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Notturno Fiorentino di compagno.sir commento di wizard |
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Il reportage mi piace molto, soprattutto perchè mi ricorda i bei tempi passati a Firenze. Pur non essendo un grande esperto di B/N posso dirti che il lavoro mi ha affascinato e credo tu abbia fatto un buon lavoro in P.P.. Mi è sembrato di passeggiare con te. Eventuali difetti li lascio scoprire a quelli molto più esperti di me. Le foto che mi hanno particolarmente colpito sono la 0, 9,10,e la 12. Ciao  |
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Notturno Fiorentino di compagno.sir commento di compagno.sir |
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Moglie e bimba in trasferta, la prospettiva di un venerdì sera ad abbrutirsi sul divano a combattere col gatto (E uscirne inevitabilmente con le mani massacrate.. ahia). L'alternativa è aspettare di finire a lavoro, prendere la 5, mastodontica col BG appena montato e il cinquantino, e avvicinarsi verso il centro, per vedere l'effetto che fa.
10 euro il budget.. facendo un rapido calcolo, son 3 ore di parcheggio, e un kebab. Non c'è tempo da perdere!
Serata tiepida, tanti turisti ma ad andamento lento... Firenze si fa guardare sorniona..scorci noti, altri più nascosti. Mi sento a mio agio, mi piace scattare.
Non ha pretese di sorta questa serie di foto, piccole note di uno spartito.
QUI per vederle un po' più grandi su Flickr
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st di compagno.sir commento di compagno.sir |
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Si, certo, era una battuta la mia
Capisco in effetti che "topos" della foto col mendicante intitolata "indifferenza" abbia da tempo esaurito il suo interesse, e che riproporlo non è buona cosa. In questa foto mi sembra che cmq la figura in sè del musicista abbia poco peso; m'aveva colpito questo triangolo di sguardi, e se al posto del tizio ce n'era un altro che alzava lo sguardo mentre, che so, leggeva il giornale appoggiato al muro, l'effetto sarebbe stato il medesimo.
ciao  |
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st di compagno.sir commento di Habrahx |
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compagno.sir ha scritto: | ... non conoscevo la regola del mendicante  |
Non è che sia una regola.
E' un discorso complesso e il confine fra il buon gusto e il documento a volte è difficile da definire.
Io in galleria ho due foto che riprendono mendicanti, e non sono state criticate, ma è capitato che foto di altri lo sono state.
Diciamo che la demarcazione sta nella qualità, e nel discorso fotografico che si riesce ad esprimere.
Nel caso di questa tua foto la ripresa: inquadratura, bianco e nero ma soprattutto l'espressione del postulante, meritavano lo scatto e la messa in mostra, ma non sempre si riesce a mettere assieme tutto questi elementi.
Ciao, Giovanni |
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st di compagno.sir commento di compagno.sir |
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grazie per il commento, e soprattutto per la dritta, non conoscevo la regola del mendicante  |
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st di compagno.sir commento di Habrahx |
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Di solito i mendicanti sono off limits, quindi criticati a priori, e secondo me non a torto.
Ma in questa immagine ci sta tutto!
A me questa foto piace molto.
Ciao, Giovanni |
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San Salvi, ex Manicomio di Firenze di compagno.sir commento di mike1964 |
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andreaboni ha scritto: | Ciao compagno.sir
Io vado un po' contro corrente.
A mio avviso il b/n è troppo pulito, troppo "perfetto" per un lavoro che dovrebbe dare ansia...
Gli scatti che ci proponi, con una fantastica introduzione, non lasciano trasparire che si tratti di un ex-manicomio. Non so se sia ancora possibile entrar dentro la struttura, fotografare qualche dettaglio specifico, senza introduzione, a parte un paio di scatti, potrebbe essere stato il reportage di un qualsiasi edificio abbandonato...
Scusa la franchezza
andrea |
Concordo in tutto; e d'altra parte pure compagno.sir mi pare aver colto.
Piccola proposta: perchè non torni sul posto e ci riprovi?
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San Salvi, ex Manicomio di Firenze di compagno.sir commento di compagno.sir |
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ci mancherebbe che uno si debba scusare perchè è sincero per me il mondo del "reportage" sul territorio è totalmente nuovo, l'uso della macchina fotografica come strumento di racconto è ancora tutto da costruire, quindi se propongo questo mio primo lavoro è proprio per avere risposte franche e sincere... quindi tutto ok
la mia unica vera paura, se così si può dire, nel proporre questo racconto era legata a un aspetto che molti di voi hanno rilevato, cioè la difficoltà di distinguere la struttura ospedaliera da un qualsiasi altro edificio in malora.. purtroppo l'accessibilità al luogo storico è sempre più limitata; i padiglioni stanno subendo una riqualificazione continua che se da un lato rende alla comunità degli spazi comunque importanti, dall'altro cancella giorno dopo giorno la memoria di un luogo che è stato centrale per la città di firenze fino a non troppi anni fa: fa specie che sia una compagnia teatrale, quasi abusiva nei suoi primi anni di attività, ora "istituzionalizzata" un po' contro voglia, a mantenere vivo il ricordo di quello che è stato l'ospedale di san salvi.
