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An ineluctable fate di NOCTILUX commento di Ferrer |
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Semplicemente geniale...stupenda realizzazione sotto diversi punti di vista: composizione, scelta dei soggetti ( ), modalità di elaborazione grafica. Ottima l'idea di aumentare la grana ed alzare i bianchi fino a livello bruciatura.
M'inchino al genio! |
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Hotel Misogynist di NOCTILUX commento di gregzz |
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...che matti che siete!!....tipica scena da motel, con pioggia, tuoni e l'assassino dietro la porta,.....sei uno di quelli che è cresciuto a pane e horror martino,....come me d'altronde... ...secondo me l'unica cosa che fa scemare un po la "tensione" è l'arma,...troppo poco "contundente" forse per incutere terrore,....e per provocare danno,.... per il resto ottima, hai sviluppato bene l'idea nata dal riflesso,...  |
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Hotel Misogynist di NOCTILUX commento di belgarath |
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Altra (se me lo consenti) genialata a livello concettuale, le tue foto sono davvero dei micromondi traboccanti di riferimenti a film e frammenti dell'immaginario visivo di ciascuno, ed è davvero un piacere trovare lavori così su questo forum.
Dal punto di vista realizzativo qui convivono stili diversi, come può capitare nella miglior tradizione del B-movie di classe: la donna nel riflesso è resa estremamente bene, si sarebbe potuto costruire una foto solo sulla sua immagine quasi spettrale.. ma come altre volte ho visto non ti fermi lì, e nella scenografia inserisci altri elementi, alcuni indispensabili al racconto, altri a prima vista fuori posto, ma perfettamente coerenti con le atmosfere e le citazioni rappresentate (il bastone da cieco -se ho visto bene- e le bottiglie di acqua minerale).
Proprio per la splendida costruzione, mi pesa il rumore presente sulle pareti, perchè non inquadrato in un discorso generale, come ad es. nello scatto della toilette.. ad ogni modo penso vi si possa ovviare in post.
Ti confesso che in questa scena (non necessariamente in questo scatto!) non avrei saputo resistere a omaggiare Carpenter inserendo nel buio una presenza più statica che ricordi il mitico protagonista Michael!
Ma tanto è una goduria comunque.... bella, bella.
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Hotel Misogynist di NOCTILUX commento di xblues |
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la posa è un po' troppo drammatica, ma il babau la dietro mi ha fatto davvero paura perchè non lo avevo notato subito...
la donna riflessa... immagino sia quello che ha fatto nascere la foto ma... è geniale!!!!
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Hotel Misogynist di NOCTILUX commento di Mattia 90 |
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Molto interessante la scena.. mi piace il riflesso della donna nella porta dl bagno ke ignara di tutto continua ad asciugarsi il viso.  |
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An ineluctable fate di NOCTILUX commento di NOCTILUX |
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Che casso me ne frega? Proprio niente!
Era appunto per ribadire che quando sei fuori da schemi e "generi" le chances si riducono quasi a zero, dentro o fuori che sia, perchè, come al solito, decidono i gusti della moltitudine.
Ciao e grazie ancora per il proficuo scambio di vedute.
Alla prossima!  |
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An ineluctable fate di NOCTILUX commento di nonsempresimpatico |
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NOCTILUX ha scritto: | un tipo di immagine come quella che ha generato questo topic (che invece reca in sé un messaggio veramente positivo) non potrebbe mai essere eletta foto della settimana o vincere qualche concorso |
ebbè, casso te ne frega? ma meglio, i concorsi sono una farsa e le foto della settimana non servono a niente.
falle per te e i tuoi clienti che pagano, l'importante è quello. |
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An ineluctable fate di NOCTILUX commento di NOCTILUX |
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Sei stato molto fortunato, è una sorte che capita a pochi... oltretutto io non vivo a Milano, quella è un'altra realtà: qui il quotidiano della città ti paga uno scatto 5 euro lordi, e il massimo che ti concedono è di fotografare una discarica abusiva per poi far scegliere gli scatti "migliori" alla segretaria di produzione, o chi per lei, tutta gente che sa di fotografia quanto io so di football americano, cioè niente... no no, se proprio devo morire di fame preferisco dedicarmi a quello che sto facendo, almeno muoio me stesso senza giungere a inutili compromessi, se queste sono le promesse...
