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volando tra la quiete di Topo Ridens commento di Alessandro Frione |
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[quote="Topo Ridens"]
con tutta sincerità quella zona non piace molto neppure a me, rende lo scatto un po' troppo pesante... ma non volevo rinunciare al sasso in basso a sinistra, quindi alla fine ho optato per questa inquadratura...
P.S. Ma sbaglio, o da quando non sei più commentatore ufficiale sei addirittura più presente di prima nel forum?
Immaginavo che l'avessi fatto per quel motivo....
Più presente? No, non direi. E' che prima per "dovere d'ufficio" commentavo meno i fotografi che (come te) già ricevono parecchi commenti. In generale cmq dipende da quanto sono lavorativamente impegnato.  |
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Torino, 11-03-07 (5) di Marco Petrino commento di Alessandro Frione |
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Do una lettura un pò diversa da quella di pocket.
A mio avviso la forza di questa immagine stà proprio nella composizione che trovo magistrale.
Le linee (tutte le linee) convergono e incrociano il soggetto (il cornicione, il corrimano, lo scalino) che è rafforzato dal tono sensibilmente più scuro ripetto al resto dell'immagine. Nessun elemento di disturbo e gran cura nel taglio.
L'azione si svolge in diagonale ascendente e in quest'ottica il taglio verticale non è affatto discorde.
Se mi posso permettere un appunto proprio la cura certosina nell'inquadratura rende un pò troppo formale lo scatto togliendoli un pò di spontaneità.
Ciao
Ale |
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volando tra la quiete di Topo Ridens commento di Alessandro Frione |
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Non mi convince quella massa scura che hai posto a destra in basso.
Certo funge da "piede" però appesantisce parecchio e sbilancia l'equilibrio tonale.
Nel complesso trovo cmq che sia una immagine gradevole.
Un saluto
Ale |
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Il progettista e la sua opera di felixbo commento di Alessandro Frione |
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Lascerei stare il titolo che, secondo me, risulta fuorviante.
Che l'uomo stia contemplando il ponte e che lo stesso sia opera sua è un concetto che non si evince dall'immagine ma è un'informazione estranea che fornisci tu e che ne indirizza la lettura ma in maniera un pò forzata.
L'immagine, mi pare, non ne ha affatto bisogno. L'uomo riflette e si riflette, le linee guida conducono verso un luogo che non è mostrato e l'uomo cammina verso di esso. Mi pare che lasciando libertà di lettura la foto (che a me piace, non l'avevo detto) ne guadagni parecchio. Altrimenti rimane solo uno scatto documentaristico.
Un saluto
Alessandro |
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la cine_reporter da spiaggia di yukatan commento di Alessandro Frione |
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Mi pare, Maurizio, che manchi il soggetto della ripresa della donna.
Sarebbe stato uno scatto maggiormente significativo se avessi incluso anche quello. Sullo sfondo (peraltro sfocato in maniera vistosamente artificiale) notiamo altri elementi che però sembrano del tutto estranei alla scena, ci aiutano semmai solo ad ambientarla al mare ma non entrano in correlazione con il soggetto che pare rivolto a qualcosa di non inquadrato.
Un saluto
Alessandro |
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Venezia_10 di Alessandro Frione commento di Alessandro Frione |
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ldani ha scritto: | In effetti la sensazione di storto ce l'ho anche io, dovuta forse al fatto che i palazzi di sinistra forniscono un riferimento per la prospettiva con le loro linee dritte.
L'impalcatura in effetti non è il massimo mentre mi piace l'idea degli scalini posti in leggera diagonale.
Potevi provare a fare qualche passo avanti e inquadrare più sulla sinistra.
In alternativa una bella macchina panoramica (o un taglio) per ottenere qualcosa di questo genere: |
In effetti si poteva ruotare un pelo per eliminare la sensazione di pendenza. E' una scansione da negativa e non ci faccio mai troppo caso...
Cmq, l'impalcatura stava lì e pazienza, la parte destra è funzionale alla composizione, il cornicione indirizza lo sguardo verso i due uomini.
Ho scattato d'impulso, se avessi fatto "due passi avanti" (cosa che ho fatto in seguito) avrei perso l'attimo e i passanti non si sarebbero più trovati nella posizione giusta.
