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Commenti da pamar
Commenti alle foto che gli utenti sottomettono alla critica
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Commenti
ST
ST di Maurizio Rugiero commento di pamar

Discussione stimolante.
Tuttavia, secondo me, siamo partiti da una questione per sfociare verso argomentazioni che non c’entrano molto con l’incipit.
Tutto ha avuto inizio da una riflessione di Vittorione che è stata poi da altri male sviluppata (mi corregga Vittorione se sbaglio ad interpretare le sue parole). Vittorione ha rilevato come la morbidezza di cielo ed acqua nello scatto in esame, male si sposavano con la resa “spigolosa” del B&N adottato. Non vi era il minimo riferimento ad artisticità o quant’altro della rivisitazione. Non vi era il minimo accenno al consentito o meno o alla liceità di presunte elaborazioni/rivisitazioni. Era un riferimento allo stare bene visivo; alla bontà estetica, all’armonia del risultato finale. Tutto il discorso sul consentito o meno ed al suo essere sintomo o meno di “artisticità” è altro e diverso.
Quando io ho fatto riferimento allo spogliare una fotografia da varie e presunte vestizioni ed elaborazioni, io stesso forse non sono stato perfettamente chiaro. Non per forza una personale interpretazione è un meno o è negativa. Esaminare lo scatto nudo e crudo aiuta a farsi un’idea di come è di base. Serve a valutare se il processamento è un tentativo di rivisitare in positivo un’immagine, di base, carente o se è volto ad implementare un’idea già di per sé buona. Nessun voler sminuire certe elaborazioni o ottimizzazioni (alle quali io per esempio sono solito ricorrere) ma un voler giudicare se servono a creare in positivo o se servono solo a mascherare la pochezza di fondo.
Comunque, concludendo, nessuna accusa relativa a quanto è lecito o meno e a quanto è arte o meno e a quanto è fotografia o meno. Solo una valutazione riguardo al risultato finale dal punto di vista della bellezza ed armonia estetica e visuale.

Marco
ST
ST di Maurizio Rugiero commento di pamar

Maurizio Rugiero ha scritto:
Grazie Molto a tutti per i vostri commenti


vittorione
Pamar

la fotografia prima di tecnica: e arte ... passione ....e soggettiva... trova svariate interpretazioni.... al contrario di quello che affermate voi molti altri fotografi affermano il contrario......
personalmente non sono affatto d accordo con la vostra interpretazione più tecnica e teorica.... che fotografica
pamar con tutto il rispetto per il tuo vecchio amico fotografo lascia pure che spogli le fotografie
come gia detto la fotografia e arte ha una base di tecnica!! ma l resto e soggettivo contrariamente a quanto dite trovo che cielo e acqua viaggiano a pari passo a me personalmente trasmette ansia ma da anche uno scenario drammatico se no addirittura lo scenario di un film



Ma le valutazioni sull’appropriatezza di taluni connotati fotografici relativi ad una fotografia non c’entrano un bel niente con la tecnica. Non è stato detto che alcune scelte realizzative, per essere ottimali, devono essere realizzate in modo tecnico perfetto. E’ stato detto che alcune scelte non sono ottimali dal lato puramente estetico. Non si è parlato di tecnica, proprio per niente.

Marco
ST
ST di Maurizio Rugiero commento di pamar

vittorione ha scritto:
Trovo che la morbidezza del cielo e del corso d'acqua mal si sposi con le scelte tonali applicate al bn.....


Quanto mi diceva un amico fotografo anni fa (molti anni fa…) è che lui, nel giudicare una fotografia, era solito “spogliarla” da quanto è opera dell’autore (saturazioni, contrasti, tempi di scatto ecc.) per immaginarla nuda e in tal modo capire se le scelte autoriali apportassero delle vere migliorie o se fossero solamente accorgimenti per fare apparire più appetibile uno scatto o addirittura peggioramenti e sottrazioni che inficiavano quello che sarebbe potuto essere ma non è. Forse (e dico forse) le parole di Vittorione riguardo all’abbinata B&N scelto e morbidezza dell’acqua e del cielo non sono da sottovalutare.

