|  | Commenti |
---|
 |
| |  |
| |  |
| |  |
| |  |
| |  |
| |  |
Sympetrum fonscolombii femmina in controluce di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
|
lamedelcaos ha scritto: | Ottima la composizione. Il dettaglio è buono nella parte frontale e tende a diminuire man mano che si procede verso la coda. |
Grazie per il passaggio. A dire il vero, guardando la versione a piena risoluzione a me sembra più una questione di scarsa pdc che di parallelismo sbagliato, la vedo tutta a fuoco nella parte bassa, me nella parte alta del corpo e i cerci no, quindi forse data la vicinanza se avessi scattato a f16 forse avrei risolto il problema. Dopo un anno di inattività in questo genere ci devo riprendere la mano con le macro. |
| |  |
Ponte e Castel Sant'Angelo di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
|
Grazie a entrambi per i passaggi.
GiovanniQ ha scritto: | Buona la nitidezza e i colori anche se possono essere, per me, ulteriormente desaturati di un poco, hai clonato un po di cose, antenne, ecc. per una pulizia maggiore, ma a mio parere potevano essere lasciate, una buona prova, soprattutto avendo visto anche le altre su flickr dove ti seguo, hai fatto un bel giro panoramico...tralasciando dalle tue inquadrature l'attuale degrado in cui versiamo, segno di un voler dare una visione oltre la realtà, valorizzando i monumenti e i paesaggi cittadini che tutto il mondo, una volta, ci invidiava.
 |
Ciao Giovanni, a dire il vero per quanto riguarda le clonazioni mi sono anche mantenuto, ma la prox volta che torno se trovo un bel cielo interessante e una bell'atmosfera clonerò anche le scritte sui muri, la bellezza quando c'è basta poco per farla uscire fuori e la nostra capitale per me è la città più bella del mondo, nonostante tutte le problematiche, che spero, terminati i lavori dei numerosi cantieri aperti, verranno risolti, restituendoci Roma in tutto il suo splendore, e sotto quest'aspetto credo che la pulizia non andrebbe fatta solo sui fattori inanimati, ma anche nei confronti di chi quotidianamente sporca, deturpa e distrugge...
P.s.: Per quanto riguarda le antenne sull'angelo le ho clonate per un'esigenza di simmetrie dato che sull'acqua si vedeva solo l'angelo. |
| |  |
Sympetrum fonscolombii femmina in controluce di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
|
Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
Prime macro di stagione, un po' difficoltose dato che il posto dove vado è si ricco di biodiversità ma si trova in montagna e ancora non ho trovato una giornata con poco vento.
exif
1/180, f13, iso 100, flash in manuale con diffusore, mano libera
HD
https://www.flickr.com/photos/97454674@N07/48205503466/in/dateposted/
HD+
https://www.flickr.com/photos/97454674@N07/48205503466/sizes/o/ |
| |  |
Castelmezzano under the moon light di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
|
pamar ha scritto: | Ciao a tutti. Rispondo a SandroAmos. Personalmente non sono un estimatore dell’effetto WOW. Fondamentalmente perché reputo che un trattamento per ottenere un look che suscita meraviglia ad un primo sguardo non abbia poi i connotati per rendere lo scatto sopra la media nel proseguo. Intendo dire che l’immagine appare superlativa e suscita emozioni al momento ma non conserva questi connotati a lungo. Se mi passi l’esempio è come paragonare uno spavento provocato da una persona che balza di fronte a noi da dietro un muro ad un sentimento di affetto. Uno spavento è una sensazione dirompente, forte ed improvvisa ma dura un istante. Se arriviamo a provare affetto per una persona il sentimento non è dirompente nell’immediato appena conosciamo la persona ma è passibile di nascere, crescere, solidificarsi e “durare” nel tempo (sicuramente più di uno spavento momentaneo). Ecco, una fotografia WOW usa il suo look per colpire nell’immediato, ma tale parvenza estetica non ha connotati salienti oltre ad essa; è una sorta di patina (spesso, non voglio generalizzare) sotto la quale “manca qualcosa”. Si arriva poi a fotografie che alla lunga sono tutte uguali e delle quali non rimane traccia nella mente. Non vi è (spesso) l’aggiunta di un quid oltre alla semplice meraviglia da primo impatto. Una foto come quella postata da Michelangelo non la inserisco nel filone effetto WOW. La scelta estetica non ha il solo scopo di creare meraviglia estetica. La volontà di rendere giallo intenso le luci attribuisce dei connotati al paesaggio che vanno oltre il mero estetismo ma che hanno una precisa motivazione espressiva esposta precedentemente dall’autore stesso. Un scelta legata alla sua volontà di trasmettere il suo stato d’animo all’atto dello scatto. Quindi non semplice look fine a sé stesso.
Marco |
Pamar mi fa piacere che hai capito il mio messaggio, poi è ovvio che ognuno ha la sua idea di sviluppo e interpretazione. Per quanto riguarda la scelta di quel giallo riscaldato un'altra motivazione è quella di rifarmi al tempo in cui la luce elettrica non esisteva e quindi l'illuminazione pubblica veniva fornita da altre forme di energia e suppongo anche giallo più tendente al colore del fuoco rispetto al giallo delle lampadine di oggi. A me quel tipo di rosso mi fa sentire quel paesino come un presepe, dandomi un grande senso di accoglienza e di calore, sensazione che ho percepito appena arrivato. Ci sono stato dalla notte verso l'1 quando ho fatto questo scatto, poi mi sono fatto un paio di ore di sonno in macchina e ho rifatto altri due scatti all'alba, uno dallo stesso pdr e l'altro dove con più luce ambientale ho raffreddato i gialli rispetto a questo scatto, e l'ultimo da altro pdr all'alba inoltrata dove ho lasciato il giallo del colore originale. |
| |  |
Castelmezzano under the moon light di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
|
Mi fa piacere aver aperto questo dibattito in un genere, quale è la paesagistica urbana notturna, che, per come la vedo io, dovrebbe avere una molteplicità di chiavi di sviluppo a seconda dei gusti, e che inevitabilmente non possono essere tutti uguali.
