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un regalo inaspettato di marcopavani commento di marco64 |
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Mi piace molto per l'espressione che hai saputo cogliere, avrei anche io rivisto il bn, un po' di contrasto in più non ci starebbe male, a mio parere.
Ciao  |
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un regalo inaspettato di marcopavani commento di Francesco Ercolano |
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Una festa per una banana...
E noi invece a lamentarci se non abbiamo il superfluo assoluto...
A prescindere da ciò, devo dire un ottimo scatto...
La felicità di questi occhi è assolutamente contagiosa...
Non mi convince forse solo il b&n...
Ma questo sguardo e questo sorriso fanno passare in secondo piano qualsiasi imperfezione tecnica...
Complimenti...
Franco
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un regalo inaspettato di marcopavani commento di marcopavani |
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Ouagadougou - Burkina Faso - 2004
Stavo facendo le fotografie dei bambini adottati a distanza, in un cortile assolato. A un certo punto i miei amici hanno cominciato a distribuire delle banane ai bambini. E' stata veramente una festa |
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la classe accanto di marcopavani commento di immaginando |
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La foto mi piace moltissimo.
Come gusto strettamente personale avrei preferito una diversa profondità di campo.
Avrei visto molto bene i due estremi: o tutto a fuoco oppure a fuoco soltanto i bimbi delle prime due file. |
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la classe accanto di marcopavani commento di StephanieSays |
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Incredibile come tutti stiano attenti a guardare verso te...anche dalle faccine più nascoste spuntano gli occhietti vispi e incuriositi.
Mi piace molto.
Saluti, Stefania. |
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sull'uscio dell'aula di marcopavani commento di marcopavani |
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vi ringrazio tutti, in particolare Giuseppe, che non manca mai di dare un valore aggiunto alle mie foto. Ringrazio in particolare i bambini africani, così disponibili e veri nell'incontro, anche fotografico |
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sull'uscio dell'aula di marcopavani commento di Silvio D'Amico |
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Una foto di marca superiore. Lo sfocato del secondo piano con la luce da sinistra, la luce laterale da destra per il primo piano mette in risalto dei bellissimi ritratti. Complimenti!
Ciao,
Silvio |
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sull'uscio dell'aula di marcopavani commento di aerre |
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...Un ritratto di grande verità ed umanità profonda che vibra forte le corde di una atmosfera in bilico tra l’allegra curiosità degli sguardi e la dolcezza di quei sorrisi spontanei.
Molto bella la gestione della luce. Da una parte proviene dalla finestra sullo sfondo che attraversa radente la sala e disegna il profilo dei ragazzini più indietro, ....dall’altro proviene dallo spazio al di qua dell’uscio e riverbera da destra sull’incarnato scuro creando notevole profondità spaziale nel suo affievolirsi dal primo piano allo sfondo.
E’ proprio questa fonte di luce, ...complice il margine dello stipite sulla sinistra, ad “ambientare” il ritratto sull’uscio e dare pregnanza allo “stare” dei soggetti fra un dentro ed un fuori, ...fra il loro spazio (l’aula) e quello dal quale proviene la luce (quello del fotografo) che d’improvviso ci accorgiamo essere anche il nostro.
Giusta allora la composizione che istintivamente s’appoggia a quel margine di compensato sulla sinistra e che aiuta a definire e ritagliare lo spazio figurativo sul limitare del quale si muovono i soggetti e giusto il campo quadrato che in qualche modo cerca di cogliere, diversamente da quanto avrebbe fatto un taglio verticale, il dilatarsi dello spazio a partire dall’uscio verso il fondo dell’aula.
...Alla fine però, ....come sempre ci accade con i ritratti del nostro Marco ...resta l’emozione profonda per questa umanità raccontata con dolcezza ed amore infinito, ...ma soprattutto con semplicità e senza retorica.
Perchè di questa umanità vive in effetti il ritratto, ...al di là della nostra consapevolezza al margine di una riflessione sincera su condizioni umane troppo spesso difficili, ...al di là dei muri di compensato ed assi di legno o delle atmosfere ombrose di spazi inadeguati, ....vive dell’incanto di quegli sguardi attenti, curiosi e allegri, a tratti complici ...altre volte sospesi nell’imbarazzo diffidente.
Vive insomma .....di questi colori il ritratto, ....siano quelli di un forte tono di viola che scuote la densità dei bruni e delle terre bruciate, ...siano quelli di un’emozione forte e semplice che si condensa nella verità profonda e disarmata di quegli sguardi densi d’ombra e di luce.
Aerre  |
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