Marco
ST
ST di ant64 commento di pamar

Vedendo questa immagine mi vengono due valutazioni. Una positiva per l’idea (anzi positivissima). Ottima pensata e tradotta con una piacevole immagine che richiama la situazione odierna.
anche come realizzazione la trovo buona, con gli spazi ben gestiti e la semplicità e bontà della disposizione degli elementi azzeccata.
Dal punto di vista tecnico riferito allo still life da studio direi che ci sono delle pecche. Lo dico dal basso della mia competenza in materia perché non sono esperto di foto da studio. Ci vedo un riflesso non “gestito” sul vetro e le ombre delle mele sulla mensola piacevolmente presenti ma….incomplete e tagliate a metà.

Marco
Mirror - Dittico 02
Mirror - Dittico 02 di pamar commento di pamar

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
Pemberton ;/)
Pemberton ;/) di schyter commento di pamar

d.kalle ha scritto:
C'e' una persona mimetizzata.... Smile



E’ vero. Io non l’avevo vista proprio. Forse non sono un buon osservatore. Tuttavia questo rafforza ancora di più la mia valutazione iniziale: perché a fuoco solo sull’asfalto in mezzo ? Troppo via di mezzo (per me) tale da non rendere subito intuibile la presenza.


Marco
Pemberton ;/)
Pemberton ;/) di schyter commento di pamar

Non sono convinto della bontà della tua scelta di come hai giocato con la profondità di campo. La lattina è il fulcro ed oggetto saliente della foto. La strada che attraversa la zona boschiva colloca l’oggetto in un contesto ben preciso e rimanda alla lattina gettata in quel luogo. Io avrei mantenuto a fuoco la lattina come fulcro e simbolo principale della scena. anche la scelta di mantenere a fuoco le piante poteva avere un suo perché, focalizzando il fuoco sullo sfondo. In questa immagine invece sia primo piano con lattina che sfondo sono fuori fuoco, mentre la parte a fuoco si trova “a mezza via”, su una zona di asfalto che non ha tratti di importanza basilare. Il lato positivo è che lo sfocato utilizzato non è tanto incisivo da rendere non distinguibile sia l’ambiente che la lattina stessa. Tuttavia, ripeto, a mio gusto il fuoco è qui’ incentrato su una zona che non ritengo fondamentale sia perfettamente nitida a discapito delle altre.

Marco
Il Confronto - 5
Il Confronto - 5 di redazione4u commento di pamar

Fra quanti fino ad ora presentati, questo confronto, è indubbiamente (per me) quello più “complicato”.
Complicato per quanto riguarda il parallelo fra le due fotografie proposte. Apparentemente sono due scatti della stessa tipologia; fotogrammi con il soggetto visto attraverso riflessi vari di un finestrino, non in modo completo e pulito. Due scatti entrambi in B&N. Personaggi in occasioni liete e con espressione gioiosa. Eppure, sono due immagini profondamente diverse e raffigurano momenti che poco (pochissimo) hanno da spartire.
Prima di tutto occorre avere ben presente il soggetto: da un lato un bambino piccolo, dall’altro una sposa. In entrambi i casi risulta evidente nel riflesso, un’altra persona. E ‘vero, il bambino è in braccio alla madre (?) ma lo sguardo, l’atteggiamento, mostrano chiaramente che la sua attenzione ed espressione sono direttamente focalizzate dalla persona riflessa. Allo stesso modo la ragazza si rivolge verso l’esterno della vettura e sorride verso l’esterno. Esterno che non vediamo ma conosciamo grazie al riflesso sul finestrino. Ed è qui che immancabilmente emerge una grande diversità fra le due fotografie. Nella prima lo sguardo del bambino è rivolto direttamente e centralmente verso chi guarda la fotografia e, per assonanza, si è portati a credere che si rivolga con lo sguardo verso la persona al di fuori del finestrino della vettura. Nel secondo scatto invece, lo sguardo della ragazza non è diretto verso il fruitore ma laterale, e sempre per associazione appare quasi guardare in modo non diretto lo sposo 8anche se molto probabilmente non è così per un gioco di prospettive ed inclinazione del riflesso). Ne emerge e viene ricreata un’atmosfera meno intima e personale, un momento meno spontaneo. Certo, poi anche le due occasioni hanno poco o nulla da spartire e sottendono sensazioni e sentimento diversi per spontaneità e momento. senza dubbio il gioco di sguardi rimarca e sottolinea le diversità delle occasioni raffigurate.

