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*** di Krutaia commento di Pissio74 |
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Concordo pienamente con lo spirito di Franco! Da buon veneziano D.O.C. ritengo che ogni foto fatta a Venezia sia meritevole di essere osservata. I capolavori possono nascondersi anche nelle foto scattate per caso, anzi, spesso capita così! Il mio suggerimento, era volto al concetto di "foto nella foto" che spesso molti ignorano, ma che, a mio giudizio, ha delle potenzialità!
Ivano |
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*** di Krutaia commento di francodipisa |
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Col fatto che Venezie è bellissima, e che è stata fotografata infinite volte in infiniti modi, spesso con risultati notevoli, succede che tutti tendono a snobbare le foto lì fatte e a non commentarle. Ed è un peccato, perché spesso sono assai belle, come secondo me lo è questa, e sono sempre piacevoli da guardare. A me questa piace molto. Non sarà un capolavoro (i capolavori sono merce assai rara...) ma è senz'altro bella e piacevole da guardare; valeva la pena di scattarla, e vale la pena di guardarla.
Se mai, ho l'impressione di una imperfetta messa a piombo; ti sei basato sulle linee verticali del lato sinistro, anziché su quelle al centro della foto. In questi casi, si devono allineare al reticolo le linee verticali al centro (le colonnine della quadrifora al centro, nel tuo caso); meglio farlo con l'immagine ingrandita al 100%. Ciò fatto, se è il caso, si passa a correggere la deformazione prospettica a V (foto scattata dall'alto verso il basso) o a V rovesciata (foto scattata dal basso verso l'alto) attraverso il programma di post-working che si usa (Photoshop, Gimp, o altro; io utilizzo allo scopo le facilities offerte dal mio programma di sviluppo raw, Silkypix, che è estremamente adatto allo scopo); oppure si conserva senza modificarla tale deformazione prospettica, che in taluni casi ci sta bene.
Un caro saluto |
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*** di Krutaia commento di Pissio74 |
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Luce dura non facile da gestire. L'idea c'è anche se forse un'inquadratura più stretta rendeva meglio l'intimità dei soggetti senza perdere troppo del contesto. Magari un po' di flou in post giovava.
Ivano |
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*** di Krutaia commento di caracol |
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Amp andava a colori, e manca la caratteristica prima di questa libreria: le barche-contenitori, si intravede una fiancata solo in basso a dx...
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*** di Krutaia commento di albatros123 |
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Che fatica scovare un libro.......che equilibrio instabile.....quanto spazio occorre per oggetti che forse non saranno mai usati e ingialliranno meschinamente...ignorati fino alla loro morte naturale......sono fuori tempo, lenti, complessi, intriganti, profondi....meravigliosi e hanno bisogno di poco o nulla per "azionarli"...è una questione di mente e la manualità è al suo servizio......si sfogliano con delicatezza.. e con avidità.......ti fanno il vuoto
attorno e ti costruiscono la scenografia su misura, che varia durante il percorso, il viaggio , sempre diverso, fino all'ultimo gesto delle dita e...nel finale......la chiusura tra le mani........ con lo sguardo perso nel vuoto.
mario |
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*** di Krutaia commento di Webmin |
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... la scelta del bianco e nero valorizza al meglio la matrice grafica della scena che assume un certo valore retrò in considerazione della resa complessiva del dettaglio.
Mario |
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***** di Krutaia commento di Gotham |
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bella posa e bei colori!
un pò fastidiosa la lens flare in particolare sul pantalone!
molta distorsione invece nelle linee verticali del tapis!
bello scatto! |
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*** di Krutaia commento di Habrahx |
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Sisto (a quanto pare anche grande intenditore di musica ) ti ha già detto tutto e anche io confermo, anche se a me più che aprirsi un varco pare intento a distruggere.
Le rovine forse simboleggiano la perduta capacità di costruire cattedrali che la musica rock pare rimpiangere.
Gli ultimi, che io ricordo, che ci hanno provato, a costruire una cattedrale, sono i pink floyd, non a caso proprio a Pompei: la regina delle rovine...ma acc.!!
Una domanda: il nome, in caratteri cirillici?
AH! piace anche a me!
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*** di Krutaia commento di Sisto Perina |
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più che "varie" lo vedo come un ritratto studiato e pensato nella posa, da sezione "studio e fashion" per intendersi....
La giacca fa molto rock...alla Marillion di misplaced childhood, adesso ripresa con altri temi da coldplay e via dicendo...
L'atteggiamento forse troppo teso forzato ma compensato da questo guardare verso la luce aprendosi il varco a suon di...bass guitar....
Una buona inside di un album come presentazione dei membri di una band o del singolo artista....certo che mi domando: perchè sempre queste ambientazioni in location abbandonate, apocalittiche o quant'altro?....mah
Non mi dispiace
ciaoo |
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*** di Krutaia commento di Webmin |
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Sisto Perina ha scritto: | Buoni soggetto ed abbigliamento (che trovo a metà tra clown ed arancia meccanica) ma non vedo l'utilità di uno sfondo così anonimo...
chiuderei quindi sulla modella....
ciaoo |
... condivido: le premesse per un ottimo risultato c'erano tutte. Ciò che è mancato maggiormente è un controllo attento della luce dalla quale mi sarei, visto la cura dei dettagli, una resa tale da valorizzare la tridimensionalità della protagonista.
Mario |
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*** di Krutaia commento di Sisto Perina |
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Buoni soggetto ed abbigliamento (che trovo a metà tra clown ed arancia meccanica) ma non vedo l'utilità di uno sfondo così anonimo...
chiuderei quindi sulla modella....
ciaoo |
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*** di Krutaia commento di Luigi T. |
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ma che fai? affami il gatto? poi si trasforma in onnivoro e mangia tutto quello che incontra, erba compresa
simpatico scatto, peccato per le alte luci bruciate |
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