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In the navy di Tropico commento di Ettore Perazzetta |
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Tropico ha scritto: | Ok l'abbiamo capito il concetto dopo 40 commenti, se vuoi apprezzarla senza la sfocatura ho messo la versione senza la modifica:
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?t=672174
grazie per la visita...  |
Una curiosità, come autore preferisci questa o l'altra? Dipende! |
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la morte nascosta di quentin commento di Ettore Perazzetta |
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Mario Zacchi ha scritto: | Sarà ... ma il tuo reportage è fatto di foto belle, ma ben poco oggettive, anzi: sono assai enfatiche. Nei fatti, è una visione abbastanza animalista della faccenda. Se davvero non voleva esserlo, quel certo modo spettacolarizzato di raccontare l' uccisione degli animali per scopi alimentari, morbosamente attesa dal pubblico orientato al pensiero vegan-animalista, ti ha inconsapevolmente preso la mano.
Il risultato è sicuramente meritevole come confezione; ma personalmente non lo premierei come coerenza con le dichiarate premesse nelle quali, nell' ultimo periodo (grammaticamente inteso) si legge anche una sorta di monito: ecco ciò che mangi. Quasi che essere carnivori in una società che, evolvendo, ci ha permesso di procurarci il cibo sui banchi del supermercato, su cui arriva mediante industrializzazione dei processi di allevamento e uccisione anziché attraverso la caccia con le nude mani (e a km zero, chiaramente, mi raccomando ...) sia una colpa. |
Nel lontano 1982 un monaco “arancione” ha bussato alla porta e mi ha lasciato un libriccino. Ad un certo punto c’era scritto “un pezzo di carne non è altro che un pezzo di cadavere.” ebbene, per i seguenti 30 anni ho seguito una dieta vegetariana fino al 2012. Ora che siamo nel 2017 vedendo queste immagini quasi mi pento di essermi “evoluto”. Per me un buon lavoro, non importa se coerente o meno alla premessa, questo succede e se l’evoluzione risiede tutta nella meccanizzazione di un gesto manuale, non è che sia poi quel gran che. |
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In the navy di Tropico commento di Ettore Perazzetta |
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Questa immagine potrebbe esser letta come una provocazione. Una street, post-sfocata di qua, clonata di là, è ancora una street?
La post-produzione ormai è "valore aggiunto" se serve a raggiungere il fine. Però sembra non sia sempre così, allora chi può, quando può, dove può? La risposta:- "Dipende". Da chi? Da cosa? Dipende.  |
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In the navy di Tropico commento di Ettore Perazzetta |
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Tropico ha scritto: | Assolutamente d'accordo, come sai bene. Però se mi applichi il concetto (in positivo o in negativo che sia) a questa foto te ne sarei veramente grato Ettore...  |
Attraverso alcuni mezzi si ottiene un'immagine (immagine base), con altri la si adatta a dati parametri di forma (immagine finale). Alla fine sarà veramente stato indinspensabile usare tutto, o visti i risultati si poteva far a meno di qualcosa? Nota bene che questo non lo deve decidere l'osservatore dell'immagine finale, ma il creatore di quella base esaminandola con altri occhi.  |
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In the navy di Tropico commento di Ettore Perazzetta |
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Tropico ha scritto: | Addirittura devastata!
Vorrei sapere quali sarebbero le altre oltretutto.
Strana cosa, tempo fa una foto con una sfocatura molto più massiccia di questa viene premiata come foto della settimana e raccoglie una serie di commenti quasi tutti positivi, compresi alcuni critici della sfocatura stessa a cui però non dispiaceva il risultato finale. Ora la sfocatura non va bene, segno che i tempi son cambiati?
Intendiamoci non sto dicendo che non si vede che è fatta in post, sto cercando di capire:
1- se i criteri valgono sempre o si usano a seconda dei casi, dei tempi ecc.
2- se un 'operazione in post sia sempre da condannare qualora risulti evidente ma nello stesso tempo ben fatta tecnicamente parlando, magari qui non è perfetta ma nemmeno terribile come diceva Clara.