Mi spiace che non vi sia piaciuta.
Un saluto
Ale
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Venezia_10 di Alessandro Frione commento di Alessandro Frione |
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Vi ringrazio per i commenti.
Per Dino: Non so se ho capito perfettamente che cosa vuoi sapere ma provo ugualmente a risponderti. Bisogna innanzitutto tener conto del fatto che Venezia è tutta storta....certe volte ci si danna l'anima per tenere la fotocamera in bolla e si scopre che i palazzi pendono. In questo caso se noti i palazzi a destra sono dritti, gli scalini sono ripresi di sbieco per dare un pò di movimento all'immagine e quello che può disturbare, e che forse vi ha tratto in inganno, è l'effetto prospettico del palazzo a sinistra dovuto in parte alla posizione di ripresa ed in parte all'affetto linee cadenti del grandangolo.
Con le ottiche corte occorre prestare particolare attenzione all'inclinazione della fotocamera quando si scatta poichè la deformazione prospettica (le cosiddette linee cadenti) è esasperata. Con il digitale l'effetto è ancora maggiore dato che generalmente le ottiche grandangolari hanno focali reali molto piccole per recuperare il fattore di moltiplicazione dovuto al sensore più piccolo.
Spero di averti risposto in qualche modo.
Ciao
Alessandro |
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Istanbul#1 di frank66 commento di Alessandro Frione |
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pocket ha scritto: |
Adesso mi autocensuro, prima che a farlo siano altri. , non senza aver ringraziato Alessandro per lo stimolante spunto di riflessione.
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Faccio altrettanto e ringrazio te per la discussione.
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Istanbul#1 di frank66 commento di Alessandro Frione |
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pocket ha scritto: | Sono certo che Franco permetterà questo enorme OT che spero possa rappresentare uno spunto di riflessione costruttiva sulla street.
Sono perfettamente d'accordo sul fatto che le conoscenze tecniche si devono possedere per fare delle belle foto, ma continuo la discussione, estremizzando all'ennesima potenza il concetto di quanto ho detto nel precedente messaggio (spero sia chiaro il senso, se non lo è ditemelo pure). E' un po' mossa, e con un soggetto centrale ...  |
Mannaggia...e me la chiami compositivamente approssimativa?
E' perfetta. Il mosso, voluto o no, ne sottolinea la dinamicità; il soggetto è centrale ma al vertice di una curva (classico elemento compositivo), lo sfondo è chiaro e omogeneo salvo una fascia scura superiore che "schiaccia" l'attenzione sull'uomo. Non ci sono elementi di distrazione, il fotografo, pur istintivamente, ha seguito le "regole" (chiamiamole così) compositive.
Non credo, tra l'altro, che l'immagine sia frutto di un singolo scatto a pieno fotogramma. Quasi mai lo sono.
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Istanbul#1 di frank66 commento di Alessandro Frione |
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pocket ha scritto: |
Ma detto questo è anche giusto ribadire un concetto (che limito alla street). Non vorrei che passasse il messaggio che nella street l'attenzione a tutti quelle accortezze tecniche che rendono uno scatto esteticamente impeccabile devono essere trascurate, ma, permettimi anche di dire, che tra un'immagine perfettamente composta con un contenuto debole (e c'è un'ipertrofia di foto di questo tipo che si fanno passare per street) e una imperfetta ma con un attimo irripetibile, o con una storia da raccontare tendo a preferire quest'ultima (da questo punto di vista mi acconteterei solo di qualche buono scatto in più senza pretendere capolavori).
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Quindi meglio una buona idea mal raccontata che un concetto debole ben scritto? Mah... Direi che prima occorre imparare il linguaggio e poi si comincia a scrivere altrimenti si rischia l'incomprensibilitùà.
Che ci siano molte (troppe dici tu) fotografie ben composte e prive di contenuto però non mi pare, almeno su questo forum. Di composizioni curate se ne vedono pochine, specialmente in street (tu, e non voglio essere ruffiano, sei una delle eccezioni).
Ciao
Ale
PS Mi scuso con l'autore per la discussione poco inerente allo scatto specifico.
