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HO VINTO!!!! ...ops sono secondo :-( di andy-capp commento di andy-capp |
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E' con soddisfazione e orgoglio che vi comunico che sono arrivato secondo al concorso nazionale indetto dalla Provincia di Milano, dal Comune di Milano, e dall'associazione Menteinsalute tenutosi a Milano il 17 e che aveva come presidente di giuria il fotografo Gianni Berengo Gardin, Matteo Ferrari, Pio Tarantini.
La data del 17 in piazza dei Mercanti è la prima di una serie d' esposizioni itineranti a cui i 10 finalisti parteciperanno.
la premiazione è stata fatta da Gianni Berengo.
Io himè non ci sono potuto andare perchè avevo una presentazione del mio libro da cui le tre immagini che ho presentato sono tratte.
E' comunque un riconoscimento importante oltre al premio in denaro
Dati di scatto:
Dati di scatto:
Dati di scatto: |
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a room of one's own di truzziano commento di andy-capp |
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Allora per quanto riguarda il letto....sono sicuro di dov'è, la palazzina con quella specie di teatrino staccata dai padiglioni, vicino appunto alla lavanderia. Non sono convinto che il BeN debba essere per forza usato, sono però dell'idea che il BeN è senza compromessi.
Ti concentri sull'immagine e lasci da parte i colori che a volte distolgono l'attenzione, specialmente quando questi sono molto caratterizzanti. E' un idea, un modo di vedere, non una legge. Ognuno è libero di fare le proprie scelte. Per quanto riguarda il titolo non riesco a entrare lo stesso nel concetto. Sarà che con l'inglese ho fatto a cazzotti da piccino ma own mi sfugge I resto dei titoli sono sedia, vasche, etc. per cui. Non dico che hai fatto una gita domenicale a volte anche andando nei luoghi giorni e giorni si perdono, si tralasciano immagini e idee. Molto probabilmente sono condizionato dal lavoro che ho appena fatto, che non è la mia ragione di vita, ma uno dei miei lavori, che come tutti i lavori che affronto diventano cosa seria, fatta di indagine, studio, meticolosa attenzione. Ancor prima di accingermi a fotografare devo assolutamente sfamare la mia curiosità. Questa chiosa per dire che non è che il mio genere è esclusivamente il manicomio e che non si esaurisce a ciò il mio lavoro. E' soltanto l'ultimo lavoro.
Non riesco ad entrare in sintonia con le tue immagini, e ciò non vuol dire che le trovo pessime, tutt'altro, si nota una ricerca, è che io non la colgo, può essere un mio limite, potrebbe dipendere appunto dai condizionamenti esterni, non lo so, ma mi piacerebbe che tu mi raccontassi il tuo percorso. |
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a room of one's own di truzziano commento di andy-capp |
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Conosco il posto molto bene...Il letto e la sedia sono nella palazzina degli infermieri vicino al padiglione con la bellissima veranda (padiglione rosso).
Le vasche sono nel padiglione prima della lavanderia.
La carrozzina haimè è quella ormai nota di Cristicchi nel padiglione 14 o 13.
Non so se ci sei entrato con i permessi o meno ma a me non importa ma quello che vedo non mi convince. Sono di parte è vero, conosco il posto e per certi aspetti parto con il mio modo d'interpretarlo per cui prendi tutto ciò che ti dirò con le pinze e semplicemente come la mia modesta opinione.
Ho l'impressione che il tutto sia stato fatto frettolosamente un po come quando con l'adrenalina di essere scoperti si agisce come "Stalker" guardinghi e silenziosi. Non è un posto da "gita" veloce bisogna ascoltare, guardarsi intorno con attenzione. La post e il fatto di mantenere dei colori "acidi" non mi piacciono ma capisco che è una tendenza "giovanile" nata soprattutto "spippolando" con "fotoschioppe". Ciò non mi convince perchè credo che certe cose necessitino di un rigore comunicativo che non può essere sostituito dai colori. I tagli non mi convincono a parte quello dell'interruttore che è interessante il resto sono piuttosto banalotti e affrettati. Ad esempio quella d'apertura ti sei limitato a riprendere dall'ingresso senza girare, senza avere una visione personale. La carrozzina è semplicemente frontale, hai sfruttato la regola dei terzi se così non fosse stato sarebbe stata un disastro.
