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... di Mauroq commento di Marengo |
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Bellissima composizione, struggente nella sua semplicità e povertà di elementi, dove è la natura la sovrana assoluta, ma è la presenza umana a strapparla da una condizione altrimenti scontata e banale.
Complimenti |
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----.-.-.-.-.-.- di Fr@ncy commento di Marengo |
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Bellissima immagine, per contenuto, colori e taglio.
Sono perplesso sulla opportunità di includere la bocchetta antincendio: da una parte appare palesamente un elemento estraneo, e sarei per abolirla, dall'altra penso che forse era proprio questo contrasto che ti proponevi di evidenziare.
Mi piacerebbe sentire altri pareri...
Saluti |
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Terre di Calabria: "Sul far della sera" di Marengo commento di Marengo |
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nuvolalfa ha scritto: | Accidenti, una bella foto
Concordo per i rumore, sembrerebbe che hai cercato di recuperare la zona bassa che forse era sotto esposta.
Pier Paolo
P.S. Totò è riuscito a vendere la fontana di trevi a un americano, tu ci riuscirai con la luna ?  |
Ti sono grato del commento positivo. Per il rumore ha ragione, la zona edificata era quasi irrecuperabile.
Per la luna se ci riesco ti invito a cena.
Ciao |
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+++ di Nasht commento di Marengo |
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Bella prospettiva, accentuata dal degradare dei ciottoli (ma li hai messi tu apposta, uno a uno?) e dalla linea d'orizzonte sul terzo superiore.
Magnifico il B/N.
Non la chiamerei proprio fotaccia; ma si vede che sei a caccia di complimenti...
Saluti |
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Platamona #12 di nuvolalfa commento di Marengo |
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E' apprezzabile sia in B/N che a colori. Ci ho pensato su un po' ma non ho stabilito una preferenza. In ogni caso è una ripresa di grande bellezza. Complimenti
ps.: ripensandoci, voto per il colore, il cielo ha più tonalità |
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uomo, morte, Dio di contest commento di Marengo |
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Mi sembra interessante il lavoro di ricerca da te intrapreso. Ho curiosato nella tua galleria e ho notato che vi è uno sforzo nell'elaborazione di un linguaggio personale.
Ritengo tu debba insistere su questa strada che potrebbe portare a buoni risultati.
Nel caso specifico mi pare che l'opera manchi di drammaticità; i colori dovrebbero essere più violenti e chiaroscurati (secondo me).
Ciao |
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Controcrepuscolo di alnitak57 commento di Marengo |
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Immagine di notevole effetto scenico, con una prospettiva studiata per accentuare la profondità e il senso tridimensionale.
I colori sono magnifici come pure il controluce e i raggi del sole tenuto appena fuori dall'inquadratura.
Solo un piccolo neo trovo nell'aver tagliato, sulla destra, la continuità dell'insenatura, ma forse qualcosa te l'ha impedito.
Complimenti e saluti. |
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Tripoli di Nicola Mastria commento di Marengo |
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Uno scatto colmo di delicatezza compositiva.
Ogni cosa, animata e inanimata, sembra trovarsi al posto giusto, in una sorta di studiato equilibrio scenico.
Anche le lunghe ombre portate giocano qui un ruolo fondamentale, nel definire lo spazio e accentuare la tridimensionalità di questo riuscitissimo B/N. |
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Terre di Calabria: "Sul far della sera" di Marengo commento di Marengo |
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atropico ha scritto: | atmosfera magica, al diavolo il rumore  |
Grazie Antropico, il tuo apprezzamento mi è molto gradito, e non per convenienza, ma perchè penso che in certi casi è meglio scendere a compromessi che non agire. Qui avrei perso quello che tu chiami "atmosfera magica".
Un saluto |
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Terre di Calabria: "Sul far della sera" di Marengo commento di Marengo |
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Grazie Antonino per l'eloquente apprezzamento. Seguo da tempo la tua produzione e sò che che il tuo giudizio (telegrafico) è competente.
Grazie seaxx per il giudizio positivo. Si tratta del centro storico di Goiosa Jonica.
Ciao
Grazie anche a te marco64 per il giudizio positivo.
Ciao |
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Terre di Calabria: "Sul far della sera" di Marengo commento di Marengo |
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M.A.A. STUDIO ha scritto: | Molto bella, peccato per il rumore di sottofondo.Dove eri?Pur essendo calabrese mi sfugge il posto...Ciao |
Il rumore di fondo è stato il "male minore" per rendere visibile l'edificato praticamente al buio (erano le 20,30 circa a Gioiosa Jonica).
Ciao |
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Terre di Calabria: "Sul far della sera" di Marengo commento di Marengo |
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aarnmunro ha scritto: | Suggestiva, ottimi colori.
La luna poi è un cameo preziosissimo.
Da vendere alla relativa pro-loco! |
Grazie del positivo commento. Per quanto riguarda la pro-loco vedrò il da farsi (vendere uno spicchio di luna deve essere sicuramente un buon affare).
