti d'arte, durano spesso il breve tempo di un mattino e poi spariscono nel dimenticatoio della loro limitatezza artistica...
AleZan ha scritto: |
3) sui soggetti insignificanti. Qui siamo nel campo insindacabile delle "poetiche" che ognuno di noi sviluppa attraverso la fotografia. Siamo tutti molto diversi: io riconosco il valore di molti autori affermati e lo rispetto, ma non ne condivido le scelte contenutistiche. Per questo rispetto dico "non mi piace", ma non "è brutto"....
Mi permetto soltanto di ricordare come da anni ormai molto dibattito attorno alla fotografia documentaria, che riguarda anche una buona fetta del fotogiornalismo, abbia evidenziato la tendenza di molti autori ad abbandonare il dogma del "momento decisivo" a favore dell'attenzione verso i tempi e gli spazi che stanno fra un-momento-decisivo-e-l'altro. Elementi che, in un approccio tradizionale, potremmo appunto definire banali.
Anche qui quindi, prima di tagliare giudizi con l'accetta, un pensierino ci starebbe...
Mi fremo, scusate la pesantezza....
Ale |
Non sono ovviamente d'accordo, pur rispettando le tue consapevoli opinioni : tu stesso hai scritto di aver lamentato la mancanza di tempo e di libertà, che ti avrebbe dato la possibilità di scattare ben altre immagini, ora invece fai l'elogio filosofico del "momento transitivo" , ripreso dal bus in corsa, in contrapposizione con quello "decisivo-significativo" che definisce addirittura un "dogma" superato...
E poi, ti chiedo : Cosa c'entra con il tema del reportage l'immagine di apertura degli uccelli con i fanali? Proprio nulla, ed è una immagine neanche riuscita, squilibrata, con le ali di uno dei gabbiani coperta in maniera fastidiosa da uno dei fanali (lo stesso si può dire della 2 , non c'entra nulla col tema, si tratta di 2 immagini che vorrebbero essere d'effetto senza riuscirci, e sono anche tecnicamente non riuscite )
Per il resto almeno il 70 % delle immagini le trovo (dal mio punto di vista) poco significative e (dal mio punto di vista ) neanche riuscite tecnicamente
Per esempio, come si può concepire il bambino che esce dalla macchina , la foto mossa ripresa dal bus del fiume coperto (sporcato) dal guard-rail e dalla strada, i camionisti che passeggiano ? Foto brutte oltre che insignificanti, e potrei continuare
La 22 è una delle poche che mi piacciono, anche se sfocata e leggermente troppo mossa, perché espressiva e perché riesce a rendere l'illusione del movimento ed è composta per benino
Ah, ma forse era l'unica non scattata dal bus in corsa
Ciao grazie della proficua discussione  |
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E22-Latvia di AleZan commento di AleZan |
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Grazie Silvio, Mario, Silvano.
Caro Mauro (alechino),
fin qui mi sono astenuto dal "commentare i tuoi commenti", poiché questo ci avrebbe portato fuori tema, cioè fuori dal commento sulla foto.
Mi permetto di intervenire ora, prendendo atto che comunque la discussione si è già orientata beyond-the-topic. Poco male: mi sta bene "inquinare" una discussione che riguarda mie foto, se lo scopo finale può essere utile.
Purtroppo NON sarò breve... ma confido nella tua disponibilità a leggere più di una decina di righe.
1) Credo che la prima capacità da dimostrare per commentare una foto sia quella di saper distinguere tra "questa foto mi piace/non mi piace" e "questa foto è bella/brutta".
Nel primo caso ogni posizione è legittima, nel secondo occorre invece prima di tutto capire "perché" un autore propone determinate soluzioni, sia sul registro formale (la tecnica), sia su quello dei contenuti. Perché (sarai d'accordo con me) non esiste un criterio universale con cui dividere il bello dal brutto, altrimenti generazioni di qualificati critici d'arte non starebbero quotidianamente a scannarsi tra loro.
Forse una cosa che bolliamo come brutta è semplicemente una cosa che non abbiamo capito. In questo caso chiedere spiegazioni all'autore è una buona soluzione.
Un primo passo importante quindi è imparare a dire "non mi piace" invece di "è brutto". E chiedersi "perché ha fatto così?". Parola d'ordine: spostare il proprio centro.
2) corollario di questo primo punto è la doverosa prudenza che occorre usare prima di dare agli altri (che non conosciamo) dell'incapace. Si rischiano le brutte figure.
Nei tuoi commenti alle foto mie e di altri usi un tono ("direi nel complesso maluccio", "proprio non ci siamo", " ti consiglio di impratichirti", ecc.) che denota una posizione up-down, piena di un paternalismo che qui fa sorridere.
Capisco le tue buone intenzioni: vuoi fare entrare nella zucca di uno sprovveduto alcune presunte verità. Purtroppo alle volte il tuo interlocutore non è come lo immagini.
