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| Solitudine nuda di EndemicoResiliente commento di Mario Zacchi |
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| Se trascuriamo le parti riflettenti in basso a sinistra (riflettenti o quel che sono perché non mi è chiaro) che quasi quasi taglierei, formalmente si può dire una bella foto. Sicuramente non street (e neanche life, direi) nel senso classico del termine. Urbana, come dici tu, magari. Personalmente la vedo più concettuale. Ad ogni modo, comunque la si voglia inquadrare, mi sembra sola e abbandonata, nel senso che dovrebbe stare un lavoro a tema (magari c’è già …). La cosa curiosa è che per com’è, cioè per quel che raffigura e per come lo fa, si fa ancor più evidente questo suo essere sola. Cercale compagnia, se è in programma, e ripresentala insieme alle altre appena puoi, magari. |
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| Vecchi ritratti di jus commento di Mario Zacchi |
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I ritratti sono tutti convincenti. I bianconero non tutti (ma non al punto da compromettere il risutato).
Se dovessero essere esposti, tralascerei quelli ripetuti, scegliendo tra loro quello più significativo. |
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| s.t. di Laki85 commento di Mario Zacchi |
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| E' surreale, con una luce funzionale che forse arginerei solo un po' gli angoli (vignettattura). Il marchio sulle borse, il tipo di borse e anche il loro contenuto visibile, sono l' aspetto su cui mi cade più l'occhio mentre istintivamente cerco cosa mi suona strano e un po' fuori posto nell'insieme di una foto che in massima parte è perfetta. |
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| sopra di noi... di Otnas commento di Mario Zacchi |
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La bocca aperta dell' uomo con maglia a righe seduto a destra, vicino al bimbo, è il motore dello scatto. Se è quello ciò che hai visto, bravo.
Non sono sicuro che il bianconero sia la scelta migliore qui. Sempre che non sia uno scatto diretto bianconero, per cui sarebbe inutile un raffronto.
Per curiosità, le tue foto nascono quadrate o le tagli? |
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| ST di Maurizio Rugiero commento di Mario Zacchi |
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| @ Maurizio Rugiero - Hai frainteso parecchio di quel che ho scritto. Non avrei difficoltà a dimostrartelo, ma diventerebbe un botta e risposta tra me e te. |
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| ST di Maurizio Rugiero commento di Mario Zacchi |
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Scusami, ma, per quanto mi riguarda, l’osservazione più schietta è che si tratta di un risultato piacione, modaiolo, o, se preferisci termini più delicati, "di tendenza" che sembra un complimento, ma non lo è affatto, soprattutto se a riceverlo è chi tira in ballo l‘arte. Certamente non si tratta di qualcosa di originale. Cerca in rete, ma anche solo qui su P4U per trovarne a iosa con questo mood.
Siccome non è originale, è istintivo il confronto che in tanti sono portati a fare a partire dalla propria memoria visiva, alimentata da ormai innumerevoli simili tentativi. Va da sé che quando hai visto l’ennesimo che si cimenta con “scelte stilistiche” che altri prima di lui hanno saputo usare in maniera impeccabile (Qui un autore piuttosto bravo con questo tipo di scatti ) la discussione, almeno tra chi ha qualche consapevolezza in materia, verte al massimo sul risultato materiale.
Scelte stilistiche, ho detto. L’ arte qui non c’ entra nulla (ammesso che la fotografia la si voglia annoverare tra le arti e non tutti su questo sono d’ accordo o, perlomeno, non sempre, non per tutta la fotografia lo sono). Non c’ entra nulla soprattutto quando la si chiama in causa per giustificare "lo stile" che al massimo è solo un mezzo; ma, più probabilmente, è solo una piccola frazione della fotografia che chi osserva scatta all'intera opera di un'artista. Tanto è vero che io potrei, sapessi usare tinte e pennelli ed avessi una relativa congrua manualità, imitare lo stile di Picasso e finanche i suoi quadri, ma non sarei mai Picasso facendo questo: sarei solo abile copiatore di uno stile. Di artistico non produrrei nulla (almeno secondo la concezione attuale dell‘arte). |
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| Il Confronto - 1 di redazione4u commento di Mario Zacchi |
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Penso che la genesi di queste foto (queste e altre simili) sia perlopiù: animiamo una bella architettura con una figura. In questo senso si possono confrontare anche scene diverse e diverse letture cromatiche perché, appunto, il retropensiero che porta allo scatto appare essere lo stesso. Però, un confronto più preciso lo si potrebbe davvero fare solo a partire dallo stesso soggetto (architettonico) per pesare i risultati alla luce delle sole diverse scelte fotografiche che ogni autore compie. Ovviamente, è solo una considerazione generale, inapplicabile ad una iniziativa come questa.