Vedi, per me ci sono solo 2 percorsi per "compiersi": uno è quello artistico e l'altro quello del reportage utile alla collettività (cronaca nera, reportage in luoghi di guerra etc.) ed entrambi antepongono alla sfera dei sensi quella della coscienza, che è la più importante. Ho scelto la secondo perché la prima non è praticabile (e comunque questa continuerei a percorrerla parallelamente e senza tregua).
Comunque le sorti della fotografia sono cambiate in peggio da quando abbiamo perso i grandi nomi, e non mi rferisco solo a quelli della Magnum...
I giochi sono fatti, e per bene, oggi non si distingue più ciò che ha un senso da ciò che non ne ha affatto, ed è lo stesso motivo per cui un tipo di immagine come quella che ha generato questo topic (che invece reca in sé un messaggio veramente positivo) non potrebbe mai essere eletta foto della settimana o vincere qualche concorso: fuori dal rassicurante inteso comunemente, fuori dalle gnocche, dai paesaggi, dai prati fioriti, dai gattini di peluche e dalle palline di gelato alla frutta svolazzanti in giro per il cosmo... e pensare che invece il mondo va male perché esiste ormai solo la rappresentazione di quello, cioè della finzione!
Amen |
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An ineluctable fate di NOCTILUX commento di nonsempresimpatico |
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nonsempresimpatico ha scritto: | NOCTILUX ha scritto: | Citazione: | io vi sono costretto per problemi logistico-tempistici ma è il modo di lavorare che più rispetto in chi fa fotografia per diletto |
Eh lo so, lo so bene che la tempistica è tutto per chi lo fa di professione, perché vengo da quell'ambiente e forse la velocità con cui riesco a gestire certe situazioni deriva proprio da esperienze di quel tipo.
Se non ho intuito male ti occupi di fotografia di moda, mentre io mi occupavo di still life e quindi si trattava di fotografia da studio: il problema è che, a forza di fotografare pere, mele, melograni, arance & co. mi stava venendo la faccia come quella dell'Arcimboldo!
Da qui la decisione di dedicarmi ad un progetto solistico totalmente estraneo a quell'ambiente... ambiente in cui spero vivamente di non dover più rimettere piede se non a condizioni diverse (anche se dubito che esistano condizioni di tipo diverso, e credo che me lo confermerai senza problemi). |
la moda è solo una piccola parte di ciò che faccio. principlamente mi occupo di politica, cronaca, spettacolo e automotive. |
mi era sfuggita l'ultima parte del tuo discorso.
guarda, quando ho deciso di cambiare vita e fare il fotografo immaginavo il mio futuro come still lifer. fortunatamente sono entrato immediatamente in contatto con una fotogiornalista che mi ha preso sotto la sua custodia e mi ha svelato il fantastico ed eccitante mondo del giornalismo. ho capito immediatamente che quella sarebbe stata la mia vita. oggi non ho un giorno uguale all'altro: giro, faccio, disfo, parlo, vedo, mangio, bevo, conosco, e ho fatto mille esperienze diverse precluse normalmente ai più...
tutti i miei amici che fanno studio e quasi solo quello mi confermano ciò che dici tu: diventa un impiego come in un normale ufficio, altro che fotografia...
faccio tuttora dello still perchè dopotutto si guadagna molto bene, però quello che mi piace e interessa di più si trova sempre "in strada" e mai sotto le lampade... |
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An ineluctable fate di NOCTILUX commento di nonsempresimpatico |
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NOCTILUX ha scritto: | Citazione: | io vi sono costretto per problemi logistico-tempistici ma è il modo di lavorare che più rispetto in chi fa fotografia per diletto |
Eh lo so, lo so bene che la tempistica è tutto per chi lo fa di professione, perché vengo da quell'ambiente e forse la velocità con cui riesco a gestire certe situazioni deriva proprio da esperienze di quel tipo.
Se non ho intuito male ti occupi di fotografia di moda, mentre io mi occupavo di still life e quindi si trattava di fotografia da studio: il problema è che, a forza di fotografare pere, mele, melograni, arance & co. mi stava venendo la faccia come quella dell'Arcimboldo!
Da qui la decisione di dedicarmi ad un progetto solistico totalmente estraneo a quell'ambiente... ambiente in cui spero vivamente di non dover più rimettere piede se non a condizioni diverse (anche se dubito che esistano condizioni di tipo diverso, e credo che me lo confermerai senza problemi). |
la moda è solo una piccola parte di ciò che faccio. principlamente mi occupo di politica, cronaca, spettacolo e automotive. |
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An ineluctable fate di NOCTILUX commento di NOCTILUX |
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Citazione: | io vi sono costretto per problemi logistico-tempistici ma è il modo di lavorare che più rispetto in chi fa fotografia per diletto |
Eh lo so, lo so bene che la tempistica è tutto per chi lo fa di professione, perché vengo da quell'ambiente e forse la velocità con cui riesco a gestire certe situazioni deriva proprio da esperienze di quel tipo.