Marco
meglio proseguire
meglio proseguire di oltre n commento di pamar

Concordo con quanto detto precedentemente da Vittorione. Un singolo scatto capace di “dire” molto nella sua semplicità. Grazie alla sedia rotta ma non solo, anche e soprattutto per la disposizione dei toni del B&N e di conseguenza delle zone luminose e più scure. Una manciata di elementi capaci di costruire la scena ed un ventaglio di sensazioni e congetture. Per esempio le orma sulla sabbia in direzione ed in prossimità della sedia (che risaltano, come la sedia stessa grazie al biancore della sabbia). La fila di impronte possiede, oltre ad un ruolo interrogatorio (chi era, dove andava, perché, che legame aveva/cosa ha visto nella sedia ?) anche un ruolo costruttivo della scena con il loro essere elemento disposto lungo la stessa direttrice della costa.


Marco
Perchè mi guardi ?
Perchè mi guardi ? di alexyoda commento di pamar

Questo scatto possiede una caratteristica che secondo me, fa la fotografia. Mi riferisco al ritratto che il pittore sta disegnando. Non entro nel merito della composizione che, forse e dico forse, avrebbe potuto essere diversa, tuttavia lo scatto possiede due connotati impeccabili che fanno risaltare il soggetto e lo rendono immancabilmente fulcro e elemento saliente della scena. Intendo il suo essere pienamente a fuoco (unico elemento) e di una chiarezza e biancore ineccepibili che lo distinguono e fanno risaltare. Ottima realizzazione.

Marco
Il Confronto - 2
Il Confronto - 2 di redazione4u commento di pamar

Sono stato combattuto per giorni se postare un intervento circa questo confronto fotografico. Perché tale intervento non riguarda (come sarebbe da fare) un commento alle fotografie. Non voglio commentarle ma esporre certe mie idee. Premessa importante: questi scatti non sono sicuramente banali o “scatti qualunque” ed hanno indubbiamente un buon pregio. Quanto dico quindi non riguarderà la loro bontà/fascino fotografico. Lungi poi da me andare contro i due autori. Dico solamente quanto penso senza ergermi a giudice dell’operato altrui.
Domanda: se foste stati voi (e non le due vecchiette), ritratti in fotografia con quelle espressioni grottesche, sareste stati concordi nel vedere le fotografie postate su un forum pubblico ?

Marco
Il Confronto - 4
Il Confronto - 4 di redazione4u commento di pamar

Subito dico due foto diverse. Profondamente. Anche se il luogo ritratto è lo stesso trovo che il tipo di inquadratura e punto di vista si traduca in un antitetico approccio e comunichi impressioni discordanti.
Da subito, di primo acchito a me è emerso questo. Tralasciando discorsi puramente legati ad aspetti tecnici (che passano un poco in secondo piano di fronte al discorso precedente) è la modalità di inquadratura e la scelta di cosa includere in essa che si traduce in un diverso connotato degli scatti. Nello scatto 1 si ha l’impressione di qualcuno che guardi la scena parzialmente celato e con la volontà di vedere senza essere visto. La parete a sinistra, il palo verde sembrano delimitare la visuale quasi come se il fruitore si sporga parzialmente per cogliere la scena. Anche il tendone, visibile parzialmente e non nella sua interezza rende l’idea di qualcuno che si “sporga” di lato per vedere il piu’ possibile senza essere lui stesso completamente visibile. La fotografia 2 è diversissima. Una vista completa, senza se e senza ma, che coglie tutto nella sua interezza e sottolinea immancabilmente l’assenza del luogo. Che dire, entrambe ben fatte ed ineccepibili. Certo, a mio avviso, la 1 ha un suo fascino particolare e intrigante.