sicuramente poter scattare all'interno dei padiglioni avrebbe reso meglio l'idea, poter salire sul camminamento ora chiuso per dare l'idea di quello che erano gli spazi visti dall'alto avrebbe reso meglio l'idea... ma non è più possibile, anche se non dispero che d'estate - fino a qualche anno fa era così - la compagnia organizzi delle visite notturne guidate al'interno delle strutture, fin giù nei sotterranei, che comprendono anche il camminamento... 5-6 anni fa l'ho fatto, ed è stato così che ho riscoperto san salvi dopo averci passato una gran fetta dei w.end della mia infanzia perchè la sede dei boy scout che frequentavo era lì: all'epoca si che c'era da rabbrividire a star in quel posto! se sarà possibile entrarci mi riprometto di portare la macchina e fotografare dentro. sicuramente scatti in quest'occasione potrebbero suggerire angoscia, mentre se in questa mia serie ciò non traspare, ed è questa forse l'unica "critica" che non accetto completamente, è anche voluto... ho cercato di dare il più possibile pulizia e facilità di lettura alle immagini per creare una sorta di contrasto col suo passato indubbiamente di dolore; l'apparente serenità di quel luogo (c'è un sacco di verde, gli spazi son grandi e luminosi) stride molto con quello che si sa esser stato... però qui si ricade nel primo problema di un racconto che per incapacità mia e anche per blocchi logistici è per forza di cose incompleto.
ad ogni modo, se anche l'unico messaggio che passa riguarda l'abbandono e l'incuria di una struttura che avrebbe meritato miglior sorte, son soddisfatto lo stesso, vuol dire che le immagini non sono mute, e questa è già una piccola soddisfazione
di nuovo grazie a tuti per i commenti  |
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San Salvi, ex Manicomio di Firenze di compagno.sir commento di andreaboni |
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Ciao compagno.sir
Io vado un po' contro corrente.
A mio avviso il b/n è troppo pulito, troppo "perfetto" per un lavoro che dovrebbe dare ansia...
Gli scatti che ci proponi, con una fantastica introduzione, non lasciano trasparire che si tratti di un ex-manicomio. Non so se sia ancora possibile entrar dentro la struttura, fotografare qualche dettaglio specifico, senza introduzione, a parte un paio di scatti, potrebbe essere stato il reportage di un qualsiasi edificio abbandonato...
Scusa la franchezza
andrea |
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San Salvi, ex Manicomio di Firenze di compagno.sir commento di Mario Zacchi |
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Come spesso accade sono foto che documentano lo stato di abbandono della struttura; in questo caso senza una particolare enfasi. Che sia un manicomio, inteso come luogo di frustrazione e annullamento dell' essere o di un ospedale che, all' opposto, è inteso come luogo di speranza nella guarigione, l' effetto di foto come queste è lo stesso. Da questo reportage non traspare nessun dramma, nessuna atmosfera particolare: solo un "normale" degrado, frutto più che altro della nostra italiana incapacità di riconvertire tempestivamente preziosi patrimoni di edilizia e di spazi. Sotto quest' ultimo aspetto è una serie di scatti utile se inserita in un documento.
Ciao  |
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San Salvi, ex Manicomio di Firenze di compagno.sir commento di Sisto Perina |
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Urca...ci sarebbe da scrivere un sacco su questo tuo lavoro....
Un bella introduzione che per noi, poveri ignoranti su luogo ed avvenimenti, risulta perfettamente esauriente...
Una tecnica che ci propone un bel bianco e nero ed un'eccellente tecnica compositiva in ogni scatto proposto...
Non certo ultima in considerazione...vi è l'analisi di ciò che suscita in noi il tuo reportage legato alla descrizione iniziale....
questa sinceramente è un'impresa per me molto ardua....è infatti difficile avere flashback importanti ai tempi del pieno funzionamento del manicomio con queste sole immagini...certo si può immaginare...ma la sensazione è certamente diversa...
Le tue righe iniziali aiutano moltissimo in questo senso ed è per questo che le ritengo inscindibili dal resto del progetto...
Un buon documentario del luogo oggi conoscendo cosa successe ieri....
ciaoo |
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San Salvi, ex Manicomio di Firenze di compagno.sir commento di daniele56 |
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Cimentarsi in un reportage del genere comporta sempre molti rischi, e per il genere fortemente inflazionato e poi per gli inevitabili raffronti con i mostri sacri della fotografia che si sono confrontati col genere ( a proposito di S.Salvi ho ancora in mente gli scatti di B.Gardin)
Provo a dare una lettura; il BN è molto leggibile pulito (anche troppo) il momento/i di luce utilizzata risultano buoni per portare ad un contrasto che accentua le forme e la profondità degli ambienti.
Naturalmente quello che tu proponi è la visione "attuale" dei padiglioni del manicomio, una dimensione un pò distante dai tempi del "lager" è in un certo senso un ambiente riappropriato, una sorta di centro sociale, anche se ancora fortemente degradato, ci fai vedere principalmente l'aspetto esterno nel suo insieme e d'altra parte credo che gli interni in parte stiano subendo una trasformazione e riconversione almeno in certi padiglioni. Comunque traspare ancora molto bene, e credo sia quello che volevi dimostrare, il senso di oppressione e d'inquietudine di quella che dev'essere stata la vita qua dentro. Mi sembra che la scelta del mostrare il moderno degrado esterno per immaginare quello storico interno sia una scelta azzeccata. Per gli scatti personalmente trovo un gradino al di sopra la 2 - 4 - 6 - 10 e la 12.
Interessantissima e indispensabile la bella descrizione iniziale.
Per i fiorentini ma per i toscani in genere, S.Salvi anche se riconvertito purtroppo si porterà sempre dietro questa maledizione del manicomio lager......recentemente mi trovavo in coda con tante persone ad uno degli uffici pubblici sorti all'interno del centro e dopo un'estenuante attesa siamo stati tutti dirottati verso un'altro ufficio con conseguente altra coda e perdita di tempo; un signore si alza e sbotta: Ma siete tutti pazzi??
e un altro: Ma cosa pretendevi qui una volta c'erano i matti!!
Ciao. |
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