3- se la sfocatura in post è da evitare a prescindere perchè facilmente individuabile oppure è uno dei tanti mezzi da utilizzare senza ovviamente abusarne.
Ringrazio te, mr. Host e Bruno per gli interventi.  |
Come al solito si tratta di trovare il giusto equilibrio fra il perchè, il cosa ed il come. Quando c'è squilibrio significa che il fine (perchè, cosa) non giustifica i mezzi (come) o che i mezzi non trovano giustificazione nel fine. Vecchio discorso già affrontato in un recente 3D.  |
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st di Webmin commento di Ettore Perazzetta |
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Potrebbe esser motivo di dibattito in:
http://www.photo4u.it/viewtopic.php?t=671468 |
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L'uomo con l'ombrello rosso. di Daniela Loconte commento di Ettore Perazzetta |
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Daniela Loconte ha scritto: | Grazie Ettore!
"La fotografia dovrebbe suggerire e non definire". Concordo ma come dice Clara ognuno ha il proprio sentire e il proprio approccio.
In questa piattaforma si giudicano le foto nella loro struttura tecnica e compositiva; se ne traccia il percorso e si verifica quanto dista dalle linee guida di un buon "manuale" (da quel che ho capito). Non è il risultato finale a fare la differenza ma come ci si è arrivati.
Riporto qui di seguito una citazione che ho letto sulla pagina di un fotografo milanese (Roberto Morosetti) che sto seguendo con attenzione.
“La Fotografia non ha regole. Non è una disciplina sportiva o un gioco di società. E’ il risultato che conta, non come lo si è ottenuto”.
Bill Brandt |
Anche se lo detto Bill Brandt sono solo in minima parte d'accordo, certe volte si esagera con il "come" e la fotografia diventa altro. |
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Milano di Alfredo Caridi commento di Ettore Perazzetta |
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http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=705709
In questo caso alle perplessità ho motivato:
Citazione: | A parte il fatto che esistono i campanili pendenti, ho letto anche, da qualche parte, che prima di far partire e/o terminare delle linee dagli angoli bisognerebbe valutare la sensazione creata. Succede che a volte si produca un senso di incompiuto, come se il tratto ripreso venisse privato dell’immaginaria continuità. In questo caso, non essendomi possibile riprendere l’intera base del campanile ho preferito questo tipo di uscita, oltre il bordo laterale, delle diagonali, per dar la sensazione che queste vadano oltre. In caso contrario avrei scelto l’opzione inversa, uscita sotto lasciando lo spazio laterale per un po’ di terreno a raffigurare la continuità dello stesso. Una scelta quindi, fatta in base ad un modo di vedere, non mio, ma che ritengo non privo di fondamento. Forse tutta la menata non è proprio ben spiegata, ma ……. Un saluto. |
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L'uomo con l'ombrello rosso. di Daniela Loconte commento di Ettore Perazzetta |
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Proverei, in verità ho provato, un formato quadro andando ad eliminare la parte di arco in alto che, almeno sul mio schermo, appare al limite bruciatura. Per farti far meno fatica potrei postare il mio "esperimento", per poi toglierlo se è troppo o troppo poco. Un saluto. |
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Sezione architettura? di Tropico commento di Ettore Perazzetta |
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Tropico ha scritto: | Mi aspettavo questa obiezione ma non da te che ti ritengo un ottimo osservatore, avrei dovuto fare un lavoro di post enorme non tanto per la parte di sopra quanto quella di sotto.
Se non bastasse beccati questa:  |
Diciamo che hai scattato dritto, è lui che ha costruito inverso. C'è gente strana in giro!
P.S. avevo pensato ai Lego su un piano di vetro. |
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... di Pietro Bevilacqua commento di Ettore Perazzetta |
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lucaspaventa ha scritto: | Io non ce l'ho con te ma spesso dai di queste risposte simpatiche da bar ma forse nel contesto del forum fotografico poco inerenti; sinceramente dalla tua risposta mi sento quasi preso in giro. Non voglio aprire una polemica; non ne ho mai fatte e non voglio cominciare ora. Per me si chiude qui.