Lungi da me l'idea di auto-celebrarmi, ma essendo io entrato la prima volta in camera oscura 40 anni fa all'età di 13 anni, pensi davvero che io possa usare in maniera inconsapevole e casuale elementi come il contrasto di una pellicola o la sua granulosità? Mi riferisco al tuo commento alle foto spagnole. Non ti viene in mente che io abbia volutamente cercato quella soluzione formale? A te non piace: benissimo, amici come prima.
Mi pare che il valore di un fotografo non vada mai misurato limitandosi agli aspetti formali delle sue immagini. Altrimenti un personaggio come Michael Ackermann non sarebbe considerato uno degli artisti più interessanti in circolazione. Oppure le sue foto fanno schifo perché sono mosse, sfocate.....?
Analogamente ti ringrazio per i tuoi suggerimenti sull'"approccio al soggetto", ma ti prego di credere che sono superflui, senza bisogno di citare altre parti del mio CV.
3) sui soggetti insignificanti. Qui siamo nel campo insindacabile delle "poetiche" che ognuno di noi sviluppa attraverso la fotografia. Siamo tutti molto diversi: io riconosco il valore di molti autori affermati e lo rispetto, ma non ne condivido le scelte contenutistiche. Per questo rispetto dico "non mi piace", ma non "è brutto"....
Mi permetto soltanto di ricordare come da anni ormai molto dibattito attorno alla fotografia documentaria, che riguarda anche una buona fetta del fotogiornalismo, abbia evidenziato la tendenza di molti autori ad abbandonare il dogma del "momento decisivo" a favore dell'attenzione verso i tempi e gli spazi che stanno fra un-momento-decisivo-e-l'altro. Elementi che, in un approccio tradizionale, potremmo appunto definire banali.
Anche qui quindi, prima di tagliare giudizi con l'accetta, un pensierino ci starebbe...
Mi fremo, scusate la pesantezza....
Ale |
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E22-Latvia di AleZan commento di S R |
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Tutto ciò a dimostrazione che non è mai e dico mai la fotocamera a fare Foto degne di tale nome!
Cupe come piacciono a me, belle e intriganti ma troppe (cosa che sai già), fare una cernita non lo trovo per niente facile vista la qualità e il contenuto di ogni singola foto...
E' un onere che lascio volentieri a te, mi limito solo a farti i complimenti
Ciao Ale  |
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E22-Latvia di AleZan commento di Webmin |
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alechino ha scritto: | No, la mia critica era esclusivamente sugli scatti presentati , come sempre, non ho e non potrei avere alcun genere di acrimonia nei confronti di chi neanche conosco, la cosa è tanto ovvia che non vedo come possa essere pensata anche solo lontanamente
Mi sembra di vedere che si tenda il più delle volte a voler crocifiggere chi esprime delle critiche in buona fede , senza voler neanche analizzare la fondatezza di quelle critiche ( meno male che lo stesso autore ha scritto di aver scattato qui e là come capitava, senza la necessaria tranquillità e disponibilità di tempo)
Non è questa la maniera per crescere, per ripensare al proprio lavoro in maniera obiettiva e non aprioristicamente elogiativa "a prescindere" ... |
... Alessandro e Filippo sono autori di certo non novizi, per cui il tono dei tuoi suggerimenti rimane del tutto ingiustificato.
A buon intenditor.... |
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E22-Latvia di AleZan commento di alechino |
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Webmin ha scritto: | ... non è la prima volta ( www.photo4u.it/viewcomment.php?p=4798228#4798228) che ti esprimi, questa volta tra le righe, in merito alle capacità di un autore, piuttosto che attenerti al commento degli scatti. È pertanto, per quanto in astratto ragionevole, diventa difficile credere che questa insistenza sia fatta in buona fede se rivolta ad autori di non poca esperienza e con un loro personale registro espressivo.
... a riguardo le implicazioni dei viaggi organizzati la questione può anche essere letta alla rovescia, nel senso che, nell'essere stato capace, con i limiti del caso, di registrare una sequenza narrativa credibile, si dimostra la differenza tra chi ha "manico" e chi si affanna ad emulare.
Mario |
No, la mia critica era esclusivamente sugli scatti presentati , come sempre, non ho e non potrei avere alcun genere di acrimonia nei confronti di chi neanche conosco, la cosa è tanto ovvia che non vedo come possa essere pensata anche solo lontanamente
Mi sembra di vedere che si tenda il più delle volte a voler crocifiggere chi esprime delle critiche in buona fede , senza voler neanche analizzare la fondatezza di quelle critiche ( meno male che lo stesso autore ha scritto di aver scattato qui e là come capitava, senza la necessaria tranquillità e disponibilità di tempo)
Non è questa la maniera per crescere, per ripensare al proprio lavoro in maniera obiettiva e non aprioristicamente elogiativa "a prescindere" ... |
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E22-Latvia di AleZan commento di Webmin |
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alechino ha scritto: | Secondo me non ci siamo proprio, stavolta il BN è migliore rispetto a quello impastato dell'altro reportage da Madrid e Barcellona, che era veramente inguardabile, ma il problema è quello di voler scegliere soggetti facili ma quasi sempre insignificanti e banali
Ti consiglierei di portare con te una macchina fotografica a pellicola che abbia non più di 12 o 24 scatti, in modo da pensare ogni immagine e lasciar perdere gli scatti facili (tipo, per dirne una, le foto agli uccelli che aprono la serie ma così tante altre) ma concentrarti su quello che è più significativo ed espressivo della realtà che stai vivendo
Scrivi da altra parte che "hai fatto quel che hai potuto, per la poca libertà concessa dal viaggio in gruppo" ma la libertà di girare a tuo piacimento te la devi conquistare , altrimenti stai sprecando una occasione, dopo aver percorso tanti kilometri, non basta limitarsi a fotografare di sfuggita quà e là come capita... |
... non è la prima volta ( www.photo4u.it/viewcomment.php?p=4798228#4798228) che ti esprimi, questa volta tra le righe, in merito alle capacità di un autore, piuttosto che attenerti al commento degli scatti. È pertanto, per quanto in astratto ragionevole, diventa difficile credere che questa insistenza sia fatta in buona fede se rivolta ad autori di non poca esperienza e con un loro personale registro espressivo.