Enigmatica la foto bianconero, dove la figura è di spalle e corpo ed ombrello formano una sagoma ambigua, non immediatamente percepibile come umana, quindi più interrogativa. Un simpatico, estetico, ma in fondo leggerino fermo immagine che strizza debolmente l’ occhio alla street quella a colori; una foto in cui, forse, più che l' intensità, il maggior peso ce l'ha il riconoscibile stile di Francesco Ercolano.
Quindi, decisamente più interessante, per me, quella bianco nero, pure se difetta vistosamente nella gestione del bianco sulla sommità delle colonne del cancello e lievemente anche sul cornicione della casa, sempre in quel punto. Migliore il lavoro tonale sulle scale in prossimità della figura che sono moderatamente più chiare di quelle in primo piano (che magari si potrebbero scurire appena un po’ di più) e così sottolineano la presenza che da il senso alla scena. |
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| ... di chicco70 commento di Mario Zacchi |
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| Già la ragazza è lontanuccia per far presa nonostante la bella posa, ma, poi, in un eccesso di manualettismo, hai esacerbato il primo piano con l' evidente scopo di conferire profondità alla scena creando di fatto due soggetti tra cui si fatica a scegliere (visivamente) |
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| A gioco fermo di essedi commento di Mario Zacchi |
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| E' una bella foto. Sarei favorevole ad un leggero maggior spazio a sinistra e sotto per valorizzare meglio la scena (se nel negativo c' è rimasto qualcosa in più). Ma non cambia la sostanza |
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| s.t. di Laki85 commento di Mario Zacchi |
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Una foto è fatta e si fonda su quattro elementi: punto di ripresa, inquadratura, messa a fuoco e tempo di esposizione. L' inquadratura non è secondaria nel perseguimento del risultato. Peccato non avere una posa con le figure intere per fare raffronti utili. Comunque, penso che anche solo comparare l' originale e un taglio appena più marcato possa rendere abbastanza bene l' idea.
Nella media, credo che la tua foto tenda ad essere percepita circa come il taglio allegato che induce più a cogliere le macchie di colore che i volumi. Ovviamente, i ragionamenti a babbo morto sono sempre facili, mentre riflettere nel mentre è più difficile. E, poi, la soggettività nel cogliere queste sottili intenzioni è più discriminante che in altre situazioni più chiare e determinate.
L' idea di alludere ai volumi sfruttando l' inatteso incrocio cromatico è, infatti, sottile e di sicuro sbanalizza la pura ricerca di similitudini, analogie, accostamenti tra i colori (riporto una precedente discussione a questo proposito https://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=772607). Attività fotografica certamente rispettabile che può dare risultati anche piacevoli e divertenti, ma che se diventa l' unico filo conduttore di una produzione street forse finisce per stancare e mostrare grossi limiti nello stimolare lo spettatore che, se un po' scafato, lo può facilmente leggere come puro esercizio di osservazione.
Come dire: un conto è l' essere bravi con le scale; un altro è l' essere bravi ad improvvisare (cioè usare le scale per qualcosa e non fini a sé stesse). |
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| Milano di marco.rilli commento di Mario Zacchi |
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| Molto intrigante lo sguardo che sfugge facilmente alla prima occhiata perché l' inquadratura (ampia) da un lato lo pone in un punto tutto sommato abbastanza forte, ma dall'alto indulge nella bella e completa composizione finendo per allontanarlo un po'. Personalmente la trovo comunque buona. |
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| San Valentino di Baden27 commento di Mario Zacchi |
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| Carina l' idea anche se non proprio nuova. Essendo una foto posata, le imprecisioni diventano meno perdonabili (parte inferiore del fotogramma, lato sinistro, mancata centratura dei soggetti nel varco). La macchina sullo sfondo rovina la scena, ma quello non è dipeso da te. |
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| Arianna di opisso commento di Mario Zacchi |
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| L' orsetto è un po' sbiadito mentre lei ha una giacca molto vivace. Il dialogo visivo, tenuto conto pure di quanto contesto la foto includa che diluisce un po' il contenuto, ne esce abbastanza sbilanciato a favore della bimba. Volendo riequilibrare, penso che si possa agire sul colore dell' orsetto ravvivandolo oppure sul formato attraverso un taglio quadrato. |
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| ... di diego campanelli commento di Mario Zacchi |
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La parte sinistra ha un che di surreale: sembra una di quelle figure geometriche impossibili. Concorre anche un certo appiattimento dei toni a dare questa sensazione. L' unica osservazione che faccio è che l' eccesso di rigore nella verticalità dà la sensazione che la figura diverga. Probabilmente dipende anche dalla compresenza delle curve a destra. Io barerei un pochino facendola convergere appena verso l' altro per accontentare l' occhio.
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