Chiedo scusa se con questa risposta ho inquinato il post. |
Adesso ve lo spiego meglio. Secondo il mio punto di vista, che evidentemente non è condiviso da altri, non è che in questa immagine ci sia quel gran che di "street" ma se bastano due linee cadendi, tanto di guadagnato. Se poi si vuol "motivare" l'anonimo B/N ottenuto, con l'uso di una pellicola scaduta, allora siamo proprio a cavallo. Forse era meglio restare sul faceto. Un saluto. |
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... di Pietro Bevilacqua commento di Ettore Perazzetta |
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lucaspaventa ha scritto: | Bella foto, una domanda perchè secondo te la torre pende verso destra e il fabbricato che la precede verso sinistra? Non è una domanda tendenziosa. |
Forse la pellicola scaduta non ha una risposta omogenea su tutta la superficie del fotogramma?  |
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... di Pietro Bevilacqua commento di Ettore Perazzetta |
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lucaspaventa ha scritto: | anche ad una superficiale occhiata risulterebbe fin da subito equilibrata e con un pregevole punto di ripresa che enfatizza il vicolo treiese. Pregevole composizione e bianco e nero. Una volta mi inviti allo sviluppo e alla successiva trasformazione digitale?
Effettivamente vedere postate altre immagini sotto infastidisce.
Ciao Pietro. |
No problem! |
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... di Pietro Bevilacqua commento di Ettore Perazzetta |
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Buonaluce ha scritto: | pagherei una certa cifra per vedere una figura umana...anche di un gattino randagio mi accontenterei  |
Postati un esempio con figura umana e un altro con cagnolino eliminati in seguito al commento, a seguire, di Luca Spaventa. Fomapan 400. |
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Tutto scorre di Alfredo Caridi commento di Ettore Perazzetta |
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Uno dei casi nei quali i mezzi impiegati sono di gran lunga superiori al fine ottenuto. Una lancetta dei secondi inquadrata assieme ad un rubinetto aperto per un tempo d'esposizione di tre secondi avrebbe sortito lo stesso effetto. |
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Cervia, 8 gennaio di AleZan commento di Ettore Perazzetta |
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Tropico ha scritto: | Pure io!
La recensione di Zacchi è bellissima nella forma, come sempre del resto, si esprime proprio bene, ma è la conferma che un ottimo oratore, scrittore, avvocato, fate vobis, può giustificare qualsiasi operazione con la dialettica, qui dentro è pieno di foto come questa, ma veramente, peccato che spesso vengono stroncate brutalmente ma, direi, giustamente. Allora il quesito è: non sarà mica che se a fare le foto anonime, sciatte, banali, chiamatele come volete, è un autore che conoscete e che sapete orientato verso questa tipologia va bene e se invece le fa un pinco pallino sconosciuto non va più bene? La risposta la so già perchè tali fautori, sia chi scatta che i suoi critici benevoli, affermano che la differenza principale sta proprio nell'esser tutto fortemente voluto!
Però, mi chiedo ancora, ma il pinco pallino a cui è stata bocciata la foto non l'ha voluta pure lui? Lo hanno costretto per caso? Ai posters l'ardua sentenza.
P.S. nella discussione che ho linkato faccio anch'io una finta critica su una foto a mio avviso banale anche se premiatissima di Shore, elogiandola all'inverosimile. La stessa cosa potrei fare di qualunque foto che penso sia addirittura orribile, la dialettica non mi manca anche se non ai livelli di Mario Zacchi....  |
Propongo l'apertura della sezione "Anonimus" nella quale postare senza nick, titolo, about e altri segni di riconoscimento, a parte l'impronta personale data allo scatto, anche i commenti saranno coperti dal segreto d'ufficio, dopo un mese verranno svelati gli arcani e o oppure  |
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