Non riesco a capire a cosa punti. A raccontare cosa? Il manicomio? Un idea tua? Non riesco ad entrare nel "portfolio" Se volevi raccontare il luogo ti mancano secondo me stanze e oggetti molto più caratterizzanti di questi.
Ciao Giacomo |
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La follia nella Normalità di Andrea Feliziani commento di andy-capp |
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Andrea grazie di queste foto. Le trovo molto belle e dinamiche come ha sottolineato Comelato la forza di questi scatti sta nella gestualità di Andreoli, che per inciso trovo un personaggio oltre che fotogenico molto colto. Ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente:-)
Claudio64, scusami se mi permetto di dissentire sull'affermazione su Mario Tobino e Andreoli. Se ti avesse sentito Vittorino fare un tale accostamento ti avrebbe sicuramente contraddetto e magari di avrebbe fatto notare che hai detto una sciocchezza. Non solo sono due visioni completamente diverse della malattia mentale ma anche politicamente all'opposto. Mario Tobino non solo era della corrente democristiana, mentre Vittorino era ed è di Psichiatria Democratica. Tobino ha sostenuto nel più totale isolamento nel 1978, anno di approvazione della Legge 180 (detta Basaglia) pubblicando un accorato diario "Gli ultimi giorni di Magliano" la necessità di mantenere viva l'istituzione manicomiale. Per cui nel trentennale non solo è azzardato paragonare Tobino a Vittorino, ma è forviante. A Tobino si può riconoscere in serenità una notevole capacità espressiva e linguistica, non a caso era secondo me prima che uno Psichiatra uno scrittore. Tobino è stato un forte sostenitore dell' algaterapia, ( che per chi non lo sapesse si tratta di far stare in una cella di un metro e mezzo per due, priva di latrina, priva di supellettili, mobilia, letto. Con un finestrina. Il malato restava li per giorni immerso nelle alghe, completamente nudo e nelle sue feci. Tobino sosteneva che ciò fosse rilassante!!!) Tobino è stato un forte contestatore dell'ingresso nella terapia degli psicofarmaci, sostenendo che erano meglio i metodi coercitivi. Camice di forza, letti di contenzioni, gabbie, eletroshoc. Nonostante ciò ti confesso che un certo fascino le sue parole sulla follia lo esercitano anche su di me. Ma ciò non vuol dire che è una "visione lucida" della follia, tutt'altro. Piuttosto vuol dire che con la padronanza della lingua e della scrittura di Tobino esercitano un fascino letterario. Basti pensare alle pagine intense e per certi aspetti poetiche di "Le libere donne di Magliano" oppure del romanzo "Per le antiche scale" di cui ti consiglio di guardare il film con Mastroianni.
Nonostante questo ho utilizzato anch'io Tobino accostandolo alla Psichiatria Democratica ma per una scelta direi di "contrasto" e di stile.
Nella psichiatria moderna, per Basaglia, per i sostenitori di Basaglia, come Vittorino, Crepet, Giannichedda, Piro, Tranchina, accostare il pensiero "Tobiniano" all'attuale concetto di malattia mentale non è altro che una bestemmia.
Scusatemi di questo intervento accorato e prolisso ma è un tema che per curiosità, per lavoro, conosco per cui mi sono sentito in dovere d'intervenire su ciò che ho ritenuto un esattezza e un'affermazione forviante.
Detto ciò rinnovo i complimenti ad Andrea per gli ottimi ritratti e mi farebbe piacere sapere su cosa verteva il convegno.