... a riguardo le implicazioni dei viaggi organizzati la questione può anche essere letta alla rovescia, nel senso che, nell'essere stato capace, con i limiti del caso, di registrare una sequenza narrativa credibile, si dimostra la differenza tra chi ha "manico" e chi si affanna ad emulare.
Mario |
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E22-Latvia di AleZan commento di alechino |
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Secondo me non ci siamo proprio, stavolta il BN è migliore rispetto a quello impastato dell'altro reportage da Madrid e Barcellona, che era veramente inguardabile, ma il problema è quello di voler scegliere soggetti facili ma quasi sempre insignificanti e banali
Ti consiglierei di portare con te una macchina fotografica a pellicola che abbia non più di 12 o 24 scatti, in modo da pensare ogni immagine e lasciar perdere gli scatti facili (tipo, per dirne una, le foto agli uccelli che aprono la serie ma così tante altre) ma concentrarti su quello che è più significativo ed espressivo della realtà che stai vivendo
Scrivi da altra parte che "hai fatto quel che hai potuto, per la poca libertà concessa dal viaggio in gruppo" ma la libertà di girare a tuo piacimento te la devi conquistare , altrimenti stai sprecando una occasione, dopo aver percorso tanti kilometri, non basta limitarsi a fotografare di sfuggita quà e là come capita... |
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E22-Latvia di AleZan commento di Silvio D'Amico |
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Data la mia lunga assenza dal sito posto solo un commento su questo bellissimo reportage. Non so se sia voluto o no ma scorrendo le immagini dentro di me prevale un senso di tristezza e desolazione. Deve essere triste vivere in questa terra, ma a dire il vero è una sensazione che provo anche in alcuni paesi nordici anche più industrializzati. Il BN è funzionale al tipo di foto oltre che molto ben gestito. Complimenti Alessandro.
Ciao,
Silvio |
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Madrid e Barcellona di AleZan commento di AleZan |
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Grazie Silvio. Sì, c'è qualche linea non dritta.
D'altra parte sono veramente fatte al volo a mano libera. |
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Madrid e Barcellona di AleZan commento di Silvio D'Amico |
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Il lavoro nel complesso mi piace per la ricerca raffinata di luoghi pieni di atmosfera.
un piccolo appunto personale però lo devo fare: le foto 5, 6 e 9 non sono perfette, linee cadenti soprattutto. Mi sembra che le scene non siano proprio da "cogli l'attimo". Comunque un bel lavoro.
Ciao,
Silvio |
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Madrid e Barcellona di AleZan commento di AleZan |
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Grazie Liliana. In effetti devo riconoscere che ho un po' una fissazione per le pause, le attese, i vuoti, ecc....
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Marina di AleZan commento di AleZan |
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Grazie ad entrambi per il commento.
Sì, forse pende leggermente. Ma non volevo ritagliarla per non perdere il bordo del fotogramma che, insieme alla grana della pellicola, mi serve per dare il senso della "materia" di cui sono fatte le fotografie. |
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Marina di AleZan commento di MaxMontella |
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Mi piace molto l'effetto cartolina dato dalla sgranatura, unica cosa è che forse pende un po' a sinistra e personalmente avrei accentuato i contrasti (ma son solo pareri personali)! |
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Madrid e Barcellona di AleZan commento di Liliana R. |
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Dal titolo ci si aspetterebbe di vedere le consuete immagini, invece tu, come fai spesso, ti soffermi su scene semplici per il comune osservatore ma che ti hanno fatto respirare e sentire l'atmosfera dei luoghi visitati.
Scene, come ho già scritto, non usuali dove non si soffermano i turisti avidi di forti sensazioni ma immagini lievi e raffinate dove impera il silenzio e l'occhio di un fotografo esperto. Carinissima la 9.Bravo.  |
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Marina di AleZan commento di Webmin |
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... una lettura paesaggistica dal sapore logico e narrativo, che nella semplicità formale mira a restituire un approdo alla fantasia dello spettatore, senza porre però influenza alcuna.
Mario |
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