Marco
Il Confronto - 3
Il Confronto - 3 di redazione4u commento di pamar

Due immagini comuni. Comuni sotto molteplici aspetti ma differenti, profondamente, per quanto riguarda il come è rappresentato l’elemento architettonico e la sua presenza nell’ambiente.
Le due immagini rappresentano lo stesso ambiente e direi che entrambe sono ottimali per quanto riguarda i vari aspetti costruttivi e per quanto riguarda le modalità di scatto e resa costruttiva e dei toni. anche il framing è simile e sebbene il punto di ripresa e l’inquadratura siano leggermente diversi, a mio avviso sono entrambi ottimali. Certo, vi sono delle differenze riguardo il punto di ripresa (in specifico l’altezza della fotocamera) che si traducono in una vista maggiormente dall’alto in un caso, ma a mia avviso non è questa la vera diversità fra i due scatti. Nella fotografia di marcogal69 ci imbattiamo in un cielo che diviene il vero soggetto saliente. Luminoso ed accattivante con toni e colori molto piacevoli che lo rendono il vero elemento preponderante della scena. Nella foto di cheroz il cielo, seppur notevole, appare quasi spento (specie se confrontato con l’altro), un poco triste e nettamente meno luminoso e con colori meno d’impatto. Il vero fulcro saliente diviene allora il faro che gode di un’illuminazione notevole capace di “modellarlo” con una lama di luce notevole che si riscontra anche nella parte finale della strada murata che conduce ad esso. Ci sono poi diversità nella resa delle acque ma queste, come quelle precedentemente descritte sono (a mio avviso) meno preponderanti rispetto agli aspetti di illuminazione e resa faro/cielo.

Marco
St
St di littlefà commento di pamar

Ciao Fabiana,

non sapevo se scrivere le mie (personalissime) impressioni riguardo questa fotografia. Non lo sapevo perché non vorrei essere frainteso. Ho infine deciso di farlo. La prima sensazione che mi è arrivata, diretta, immediata è stata di fastidio. Non capirmi male, lo scatto è molto piacevole. Ambientazione, colori, tonalità ecc. Tutto ineccepibile. Quanto mi ha colpito subito è quella bandiera. Diretta, implacabile, immediata nel suo essere li. Non la bandiera in sé, è giustissimo che sia dove é perché funge da fulcro della composizione capace di conferire profondità alla scena e tutto il resto riguardo alle varie accortezze compositive. Quanto non mi piace è proprio la sua tipologia: quel lembo bianco e sporco mi rimanda ad un pezzo di tessuto plastico, un qualcosa che mi riconduce ad un rifiuto, all’inquinamento dei nostri arenili ed allo scarso rispetto di questi stupendi luoghi. Se fosse stata bianca e candida o almeno senza sporco e strappi….perdonami, sarà sciocco ma quel tessuto più lo guardo più mi fa pensare a cose negative.

Marco
Il Confronto - 1
Il Confronto - 1 di redazione4u commento di pamar

Dico la mia. Due cose mi sono balzate subito all’occhio di fronte a queste fotografie: la contrapposizione colore / B&N e la diversa pulizia compositiva. Questi due connotati, anche se paiono slegati, si abbracciano e hanno il loro influsso reciproco. chiaramente una delle prime cose che differenziano i due scatti è la diversa scelta colore – B&N. A mio avviso le due scelte sono entrambe coerenti ed hanno una loro motivazione (almeno, io la vedo in questo modo e le avessi scattate io avrei abbracciato la scelta cromatica dei due autori). Dicevo che il B&N o colore vanno a braccetto con la composizione. Si perché, seppur la base compositiva/di inquadratura/framing è analoga, riscontro profonde differenza fra le due immagini. A fronte di una primo piano (o meglio primi 3/5) delle immagini molto semplici / lineari/ geometricamente ed architettonicamente puliti, vi è una parte finale profondamente diversa. Nell’immagine a colori vi è una zona molto semplice e pulita, con lo sfondo “riempito” dai tendoni uniformi e monocromatici. Nell’immagine in B&N il fondale è denso e pieno di elementi che “sporcano” la pulizia compositiva e la linearità. Facciate dei caseggiati ricchi di dettagli, rami di piante, cancellata. Intendiamoci, nulla di eclatante o deleterio, ma comunque qualcosa che, paragonato all’altra immagine toglie un qualcosa a livello di linearità e semplicità. Allora quale scelta migliore che levare il colore? Se ci penso vengono a essere escluse tutte le informazioni cromatiche che non servono a molto in un’immagine del genere, senza intaccare le nozioni geometriche ed architettoniche presenti. via il colore allora ed esaltazione delle forme. E l’immagine a colori ? Se notiamo essa è profondamente analoga a quella in B&N. Si perché essa è in fondo quasi monocromatica. Un paio di tinte poco sature e uniformi. In fondo allora il fatto di essere una a colori ed una in B&N non porta ad una differenza gigantesca. certo, il B&N è differente ed ha il suo peso perché capace di porre l’accento sulle forme togliendo peso ad altri elementi non basilari in questo tipo di scena. Anche l’elemento umano, con posa paragonabile, è alla fine con identico peso poiché nero in entrambi gli scatti. Se in quello a colori fosse stato vestito con un colore squillante avrebbe acquistato altro peso ed importanza, ma così non è. Due belle proposte. Se dovessi sceglierne una direi quella a colori (ma sforzandomi di scegliere…) perché la vedo più pulita e lineare e perché, come detto, i colori sono una scusa donando un effetto analogo al B&N.

