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Young Sorrow di Renato Manzi commento di Renato Manzi |
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Salvatore Gallo ha scritto: | no Renato, non è l'espressione di una felice e giuliva
c'è però, al di la delle questioni tecniche, da fare un distinguo di genere che vuole avere, tra le altre cose, la pretesa di potere fornire uno spunto di riflessione a chi legge, in merito al nesso causale che può esserci tra l'intento fotografico e l'effettivo rimando che può avere sull'osservatore.
quello di cui si discute è la "credibilità" di quella lacrima e non sul fatto che si possa o meno piangere in studio  |
Sono perfettamente daccordo che ci possano essere giudizi vari e disparati e con osservatori con strani criteri di giudizio sulla genuinità di una lacrima e dove questa possa essere versata, ma la foto e stata presentata in diversi paesi ed altri forum fotografici con reazioni molto simili dappertutto ma qui stranamente sembra che il livello di schetticismo sia particolarmente alto. Evviva la diversitá  |
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Young Sorrow di Renato Manzi commento di Viola Lorenza Savarese |
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non ho assolutamente problemi sulla lacrima, ma qualcuno sulla tonalità dell'incarnato si Renato.. non so... non riesco a farmelo tornare.. avrei dato più risalto a quelle SPLENDIDE efelidi (o lentiggini?) illuminando più pallidamente il viso. Vedo una grande dominanza di rossi, sembra quasi "bruciata" nei punti cruciali del volto. E mi spiace perchè l'espressione colta a me piace da matti |
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Young Sorrow di Renato Manzi commento di Salvatore Gallo |
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Renato Manzi ha scritto: | Non riesco a capire i vostri parametri di giudizio , quindi questo non e`un ritratto quelle non sono lacrime, l`espressione e forse quella di una felice e giuliva?? Bho` |
no Renato, non è l'espressione di una felice e giuliva
c'è però, al di la delle questioni tecniche, da fare un distinguo di genere che vuole avere, tra le altre cose, la pretesa di potere fornire uno spunto di riflessione a chi legge, in merito al nesso causale che può esserci tra l'intento fotografico e l'effettivo rimando che può avere sull'osservatore.
quello di cui si discute è la "credibilità" di quella lacrima e non sul fatto che si possa o meno piangere in studio  |
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Young Sorrow di Renato Manzi commento di Renato Manzi |
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Gannjunior ha scritto: | Ciao Renato
come sempre i tuoi bianchi e neri sono da ammirare.
L'espressività del volto della tua modella poi è notevole, così come i lineamenti.
Mi trovo però d'accordo con Mario sulla lacrima. Non c'è un legame (o meglio, io non riesco a vederlo) con la persona ritratta tale da far fare a questo scatto quel "salto" che lo renda "ritratto". Quel salto che questa "lacrima da studio" una lacrima di QUESTA modella.
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Non riesco a capire i vostri parametri di giudizio , quindi questo non e`un ritratto quelle non sono lacrime, l`espressione e forse quella di una felice e giuliva?? Bho` |
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Young Sorrow di Renato Manzi commento di Gannjunior |
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Ciao Renato
come sempre i tuoi bianchi e neri sono da ammirare.
L'espressività del volto della tua modella poi è notevole, così come i lineamenti.
Mi trovo però d'accordo con Mario sulla lacrima. Non c'è un legame (o meglio, io non riesco a vederlo) con la persona ritratta tale da far fare a questo scatto quel "salto" che lo renda "ritratto". Quel salto che renda questa "lacrima da studio" una lacrima di QUESTA modella.
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Young Sorrow di Renato Manzi commento di Renato Manzi |
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[quote="Webmin"]... questa volta, al di là del titolo, istintivamente percepisco una certa dissonanza tra la struttura formale del ritratto, se non sbaglio realizzato in studio, da quelle che sembrerebbero le luci, sempre che non siano delle finestre, ed il tema trattato: dove la lacrima appare un elemento quasi accidentale.
Mario[/quote
Quale arguto osservatore ))
Ma chi l' ha detto che in in uno studio non si può piangere ! |
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Young Sorrow di Renato Manzi commento di Webmin |
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... questa volta, al di là del titolo, istintivamente percepisco una certa dissonanza tra la struttura formale del ritratto, se non sbaglio realizzato in studio, da quelle che sembrerebbero le luci, sempre che non siano delle finestre, ed il tema trattato: dove la lacrima appare un elemento quasi accidentale.
Mario |
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extra large Goddess di Renato Manzi commento di Salvatore Gallo |
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come tuo consueto, ottima esecuzione.
mi piace anche il fatto che tu non abbia usato una modella che rispecchi i troppo inflazionati canoni di bellezza.
trovo più appropriata la sezione studio.
sposto  |
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Vendetta di Renato Manzi commento di gparrac |
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Renato Manzi ha scritto: | Strano qui funziona se klikko sul link |
Così forse funziona anche se un altro utilizza il link  |
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