Se non ho intuito male ti occupi di fotografia di moda, mentre io mi occupavo di still life e quindi si trattava di fotografia da studio: il problema è che, a forza di fotografare pere, mele, melograni, arance & co. mi stava venendo la faccia come quella dell'Arcimboldo!
Da qui la decisione di dedicarmi ad un progetto solistico totalmente estraneo a quell'ambiente... ambiente in cui spero vivamente di non dover più rimettere piede se non a condizioni diverse (anche se dubito che esistano condizioni di tipo diverso, e credo che me lo confermerai senza problemi). |
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An ineluctable fate di NOCTILUX commento di nonsempresimpatico |
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NOCTILUX ha scritto: | Citazione: | però questo è uno scatto che sa di cinematografo, di realtà mediata attraverso il rendere una scena volutamente artefatta |
diciamo che il 90% dello scatto me lo sono giocato prima dello scatto, con la taratura della reflex impostata sui valori massimi per quanto riguarda saturazione e contrasto, quindi anche senza pw non sarebbe stata molto diversa da questa... |
interessante, mi piace molto chi "fa la foto" al momento dello scatto.
io vi sono costretto per problemi logistico-tempistici ma è il modo di lavorare che più rispetto in chi fa fotografia per diletto. |
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An ineluctable fate di NOCTILUX commento di NOCTILUX |
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Citazione: | però questo è uno scatto che sa di cinematografo, di realtà mediata attraverso il rendere una scena volutamente artefatta |
Eppure sai una cosa? E' paradossale, ma l'originale suonava più artefatta di questa, cioè l'ho resa vera attraverso un lavoro di post-produzione che comunque è stato veramente minimo... sulla parte destra i cromatismi incredibili del marmo con quella macchia scura enorme piena di venature, le ombre acide proiettate sotto la linea del lavabo che si estendono fino ai piedi, la stessa dominante giallastra carica del lavabo che si sposa alla tinta dei jeans del soggetto; sulla sinistra i pantaloni di un rosso carico: tutti elementi già presenti e cromaticamente saturi, ho dovuto solamente abbassare un po' le luci sparate dei neon e contrastare le ombre... diciamo che il 90% dello scatto me lo sono giocato prima dello scatto, con la taratura della reflex impostata sui valori massimi per quanto riguarda saturazione e contrasto, quindi anche senza pw non sarebbe stata molto diversa da questa... |
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An ineluctable fate di NOCTILUX commento di nonsempresimpatico |
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NOCTILUX ha scritto: | Citazione: | bisogna stare attenti però anche al prendere la direzione contraria: buttare la macchina in aria e dire "ho fatto arte ma voi non la capite" è altrettanto semplice, in inglese si direbbe cheap, a buon prezzo |
Sì, nonsempresimpatico, personalmente mi ritengo un acerrimo nemico del "cheap", ed è tanto a buon prezzo la cosciona di turno che sponsorizza la scatoletta di funghetti sott'olio per le catene dei vari discount quanto chi fotografa (o dipinge) su un rettangolo vuoto di fotogramma o di tela un puntino e poi lo intitola "il giorno in cui dio ci spiò dal buco della serratura": per me rimane sempre e comunque una sonora presa per i fondelli, che ci si guadagni sopra o meno poi è del tutto ininfluente rispetto all'intenzione.
Citazione: | in fotografia tutto è stato fatto e rifatto, anche il genere noir cui fa riferimento questa immagine è stato più che esplorato, la scelta però di proporre qualcosa che non faccia leva sui meccanismi istintivi del pubblico ma che lo costringe a pensare per un secondo, è spesso un po' frustrante. è una scelta che il fotografo secondo me deve fare con la consapevolezza che "paga" sempre meno di tette e culi.
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E' proprio perché in fotografia, in pittura, in cinematografia, in musica e in letteratura è già stato fatto tutto (o quasi) che abbiamo il dovere di impigrirci sempre di meno, cercando magari soluzioni che presentino sotto una luce diversa, e quindi con significati diversi, cose già fatte: non tutte le idee possono quindi essere nuove, ma il modo di rappresentazione può trovare vie inedite o comunque poco esplorate.
Citazione: | personalmente avrei fatto scelte differenti |
Interessante: che tipo di pw avresti scelto per questa situazione?