Vi dico l'approccio che ho io nello sviluppo di questo genere di fotografia e che è fortemente legato al mio gusto personale. Quando mi trovo a fotografare un paesaggio urbano, ciò che mi attrae è la luce che lo illumina e non a caso la luce calda mi da un'emozione particolare di calore che testimonia la presenza umana in quel posto. Quindi per scelta preferisco quasi sempre mantenere questa tonalità calda e a volte anche modificarla leggermente come in questo scatto, in modo che riguardando la foto, la combinazione dei colori sia quella che susciti in me determinate emozioni piacevoli.
Detto questo se ha senso parlare di naturalezza nella fotografia di reportage, in quanto è un genere che dovrebbe raccontare una determinata realtà, applicare questo alla fotografia di paesaggio lo vedo già più difficile. Fotografia paesagistica per me significa raccontare un paesaggio aggiungendo una componente interpretativa personale, che crei un'atmosfera attorno a quest'ultimo, altrimenti poco senso avrebbe per esempio usare un filtro nd per fare una lunga esposizione, usare filtri che introducano dominanti per creare un'esasperazione delle tonalità e tante altre tecniche che hanno il fine di restituire una realtà che è quella soggettiva di chi fa la foto e non quella iperrealistica. Giocare con queste combinazioni serve a creare un'atmosfera e suscitare emozioni in primis in chi sviluppa e poi in chi osserva e dato che il gusto è soggettivo, una combinazione che crea una determinata atmosfera può piacere a me e a pochi altri che hanno i miei gusti e non piacere ad altri, che hanno o gusti diversi o preferiscono attinenza totale alla realtà. Parlare poi di naturalezza in un genere in cui la fonte di luce è artificiale mi sembra un po' contraddittorio, dato che artificialmente si possono usare tonalità di luce di tutta la scala cromatica, quindi tranquillamente potrebbero introdurre lampadine colore "lava dell'Etna" e montarle; per esempio al mio paese il venerdì santo si svolge una via Crucis scenica e tutto il paese viene illuminato da lampadine rosse, e vedere il paese così illuminato, diverso dal solito colore, in me e in molti suscita un'emozione particolare.
Passando la versione dello scatto postata ed elaborata da Giorgio, i colori sono più reali, il giallo è più freddo ma io la guardo e in me non da le stesse emozioni che da il giallo che ho saturato e riscaldato, allora mi chiedo: è meglio postare uno scatto più realistico più equilibrato o cercare quella chiave di sviluppo soggettiva che tocchi le corde delle tue emozioni? Io ovviamente preferisco la seconda. |
| |  |
| |  |
Castelmezzano under the moon light di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
|
SandroAmos ha scritto: | Scusate, ma io la trovo del tutto innaturale. Sembra un paesino percorso dalla lava...
Un saluto |
La luce artificiale e più gialla delle lampadine con luce calda di 2700 Kelvin che si usano in casa quindi se ti sembra un paese percorso dalla lava propongo al sindaco di installare illuminazione neutra sui 4000 kelvin, in modo che diventa un paese percorso dal latte. |
| |  |
Enrico di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
|
littlefà ha scritto: | Continuo a ritenere Enrico un ottimo soggetto fotografico.Ha un viso fortemente espressivo, segnato dal tempo e dalla vita, due occhi che parlano. Un ritratto vero. ciò che non mi convince del tutto è il bn, credo si possa tirar fuori qualcosa di più dal monocromo che a tratti mi pare troppo tendente al grigio.  |
Grazie del passaggio. Per quanto riguarda la conversione i bianchi sono già al limite, forse la sensazione che hai di poter tirar fuori qualche bianco in più dipende dalla vignattatura che ho aggiunto e forse ha spento un po' troppo i bianchi agli angoli, magari cerco di fare qualche aggiustamento in tal senso. |
| |  |
| |  |
Castelmezzano under the moon light di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
|
Grazie a entrambi. In casi come questo in cui mi trovo a scattare a ridosso del paesaggio e quindi la luce artificiale è parte integrante mi piace rimanere la saturazione del giallo così come è nella realtà, mi da una sensazione di calore e di forte presenza dell'elemento umano dato appunto dalle luci, in questo caso ho solo raffreddato leggermente la tonalità. Cmq se vi va postate una versione di come gestireste voi i gialli, così ci confrontiamo. |
| |  |
La Mela in HDR di maxbranco commento di Michelangelo Ambrosini |
|
Mi piace la composizione e soprattutto un HDR che ha fatto recuperare tutta la gamma dinamica ma restituendo una resa della luce molto naturale e con buoni contrasti. |
| |  |
| |  |
Scaramucce di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
|
Grazie a tutti. La luce era poca, la scena si svolgeva abbastanza lontano da dove mi trovavo quindi ho dovuto spremere l'attrezzatura che avevo fino al massimo delle prestazioni sia come focale che come iso. |
| |  |
| | br> |