Ciao Giacomo Saviozzi |
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SIN CITY di kalama commento di andy-capp |
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Film molto particolare....che ho apprezzato sopra tutto per il carattere innovativo della regia e di alcuni effetti speciali notevoli. Si l'atmosfere sono riprese bene e riportano alla mente il film meno gli attori. Al di la di questo sono foto molto interessanti che però sono dovuto andare a vedere sul tuo myspace perché presentate così è un casino gustarle, forse è anche questo il motivo dei pochi commenti. Mi sono guardato anche gli atri lavori che trovo buoni e interessanti. Bravo. |
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Gillo Dorfles di andy-capp commento di andy-capp |
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kaixo a parte le battute, hai presente chi è Gillo Dorfles? E' già tanto se mi sono potuto permettere di fotografarlo e di parlarci Si cmq è vero tutto ciò che dici, ma abituato a fotografare ciò che vedo e ciò che mi si presenta davanti o cmq non usando mai faretti è andata piuttosto bene. E' una foto che per me più che un valore tecnico ha un valore simbolico. Sono cresciuto leggendo i suoi libri e le sue critiche d'arte. Pensa che studiavo sui suoi testi a scuola  |
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occupazioni - napoli di filippo1978 commento di andy-capp |
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Tanto di cappello!!! Dal reportage di stecco non avevo visto nulla di così fatto bene. Un lavoro serio, dentro la scena, con il cuore. Bello, sono senza parole.
Ps non dar retta a Andrea, lasciale fa a lui le foto "storte" queste vanno bene cosi!!!!  |
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Gillo Dorfles di andy-capp commento di andy-capp |
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Va be la prossima volta gli dico: Oh!!! Gillo!!! Maremma sul cinghiale!! Non ti mettere di profilo! Hai un naso peggio del mio! E poi maremma suonata la voi chiudere la finestra e accendere i faretti che ti devo fotografà!??
La prossima volta, se mai ci sarà, che incontro il "grande vecchio" gli dico tutto questo, va bene?
Ciao e un abbraccio. |
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Gillo Dorfles di andy-capp commento di andy-capp |
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Oggi ho avuto il privilegio di far due chiacchiere con Gillo Dorfles del mio libro e di altro. Per me che ho deciso di "vivere" d'arte è stata un'emozione. |
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Haircuts by Children di filippo1978 commento di andy-capp |
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Il il "lavoro" l'ho visto ma secondo me presentato con il link sul tuo sito viene penalizzato, non tutti si prendono la briga di aprirlo anche perchè la foto che hai messo qui è veramente una tazza!!! Mentre nel complesso pur essendo tante e alcune poco incisive è un "lavoro" interessante dove in alcuni casi sei riuscito ad "entrare" dentro la scena. |
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Selling Tokyo by the Mike di mrcrowley commento di andy-capp |
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Non è male..anzi, l'unico neo è lo scatto in BeN che non ci sta a far nulla. O colore o BeN e poi una sola.... alcuni scatti sono intensi, a mi piacciono quelli meno turistici, quelli dei tonni, e i particolari meno gli atri.
Un altra cosa che non mi piace è il nick, poco credibile, da ragazzino metallaro, mi ricorda una bella canzone di Ozzy Osbourne e il mitico chitarrista Randy Rhoads e lo stralunato personaggio icona satanista Aleister Crowley, anche se in realtà satanista non era.
A parte l'inciso sul nick, ho guardato con piacere questi scatti. Non adoro il Giappone che ritengo una società troppo frenetica e legata al lavoro, dal tronde visto che ho parlato del tuo nick, il mio mi rispecchia in quanto Andy Capp era grande nella sua coerenza alla disoccupazione e grande nella sua integerrima applicazione della filosofia epicurea, per cui sarebbe un controsenso mi piacesse il Giappone, almeno quello moderno
Che dire poi...? Buona Luce, alla prossima. |
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Navigli di Makkeo commento di andy-capp |
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Mi aspettavo altro...Poche...si non fatte male...ma potrebbero essere scattate ovunque se non c'era il titolo io i navigli non li avrei visti  |
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