Ciao |
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.............. di Antonino Adelizzi commento di Marengo |
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Delicata nei colori pastello e ben composta, trasmette, con gli ombrelloni chiusi e le sdraio vuote, un senso di tristezza per l'estate ormai finita e per l'imminenza dell'autunno.
D'accordo sull'eliminazione del borsone, ma già hai provveduto.
Avrei eliminato anche l'omino sullo scoglio, per accentuare la totale assenza umana. |
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estate #5 di marco64 commento di Marengo |
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Splendida nei colori, nel taglio e nella sensazione di tranquilla indolenza di un meriggio di fine estate.
Sembra di sentire brontolare la risacca e il canto delle cicale.
Cosa pretendere di più da una fotografia? |
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Piccole grandi opere di Spynet commento di Marengo |
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Bellissimo taglio e scelta indovinata della luce. Hai saputo dare, a un soggetto umile per sua natura, la dignità e l'importanza che gli spetta, per i suoi anni, la sua storia, la memoria che conserva e che trasmetterà finchè quelle mura rimarranno a raccontare.
Mi piace ricordare un frammento di una canzone (poesia?) di Guccini che recita:
Quanti tempi e quante vite sono scivolate via da te,
come il fiume che ti passa attorno,
tu che hai visto nascere e morire gli antenati miei,
lentamente, giorno dopo giorno...
Sposterei in Architettura. Mi sembra giusto.
Buone vacanze |
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solitudini di linda.t commento di Marengo |
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Una breve replica per chiudere una amichevole chiacchierata che mi sarei aspettato ben più animata e ricca di contributi. Peccato. Forse le ferie estive.
In ogni caso, tengo a chiarire che il mio intendimento era quello di porre in luce che, fatte salve le ottime eccezioni, vi è sempre più, nelle fotografie postate, una tendenza ad usare un'unica matrice li lettura , con una forte predominanza degli aspetti tecnici. E' ovvio che non ritengo inutile una buona conoscenza tecnica di base ma, ribadisco, il momento dell'osservazione (mi riferisco a quelle per le quali riteniamo di dover fare un commento che non sia solo " Bravo, ciao" o "mi piace ) deve lasciare campo libero ai contenuti, al sentimento, all'emozione che l'autore ha cercato di trasmetterci. D'altro canto è quello che ci insegna la storia dell'arte moderna (come apprezzare altrimenti i vari Fontana, Vedova, Manzoni, Duchamp, Pollok, Mirò, lo stesso Picasso, etc., etc., che le regole l'hanno imparate per poterle trasgredire?).
Aldilà di ogni paragone, la fotografia di linda.t, per altro a mio avviso validissima per i motivi che ho già espresso, è stato solo lo spunto per puntualizzare questi concetti, che, comprendo, costretti in uno spazio troppo angusto per porli in modo corretto ed esaustivo, e di questo mi scuso.
Per rispondere a Pocket e a Frank66, ovviamente in tutta amicizia e senza ombra di polemica, il riferimento a Capa è stato solo casuale, il primo che mi è passato per la testa, ma avrei potuto citare ad esempio "La colazione sulle sponde della Morna" di Cartier-Bresson, dove il signore che si versa da bere ha la spalla tagliata. Non credete che se avessi postato una foto analoga io, o la stessa Linda.t, (ammesso per assurdo che ne avessimo avuto le capacità) in tanti si sarebbero accaniti su quella povera spalla?
Un saluto e buone vacanze. |
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solitudini di linda.t commento di Marengo |
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Francamente non riesco a capire questi tecnicismi esasperati, che oramai troppo spesso affollano questo forum e che spostano sempre più l'interesse dal "contenuto" (psicologico, sociale, morale, testimoniale, ecc.) che si porta dietro una fotografia, verso un alchimismo da manuale non si sa bene scritto da chi. Si arriva così a leggere critiche sulla pendenza a destra o a sinistra di una inquadratura (povero Van Gogh se ci capitasse con la sua "Stanza" tutta sbilenca), oppure di un paesaggio troppo poco contrastato (poveri acquarellisti dell'800 se ci capitassero con i loro delicatissimi paesaggi color pastello), e si potrebbe tirare avanti ancora per un bel po'.
Ma volevo, per brevità, tornare un attimo alla foto che, mi sembra, abbia tutto per comunicare quanto sintetizzato dal titolo. La piazza vuota e le finestre chiuse stigmatizzano il dramma dell'emigrazione, storica piaga di certe zone d'Italia. La solitudine quindi è di chi è rimasto, ben simboleggiata qui dalla figura perfettamente centrale, di spalle, rassegnata, tra un vuoto attonito e un anziano che si incammina verso un destino ineluttabile.
Non parlerei, a questo punto, né di pezzi mancanti, né di tagli di sù o di giù. Ma vi pare che Robert Capa, nel fotografare il "Miliziano che muore" si sia preoccupato più di tanto che il calcio del fucile e i piedi del povero morente non fossero interi? |
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