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Manarola di maverick9576 commento di Alessandro Frione |
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Cl@udio ha scritto: | Ottimo paesaggio, posto stupendo.......mi manca il pezzetto di sperone a dx. |
Quoto, bello scatto. Peccato quel taglietto...
Posso chiedere il perchè del viraggio?
Ciao
Alessandro |
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Istanbul#1 di frank66 commento di Alessandro Frione |
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pocket ha scritto: | Mi permetto di dire anche io la mia sugli elementi di disturbo. Fermo restando che è lecito e comprensibile cercare di ottenere uno scatto simil-cartolina in cui ogni cosa è al suo posto, ritengo che spesse volte si sia portati a scambiare uno sfondo presente, per elemento che distrae dalla scena principale. Quando l'esigenza di catturare l'attimo prevale uno sfondo presente a mio giudizio è accettabile, anche perchè è più difficile catturare il momento irripetibile o quasi, rispetto al comporre in maniera corretta (in primo luogo per il fatto che gli attimi giusti evaporano presto). Ma il discorso è anche un altro, questo sfondo è una foto nella foto, parla del porto, del via vai di gente in una terra straniera, insomma, parafrasando le parole di uno streeter che ogni tanto passa da queste parti ... la scena principale si popola di un mondo vivo e pulsante. Si può scegliere di isolare, sfocare, stringere sulla scena principale, ma la strada rischia di sparire. Trovo che la scena principale (il motivo che ha spinto a scattare) sia sufficientemente leggibile e che, seppur lo scatto non è composto alla perfezione per via dello sfondo, lo stesso aggiunge qualcosa alla narrazione piuttosto che toglierlo. Nessuna regola, solo approcci differenti.
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Direi che siamo sullo stesso piano dell'altra fotografia.
Hai ragione, sono approcci differenti. Non dimentichiamo però che la fotografia, ogni fotografia, ha un soggetto ben determinato che è poi la molla che ha fatto "scattare" il fotografo. Ha visto una situazione, un gesto, un'atmosfera e cerca di renderla agli altri utilizzando il linguaggio fotografico che ha, se non delle regole, delle logiche di causa effetto abbastanza prevedibili e predeterminabili.
Concordo sul fatto che un momento vada colto cmq ma la differenza tra una foto corretta, una buona e un capolavoro sta tutta lì: nei dettagli.
Nel caso specifico l'intento, anche a detta dell'autore, mi pare chiaro: focalizzare l'attenzione sulla similitudine uomo-cartellone. Lo sfondo nitido in questo senso indebolisce il soggetto, riducendone la presenza con una minore pdc se ne rafforza, al contrario, la visibilità.
Un saluto
Ale |
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il miglior amico dell'uomo ( e della donna) di kernel_panic commento di Alessandro Frione |
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pocket ha scritto: | Non capisco questa mania di stringere sui soggetti ... se street deve essere, mostriamola la strada, allarghiamo l'inquadratura o no ? Il momento colto non è affatto banale in ogni caso.
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pocket ha scritto: | Non capisco questa mania di stringere sui soggetti ... se street deve essere, mostriamola la strada, allarghiamo l'inquadratura o no ? Il momento colto non è affatto banale in ogni caso.
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Non direi che sia una mania....
Personalmente tendo a pulire le inquadrature, se non riesco a farlo in ripresa provo a farlo dopo. Non è una necessità intrinseca ma in questo caso un taglio sembrava opportuno. L'autore poi, che è l'unico ad avere voce in capitolo, deciderà secondo i propri intenti e gusti.
Trovo poi opinabile il fatto che una street debba essere per forza ambientata.
In questo caso il gesto è più che eloquente, non vedo necessità di includere elementi circostanti che poco aggiungerebbero al contenuto e,anzi, sarebbero probabilmente di disturbo. Sarebbe in ogni caso un'altra fotografia.
Un saluto
Ale |
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Piccoli passi di maicolferra commento di Alessandro Frione |
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maicolferra ha scritto: | hai assolutamente ragione..
e' stato un peccato accorgersi a casa della presenza della ragazza in bianco..
e' un errore imperdonabile! |
Ma no...ti perdoniamo.
alla prossima.
Ale |
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