Marco
Herbarium
Herbarium di Flavia Daneo commento di pamar

Questo portfolio rispetta tutti i canoni che devono caratterizzare un portfolio. Ogni scatto deve essere coerente con gli altri e formare un raggruppamento omogeneo, senza cedimenti e scatti in sovrannumero o mancanti. In questo caso direi che l’insieme funziona. Lo sfondo è uguale per tutti i fotogrammi, così come le modalità usate per rappresentare i vari soggetti, la loro illuminazione e framing. In un lavoro come questo si tratta di una caratteristica fondamentale. Questo lavoro, in parole povere, è di tipologia illustrativa, una sorta di catalogazione dove non entrano in gioco elementi concettuali o fini filosofici. Quanto risalta immancabilmente e focalizza l’attenzione è l’aspetto più spiccatamente formale delle figure. Sembra banale ma la cosa basilare e non sempre facile da rispettare è l’omogeneità grafica dei fotogrammi. Direi che in questo lavoro tutto cade a fagiolo. Se proprio devo sforzarmi per trovare un qualcosa che (a suo modo) è un poco discorde si tratta dell’ultima fotografia. L’unica dove il soggetto spunta dalla parte destra del fotogramma (tutte le altre vedono il vegetale che arriva dalla sinistra e si protende verso destra). Ma questo per trovare il classico pelo nell’uovo.

Marco
Città tra la nebbia
Città tra la nebbia di pulchrum commento di pamar

Bella veduta. Posso ? Personalmente io l’avrei vista piu’ efficace in verticale, con tagliata tutta la parte sinistra dopo la torre centrale. Perché ? Fondamentalmente perché gli elementi salienti si sviluppano in verticale e disegnano la scena. Il mare di caseggiati non possiedono elementi essenziali (essendo mascherati dalla coltre nebbiosa) e non diventano essenziali. Le costruzioni verticali si troverebbero (col formato verticale) ad incorniciare, delimitare e sottolineare i punti salienti dello scatto. Certo, è solo una mia idea e non vuole sminuire il tuo scatto che sottolinea in modo efficace l’atmosfera (non solo metereologica) illustrata.

Marco
S.T. 451
S.T. 451 di Dorian Gray commento di pamar

Che dire. Una foto paesaggistica che ha tutto quello che è consigliato nella composizione di una foto di paesaggio naturale. Divisione in fasce proporzionali che si susseguono (erba, acqua, monti, cielo), primo piano ricco di un elemento bene a fuoco per conferire ottimale profondità alla scena, elementi del paesaggio che si sviluppano diagonalmente lungo la scena per donare geometria e profondità (vedi corso d’acqua). Sfondo non vuoto ma con elementi concreti (monti) che fermano lo sguardo . Cielo non terso e vuoto ma solcato da nubi per non risultare vuoto ed anonimo. E poi, senza dubbio piacevole luce e colori.

Marco
Monotonie padane
Monotonie padane di jus commento di pamar

Statico, fermo, in attesa, quasi dormiente…..queste sono le parole che mi arrivano da questo scatto. E direi che rispecchiano pienamente l’ambientazione scelta ed illustrata. Molto buono.

Marco
Lockdown in UK
Lockdown in UK di PieroF commento di pamar

Ciao Piero,
scusa l’impertinenza ma….mi da l’idea di uno scatto fatto in altri tempi rispetto la situazione attuale e riciclato per il momento odierno. Sinceramente nell’immagine nulla fa penare al tempo di “tutti a casa” se non il titolo che hai scelto. Scusa se per caso ho sbagliato alla grande ma sinceramente nulla fa pensare a quanto illustrato nel titolo scelto. O forse era una sottolineatura del mancato lockdown inglese…..ma allora ci voleva un bel punto di domanda nel titolo. In conclusione cosi’ com’è l’immagine non illustra quanto esplicitato nel titolo e senza quello penso nessuno penserebbe alla quarantena.

Marco
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