Ciao e grazie per il commento!
Citazione: | una foto ottima, colori straordinari e impatto notevole. complimenti |
Ciao contest e grazie anche a te!  |
mi pare che ci intendiamo perfettamente.
avrei fatto scelte diverse di postproduzione semplicemente perchè non sono fenomenale con photoscioppe quindi devo affidarmi più alla fotografia che alla grafica per ciò che faccio. probabilmente sarei stato su posizioni più tradizionaliste e "fedeli" nei confronti della realtà. la composizione invece la sposo in toto, è esattamente quella che guardando mi dico "l'avrei fatta identica".
però questo è uno scatto che sa di cinematografo, di realtà mediata attraverso il rendere una scena volutamente artefatta. lo aprezzo, credo, semplicemente perchè non saprei fare un lavoro altrettanto elegante e discreto in fotoscioppe. |
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An ineluctable fate di NOCTILUX commento di NOCTILUX |
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Citazione: | bisogna stare attenti però anche al prendere la direzione contraria: buttare la macchina in aria e dire "ho fatto arte ma voi non la capite" è altrettanto semplice, in inglese si direbbe cheap, a buon prezzo |
Sì, nonsempresimpatico, personalmente mi ritengo un acerrimo nemico del "cheap", ed è tanto a buon prezzo la cosciona di turno che sponsorizza la scatoletta di funghetti sott'olio per le catene dei vari discount quanto chi fotografa (o dipinge) su un rettangolo vuoto di fotogramma o di tela un puntino e poi lo intitola "il giorno in cui dio ci spiò dal buco della serratura": per me rimane sempre e comunque una sonora presa per i fondelli, che ci si guadagni sopra o meno poi è del tutto ininfluente rispetto all'intenzione.
Citazione: | in fotografia tutto è stato fatto e rifatto, anche il genere noir cui fa riferimento questa immagine è stato più che esplorato, la scelta però di proporre qualcosa che non faccia leva sui meccanismi istintivi del pubblico ma che lo costringe a pensare per un secondo, è spesso un po' frustrante. è una scelta che il fotografo secondo me deve fare con la consapevolezza che "paga" sempre meno di tette e culi.
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E' proprio perché in fotografia, in pittura, in cinematografia, in musica e in letteratura è già stato fatto tutto (o quasi) che abbiamo il dovere di impigrirci sempre di meno, cercando magari soluzioni che presentino sotto una luce diversa, e quindi con significati diversi, cose già fatte: non tutte le idee possono quindi essere nuove, ma il modo di rappresentazione può trovare vie inedite o comunque poco esplorate.
Citazione: | personalmente avrei fatto scelte differenti |
Interessante: che tipo di pw avresti scelto per questa situazione?
Ciao e grazie per il commento!
Citazione: | una foto ottima, colori straordinari e impatto notevole. complimenti |
Ciao contest e grazie anche a te!  |
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An ineluctable fate di NOCTILUX commento di nonsempresimpatico |
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concordo in generale col discorso di noctilux: inspiegabilmente quelli che fotografano tette e culi si sentono sempre grandi artisti, ma la semplicità e l'appeal del contenuto generano sempre un fiume di facili consensi. per vendere saponette come format televisivi la cosa più semplice è infatti buttarci dentro o associare all'immagine un po' di tits & bums, prima regola del marketing moderno.
non è certo il caso di questa foto che è ben fatta, ma bisogna stare attenti però anche al prendere la direzione contraria: buttare la macchina in aria e dire "ho fatto arte ma voi non la capite" è altrettanto semplice, in inglese si direbbe cheap, a buon prezzo.
in fotografia tutto è stato fatto e rifatto, anche il genere noir cui fa riferimento questa immagine è stato più che esplorato, la scelta però di proporre qualcosa che non faccia leva sui meccanismi istintivi del pubblico ma che lo costringe a pensare per un secondo, è spesso un po' frustrante. è una scelta che il fotografo secondo me deve fare con la consapevolezza che "paga" sempre meno di tette e culi.
della foto mi piace in particolare la postproduzione, anche se personalmente avrei fatto scelte differenti. |
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An ineluctable fate di NOCTILUX commento di NOCTILUX |
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Grazie anche a te Diego: la grana era fondamentale mettercela, la foto originale si presentava troppo "pulita" per il messaggio e l'ambientazione, così con il miscelatore canali ho pigiato la mano sui neri per creare quelle ombreggiature cariche e lievemente puntinate da suburbia.  |
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